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Elenco dei candidati del Pdl alle comunali di Imperia

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Ieri pomeriggio, al Teatro Cavour, alla presenza del Ministro Claudio Scajola, è stata ufficializzata la lista dei quaranta che si presenteranno alle elezioni comunali per il Popolo della Libertà, quella del candidato Sindaco Paolo Strescino.
Eccola:

Acquarone Ida, 56 anni, medico di famiglia;
Adolfo Benedetto, 60, dirigente Provincia (assessore uscente);
Aimo Luciangela, 54, commerciante;
Alonzo Roberto, 57, medico chirurgo;
Amoretti Giovanni, 35, assicuratore;
Ardizzone Angela, 65, ex vicepreside Istituto «Ruffini» (assessore uscente);
Arimondi Marino, 62, commerciante;
Baudena Claudio, 46, consulente legale (assessore uscente),
Broccoletti Emilio, 55, imprenditore;
Camiolo Pino, 51, bancario;
Di Marco Antonio, 68, pensionato;
Dulbecco Cinzia, 29, geometra;
Falciola Nicola, 66, medico geriatra (assessore uscente);
Fasano Alessandro, 38, commerciante;
Ferrari Augusto, 47, dipendente pubblico;
Fossati Giuseppe, 44, avvocato (assessore uscente);
Gaggero Gian Franco, 53, geometra (assessore uscente);
Garibbo Fabio, 44, odontoiatra;
Gazzano Alessandro, 27, impiegato;
Ghiglione Claudio, 49, geometra;
Ghiglione Davide, 42, architetto;
Giribaldi Fabrizia, 52 anni, commercialista;
Guarise Tiziano, 40, imprenditore;
Lanteri Gian Luca, 42, avvocato;
Lanteri Luca, 43, architetto (assessore uscente);
Martini Mirco, 42, impiegato;
Mattioli Luigi, 39, funzionario Provincia);
Montesano Paolo, 33, libero professionista;
Montevecchi Marco, 35, medico chirurgo;
Parodi Diego, 44, assicuratore;
Pastorelli Angelo, 63, geometra;
Petrucci Paolo, 29, impiegato Casinò di Sanremo;
Poillucci Piera, 43, avvocato;
Pugi Stefano, 55, dirigente di comunità;
Rambaldi Franca, 56, dirigente scolastico;
Ranise Antonello, 48, medico cardiologo;
Scajola Marco, 39, psicologo (assessore uscente);
Varaldo Emilio, 50, avvocato (presidente Consiglio uscente);
Vassallo Simone, 29, autista;
Volpe Luca, 45, dipendente Asl.

«Siamo pronti a una sfida cruciale, fondamentale per il futuro della nostra città: la dobbiamo giocare con tutte le nostre carte, e non solo con i candidati, tutte persone serie, capaci, trasparenti e coerenti» ha dichiarato Paolo Strescino.

Mi saltano agli occhi alcune curiosità.
1) Benedetto Adolfo era stato eletto nelle liste dell’Udc con 376 preferenze, così come Franca Rambaldi (158 voti).
2) Complimenti a Luciangela Aimo che aveva iniziato a farsi campagna elettorale ancora prima dell’ufficializzazione delle liste. Primo caso imperiese di campagna preventiva.
3) Emilio Broccoletti si aggirava per il Teatro (compare su alcune foto pubblicate dai portali nostrani) e la cosa mi ha intrigato: non riuscivo a capire se stesse girando come coordinatore della Consulta o come aspirante consigliere comunale. Oggi c’è la conferma che correrà anche lui nel Pdl per Strescino. Gli anni passano, le cose cambiano, i lodi Alfano crescono e nel caso gli dovesse succedere (naturalmente non glielo auguro) di essere denunciato dalla Guardia di Finanza per abuso d’ufficio (come gli accadde nel 1995) non avrà neanche più bisogno di incatenarsi ai pilastri del Palazzo di Giustizia, cospargendosi di benzina e minacciando di darsi fuoco. Come fece appunto nel febbraio del ‘95.

Scritto da Angelo Amoretti

27 aprile, 2009 alle 10:33

Mia zia Pina e Paolo Verda

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«Mi definisco candidato sindaco della città perduta, Imperia – dichiara l’aspirante primo cittadino Paolo Verda. La chiamo la mia mission impossible. Ho bisogno che il Pd ci sia e sia con me. Il mio obbiettivo non è quello di non perdere, ma di non perdere clamorosamente».
il Giornale.it

Dal rinnovato Servellu.it cui vanno i miei sinceri auguri di buona ripresa, sono venuto a conoscenza anche di questo e sono piuttosto sorpreso.
A parte quello che si potrebbe dire sulla doppia negazione, io non aggiungo altro. Riporto solo la lettera che mi ha fatto recapitare mia zia dalla Svizzera tramite un amico comune giunto oggi dal paese delle uacche e degli orologi e che inavvertitamente mia nonna ha già usato per accendere il fuoco:

Caro Angelo,
ho letto la dichiarazione di Paolo Verda su il Giornale.it [ma è anche sull'edizione cartacea di ieri] e ci sono rimasta male. So che ha un blog e che potrei contattarlo direttamente, ma preferisco scrivere a te, nipote carissimo.
Innanzitutto vorrei che Paolo Verda scrivesse qualcosa in proposito, e prestissimo, sul suo sito, poi, grazie alla tua ospitalità, vorrei dargli qualche consiglio, perché è una persona sincera e se li merita a gratis. Sai bene che agli altri non li darei neppure a pagamento.
Allora eccoteli. Verda a un certo punto scrive: “Ho bisogno che il PD ci sia e sia con me“. Ora non so se il PD ci sia o non ci sia, ma a giudicare dal movimento, anche giovanile, che si è venuto a formare intorno al candidato sindaco, si direbbe che ci sia. Ma quel che conta è che ci siano i cittadini che lo voteranno. Voglio dire: se il Pd c’è, evviva!, ma se i cittadini non lo votano, conta poco.
Per farsi votare, anche dagli indecisi e da quelli che magari per votare gli altri due candidati non hanno voglia di turarsi troppo il naso causa soffocamento, occorre, secondo me comportarsi come segue.
Lasciar perdere colazioni, aperitivi e pranzi e stare in mezzo alla gente. Ma non al sabato al mercato di Oneglia e al giovedì a quello di Porto. No. Deve fare come farà David Sassoli, il vicedirettore del TG1 che andrà alle Europee con il PD: “Voglio girare paese per paese, non solo con iniziative pubbliche organizzate. Ma davanti ai centri commerciali, ai supermercati, con megafoni e banchetti. Quello che conta è il contatto con le persone. La gente si deve fidare di te“.
In più ci aggiungerei, caro Angelo, che se fossi in Verda cercherei anche di parlare un po’ dei miei “avversari” politici e del loro passato, di ciò che hanno fatto e no. Chissà che qualcuno, sai, quegli anziani democristiani un po’ di sinistra, antifascisti, che hanno fatto la Resistenza o hanno un parente che l’hanno fatta, non rifletta meglio, prima di mettere la croce su un simbolo.
Spero che la cioccolata ti sia piaciuta.
Tua zia Pina.

Scritto da Angelo Amoretti

20 aprile, 2009 alle 18:52

Alzare i toni della campagna elettorale

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Detto che mi dispiace di aver appreso che alcuni manifesti del candidato a Sindaco Paolo Strescino sono stati imbrattati da vandali, mi meraviglio che per una cosa così si sia già gridato al lupo. E badate bene: direi lo stesso se la disavventura fosse capitata a Paolo Verda.
Ma in campagna elettorale bisogna mettere in conto anche questo. Anni fa appena gli attacchini di un partito avevano finito il loro lavoro, arrivavano quelli della fazione opposta a staccarli. Qualche volta si è arrivati anche alle mani. Parlo di vent’anni fa. Nel frattempo le cose si sono evolute, le campagne elettorali si fanno nei salotti televisivi o nei comizi teatrali preconfezionati, dove magari se per disgrazia qualcuno del pubblico ha la possibilità di fare una domanda al candidato, l’ha concordata in precedenza.
Strescino dice anche, senza far riferimenti diretti, che negli ultimi consigli comunali i consiglieri dell’opposizione hanno cominciato ad alzare i toni. E questo gli dispiace.
Ma è la campagna elettorale, vogliamo già i tarallucci e il vino ancora prima che sia finita? Vogliamo metterci i guanti di seta e sciacquarci la bocca mille volte prima di parlare?
Lagorio, del PD, e la Badano, dei Verdi, si sono sentiti chiamati in causa e hanno giustificato i loro “toni” nella maniera più ovvia e giusta: niente di personale.
E’ così che deve essere in politica: anche dialettica. Se poi qualche imbecille (ma chiamatelo pure come volete) va a imbrattare i manifesti, non mi scalderei più del dovuto e la battuta più carina in proposito, secondo me, l’ha fatta proprio Paolo Verda “spero che sui miei non mi disegnino  i baffi perché non mi donano“.
La battuta potrebbe avere un doppio significato: sta meglio senza baffi e non è Stalin.
Ai candidati ormai si usa chiedere quale sarà il loro programma. Se negli anni a venire non sarà rispettato, chi se lo ricorderà più? I depliants elettorali che ci arriveranno a casa nelle prossime settimane saranno scritti in maniera tale che tra cinque anni ognuno potrà interpretarseli come vorrà.
Ai più basta sapere che uno appartiene a uno schieramento, identificabile con Franceschini e il PD, e l’altro in quello riconducibile a Berlusconi e al Pdl.
A me non basta.
Io per votare una persona che poi sarà il mio Sindaco, ho bisogno di sapere un pochino di più dal punto di vista politico, se non addirittura da quello personale.
Per esempio a Strescino chiederei come si pone nei confronti del fascismo e Mussolini, anche alla luce di quanto detto recentemente dal suo ex segretario Gianfranco Fini.
Gli chiederei se il prossimo 25 aprile andrà a commemorare i caduti della Resistenza – che lo scorso 24 marzo sono stati ringraziati dal Presidente della Camera – o quelli della R.S.I.
A Verda potrei chiederei come si pone davanti al comunismo, anche se francamente solo Berlusconi vede comunisti da tutte le parti, dal PD in là.
A entrambi chiederei se è vero che ai “granatini”, quei fabbricati fatiscenti sull’argine sinistro del torrente Caramagna nei pressi della foce, verranno costruiti dei palazzi anziché dei posteggi che libererebbero dalle auto quel gioiellino di Borgo Foce.
A Strescino chiederei una parola definitiva sulla discarica di Ponticelli, per esempio.
Insomma, ce ne sarebbero di domande interessanti da porre. E sicuramente gli elettori sarebbero soddisfatti.
Poi, finiti gli scrutini di voto, andiamo tutti a far merenda.

Scritto da Angelo Amoretti

2 aprile, 2009 alle 18:22

Trova la differenza

8 commenti al post

Trova la differenza tra questo e questo e dimmi, o lettore,  se non ti coglie una profonda tristezza.

Scritto da Angelo Amoretti

1 aprile, 2009 alle 15:35

Inaugurazioni per Paolo Strescino

12 commenti al post

Apprendo dai portaloni nostrani che ben quattro inaugurazioni “attendono il vicesindaco di Imperia Paolo Strescino” nei prossimi giorni: quella del centro provinciale antiviolenza in viale Matteotti 128, la nuova Piazza Ricci, la nuova fontana di Piazza Dante e il rinnovato “vecchio” palazzo comunale di Oneglia [che sarebbe il cosiddetto "Cremlino", ma di questi tempi anche i portaloni, che probabilmente copiano e incollano i comunicati, preferiscono sorvolare sul soprannome che magari potrebbe far venir voglia di votare per Verda essendo egli un noto bolscevico].
Detto questo la domanda [ingenua, lo so] sarebbe: il Sindaco, il buon Luigi Sappa, è in ferie?
No perché di solito le inaugurazioni le presiede lui, con tanto di banda tricolore. Proprio come è avvenuto oggi per il nuovo bellissimo Palazzetto dello Sport.

Scritto da Angelo Amoretti

30 marzo, 2009 alle 23:45