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Fantapolitica

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Nel nostro bel Paese, inutile nascondercelo, sta prendendo corpo un nuovo scenario politico.
Anche se Berlusconi dice una cosa oggi e domani il contrario (si sa, gli piace sparigliare le carte), ormai è chiaro a molti che all’orizzonte c’è l’Inciucio o se preferiamo, la Grande Coalizione.
A Roma ci stanno lavorando seriamente e non è esclusa un’alleanza tra il PDL e il PD, lasciando fuori i partiti delle parti estreme (La Destra di Storace probabilmente sarà nel PDL: mica è estrema!).
Ovviamente anche in periferia si avrebbero notevoli ripercussioni e infatti a me pare – come si dice dalle nostre parti – che stiano tutti rondi come biglie, in attesa del Grande Evento.
Che magari, in zona cesarini, sarà evitato, ma ripeto, è lì che aspetta l’annuncio per entrare in scena. Nel caso dovesse succedere a un eventuale dopo-elezioni, dovremmo aspettare ancora un annetto visto che mancano 333 giorni alla pensione dei parlamentari attuali: scemi lo sembrano, ma non lo sono mica.
E allora, visto che alle elezioni comunali manca ancora parecchio, cosa succederebbe nel “parlamento” della nostra città?
Probabilmente nulla o forse no. La maggioranza è quella attuale e tale resterà. A destra c’è Paolo Strescino, vicesindaco, e anche se i rapporti tra AN e FI a livello nazionale sono piuttosto tesi, credo che qua resteranno immutati. Lo stesso dicasi per i consiglieri dell’Udc, ai quali magari farà un po’ male il cuore, ma poi passa.
Con la Lega non ci sono dubbi perché ormai Bossi e Berlusconi sono praticamente una cosa unica anche se, con la nascita del PDL, il partito del carroccio rischia di perdere voti (ma un sistema per andare in parlamento e prendere soldi, in un modo o nell’altro, lo troveranno).
Per la sinistra non ci saranno problemi e per noi neppure: Carla Nattero (che da quando ci sarà il PD andrà nella Sinistra unita) e Gabriella Badano (Verdi) ci saranno sempre perché se per gli americani gli hamburger sono “il pilastro di ogni colazione nutriente” (perdonami, Quentin) per noi le due veterane del consiglio comunale sono proprio due pilastri: il giorno che non ci saranno più, scenderà il tendone.
Per cui, con Pasquale Indulgenza (Prc), continueranno a fare opposizione.
Le cose saranno più complicate per quelli che dai DS e dalla Margherita confluiranno nel PD: Antonio De Bonis, Sergio Barbagallo, Gian Franco Grosso, Pietro Mannoni, Lorenzo Lagorio e Paolo Verda (DS) e i due della Margherita Giuseppe Zagarella con Brunella Ricci (che non dimenticherò mai perché una volta le ho proposto di fare un’intervista e lei mi ha chiesto: “Sei di Primo Canale?” Vi sembro Antonio Devia?! Ho anche la lingua più corta, non potevo bluffare!)
Essendo i loro capi uniti a Roma, non potranno certo continuare a fare l’opposizione come la stanno facendo adesso e con la maggioranza avranno rapporti, per così dire, più “amichevoli”.
Per esempio: anziché rompere le scatole con i question time sui punti luce in Caramagna o Artallo, li faranno sui tombini rotti della sopraelevata.
Non c’è la sopraelevata da noi? Meglio, una rottura di scatole in meno.
A lottare per il Porto (di Oneglia o di Porto, o di entrambi, fa lo stesso) resterà Pasquale Indulgenza.
E’ già l’unico? Meglio, altra rottura di maroni in meno.
In fondo direi che se Walter e Silvio si metteranno insieme, qua da noi le cose cambieranno di poco, o anche no.

Scritto da Angelo Amoretti

29 novembre, 2007 alle 17:00