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L’Assessore Broccoletti e le luminarie natalizie

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A parte il titolo, che peraltro nel frattempo è stato cambiato, quando ho letto la notizia su Sanremonews, mi sono trovato perfettamente d’accordo con l’Assessore. E’ infatti inutile, a mio avviso, far finta che tutto vada bene e mascherare la grave crisi economica con luminarie varie.
Fino all’anno scorso la crisi era stata causata dal malgoverno Berlusconi, ma ora quelli del partito dell’amore hanno come attenuante la globalizzazione e in un certo senso sono in una botte di ferro. Quindi è ora dell’austerità (e se non ricordo male lo sto dicendo da qualche anno).
Ma austerità bisognerebbe che fosse anche altrove e come ho già detto in passato, occorrerebbe un cambio di mentalità e anche di stile di vita.
Per certi versi ci siamo già abituati: al supermercato, per esempio, facciamo un po’ più di attenzione nel scegliere un prodotto, ma non basta.
Dal momento che la nostra città, dalla recente classifica di Legambiente, è risultata essere assai inquinata, bisognerebbe cercare di usare meno le auto, per fare un esempio.
Ci sono gli scuolabus? Perché le mamme continuno imperterrite a portare i loro figli alle elementari in auto, Suv compresi?
Ci sono gli autobus? Perché per fare 8 km (Clavi-Oneglia) devo spendere 1 euro e mezzo?
Perché il Comune non viene incontro al cittadino e, insieme, si cerca di consumare di meno?
Riguardo alle dichiarazioni di Broccoletti, per finire, c’è da aggiungere una cosa. I soldi non si devono sprecare per le luminarie, e siamo d’accordo. Ma che ne dite di una pensilina a una fermata dell’autobus che da Clavi va a Torrazza 5 o 6 volte al giorno e su cui, da lì, non sale neppure un cane? Vi sembra una spesa intelligente? Da notare, tanto per farvi girare un po’ di più le scatole, che lì c’era un’acacia cinquantenaria. E’ stata tagliata rasoterra. Forse i rami davano fastidio, ma l’hanno tagliata rasoterra per eliminare il problema “alla radice” per far posto a una pensilina che non serve quasi a niente. Non m’interessa se sia costata poco o tanto: in entrambi i casi, a mio parere, trattasi di soldi buttati via. E non mi si venga a dire che se il 2011 doveva essere l’anno delle frazioni, la pensilina che nascerà a Clavi, ne sarà la prova, per favore.

Scritto da Angelo Amoretti

19 ottobre, 2011 alle 19:12

Lettera aperta all’Assessore Broccoletti

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Egregio Assessore,
ho letto che presto il Comune provvederà a sistemare gli addobbi natalizi, volgarmente detti “luminarie”.
So anche che per via della crisi economica mondiale, quest’anno il periodo di esposizione sarà più breve e mi congratulo per il Suo coraggio: quando c’è crisi un po’ di austerità non guasta.
Forse Lei non è al corrente di quello che è successo l’anno scorso in frazione Clavi, ridente paesino nell’immediato entroterra della nostra città vicino al famoso ponte romanico di Clavi e alla chiesa romanica di Clavi consacrata nel 1001. La frazione, insomma, indicata con un pittoresco cartello con su scritto “Loc. Clavi”.
Le ricordo il fatto.
La ditta Stivanello fissò una stella a cinque punte giusto alla ringhiera del mio terrazzo, senza chiedere il permesso al sottoscritto. Una stella a cinque punte, capisce, Assessore? Roba da incatenarsi accanto e minacciare di darsi fuoco!
Fui tollerante e la presi sul ridere: mi accontentai di non vederci accanto una “B” e una “R”.
Ma quest’anno la pregherei di dare istruzioni precise agli addetti alla posa affinché non abbia a capitare lo stesso increscioso inconveniente anche perché, detto tra noi, l’illuminazione natalizia farebbe molta più bella figura sulla strada, al centro del paese, dove peraltro è stata sempre negli anni passati.
Confido nel Suo buon gusto e La saluto cordialmente.
PS: nel caso in cui dovesse succedere la stessa cosa dell’anno scorso, provvederò io stesso a rimuovere, con tutte le attenzioni del caso, la sinistra stella e a diffondere ai quotidiani comunicati vari contro lo Stato Imperialista delle Multinazionali.

Scritto da Angelo Amoretti

10 novembre, 2009 alle 15:55

M’illumino di meno

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E’ l’iniziativa promossa da qualche anno dalla trasmissione Caterpillar di Radio2 Rai, come spiega bene qui Giorgio Montanari.
Si tratta di dedicare un giorno, il 13 di febbraio, al risparmio energetico.
Ne approfitto così per raccontarvi la storiella di Natale.
Avrei dovuto raccontarvela in clima pre natalizio, ma così rende meglio l’idea.
Intorno alla metà di novembre, sempre in ambito di risparmio energetico, il comune ha iniziato a fare installare le luminarie anche nelle frazioni.
Nel dicembre 2006 avevo fatto un giro e criticato il modo in cui i paesi erano stati presi poco in considerazione. Così, quest’anno, Dio, o chi per lui, mi ha punito.
Una mattina di quella metà di novembre ho trovato un tecnico (il cui cognome inizia per Stiva e finisce per Nello) abbarbicato alla ringhiera del mio terrazzino: stava posizionando una simpatica stella a cinque punte proprio lì, senza neppure chiedermi se la volevo un po’ più in qua, per dire.
Lì per lì mi sono arrabbiato e sono andato a cercarlo fino a Poggi, dopo aver parlato al telefono con una gentilissima signora del Comune di cui non ricordo il nome.
Dopo aver parlamentato e memore delle mie lamentele degli anni precedenti, ho chiuso la faccenda, pregandolo di venire a togliere la simpatica luminaria il più presto possibile, appena finite le feste.
Oggi, 29 gennaio, la stella a cinque punte è ancora lì e al pomeriggio alle 16.30 s’illumina d’immenso.
Vedere la stellona illuminata oltre a intristirmi ancora di più mi fa anche incavolare perché sì che sono dodici volt, ma rimane pur sempre un piccolo spreco.
Quindi, visto che ormai ai tempi lunghi ho fatto il callo, chiederei gentilmente agli addetti, di venirla a rimuovere perlomeno entro il 13 febbraio così saremo contenti in due: il Comune che avrà aderito alla campagna di Caterpillar e il sottoscritto che eviterà di essere scambiato per un fan delle Brigate Rosse.
Grazie, eh!

Scritto da Angelo Amoretti

29 gennaio, 2009 alle 18:44

Luminarie

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Quest’anno sulle luminarie nelle frazioni, ve ne sarete accorti, ho steso un velo pietoso e non ho neanche avuto voglia di fotografarle talmente erano così poco “fotogeniche” (per usare un eufemismo).
In compenso le luminarie in città, sebbene spente, ieri sera erano ancora lì in bella mostra, come fa notare anche Samuele.
Manco ci avessero letto nel pensiero (ancora prima che nei blog), stamattina alcuni addetti le stavano smantellando.
Meglio tardi che mai.

Scritto da Angelo Amoretti

19 febbraio, 2008 alle 15:59