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A Barcheto protestano per i rumori

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Ricevo e pubblico:

Questo comune ha due pesi e due misure nei confronti dei cittadini.
Il comune di Imperia, accoglie solo le proteste per i rumori emessi dalle discoteche, ignorando i rumori e/o inquinamento ambientale e dell’aria, di alcune attività artigianali in zona Barcheto, denunciati più volte dai residenti, costretti a tapparsi in casa o andarsene, per evitare gravi danni alla salute.
Preciso che, nonostante gli esposti su questi gravi episodi, l’Amministrazione Comunale non ha fatto alcun intervento.
I cittadini residenti chiedono pubblicamente, al Sig. Commissario prefettizio del comune di Imperia, tramite le pagine di questo giornale, le ragioni che hanno portato a ignorare tali esposti, e del perché di tanto accanimento contro i giovani e le discoteche imperiesi.

Per il comitato spontaneo di cittadini Barcheto periferia e dintorni

Giovanni Bonifazio

Scritto da Angelo Amoretti

9 ottobre, 2012 alle 15:44

Pubblicato in Attualità

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Imperia è una città per zombie

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Tempo fa avevo scritto che Imperia è una città per vecchi, ma poi siamo andati oltre.
Avevo tralasciato di parlare delle critiche riguardanti gli eventi organizzati a Villa Grock dall’associazione no profit We Are For Beat, in collaborazione con The Dreamers e Bar Blu, per non dare troppa importanza a chi è pronto a lamentarsi subito di tutto, ma ora non resisto e scrivo.
E faccio un rapido riassunto.
La suddetta Associazione, con The Dreamers e Bar Blu, aveva organizzato a Villa Grock una serie di eventi gratuiti che si sarebbero dovuti svolgere il giovedì sera: si trattava di “spettacoli che uniscono arti visive a una selezione musicale ben accurata“. Con la benedizione della Provincia, ovviamente.
La prima serata, lo scorso 12 luglio, consisteva in una mostra fotografica dedicata alla Villa immortalata da tre fotografi: Paolo Coppola, Francesca Solcia e Sara Vincentelli. La parte musicale era curata da Chris Venola e Gliso.
Il giovedì successivo, mostra fotografica di Diana Lapin con la musica di Gliso.
Il 26 luglio performance di danza contemporanea curata da Olivia Giovannini e dalla ‘Motel 1989 Factory di Genova’, con Andrea Mocce.
E da lì sono iniziate le lamentele di alcuni vicini. Uno di questi ha scritto a un portale locale inviando, a suo dire, un “reportage fotografico” che stava a dimostrare il degrado lasciato alla fine della serata. Il reportage (che non linko per pietà; googlate voi, se volete) mostra due o tre bottigliette di birra lasciate su un muretto e un bicchiere ancora a metà lasciato su un altro. Metà vuoto o metà pieno? Forse è questo dubbio che non ha fatto dormire il reporter che vedrei volentieri a Kabul o in Siria.
Ma il nostro reporter deve dormire perché al mattino va a lavurà e se la musica smette a mezzanotte e dieci, considerando anche la storia del bicchiere mezzo vuoto o mezzo pieno, lui è rovinato. Quindi, foto, proteste e chissà quant’altro.
Morale della favola: apprendo dal diario Facebook di una mia amica che la Provincia ha interrotto il rapporto con l”Associazione e che i prossimi eventi salteranno. Motivo, sempre da Facebook: “durante la serata la valenza della parte ludica è superiore rispetto a quella culturale“.
Non so cosa aggiungere a tutto quello che ho già scritto in questi anni sulla mentalità della maggioranza degli imperiesi e mi fermo qua. Se volete, fate pure.
Propongo agli organizzatori di salire stasera alla Villa con qualche striscione in modo che la vergogna abbia una maggior eco.

Scritto da Angelo Amoretti

2 agosto, 2012 alle 16:26

La storia infinita della movida del Prino

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Oggi la Signora Mara Remaggi, ha inviato questa mail a Sanremonews, ma leggete cosa diceva Lucio Remaggi nel febbraio del 2008 a la Stampa:

«La migliore gestione del rumore potrà portare a una maggiore diversificazione delle proposte, con l’apertura di pianobar e gelaterie. Nuove attività che attirino chi a poca distanza dal lungomare acquista i nuovi insediamenti, venduti alla cifra di 6 mila euro al metro quadrato. Secondo me è assurdo che un locale sulla spiaggia attiri 2 mila persone: piuttosto, allora, si apra una discoteca nell’entroterra, in locali idonei».

e allora capirete dove si vuole andare a parare, senza tanti giri di parole con “i nostri ragazzi giusti” e “giusto divertimento“.

Noterete altresì che è almeno dal 2008 che ogni anno si ripete più o meno la stessa storia, per quanto riguarda i decibel dei locali in cui si suona e probabilmente arriverete alla conclusione che la giunta Sappa prima e la Strescino poi, almeno in questo e fino a oggi, non ne hanno azzeccata una

Scritto da Angelo Amoretti

5 settembre, 2011 alle 12:42

Anche quest’anno la movida del Prino fa discutere

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Penso che la questione del rumore al Prino nel periodo estivo risalga ormai almeno a sei anni fa perché già ne scrivevo quando ho aperto questo blog (e qui potete trovare una serie di post).
Eppure, ogni anno, si ripete la solita storia che francamente ha stufato un po’ tutti.
Nei giorni scorsi si è assistito a una bella lotta tra i residenti e gli esercenti del luogo da una parte, il sindaco e qualche suo consigliere dall’altra.
Il Sindaco, a seguito delle lamentele pubbliche della signora Mara Giribaldi Remaggi, titolare della Locanda del Mar, ha dichiarato sul Secolo XIX di ieri che : “Se il problema sono 24 sere all’anno non posso far altro che prenderne atto.
Ricordo alla signora Remaggi che a Imperia ci sono quartieri, proprio il Prino, che sono stati letteralmente annientati dal punto di vista turistico e commerciale da questo tipo di polemiche. Se poi, qualche locale, non rispetta gli orari o compie scorrettezze il problema va segnalato agli organi competenti e se del caso noi siamo pronti a intervenire
“.
Al che Giuseppe Fossati [FLI] si è assai meravigliato e ha risposto con questo comunicato.
Lo confesso: poi mi sarei apettato una risposta direttamente dal Sindaco del tipo “Fossati  non può esagerare” [bis], ma la risposta al consigliere del FLI è arrivata direttamente dal giovane rampante del PDL, Angelo Dulbecco.
A me ha fatto ridere, proprio per gli stessi motivi che indica Fossati, al quale, invece, ha fatto tenerezza.
Riguardo la movida alla Marina, Strescino si era schierato dalla parte dei giovani e io non avevo esitato a scrivere che ero d’accordo con lui.
Ma c’è un regolamento, come fa notare Fossati, che vale per tutti. E se questo benedetto regolamento fosse rispettato potrebbero vivere felici e contenti sia i giovani che hanno il sacrosanto diritto di divertirsi, sia coloro che al mattino devono alzarsi presto per andare a lavorare.

Scritto da Angelo Amoretti

27 luglio, 2011 alle 12:57

La movida di Imperia: due pesi e due misure

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A seguito dei recenti fatti avvenuti alla Marina di Imperia, riguardanti le migliaia di giovani che si sono ritrovati nel quartiere lo scorso sabato, il Sindaco Paolo Strescino, pur facendo appello ai più scalmanati affinché la smettano di compiere atti vandalici, si schiera dalla parte dei ragazzi e su Il Secolo XIX di oggi si legge: “Marina, il sindaco fa il tifo per il popolo della movida”.
E vi sembrerà incredibile, ma sono d’accordissimo con lui.
Però mi chiedo: come mai non aveva preso una così netta posizione a favore dei giovani quando la Movida la facevano al Prino, lui era assessore e quelli del comitato si lamentavano di continuo?

Scritto da Angelo Amoretti

28 luglio, 2010 alle 12:38

Profumi di stagione

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In città c’è caos, ma sappiamo che è dovuto alle grandi opere che si stanno realizzando: di recente è stato presentato il progetto definitivo del Parco Urbano; il raddoppio della ferrovia, e tutto ciò che lo concerne, sta andando avanti bene e siamo tutti d’accordo nel darne atto al comune e alle autorità competenti.

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Scritto da Angelo Amoretti

18 agosto, 2008 alle 9:30

La storia infinita dei rumori al Prino

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Come sapete lo scorso consiglio comunale è saltato: c’è chi dice per colpa dell’opposizione (l’Assessore Fossati, sui quotidiani dei giorni scorsi) e chi della maggioranza (tutta l’opposizione in un comunicato stampa unitario).
Durante la riunione dei capigruppo di ieri si è trovata la soluzione ed è stata fissata la data del prossimo consiglio comunale, prima delle meritate ferie estive: giovedì 7 agosto.
Ma con una curiosa novità: all’ordine del giorno ci sarà solo la questione della Società Seris Srl, che si occuperà della gestione delle mense scolastiche.
Quella scottante del Prino è stata clamorosamente rimandata a settembre, come minimo. E cioè quando la stagione turistica sarà finita.
Per cui nel frattempo, in quella zona, nonostante le lamentele degli abitanti e la costituzione di un comitato agguerrito, tutto rimarrà com’è da almeno tre anni e gli abitanti dovranno rassegnarsi. Del resto qualcuno lo aveva detto sottovoce che molto probabilmente si sarebbe fatto melina in modo da far trascorrere l’estate 2008 come le precedenti. L’anno prossimo ci saranno le elezioni e se ne riparlerà, qualcuno farà due conti e qualche accordo e forse si troverà una soluzione.
Ora non voglio entrare nel merito tecnico della questione, ma lasciatemi dire che da tutta questa faccenda il Comune non esce per niente bene perché se fossi un abitante del Prino mi sentirei leggermente preso in giro.
E’ incredibile che in tutti questi anni non sia stata trovata una soluzione che possa andare bene per tutti: abitanti, gestori dei locali, giovani e turisti che frequentano la zona.
Si progettano opere faraoniche, si rifanno campi di atletica e tante altre belle cose, ma una soluzione al “problema Prino” non si trova.
Un po’ come per gli ascensori che dalla Marina vanno al Parasio: sono anni che si bloccano, che i cittadini e i turisti si lamentano, eppure, è tutto come prima.
Non offriamo una bella immagine e come si suol dire, affoghiamo in un bicchier d’acqua.

Scritto da Angelo Amoretti

5 agosto, 2008 alle 10:53