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Palazzo di Giustizia di nuovo allagato

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Questa struttura e’ costata meno del previsto, e’ stata finita prima di quanto ci si aspettasse, e’ stata recuperata un’area di alto pregio storico, da anni abbandonata e che ora non solo e’ stata riportata agli onori del mondo ma trasmette anche vitalita’ all’intero quartiere. Come cittadino e come amministratore non posso che essere soddisfatto e contento.
Sindaco Luigi Sappa, La Stampa, 19 marzo 2003

Il concetto di capoluogo e’ ancorato ai suoi edifici simbolo. Accade che alcuni di essi divengano con il tempo fatiscenti, ma qualche volta si inverte la tendenza: e in questo caso sono state recuperate felicemente le antiche ex-caserme Siffredi, in abbandono dal ‘66.
Sindaco Luigi Sappa, La Stampa, 19 marzo 2003

Allagato per la pioggia il tribunale di Imperia inaugurato nella prima metà del 2000
L’ingresso del tribunale di Imperia e’ rimasto allagato, questo pomeriggio, a causa della pioggia. L’acqua ha interessato anche l’ingresso dell’aula ‘Trifuoggi’ della Corte di Assise, ma per fortuna non ha provocato danni ingenti. Non e’ la prima volta che il Palazzo di Giustizia, inaugurato, alla prima meta’ del 2000, si allaga, anche a causa di un foro nel soffitto. Piu’ volte e’ stato chiesto alle autorita’ di correre ai ripari, ma finora nessuno si e’ mosso, con la conseguenza che ogni volta che piove il tribunale rischia di allagarsi.
Riviera24 – 19 febbraio 2010

Nell’articolo di Riviera24 c’è un piccolo refuso: il nuovo Palazzo di Giustizia era stato inaugurato in pompa magna nel marzo del 2003 alla presenza del Ministro leghista Castelli, dell’onorevole Claudio Scajola, del Sindaco Luigi Sappa e del Presidente della Provincia Gianni Giuliano, tutti e tre di Forza Italia.
Hanno fatto, o stanno facendo, tutti carriera, meno Castelli che oggi è viceministro: Scajola è diventato Ministro, Sappa è candidato Presidente della Provincia e Giuliano corre per il consiglio regionale.
Se rimettono mano al nuovo (per così dire) palazzo di giustizia, c’è la possibilità che diventino ministri già dalla prossima legislatura.

Scritto da Angelo Amoretti

19 febbraio, 2010 alle 22:25

Duro intervento del PM Filippo Maffeo

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Su La Stampa di oggi c’è un intervento del PM Filippo Maffeo che vi ripropongo, nel caso ve lo foste perso:

Contro di me soltanto calunnie

La diffamazione e la calunnia sono reati gravi e coloro che li hanno commessi contro di me saranno chiamati a risponderne, in tutte le sedi e per tutto il tempo necessario, quale che sia il ruolo da loro rivestito.
Si passerà, con calma e pazienza, nelle sedi competenti e a tempo debito, dal faceto al serio, dalle «voci» ai fatti; dalle «chiacchiere» delle allegre comari alle prove incontrovertibili.
Il tempo è galantuomo e le infamie, tutte, saranno punite. Le storie personali sono note a tutti. Le «bufale» ed il «lordume» emergeranno mostrando, per intero, lo squallore umano degli artefici. Per ora mi limito ad anticipare che ho querelato – e non solo – gli articolisti e il direttore responsabile de «La Riviera», che dovranno dar conto, anche ai loro lettori, della veridicità delle notizie riferite.
Vorrei fosse accertato quanto segue:
1) Quanti sono i messaggi?
2) A chi e da chi sono stati inviati?
3) Quando?
4) Chi li ha letti?
5) Qual è il loro testo? Hard? Inequivoco? In quale senso?
6) Quale indagine e per quali reati sarebbe stata aperta nei miei confronti a Torino?
7) Quale indagine disciplinare, e per quali fatti, nelle competenti sedi e dagli organi deputati, sarebbe stata avviata contro di me?
Non voglio demotivare nessuno: oltre le voci di corridoio, non si potrà fornire alcuna seria e convincente risposta, semplicemente perché i fatti riferiti nelle cronache non sussistono.
Nessuna indagine, per qualsivoglia reato, tantomeno per «stalking», è stata promossa a Torino. Non ci sono sms a contenuto «inequivoco» né «a luci rosse» o con diverso colore.
Ci sono solo due colleghi che si incontrano, necessariamente, con frequenza e si scambiano, di persona, per telefono e con sms, comunicazioni ed esperienze di lavoro, con educazione, cortesia e, talvolta, con la franchezza necessaria. Come in tutti gli ambienti di lavoro. Come tutti sanno, tranne i marziani e i matuziani. La querelle? Soltanto dopo la mia segnalazione dell’incompatibilità. Non prima. Significa qualcosa? Questi sono i fatti. Nulla di più. Semplicemente.
Verso la chiusura tre domande:
1) Perché interessa il gossip e non la tutela della legalità, violata da oltre tre anni e non ancora ripristinata?
2) Perché si privilegia il gossip e non la tutela dell’ambiente e del corretto impiego del denaro pubblico?
3) Perchè non si parla adeguatamente di una pratica, già calendarizzata, che riguarda altri e pende dinanzi al CSM, con riflessi disciplinari? E’ soltanto ignoranza?
Le scuole di disinformazione insegnano che per prevenire o coprire uno scandalo occorre crearne un altro, al quale si deve dare il massimo risalto.
Avviene così – come mi dicono tante persone influenti, sagge e disinteressate – che al vero fatto censurabile della legge squarciata e dell’incompatibilità elusa – unico fatto certamente assodato – si sovrappone, con frenesia massmediatica, lo «scandalo degli sms», – anzi lo stalking via sms -, di per sé risibile e per di più costruito sulle voci di corridoio.
Alla fine un’assicurazione ed un impegno morale e professionale, che devo a tutte le persone oneste: i processi che conduco, anche quelli ìn materia di rifiuti e di truffe in danno di enti pubblici, non hanno subito rallentamenti né saranno, in alcun modo, sviati o condotti nel porto delle nebbie. Non tradirò, mai, i cittadini contribuenti che mi pagano lo stipendio.
Non mi lascio sedurre, fuorviare od intimorire.
Da nessuno.
Filippo Maffeo – La Stampa, 16 dicembre 2009

Scritto da Angelo Amoretti

16 dicembre, 2009 alle 15:33

Piovono finestre

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Il nuovo Palazzo di Giustizia di Imperia, costato 22 milioni di euro (pari a 43 miliardi delle vecchie lire), era stato inaugurato in pompa magna alla presenza del Ministro Roberto Castelli e dell’onorevole Claudio Scajola il 18 marzo del 2003.
La manutenzione è affidata al Comune e il Sindaco Luigi Sappa, all’inaugurazione, aveva dichiarato:”“Sull’importo iniziale è stato possibile risparmiare oltre un milione e mezzo di euro. E’ un esempio di ottima amministrazione di pubblico denaro.
Ieri c’è stato ancora un cedimento: una finestra del bagno a piano terra è crollata rischiando di colpire una guardia giurata e il bagno è stato messo sotto sequestro.
La settimana scorsa nel seminterrato dove ci sono anche le aule per i processi, si è verificata una perdita di acqua di fogna e tutti quelli che mettono piede in Tribunale possono notare il degrado in cui versa il grande corridoio interno.
Povero Palazzo di Giustizia: ha meno di cinque anni, ma è ridotto come se ne avesse già cinquanta.

Scritto da Angelo Amoretti

6 novembre, 2007 alle 9:00