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Doppio contrordine, compagni!

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Ci eravamo lasciati con il sondaggione e pensavamo di esserci ritrovati con Giuseppe Zagarella candidato Sindaco.
Ci eravamo lasciati che non sapevamo se poi Zagarella avrebbe dovuto vedersela con Franco Bonello dell’IDV  alle primarie e ci ritroviamo con un pugno di mosche.
Infatti ieri, trionfalmente, Saremonews annunciava che il candidato ufficiale sarebbe il noto ingegnere, dopo aver “sbaragliato” la concorrenza di Antonio De Bonis.
La cosa curiosa è che ieri una fonte molto vicina al PD Imperiese mi ha detto che il sondaggio è stato fatto. Quando gli ho chiesto a chi hanno telefonato e fatto notare che non avevo ricevuto chiamate in proposito, mi ha risposto: “Eh, sai..loro hanno un campione, per dire, di 1.000 persone e chiamano quelle”. Forse voleva prendermi per il sedere, o forse ci hanno preso lui.
Tant’è che il candidato non c’è: oggi il segretario cittadino Fabrizio Risso, via portali locali, fa sapere che ci stanno ancora lavorando sia per quanto riguarda la candidatura che per l’eventuale coalizione.
Se andiamo avanti così, il giorno in cui ufficializzeranno il candidato e lo troverò scritto da qualche parte, penserò al solito scherzo di qualche giornalista e alle elezioni rischierò di sbagliare a votare.

Scritto da Angelo Amoretti

6 ottobre, 2012 alle 15:35

In arrivo il sondaggione del Partito Democratico

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Nell’attesa di ricevere la telefonata [si prega non chiamare ore pasti, grazie] dall’agenzia specializzata in sondaggi e che oggi Fabrizio Risso, segretario cittadino del Partito Democratico, scopra la talpa [ed eventualmente anche il volpone che ha avuto l'idea geniale del sondaggio], alcune considerazioni.
Intanto, se si fa un sondaggio, significa che ci sono almeno due candidati perché sarebbe assurdo riceverne una in cui mi si chiede se mi garba il tale o il tal altro.
Solo che a leggere i giornali viene mal di testa perché fino a qualche giorno fa i soggetti del sondaggio erano: Antonio De Bonis, Giuseppe Zagarella, e i Barbagallo Brothers [Giovanni e Sergio] . Poi si è saputo che questi ultimi due non erano presenti alla famosa riunione e che forse solo Sergio potrebbe essere interessato alla contesa.
Però, leggo sempre sul Secolo XIX di ieri, nella rosa dei “papabili” [con una "p"] dovrebbe far parte anche una donna e, naturalmente Antonio De Bonis. E leggo pure che lo sfidante dovrebbe essere Franco Bonello dell’Idv.
Ed è qui che mi gira la testa: prima si fa un sondaggio telefonico per sapere chi sarà il candidato del Partito Democratico e poi le primarie? Non si potrebbe chiedere a Franco Bonello di tornare nel PD così si salta un passaggio?  A lui piace tanto il vai e vieni, oltretutto.
Ma torniamo al sondaggio e supponiamo che ci siano tre o quattro personaggi in lizza e che se ne debba scegliere uno. Mi auguro che la telefonista non si limiti solo a chiedere di scegliere fra i quattro perché sono sicuro che mica tutti gli utenti di Imperia sanno chi sono Zagarella, De Bonis, la donna e l’altro. Ci vorrebbe una breve scheda per ognuno di loro perché un elettore qualsiasi non può basarsi solo sul fatto che Zagarella è stato il capo dell’opposizione nello scorso consiglio comunale; che De Bonis aveva perso le primarie contro Paolo Verda e che Sergio Barbagallo, una volta, aveva fatto una question time sui tombini di via Amendola [ma intanto alle elezioni s'è beccato 289 voti, primo del PD], per dire.
Insomma, la vedo un po’ complicata e c’è il rischio che venga fuori una telefonata come questa o quest’altra.

Scritto da Angelo Amoretti

1 ottobre, 2012 alle 16:49

Le non-primarie del PD imperiese

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Clima da dayafter, ma qualcuno azzarda addirittura un’imminente resa dei conti, all’interno del Pd imperiese. Soprattutto se si legge la clamorosa vittoria, anche a livello di scarto percentuale, di Paolo Verda alle primarie dell’altro ieri che dovevano sancire il nome del candidato sindaco democratico alle elezioni amministrative del dopo Sappa nel giugno 2009.
Una nomination che può provocare uno scossone ai vertici del partito.
L’apparato del Pd, forte dei suoi dirigenti e membri più rappresentativi (dal segretario provinciale, Giancarlo Manti, passando per il coordinatore cittadino, Fabrizio Risso e i consiglieri comunali Gianfranco Grosso, Pietro Mannoni, Lorenzo Lagorio e Annamaria Giuganino), si era infatti schierato apertamente a favore di De Bonis. La minoranza del Pd imperiese, o meglio quella che era laminoranza sino al terremoto di domenica (i consiglieri comunali Giuseppe Zagarella, Brunella Ricci, ex Margherita, Sergio Barbagallo, ex Ds, che nella loro azione pro Verda hanno avuto l’appoggio concreto degli ex sindaci Davide Berio e Giovanni Barbagallo, Marco Benedetti, Dino Sciolli, Stefano Senardi, Mario Spalla), grazie alla vittoria dell’architetto e soprattutto al voto degli iscritti, ha di fatto messo in dubbio la leadership imperiese del partito stesso. E così, mentre Verda, attorniato da moglie e figli, parenti e amici più stretti, si è goduto il giusto e meritato riposo dopo un mese di duro lavoro elettorale («ma sono pronto a ripartire subito per far crescere e conoscere all’esterno lamia, la nostra proposta», ha sottolineato), il partito democratico imperiese ha cominciato a fare i conti con un presente politico che nessuno, o quasi, aveva previsto alla vigilia.
«Escludiamo che possa cambiare qualcosa all’interno del direttivo del Pd – spiega il segretario provinciale Giancarlo Manti, nominato da pochi mesi – non credo proprio… io spero che nessuno pensi di fare guerriglia all’interno del partito sulla base di questo risultato.
Non vorrei che qualcuno si montasse la testa pensando che le primarie di domenica possano scardinare ciò che a fatica è stato costruito sinora nel Pd. Spero anche che da parte di tutti, nessuno escluso, ci sia l’accettazione di un risultato abbastanza inatteso, almeno nelle percentuali».
Ma forse occorrerebbe interpretare meglio la “scelta popolare”, senza arroccamenti.
Detto ciò, Manti sottolinea anche che «il Pd provinciale prende atto del risultato, esprime felicitazioni a Verda per il brillante risultato conseguito e invita il coordinatore cittadino (Fabrizio Risso, ndr) a convocare quanto prima gli organismi dirigenti al fine di discutere e concordare con Verda stesso le prossime iniziative politiche sul territorio». «Nel ringraziare De Bonis e incoraggiarlo a proseguire il suo impegno amministrativo e di dirigente provinciale – aggiunge Manti – da oggi inizia per noi il periodo dei programmi, degli incontri con le forze sociali, politiche, economiche della città inprevisione delle scadenze elettorali della prossima primavera.
Metteremo a disposizione di Verda tutta l’organizzazione del partito al fine di poter operare nel migliore dei modi per l’affermazione delle idee e dei programmi che vorrà portare all’esame dei cittadini imperiesi».
La nutrita e agguerrita squadra che ha sostenuto Paolo Verda, però, non appare disposta a concedere sconti.
«Non possiamo che essere soddisfatti per il risultato uscito dalle urne – commenta Giuseppe Zagarella – è stato un confronto leale, che ha dimostrato anche la grande voglia di partecipare e di contare degli imperiesi. Che succederà ora nel Pd? Difficile dirlo. Credo che ognuno di noi debba fare una riflessione attenta e approfondita, un serio esame di coscienza su ciò che è successo domenica: il partito deve tornare a fare politica per strada, sui marciapiedi, con la gente. Occorre uscire dagli uffici e dalle stanze di potere per discutere dei problemi e delle esigenze dei cittadini. Ce lo hanno chiesto gli elettori: cambiamento e novità».
Aspettare per vedere…

Giorgio Bracco – Il Secolo XIX, 2 dicembre 2008

Leandro Faraldi, segretario provinciale del Pd: “Non faremo le primarie a Imperia” [Qui]

Scritto da Angelo Amoretti

16 luglio, 2012 alle 17:01

Il Partito Democratico correrà da solo alle prossime elezioni comunali

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La notizia è di qualche giorno fa, ma merita qualche riflessione: il Partito Democratico correrà da solo per le prossime votazioni amministrative e avrà un suo candidato che non sarà Riccardo Giordano, né Giovanni Barbagallo, né Franco Bonello.
Lo dice chiaro e tondo il segretario cittadino Fabrizio Risso [Il Secolo XIX del 22-6-2012] e lo ribadisce il segretario provinciale Leandro Faraldi [Sanremonews, 22 giugno 2012].
Niente primarie, dunque: il candidato sarà un appartenente al partito di Bersani e, stando a quanto scrivono le due fonti citate, il più probabile potrebbe essere Giuseppe Zagarella.
Quello che non ho capito è che, sempre in riferimento a quanto scritto su Sanremonews, il PD farebbe alleanze con tutti quanti, esclusa la Lega, per sconfiggere il PDL.
Insomma: una Große Koalition che fa rima con minestron.
Carla Nattero ha già twittato: “O mangi sta minestra o salti dalla finestra con SEL non funzionerà. Dal 2008 sono passati fiumi d’acqua sotto i ponti” e Dario Dal Mut: “Imperia: il PD getta alle ortiche 20 anni di battaglie sperando di far quadrare il cerchio. Con nessuno ma con tutti!
Così temo di aver capito quello che hanno in mente i geni del PD nostrano, che poi è quello che ebbe in testa quell’altro genio di Veltroni: togliersi dai piedi la sinistra (chiamarla estrema mi sembrerebbe offensivo nei confronti di chi è di estrema sinistra, fuori dall’arco costituzionale e dal consiglio comunale) rappresentata da SEL e Rifondazione Comunista e, se è il caso, l’IDV (chiamarlo di sinistra mi sembrerebbe offensivo per la sinistra istituzionale).

Scritto da Angelo Amoretti

25 giugno, 2012 alle 16:36

12 azioni per cambiare l’Italia (post ironico, ma anche no)

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Detto che il Gazebo Day del PD hanno avuto un grande successo e che nei punti dove si era votato per le primarie il 14 ottobre si sono visti volti nuovi che probabilmente voteranno per Veltroni, detto che ormai solo il 6% separa il PD dal PDL nei sondaggi, mi soffermo a riflettere sul pieghevole distribuito ai gazebo per convincere gli indecisi.
Il pieghevole si chiama appunto “12 azioni per cambiare l’Italia”. E qui comincia l’ironia perché se non lo scrivo qualcuno potrebbe prenderla a male, nel caso non ci arrivasse con il suo cervello.
A me ne basterebbe una di azione, ma forse è meglio sorvolare.
Invito a cena con PD
Invita a cena cinque amiche e amici indecisi. Sarà una buona occasione per spiegare perché è importante votare PD.
Dove li invito? Se andiamo ai Cacciatori o da Tonino mi rovino e il conto a chi lo mando?
Se li invito a casa e mi capitano vegetariani e non, come mi devo comportare? La spesa alla Conad chi me la paga?
Sorvolo sulle bandierine da mettere sulla bici, sull’auto o sul motorino: non ho l’età per certe “azioni”.
Ti mando una foto
Con il tuo cellulare fai una foto al simbolo del PD (lo puoi trovare sul sito, sui manifesti, sulle bandiere) e inviala a cinque persone che conosci invitandole a votare Partito Democratico. Puoi ripetere l’operazione anche il giorno delle elezioni. Sarà un efficace promemoria.
Non ho il cellulare che fa le foto e da qualche giorno mi ha abbandonato anche la cara digitale Canon A70: che faccio? Un Nokia E90 potrebbe andare bene e se me lo mandano posso fare anche più di cinque foto e senza troppo sforzarmi passare al punto 4 e 5:
Aperitivo democratico
Organizza un aperitivo nel tuo condominio. Se nel tuo caseggiato esiste uno spazio comune, puoi invitare i condomini con un breve messaggio scritto da inserire nelle cassette della posta, oppure organizzare un incontro più ristretto a casa tua.
A parte che non abito in condominio, prima dovrei convincere i vicini a salutarmi, poi, magari per le prossime elezioni li convinco a votare PD.
Però, insomma, ci sta e, in attesa del Nokia,
Se telefonando
Fai cinque telefonate a persone che sai ancora indecise su chi votare. Potrai chiarire qualche dubbio. Può essere utile ripetere la telefonata il giorno prima delle elezioni.
Se l’interlocutore mi chiede cosa c’è nel programma del PD riguardo alla delinquenza organizzata (mafia, ‘ndrangheta, camorra e cosine così) che dico?
Facciamo festa!
Con un gruppo di amici che la pensano come te organizza una festa “elettorale”. Ognuno porta qualcosa da mangiare e si convincono degli invitati indecisi. La festa si può anche organizzare in un locale per coinvolgere il maggior numero di persone.
A parte che è dura trovare qualcuno che la pensa come me, ma al limite non si potrebbe fare che ognuno porta almeno tre donne?
Per il locale avrei pensato al Pop, ma bisogna tornare al punto 1: chi paga?
Sostieni e fai sostenere la raccolta fondi
Le elezioni comportano un grande impegno e i nostri mezzi sono limitati, abbiamo però la forza delle idee con le quali cambiare il Paese. Il tuo aiuto è fondamentale per portarle avanti, senza condizionamenti. Puoi farlo con un contributo sul c/c postale n. 87349882 intestato a: Partito Democratico -P.za S.Anastasia – Roma – oppure con carta di credito sul sito www.partitodemocratico.it
E vabbè, un’offerta non si rifiuta mai, ma non ve l’ha detto nessuno che per ogni voto che prenderete 1 euro andrà al partito? Non riuscite a girare qualcosina che va ai quotidiani di partito? Quanti ne avete? Ho perso il conto.
Demovideo
Realizza e manda su youtube.com e democratica.tv un breve video casalingo in cui spieghi perché per te è importante votare. I video migliori saranno pubblicati ogni giorno in homepage del sito del PD.
E daie! Con cosa li faccio i video? Sto ancora aspettando il Nokia anche per eseguire l’azione numero 9:
Una valanga di sms e di e-mail
Manda alla tua rubrica un messaggio in cui spieghi in pochi punti perché votare PD. Sul sito www.partitodemocratico.it puoi trovare degli spunti per i testi.
La mia rubrica mi manda a cagare in due secondi, scusa, eh! Potrei spammare, quello sì.
Il giorno delle elezioni c’è bisogno di te
Anche se votare è semplice, è sempre bene aiutare qualcuno e spiegare come si deve fare. E se vuoi aiutarci a garantirne la regolarità delle elezioni per conto del PD, puoi diventare il nostro rappresentante di lista presso un seggio elettorale. Vai sul sito o al circolo più vicino del PD e dai la tua disponibilità.
Tranquillo: mi piazzo davanti al seggio con la mazza da baseball. L’altra volta hanno capito bene.
Volantino fai da te
Dal sito www.partitodemocratico.it puoi stampare un volantino che puoi distribuire dove vuoi. Al mercato, in piazza o in tutte le occasioni che ritieni più opportune.
Il mercato c’è, le piazze pure, le occasioni non mancano, ma la stampante è fuori uso da mò.
A Veltroni chiedo
I due talloncini qui accanto sono predisposti per essere compilati sul retro con un desiderio o una proposta per il PD. Ritagliali, indica sul rettangolo giallo a chi vanno restituiti e inseriscili in due cassette della posta del tuo condominio. Quando ti torneranno indietro compilati consegnali alla sede del PD più vicina, saranno suggerimenti preziosi per capire le attese dei cittadini.
Ma te l’ho detto che ho la stampante fuori uso! E poi c’è bisogno di triangolini neri e non rettangoli gialli, da queste parti!
Oh, è peggio di un meme!

Scritto da Angelo Amoretti

30 marzo, 2008 alle 17:41

Assemblea provinciale del PD

senza commenti

Domani, 26 Febbraio alle ore 18 si terrà la prima Assemblea Provinciale del PD presso il Centro Polivalente in Piazza Duomo a Imperia.
Saranno presenti in totale 162 delegati rappresentanti i 25 Circoli della Provincia di Imperia eletti lo scorso 10 febbraio, nonchè come membri di diritto gli eletti del 14 ottobre 2007 del Coordinamento Provinciale. L’assemblea è presieduta dal Coordinatore Provinciale Provvisorio, Beppe Monticone. Durante l’Assemblea saranno discusse le linee programmatiche dellla politica locale del PD imperiese, anche in vista del prossimo appuntamento delle Elezioni Nazionali.

Scritto da Angelo Amoretti

25 febbraio, 2008 alle 17:08

Partito Democratico al debutto

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Inizia maluccio l’avventura del PD in consiglio comunale.
Antonio De Bonis infatti è stato eletto capogruppo per il rotto della cuffia: cinque voti a lui e quattro all’esponente dell’ex Margherita Giuseppe Zagarella che ne ha beccati due dagli ex diessini.
Ora si dirà (e si è detto, in fondo) che le votazioni sono significato di democrazia e bla bla bla, ma se il buongiorno si vede dal mattino, la sera, proprio giusto quando ci sono i consigli comunali, non promette bene.
Perché diciamocelo: gli ex dei DS e della Margherita hanno fatto più bella figura in consiglio Provinciale, dove, senza esitazione, hanno scelto come capogruppo Fulvio Vassallo, ex comunista, ex DS e ora PD, all’unanimità.
Mi ha fatto sorridere la frase del Secolone di ieri: “Il diessino Fulvio Vassallo prima ancora della nascita ufficiale del nuovo partito era stato eletto all’unanimità da Ds e Margherita.
Al Secolo non sanno che Vassallo è stato eletto già prima di nascere: è proprio nato per essere eletto. Solo che l’elezione non si è mai perfezionata, per così dire.
Infatti in Provincia ha preso una sonora batosta da Gianni Giuliano, peraltro prevista, ma bisogna dargli atto che dopo la mazzata perlomeno è rimasto presente, mentre qualcun’altro è sparito completamente dalla circolazione e ha preferito andare a far affari altrove.
Vassallo, in passato, era arrivato a un pelo dall’esser  sindaco, ma più su del vice non era andato: d’altronde fare l’assessore a tempo pieno probabilmente gli piaceva di più.
Per quanto riguarda quel che resta della sinistra, apprendo che Carla Nattero di Sinistra Unita (unita con chi?) potrà continuare a far parte del gruppo misto a cui apparteneva la Giugagnino (donna di grande progresso che quando faceva la preside non ammetteva bermuda a scuola) che nel frattempo, visto che è anche donna democratica, è passata nel Partito Democratico. Nel gruppo misto c’è rimasta solo Carla Nattero, tenera!
Chissà se si sentirà sola? Non potrebbero permetterle di chiamare che so, due o tre messi, tanto per far gruppo?
Vabbè che poi magari confluirà nella Croce Rossa (come, con un lapsus, Daniele Luttazzi ha chiamato la Cosa Rossa) insieme a Pasquale Indulgenza e Gabriella Badano: il trio Lescano, Gabry, Gabriella e grazie al…., i tre dell’Ave Maria, gli unici rimasti a fare opposizione, insomma.

Scritto da Angelo Amoretti

19 dicembre, 2007 alle 17:30