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Imperia e le sue pre-inaugurazioni

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Lo scorso 11 febbraio è stato inaugurato ufficialmente, con tanto di presenza del Governatore regionale Claudio Burlando e finanche del deputato minassiano Eugenio Minasso, il punto vendita per i pescatori sul porto di Oneglia, con gran soddisfazione anche del consigliere regionale scajoliano Marco Scajola che ha dichiarato: “Il binomio che vede da una parte la presenza di yacht e dall’altra quella delle imbarcazioni dei pescherecci rende quest’area peculiare e dalle grandi prospettive per un sano rilancio turistico ed economico“.


foto: Riviera24.it

Ora apprendo da La Stampa che a tutt’oggi la struttura non è ancora entrata in funzione, che ai pescatori in genere non frega più di tanto perché trovano più pittoresco vendere pesci direttamente dalle loro barche e che i banchi e i lavandini sono ancora incellophanati.
E mi vengono in mente le innumerevoli inaugurazioni farlocche avvenute nella nostra città: una su tutte quella del depuratore e a seguire quella di Via Siccardi, che, se non ho perso il conto, è già stata inaugurata due o tre volte.
Un’idea, per il punto vendita per i pescatori che, detto en passant, è costato 1 milione e 900 mila euro, di cui 545 mila stanziati dal Comune e i restanti erogati da fondi della UE tramite la Regione, lasciamolo così com’è.
Potremo sempre spacciarlo per un’opera di Christo e attirare lo stesso un sacco di turisti.

Scritto da Angelo Amoretti

28 febbraio, 2012 alle 12:35

I pirati dell’Iva

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E’ da stamattina che aspetto di vedere online l’interessante articolo di Ferruccio Sansa su Il Fatto Quotidiano di oggi e finalmente l’ho trovato.
Ve lo segnalo perché a suo tempo, in vari post e commenti, ho sempre sostenuto che gli yacht e i maxi yacht portano in sé, alla città e alle casse dello Stato, ben poco beneficio e questo articolo lo dimostra.
Ferruccio Sansa, ve lo rammento, ha scritto “Il partito del cemento” con Marco Preve .

Scritto da Angelo Amoretti

4 giugno, 2010 alle 17:33

Porto di Imperia-Oneglia: pescherecci a rischio?

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Questo è l’articolo pubblicato lo scorso 23 marzo su La Stampa e che mi è stato segnalato da un commentatore.
Si potrebbero fare un sacco di considerazioni e la prima che viene spontanea è che probabilmente, gira che ti rigira, i pescherecci da Oneglia potrebbero sparire davvero, come peraltro già subdorato in passato quando qualcuno diceva che lo spazio sarebbe dovuto essere riservato completamente agli yachts.
L’altra considerazione, quella che farebbero i maligni, è che questo gioco tra Regione e Comune del “io te l’avevo detto, ma tu hai fatto finta di niente” sia una colossale presa in giro, giusto per arrivare, a testa alta, allo scopo ultimo, quello appunto di far sparire i pescherecci.

Pescherecci, porto a rischio

«Il Comune di Imperia deve attivarsi immediatamente per indire la gara d’appalto per gli interventi a favore del settore peschereccio del porto di Oneglia, altrimenti si rischierà di perdere il finanziamento regionale»: il monito arriva direttamente dalla Regione.
Precisa Giancarlo Cassini, assessore regionale alla Pesca: «Abbiamo messo a disposizione del Comune un milione e mezzo di euro e abbiamo approvato il progetto definito dell’area. Adesso, però, deve partire la gara di appalto per procedere, poi, con la realizzazione delle opere. Si tratta, infatti, di fondi per i quali è necessario rispettare precise tempistiche di spesa».
Dice ancora Cassini: «Con gli amministratori imperiesi, quando ci siamo visti le ultime volte, avevamo previsto che l’opera fosse realizzata entro il 2009. A questo punto, però, ritengo vi sia una grande urgenza di procedere, altrimenti si rischia davvero di andare oltre i termini e di mettere in discussione la questione. Bisogna rispondere alle esigenze del mondo della pesca, attraverso un progetto che, oltretutto, è condiviso».
Il progetto in questione prevede la risistemazione degli approdi dei pescherecci, con la creazione di punti acqua e luce, il rifacimento dei box ormai fatiscenti e la creazione di una zona per la vendita del pescato sulla banchina di calata Cuneo. Una riqualificazione importante, anche dal punto di vista dell’immagine, per un bacino che non nasconde di avere anche velleità turistiche.
Aggiunge Cassini: «Il progetto è stato concepito per rispondere ai bisogni dei pescatori, con interventi per acqua, elettricità, depositi e zone di lavoro e di vendita. Ma si tratta anche di dare un’immagine più bella del bacino. Vi è certamente il bisogno di rispondere a esigenze nuove. La crisi mostra, infatti, l’esigenza di accorciare la filiera e, con la realizzazione di questo progetto, anche il sistema di commercializzazione del pesce potrà avvalersi della nuova zona prevista in banchina per la vendita del pescato. Mi auguro tanto che il Comune proceda rapidamente a indire la gara d’appalto».

Scritto da Angelo Amoretti

25 marzo, 2009 alle 12:24

Coincidenze colorate

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«In relazione al porto commerciale la delibera rappresenta la formalizzazione, fino all’ultima virgola, di quello richiesto da un anno dalla Società del Porto e, soprattutto, dall’onorevole Claudio Scajola . Non si può non notare che gli yacht sulla banchina del porto commerciale sono stati invocati dal parlamentare azzurro al congresso cittadino di Forza Italia e sono stati ottenuti alla vigilia del Congresso provinciale dello stesso partito, come è stato abbondantemente sottolineato dall’on.Scajola nel suo discorso di sabato al Cavour»
Carla Nattero – Consigliere di opposizione – su Il Secolo XIX di oggi.

Non credo. Non posso. Non Voglio. Non mi capacito.
Carla Nattero che definisce Scajola “parlamentare azzurro” non esiste.
Qualcuno mi dica che ho letto male.

Scritto da Angelo Amoretti

14 novembre, 2007 alle 16:44