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Ancora un cortocircuito?

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Il Secolo XIX
Caramagna
Rogo distrugge box spogliatoio

Un incendio improvvisamente divampato in un campetto comunale di calcio in via Saponiera a Caramagna, ha completamente distrutto un box adibito a spogliatoio bagno. Il fuoco è divampato intorno alle 16,30 ed è stato notato da alcuni ragazzini che si sono allontanati immediatamente dal posto. Gli abitanti e i passanti della zona, notato il fuggi fuggi e il fumo fuoriuscire dal piccolo prefabbricato, hanno dato l’allarme. Sul posto sono giunti imezzi dei vigili del fuoco, rientrati da poco da un incendio di un’auto a Pieve di Teco, i carabinieri della radiomobile di Imperia e gli agenti della polizia municipale di Imperia. Il fuoco, nonostante la pioggia battente, ha completamente devastato la piccola struttura, gemella di un’altro prefabbricato adiacente (lo spogliatoio principale), sfuggito però alle fiamme. Al termine delle operazioni di spegnimento carabinieri e vigili del fuoco hanno iniziato gli accertamenti per ricostruire la dinamica e stabilire le origini. Secondo una prima stima potrebbe essere anche dolosa lamatrice. Ma non si esclude neppure il corto circuito o un’altra accidentale ipotesi. Non è dato sapere almomento se vi fossero prese per la corrente all’interno. Il fuoco ha trovato facile diffusione tra le strutture in plastica del box. Recentemente pare che l’opera, curata e voluta dal Comune, fosse stata oggetto di critiche da parte di alcuni abitanti.

La Stampa
L’inquietante episodio accaduto ieri pomeriggio
Rogo al campo sportivo – distrutto un bungalow

Un bungalow, in plastica e lamiera, adibito ai servizi igienici presso un campetto da calcio in terra battuta, è stato completamente distrutto da un incendio divampato ieri pomeriggio intorno alle 17, mentre pioveva, in via Palmoriere a Caramagna, una frazione di Imperia.
Sul posto, allertate dalla popolazione preoccupata (un’alta nuvola di funmo nero è stata avvistata, e seguita con preoccupazione, anche dal Parasio di Porto maurizio, dove alcune persone hanno seguito l’evolversi della situazione dal tetto della palestra M;aggi), si sono precipitate tre squadre dei vigili del fuoco, una pattuglia di carabinieri e una degli agenti della Polizia municipale.
Ma l’intervento è stato inutile, perchè, in pochi minuti, le fiamme hanno devastato la struttura comunale, situata accanto ad un’altra, analoga, che viene invece utilizzata dai giovani del paese come spogliatoio in occasione delle partitelle di calcetto, tra squadre di sette giocatori. Per fortuna, nessun danno alle persone: a causa della pioggia, nessuno, in quel momento, si trovava sul campo.
Sulle cause del rogo è stata aperta un’inchiesta. Al momento, ogni ipotesi è al vaglio degli inquirenti, dal corto circuito all’impianto elettrico ad un gesto teppistico e, quindi, doloso. Secondo una testimonianza, sarebbe stato visto allontanarsi in fretta un ragazzino: ma la circostanza potrebbe anche essere spiegata con il fatto che, dopo aver visto il fuoco, si è spaventato ed è fuggito.

Scritto da Angelo Amoretti

30 marzo, 2009 alle 9:31

Sull’incendio alla Thomas snc

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La recente vicenda della Thomas snc, la ditta che lavora essenze di profumi in viale Matteotti e che giovedì sera è stata semidistrutta da un incendio intorno alle 22, mi ha fatto rendere conto che non conosco  bene la mia città.
Da quelle parti infatti sono transitato migliaia di volte e moltissime anche a piedi, eppure non sapevo che sopra la strada ci fosse una fabbrichetta, in mezzo ai palazzi, tra le villette, non distante dagli uffici dell’Archivio di Stato e dalla caserma dei Carabinieri.
Ho parlato con qualche amico: qualcuno lo sapeva, altri no. E molti non sapevano che, per esempio, in piazza Mameli c’è qualcosa di analogo.

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Scritto da Angelo Amoretti

28 luglio, 2008 alle 11:14

Arpal

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Leggo che il Consigliere regionale di AN, Alessio Saso, è giustamente preoccupato per la possibile chiusura del laboratorio ARPAL, nel Palazzo di Igiene di via Nizza e mi torna in mente la nube nera che per qualche ora aveva oscurato il cielo della città, il 26 novembre scorso.
Ne avevo parlato qui e qui.
Ora mi domando, e domando a voi: qualcuno è al corrente dei risultati delle analisi che l’Arpal ha eseguito dopo l’incendio alle ex Ferriere?
Le hanno fatte quelle benedette analisi o no? I risultati sono stati resi noti?
Siccome sul materiale che è andato a fuoco c’è poco da scherzare, sarebbe interessante sapere come sta il terreno su cui si sono depositate le polveri, non pensate?

Scritto da Angelo Amoretti

18 dicembre, 2007 alle 17:36

Pubblicato in Ambiente

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