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La Riviera [II]

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Marchettone stratosferico, senza alcun ritorno economico e senza offesa per nessuno, ma con sincerità: La Riviera è davvero il giornale più libero del Ponente. Peccato che esca solo una volta la settimana. E mi accorgo che non è la prima volta che lo scrivo [qui e qui, per esempio, mi ero già lasciato andare].
Questa settimana Andrea Moggio, il direttore che guarda caso non è imperiese, ma biellese, dà lezioncine a destra e a manca di giornalismo che va bene così.
Ce ne fossero come lui, dalle nostre parti!
Stavolta è, per così dire, in lotta con il sindacato del Casino che lo ha accusato di violare la privacy pubblicando dati sensibili: i redditi dei dipendenti della nota casa di giuoco di Sanremo.
Il diretùr ha fatto notare che i cosiddetti dati sensibili sono altra cosa e che chiunque può consultare i redditi di qualsiasi cittadino in Comune o all’Ufficio delle Entrate.
Parafrasando il fu Gianfranco Funari, ho voglia di dire: “Vada avanti, direttore, vada avanti!”

Scritto da Angelo Amoretti

16 ottobre, 2009 alle 19:05

Pubblicato in Attualità

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Basso gradimento [II]

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Riporto l’esilarante fondo di Mattia Mangraviti, su La Riviera in edicola questa settimana.

Un messaggio agli imperiesi e ai politici locali. Prima di leggere questo articolo mettetevi seduti e fate un respiro profondo. Pronti? L’operato del Ministro Claudio Scajola è stato messo in discussione dai lettori del Corriere della Sera in un sondaggio promosso dal sito del quotidiano romano corriere.it
Su 24.927 votanti il 66,3% si dichiara deluso dal ministro delle Attività Produttive Claudio Scajola. Se vi può consolare, Scajola è in buona compagnia, in quanto dei 21 ministri del governo Berlusconi, 14 vengono bocciati. Peggio del nostro concittadino il Ministro all’Ambiente Stefania Prestigiacomo (67,7%), il Ministro della Cultura Sandro Bondi (71,5%), il Ministro alle Politiche Comunitarie Andrea Ronchi (68%) e il Ministro dei Rapporti con il Parlamento Elio Vito (70,5%)
Ma il bello deve ancora venire. Quando Scajola fu nominato ministro, Corriere.it propose un altro sondaggio e anche in quel caso, su circa 15 votanti, il 64,6% considerarono sbagliata la scelta di Berlusconi. A questo punto le possibilità sono molteplici. Vediamole:
1) I votanti potrebbero essere tutti comunisti imperiesi. Invitati da Pasquale Indulgenza, hanno votato contro Scajola e poi hanno festeggiato con uno spumante di seconda scelta.
2) I votanti sono tutti sanremesi. Invitati a cena da Borea hanno votato contro Scajola perché invidiosi dei continui contributi economici alla città di Imperia e poi hanno giocato a freccette con la faccia di Zoccarato.
3) I votanti sono tutti di Forza Italia. Invitati a cena da Gianni Giuliano hanno giocato a “Chi ha votato Berlusconi si alzi, si alzi”. Ubriachi di felicità e con la vista annebbiata hanno cliccato la risposta sbagliata. In realtà il risultato va invertito.
I votanti non esistono. In realtà si tratta del direttore de La Riviera, Andrea Moggio. Disperato per la mancanza di notizie ha votato 24.927 volte contro Scajola per obbligare il sottoscritto a cimentarsi in questo “Spettegolando”.
A voi la risposta.
La Riviera, 19 settembre 2008

Detto che i votanti al momento sono 25.021 e che la percentuale è salita a 66,4%; che al sondaggio di maggio erano 14.444 e che il corriere.it è di Milano; detto che le votazioni che contano sono quelle politiche e che il pezzo di Mangraviti perlomeno mi ha fatto ridere, gli lancio un appello personale: apri un blog, un tumblr, vieni su Facebook che ci facciamo due risate!

Scritto da Angelo Amoretti

19 settembre, 2008 alle 12:26

Santo Venerdì

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Se la risposta alla domandona della sera è sì, allora Andrea Moggio dovrebbe essere spatentato da quel dì perché lui è uno dei pochi giornalisti del nostro territorio che, per usare una metafora tanto di moda nel calcio, non patisce la cosiddetta “sudditanza psicologica” nei confronti dei politici. Leggere i suoi fondi su La Riviera è sempre un piacere e arrivo a dire che ce ne sarebbe bisogno quotidianamente.
Oggi, per esempio, in un pezzo dal titolo “Caricano un po’ di tutto” parla di Scajola e Adolfo omettendo di far precedere il nome dalle cariche varie: in fondo quando parliamo di Berlusconi, Veltroni e Casini, mica stiamo lì a mettere “on”, “Pres.” e via dicendo!
E senza peli sulla lingua si chiede se sia poi così vincente l’idea di portare, per l’appunto, un po’ di tutto nel PDL: “Scajola ha tra le mani una portaerei e sinceramente sfugge la logica che sembra spingerlo a caricarsi aereoplani in disarmo del calibro di Vittorio Adolfo.
Perché visto che il PDL si è rinnovato “promuovendo alle alte cariche del partito gente nuova ancorché inesperta come Zoccarato a Sanremo, Bistolfi a Ventimiglia, Ranise a Imperia, molti non sentivano la necessità di fare il passo del gambero caricandosi in spalle anche Adolfo. Non l’Udc, intendiamoci, proprio lui. Quello indagato per corruzione, per il quale la procura ha chiesto l’arresto che la Camera (ma dai?) ha negato. Quello che secondo Giuseppe Bianchi apre tutte le porte, quello che da consigliere o assessore regionale (certamente pensando al bene comune) dava le dritte a un imprenditore (Bianchi) sull’imminente uscita di un bando di gara per un’opera pubblica o faceva il tramite con sindaci e amministrazioni pubbliche per i lavori in somma post urgenza alluvionali  [...] A me pare che esuli un po’ dalle competenze di un politico questo attivismo a senso unico [...]
Beh, se si prende come pietra di paragone Mastella e quel che ha fatto a Ceppalonia, al confronto sono bruscolini.
E Scajola cosa fa?” si chiede Moggio. “Tendendo la mano ad Adolfo, inevitabilmente lo legittima, lo assolve. E attenzione, qui non si tratta di fare processi in piazza né di mettere alla gogna una persona solo perché è al centro di un’indagine. Da un leader politico, seppure da sempre critico (lui che c’è passato prima di altri, dal carcere, dai tribunali, fino ai proscioglimenti e tante scuse) con l’eccessiva invadenza di magistratura e relative intercettazioni telefoniche, ci si aspettano segnali che vadano oltre i bagni di folla come quello che è stato tributato lunedì sera al Centrale di Sanremo al Popolo della Libertà. Ci si aspettano scelte coraggiose, non la prospettiva di un incarico ben retribuito per un esponente in fuga da un altro partito [..]
Moggio conclude che questa corsa ad accettare tutto e tutti rischia di rivelarsi un boomerang.
Sarà il tempo a stabilirlo.
La Riviera offre anche un’altra perla che da nessun’altra parte avevo letto, forse perché mi era sfuggita: l’intervento di Franco Amadeo, sempre alla convention del Centrale di Sanremo. A un certo punto Amadeo ha dichiarato: “Dietro Veltroni c’è Burlando che non ha affrontato i problemi della Regione. E ci sono anche Andracco e la giunta Borea.
E’ come se dicessi che dietro Berlusconi c’è Formigoni e anche Vittorio Sgarbi: bellissimo!

Scritto da Angelo Amoretti

21 marzo, 2008 alle 12:43

Pubblicato in Politica

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