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Le bugie hanno le gambe corte [II]

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Ricevo e pubblico con piacere:

UN GAZEBO MOLTO AFFOLLATO
Riteniamo che la partecipazione del Sindaco della Città e di un membro della Giunta Comunale all’iniziativa di propaganda tenuta in piazza sabato scorso dal PdL sia stata inopportuna. Il Primo Cittadino e coloro che hanno cariche nell’Amministrazione, a nostro avviso, dovrebbero avere la sensibilità di distinguere i loro ruoli istituzionali da quelli di dirigenti e sostenitori di un Partito politico. L’animazione di un momento pubblico come quello posto in essere con il gazebo allestito in Via S. Giovanni confonde, alla ricerca di un solo motivo di consenso, le questioni di carattere generale che si stanno dibattendo a livello nazionale con le prerogative di ordine amministrativo che spettano a chi rappresenta il Comune. L’iniziativa in questione non aveva nè il carattere di solennità nè la rilevanza cittadina per giustificare la disinvolta compresenza che invece si è ritenuto di evidenziare.
Pasquale Indulgenza – capo gruppo P.R.C. al Comune di Imperia

Scritto da Angelo Amoretti

12 ottobre, 2010 alle 12:47

Le bugie hanno le gambe corte

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Sabato scorso i giovani del Pdl, in un gazebo in Piazza San Giovanni, hanno distribuito un opuscolo per illustrare  le cose buone fatte dal governo a coloro che ancora non lo sanno, per colpa soprattutto degli oppositori “che sono maestri nelle chiacchiere, chiacchiere che usano per coprire i loro evidenti problemi e per oscurare quanto di buono il governo riesce a fare” [Angelo Dulbecco, giovane consigliere comunale del Pdl su Sanremonews dell'8 ottobre nda].
C’è ancora tempo per illuminare quanto di buono riesce a fare il governo: sabato 16 ottobre si replicherà e immagino che il disco sarà sempre lo stesso.
Nel frattempo stiamo per ricevere il libro di colui che, secondo sua moglie, “dovrebbe essere aiutato come si farebbe con una persona che non sta bene” in cui si spiega punto per punto ciò che di positivo ha fatto finora il suo governo.
Può darsi che nel frattempo abbia dovuto sbianchettare qualcosa e aggiungerne altre, ma L’Espresso ne dava già ampia anticipazione lo scorso 12 agosto, sbugiardando il miglior governo degli ultimi 150 anni.
Sarebbe opportuno che i giovani del Pdl lo leggessero e che invece di bersi [o far finta di bersi, il che sarebbe ancora peggio] tutto ciò che dice e scrive il loro Capo, cominciassero a farsi delle opinioni personali distaccate dal solito cliché: quello, cioè, che se il Capo ti dice che gli asini volano, te lo credi e lo applaudi pure.
Ma chi vota per Berlusconi si divide in mille categorie:
1) Quelli che sono convinti che un giorno saranno come lui. Magari cominciando col comprarsi Imperia TV e da lì iniziare l’ascesa al potere.
2) Quelli che pensano che il Capo, o chi per lui, un giorno “ti metterà a posto”. Anche se c’è gente che aspetta da 15 anni ed è al punto di prima.
3) Quelli che pensano, con convinzione, che, dopo il terremoto, L’Aquila sia già diventata una città d’incanto, grazie al Capo.
4) Quelli che pensano che la spazzatura a Napoli l’abbia tolta Berlusconi, salvo poi esserci tornata per colpa di non si sa chi.
5) Quelli che con lo stipendio non arrivano alla terza settimana del mese, ma continuano a pensare che un bel giorno, grazie al Capo, riusciranno ad arrivarci.
L’elenco potrebbe continuare, ma mi fermo qui.
Bisognerebbe che le opposizioni stampassero le due paginette de L’Espresso e le distribuissero ai cittadini, giusto da poter dar loro la possibilità di farsi un’idea che si avvicini il più possibile alla realtà.

Scritto da Angelo Amoretti

12 ottobre, 2010 alle 9:22