Archivio per tag ‘Marco Ballestra’

Due “buongiorno”, anche se è sera

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Qui potete leggere il bungiorno di Marco Ballestra alla signora Maura Orengo, “Carneade”, stando a quanto scrive l’autore del post, dell’antimafia imperiese. E’ uno di quei buongiorni che avrei voluto dire io, anche riguardo ad altre cose, ma Marco mi ha anticipato.
E qui il buongiorno di Marco Preve a Gabriele Piccardo, il direttore di Imperiapost.
Mi raccomando: siate sobri nei commenti perché non voglio la postale a casa. Però riflettete e magari fateli circolare sui network: sono più utili di gattini e minchiate simili per capire come gira il mondo dalle nostre parti.

Scritto da Angelo Amoretti

9 ottobre, 2014 alle 19:10

Ventimiglia: hanno vinto la legalita’ e Marco Ballestra

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Su proposta del Ministro dell’Interno, il Consiglio dei Ministri ha deliberato lo scioglimento del Consiglio comunale di Ventimiglia (Imperia), dove sono state riscontrate forme di condizionamento da parte della criminalità organizzata. La notizia è di poco fa e aldilà di tutto, il mio pensiero, oltre ad andare al Sindaco del Pdl Gaetano Scullino (ormai ex) che probabilmente farà il deputato, va a Marco Ballestra, il blogger che ha più processi di Berlusconi e che in questi anni si è battuto affinché fosse fatta luce sulla sua città.
Penso a Scullino che lo accusava di mettere in cattiva luce la città di confine e mi domando se ha degli specchi in casa; mi domando se adesso in Italia penseranno se sia stato Marco Ballestra ad aver “sporcato” la città o qualcun altro.
Sono uscito dai confini, ma c’ero uscito anche quando c’era da difendere Marco perché è un blogger di quelli con la schiena dritta che dovrà subire ancora non so quanti processi, ma che ha vinto la sua battaglia e con questo mio post lo abbraccio molto forte. So che gradirebbe anche qualcosa di più sostanzioso e appena potrò gli farò una donazione.
Per ora gli dico grazie perché in ogni comune della nostra Riviera ci vorrebbero cinque o sei persone come lui.

Scritto da Angelo Amoretti

3 febbraio, 2012 alle 15:43

Aiutiamo Marco Ballestra di Alzalatesta

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Ieri sera sono uscito con mia moglie dallo Studio Legale Locuratolo-Rosso di Ventimiglia che ha preso in mano tutto il rosario di denunce, civili e penali, che i signori hanno avuto la generosità di muovermi contro.
La situazione é pesantissima ed economicamente appare per noi insostenibile.
Per la volontà emersa nel corso di una recente riunione degli amici di Alzalatesta, si é deciso di costituirci legalmente, di dare inizio ad una campagna di tesseramento e di aprire un conto corrente alle Poste, affinché una raccolta fondi possa aiutarmi un pochino ad affrontare gli eventi che mi precipitano addosso.
Alcuni dipendenti comunali di Ventimiglia mi hanno comunicato la loro volonta di iniziare una colletta a mio favore, Vi ringraziamo e Vi abbracciamo.
Marco Ballestra e famiglia

Giusto ieri un amico mi ha telefonato per dirmi: “Angelo, perché non facciamo qualcosa per aiutare Marco Ballestra? Potresti usare il tuo blog per far da tramite. Aiutarlo finanziariamente significa anche dimostrargli la nostra vicinanza“.
Gli ho risposto che avrei preferito parlare prima con Marco, trattandosi di cose delicate.
E oggi Marco ha scritto questo post di cui ho riportato uno stralcio perciò, ammesso che abbia ancora voglia e tempo di leggermi, gli comunico via internet che qua c’è qualcuno che lo aiuterebbe volentieri, nel limite delle proprie possibilità e se indicherà il sistema (conto corrente bancario o postale, postepay, paypal ecc.ecc.) sarò ben lieto di pubblicarlo.
Al momento Marco ha dovuto sbolognare 7.500 euro, ma le cause sono tante e dovrà vendere miele a vagonate per il resto della sua vita, per pagarle, ma anche qua a Imperia c’è qualcuno che sta dalla sua parte.

Scritto da Angelo Amoretti

14 luglio, 2011 alle 17:25

La Riviera intervista Marco Ballestra [II]

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Ecco la seconda e ultima parte dell’intervista de la Riviera a Marco Ballestra:

Come mai, da questa campagna contro l’amministrazione Scullino, è poi passato a un’altra campagna, contro la malavita organizzata?

Qualcuno è convinto che dietro il mio impegno per la legalità ci sia un progetto orchestrato da chissà quali menti sopraffine. In realtà le cose sono avvenute in questi termini: un giovedì viene presentato all’Ufficio Protocollo del Comune di Ventimiglia, un esposto su dei presunti abusi edilizi del cantiere “Vista Mare”, di frazione Latte. Due giorni dopo, il Sindaco fa sequestrare il banchetto informativo della nostra associazione (Alzalatesta, ndr).
Due erano gli argomenti più sensibili e che più l’hanno irritato tra quelli esposti nel banchetto (non citiamo questi argomenti, essendoci stata una condanna per diffamazione a riguardo degli stessi, ndr). Proprio a seguito del sequestro del banchetto e del clamore che suscitò, Forestale e Procura intervennero, rilevando la presenza di alcuni abusi. Prima di questo controllo, una serie di garage furono demoliti volontariamente. Noi, come associazione Alzalatesta e Casa della Legalità, insistiamo nel dire che gli abusi vanno ben oltre, che è stato alterato il sedime originario, elevando i
fabbricati e alterando il profilo della piana di Latte. I garage al confine con l’Aurelia, inoltre, non sono stati realizzati rispettando le distanze come da progetto e sono fuori terra, quindi abusivi. Proprio per la costruzione di questi garage, non sarà mai più possibile realizzare un marciapiede sufficientemente largo, affinché un disabile in carrozzella possa percorrerlo in sicurezza. A Palermo, Catania e Lamezia Terme demoliscono opere abusive, mentre in provincia di Imperia non ne abbiamo ancora viste di demolizioni.

Qualcuno vede questa campagna antimafia un po’ come una campagna contro i calabresi. Cosa ne pensa?

Con i calabresi ci sono cresciuto e ne ho una stima infinita, perché una parte di loro conserva valori che abbiamo perso noi del nord. Certamente, di fronte a 350 incendi in un anno e mezzo, in provincia, il sangue mi ribolle un po’. Infatti, io, pur essendo un ex iscritto alla Lega Nord, in tempi non sospetti, parlo del ‘91 e ‘92 , sono anche un antisecessionista e riconoscente ai meridionali che nella prima guerra si sono sacrificati al nostro fianco.

Lei in questi ultimi tempi ha attaccato una miriade di persone. Ma non teme che qualcuno possa, prima o poi, fargliela pagare? Ha mai ricevuto minacce? Gira sotto scorta o ha per caso chiesto il porto d’armi?

Nulla di tutto ciò. Mai chiesto la scorta. E poi, sanno che non sono un tipo da ricevere minacce. Una minaccia nei miei confronti non farebbe altro che darmi energia e vigore. E, comunque, di fronte abbiamo persone molto intelligenti. Chi regge i traffici, dei quali vi dico che è trapelato solo un antipasto, a volte compie atti che paiono un po’ rozzi, ma la regia che ci sta dietro è sopraffina. Sono convinto che in questo momento, se accadesse qualcosa a me, tutte le indagini e la presenza dello Stato subirebbero un grande impulso sul territorio. E poi le racconto ancora questa: Michele Pellegrino, nel corso di una telefonata, riconobbe la pulizia mentale che guida la mia opera, per cui non ho alcun problema a testimoniare contro o a favore dei Pellegrino, in base a quelle che sono le realtà di cui sono stato testimone.

C’è anche chi sostiene che tutta questa sua campagna antimafia, antimalavita e via dicendo, sia solo un modo per spianarsi il terreno e acquisire consensi, in vista delle future elezioni civiche. Sbagliano?

Una candidatura me l’hanno proposta alle elezioni regionali. Venne l’attuale assessore Cascino (Italia dei Valori, ndr) a chiedermelo e io rinunciai perché proprio la Casa della Legalità aveva documentato l’incontro di un uomo della cosca dei Macrì, un usuraio oggi latitante, con la candidata dell’Italia dei Valori, Cinzia Damonte, sospesa dall’Agenzia delle Entrate, dove lavorava, con il sospetto che avvisasse alcuni contribuenti della
prossimità dei controlli. Ed era legata ad un uomo in odore di camorra…Per il futuro mi piacerebbe candidarmi come capolista a Ventimiglia, con una lista civica, ma solo con un gruppo di persone non compromesse, che non abbiano da edificare il terreno dello zio, giusto per capirci, e che facciano una sorta di voto di povertà, rivolto al bene della città. Diversamente, non mi candido.

Su queste visite dell’Antimafia in Comune, a Ventimiglia? Si dice che siano il frutto di uno o più esposti della Casa della Legalità. Conferma?

Penso che la Casa della Legalità sia un po’ uno specchietto dietro al quale sono rappresentati interessi, assolutamente leciti, dell’Unione degli Industriali e di imprenditori di Ventimiglia che hanno subito vessazioni serie. E non da poco, direi. Come Casa Legalità abbiamo ricevuto lettere anonime che arrivano (ne sono certo) da uomini molto prossimi al Sindaco Scullino.

Possiamo parlare di spie?

Non è proprio esatto. Tra i “top five” di Scullino c’è chi si diverte a fare le scarpe al vicino di banco, perché scende uno e sale l’altro. Intesi, no? Il risultato è che Tano o altri soggetti, si infuriano, senza riuscire a contenere queste fughe di notizie. Più che spie li chiamerei “corvetti” vicino a Scullino. Gente che fa parte del suo staff di intimi e tira fuori gli altarini. Si fanno fuori uno con l’altro. E’ una sorta di circolo vizioso, difficile da contenere. Un po’ come le caramelle legate allo spago. Forse ciò che dà veramente fastidio di Marco Ballestra è il non aver mai appeso il cappello al chiodo di nessuna parte.

[Fine - la Riviera, 26 novembre 2010]

Scritto da Angelo Amoretti

1 dicembre, 2010 alle 0:34

La Riviera intervista Marco Ballestra

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Questa settimana, causa neve, il nuovo numero de la Riviera mi è arrivato in ritardo, ma contiene due o tre cose che fanno perdonare il ritardo.
E così, mentre il mondo intero è con il fiato sospeso per i files scottanti che sta per mettere in rete Wikileaks (che non si apre nemmeno con la dinamite), il settimanale di casa nostra mette su carta lo scoop dell’addio tra Barbara D’Urso e Pierpaolo Pizzimbone, una foto di Claudia Lolli che vorrei come amica anche solo su Facebook, per dire, e una lunga intervista a Marco Ballestra, il blogger che fa girare le palle e la testa al simpatico sindaco di Ventimiglia, Gaetano Scullino.
Qualcuno si chiederà cosa c’entri con Imperia Marco Ballestra, ma chi mi segue sa che invece c’entra, soprattutto per via del blog perché lui, il caliente apicultore, è sotto processo proprio per via di quello che scrive e da subito gli avevo dato la mia solidarietà.
Quindi, dal momento che tra blogger ci si capisce e ci si è vicini – perlomeno io la vedevo così, quando ho iniziato cinque anni fa – riporto l’intervista divisa in due puntate, anche perché si capisca il tipo di “lavoro” che sta facendo Marco, a gratis.
Il quale Marco lo ammette: magari qualche volta avrà sbagliato metodo, ma la sostanza è quella che conta.
Infine la riporto affinché sappia che non è solo:

ESCLUSIVA “I corvi? Sono personaggi molto vicini a lui e fanno parte del suo staff, ma non vuole capirlo”.
“Il vero nemico di Scullino? Non sono io”
Il blogger Ballestra svela a La Riviera alcuni piccanti retroscena sulla guerra col Comune.

Ventimiglia – Con i suoi esposti ha messo in difficoltà l’amministrazione di Ventimiglia e il suo establishment, facendosi promotore di una lunga serie di indagini. Nel contempo rischia – se queste non dovessero dare i frutti sperati – di finire lui stesso indagato per calunnia e di dover spendere una fortuna (si parla di una richiesta risarcitoria da 5 milioni) per le accuse al Sindaco Gaetano Scullino, al city manager Marco Prestileo, al segretario generale Achille Maccapani e a cascata ad altri funzionari del comune.
Marco Ballestra, apicultore di professione con la passione del blog (ne gestisce uno clikkatissimo “Bevera e dintorni”) nonché referente imperiese della Casa della Legalità, “svela” a La Riviera piccanti retroscena sulla vita amministrativa ventimigliese.
Nell’annunciare che potrebbe candidarsi alle prossime elezioni comunali, contro Scullino, confida che i cosiddetti “corvi” o “corvetti” – che gli pifferano le indiscrezioni che pubblica sul Comune – altro non sono che uomini molto vicini al sindaco che in tal modo (ovvero, screditando l’amministrazione) mirerebbero a mettere fuori gioco politicamente alcuni rivali, a vantaggio di altri o di loro stessi. Una feroce lotta intestina, quindi senza esclusione di colpi, dove il vero nemico, paradossalmente, non sarebbe tanto Ballestra – che sarebbe solo la punta dell’iceberg molto profondo – ma gli assidui frequentatori dell’attuale maggioranza. Tra cospirazioni più o meno velate, mafia e giochi politici, ecco come la pensa il “grande accusatore” dell’amministrazione Scullino.

Che radici ha questa campagna denigratoria contro il sindaco e i suoi più stretti collaboratori al Comune di Ventimiglia? Quando è iniziata? E ci sarà una fine?

Il mio impegno politico, non partitico, a Ventimiglia, è iniziato il 18 febbraio 2008, dopo una riunione in sala consiliare, per rispondere al malcontento della frazione Bevera, per l’installazione di una centrale a biomasse. Alla fine il sindaco e il presidente del consiglio, Giuseppe Campagna, presero l’impegno verso i cittadini intervenuti di rivedere l’opportunità di installare l’impianto. Proposito che in seguito fu disatteso. Il mio impegno non è rivolto contro la persona del sindaco, che tra l’altro è amico di famiglia dall’infanzia, ma contro questa gestione politica di Ventimiglia, che abbraccia tutto il
consiglio comunale perché purtroppo nessun consigliere, neppure all’opposizione, si impegna a tutelare gli interessi di Ventimiglia. Scullino, come sindaco, è stato il capofila di questa resistenza nei miei confronti. Ad esempio, c’è stato negato l’accesso agli atti pubblici, come peraltro denunciato da Giuseppe Argirò, direttore di Confindustria, E poi sulle spese della Civitas si è trincerato dietro al fatto che è una società privata, pur essendo al 100% del Comune. C’è stata negata la possibilità di registrare e mettere online i consigli comunali, quando Sanremo e Imperia li fanno vedere in diretta. Sarò pure un agricoltore, di bassa preparazione specifica, ma nel corso dei Consigli si sono verificate votazioni o procedimenti di dubbia validità per quanto riguarda il diritto amministrativo. Al punto che, un giorno, il consigliere De Leo, capogruppo del PD, dichiarò che si sarebbe recato in Procura, per denunciare gli illeciti. Poi, però, non lo fece, dichiarando che queste sono cose che “si dicono,” e “non si fanno”. Perché rispose così? Chiedetelo a lui. Lo stesso De Leo che lamenta la mancata opposizione del consigliere Raschiotti e del suo gruppo, Ventimiglia Nuova, ha riconosciuto nel sottoscritto l’unico vero oppositore a Scullino.

Da quel lontano 18 frebbario, ad oggi, quanti esposti ha presentato e cosa riguardano i più importanti?

In tutto sono una dozzina. Uno è quello della facciate del centro storico di Ventimiglia. E poi l’aver di fatto regalato la struttura sportiva della “Gil”, l’ex pallone, a un’associazione culturale, la “Val Roja 2000″, 4 giorni dopo aver annunciato sulle pagine dei giornali di averla regalata ai terremotati de L’Aquila. Durante quello smantellamento alcuni sindacalisti denunciarono al comitato paritetico territoriale che l’ingegner Fognini, durante alcuni controlli, rilevò la presenza di giovanissimi romeni, alcuni anche minori, che smontavano la struttura privi di alcuna protezione individuale. A seguito della mia denuncia, la situazione venne sanata, dal solo punto di vista formale.

Gli altri esposti cosa riguardano?

Ad esempio il cedimento del muro del palazzetto dello sport di Roverino. All’epoca denunciai alla Procura, attraverso la Finanza, il fatto che il marito del geometra del comune di Ventimiglia, Emanuele Barberis, era stato il primo subappaltatore della ditta “Arcadia” di Bergamo e che aveva realizzato per una notevole cifra tutto l’anodizzato. A Finanza e Procura chiedevo se una persona può essere colei che vigila su una ditta che dà al proprio marito il più grosso subappalto dell’opera, che, inaugurata in pompa magna, subì il cedimento del muro a nord, a seguito del vento, e si allagò in seguito alla pioggia.
Mi chiedo: di fronte al caso sollevato giustamente dall’Unione Industriali, come mai un anno dopo fu affidata la realizzazione della struttura sportiva presso il centro studi di via Roma, a una ditta di Lecce che, combinazione, un minuto dopo l’affidò in subappalto all’Arcadia di Bergamo? Questo affidamento alla ditta di Lecce avvenne scegliendo tra un gruppo ristretto di ditte, quindi con affidamento privato. Un altro esposto è quello sulla
scuola elementare di via Al Capo, a Ventimiglia Alta, dove a fronte di un grave pericolo di collasso strutturale, l’amministrazione cittadina, attraverso la municipalizzata Civitas, ha affidato per 60mila euro la chiusura delle fessure e il rifacimento dei rivestimenti della ditta Olimpio Lanteri, di Ospedaletti, il cui titolare era, all’epoca dei fatti, compagno di Wilma Robotti, segretaria del sindaco.
Mi chiedo: ma è possibile mantenere dei bambini, oltre a maestre e bidelle, in una struttura che può cedere da un momento all’altro? Avendo via Garibaldi una scuola pubblica vuota, non sarebbe il caso di trasferirli al più presto? Come è possibile che un Comune che ha preventivato la messa in sicurezza per oltre 1,2 milioni di euro per questo istituto, sperperi 60mila euto solo per appagare l’occhio del nostro sindaco esteta?

Molti di questi esposti le sono costati una querela?

Raccontando questi fatti sul mio sito, ho sbagliato nei modi, e mi sono prestato a subire delle denunce, più che giuste, ma nella sostanza mi chiedo se è più pericoloso uno che questi fatti li racconta male o colui che se ne rende responsabile.

[Fine prima puntata - la Riviera, 26 novembre 2010]

Scritto da Angelo Amoretti

28 novembre, 2010 alle 23:26

Forza Marco!

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L’amico Marco Ballestra, tenutario del blog Alzalatesta.net dovrà rispondere in tribunale di 343 insulti contenuti in 200 pagine di citazione.
Marco è stato querelato dal sindaco di Ventimiglia Gaetano Scullino, secondo cui il blogger avrebbe tra l’altro dato al mondo intero “un’immagine totalmente negativa e distorta del nostro territorio, per nulla rispondente alla realtà, come loro stessi [ventimigliesi che vivono e lavorano fuori città nda] si rendono conto, ogni volta che tornano in vacanza o nelle festività a Ventimiglia“.
Cioè, se io sono un Ventimigliese che vive a Shangai, per dire, e leggo il blog di Marco, e a Natale torno per le feste nella mia città natìa, la prima cosa che dico appena metto piede a terra è: “Ma che cazzo dice, Marco?!! Qui mi pare che vada tutto bene: le macchine vanno a destra, al rosso si fermano, la luce c’è, l’acqua pure. Cosa diavolo non andrà bene a Ventimiglia?”
E poi me ne torno felice e contento a Shangai.
Anche il direttore generale Marco Prestileo, il segretario generale Achille Maccapani e il dirigente della ripartizione affari generali Armando Bosio, hanno querelato Marco. Non so perché, mi vengono in mente i quattro dell’Apocalisse.
C’è un piccolo dettaglio: per via di quel 343 è stato richiesto un risarcimento di 5 milioni di euro: quanto quasi 3 mezzanini e mezzo in via del Fagutale 2 a Roma.
Per quanto riguarda gli sghei, la giunta comunale ha già previsto la loro integrale destinazione per i servizi sociali della città di Ventimiglia. Onde per cui, nel caso Marco venisse condannato, probabilmente avremo i servizi sociali ventimigliesi più sciccosi della provincia.
In questi casi si dovrebbe dire: “Ricordatevi degli amici!”, ma si potrebbe essere fraintesi, quindi lasciamo perdere.
Il prossimo 30 settembre, stando ai portali nostrani, ci sarà il maxiprocesso: cosa che mi fa pensare a quelli di mafia o terrorismo perché in realtà si parla di maxiprocesso quando gli imputati sono un gruppetto, mentre qua abbiamo un apicultore sul banco degli imputati (e penso che non ci saranno gabbie in tribunale) e i quattro dell’apocalisse (ma anche dell’Ave Maria) su quello dell’accusa.
Andrò a cercare fiori: chissà che non mi capiti di trovare ancora un anemone al quale dire una cosuccia all’orecchio.

Scritto da Angelo Amoretti

8 maggio, 2010 alle 0:40

Pubblicato in Attualità

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Solidarieta’ a Marco Ballestra

45 commenti al post

Il Comune di Ventimiglia è pronto a chiedere 5 milioni di euro di danni a Marco Ballestra, che lo avrebbe insultato, ingiuriato e diffamato nei 22 mesi di attività del blog alzalatesta.net, la cui chiusura è stato decisa da Maria Grazia Leopardi, giudice per le indagini preliminari del tribunale di Sanremo.

Lo leggo in un articolo de Il Secolo XIX online del 24 dicembre.
Nell’articolo si legge anche che Marco Ballestra avrebbe fortemente leso l’immagine della città di Ventimiglia.
Non so dire se a ledere l’immagine della città di confine [ammesso che sia stata lesa] abbia contribuito di più Marco Ballestra o qualcun altro.
Voglio occuparmi del caso “umano” e dal momento che Ballestra è un blogger, me ne occupo perché è un “collega” e quello che sta succedendo a lui, potrebbe presto succedere a tanti altri, per cui a Ballestra, come ho già scritto in passato, va tutta la mia solidarietà.
Perché i tempi si fanno difficili: ti scappa una parola e ti ritrovi denunciato; sei una voce fuori dal coro e ti chiudono il blog, con tanto di rischiesta danni. Lo fanno con i “piccoli” per intimorirli, per toglierseli dai piedi. Con i “grandi” il discorso è diverso. Il grande ha le spalle coperte e una visibilità mediatica a livello nazionale, se non internazionale e allora diventa più complicato.
Ora io capisco che qualcuno possa essersi indignato per le cose che Ballestra scrive sul suo blog e a onor del vero bisogna dire che qualche volta può essere andato sopra le righe, ma il fatto è questo: lui scrive cose che molti sanno, ma nessuno dice. Si occupa di abusi e di faccende poco chiare che sono sotto gli occhi di tutti, ma che nessuno vede o finge di non vedere.
E siccome in certe amministrazioni – ma credo che in tutta Italia funzioni così, con le dovute proporzioni – tutto deve filar liscio, se per caso qualcuno prova a far sapere ciò che realmente accade, per toglierlo di mezzo gli chiudono il blog e gli chiedono un risarcimento danni spropositato.
Al riguardo Berlusconi, per risarcimento danni, a Repubblica avrebbe dovuto chiedere la Kamchatka e la Repubblica di San Marino, per dire.
Ci sono altre cose che mi meravigliano in questa faccenda.
La giunta comunale di Ventimiglia ha votato all’unanimità il mandato al sindaco di procedere alla denuncia.
Sarebbe stato bello, ma è un sogno, che almeno un assessore si fosse per così dire “dissociato”.
Dall’opposizione o dalla “non maggioranza” non ho ancora letto nulla in proposito. Dai sindacati neppure.
I giornalisti locali pare propendano da una parte sola: quella che dà meno noie.
Su Facebook è stato fondato un gruppo di solidarietà a Marco Ballestra e tra i componenti non vedo nessun giornalista locale.
Loro, sui blog e su Facebook, sono meravigliosi: stando bene attenti nel non esporsi, vanno, leggono, curiosano e riferiscono.
Prendono foto anche se non hanno un account. Ne basta uno, poi in redazione sbirciano tutti. Ma nessuno ha gli attributi, a parte qualche rara eccezione, per lasciar traccia del loro passaggio.
Tempo fa il Ministro Scajola ha rimproverato i consiglieri regionali del Pdl dicendo loro che sono dei “cacasotto“. Si consoli, il Ministro: non solo i consiglieri del suo partito lo sono e la pupù ci sta sommergendo.

Ne hanno parlato anche:
Italiani imbecilli
Sanremo.blogolandia.it

Scritto da Angelo Amoretti

26 dicembre, 2009 alle 10:33

Sequestro preventivo per il sito Alzalatesta.net

23 commenti al post

Ci sono le guerre preventive, i nobel per la Pace preventivi e anche i sequestri preventivi dei siti internet.
I primi due li ho capiti fino a un certo punto: si fa una guerra preventiva per non fare una guerra vera e propria e c’è una bella differenza perché i morti non sono morti in guerra, ma in guerra preventiva. Vuoi mettere!
Il nobel al Presidente Obama è stato dato anche se in realtà finora ha fatto poco di concreto per la Pace. Devono aver pensato: “Diamoglielo, và, poi vediamo cosa succede. Al limite glielo ritiriamo in seguito”.
Non ho capito per nulla il sequestro preventivo del sito Alzalatesta.net.
Non capisco di legge, ma da profano direi che chi l’ha disposto, abbia pensato di metterlo in stand by in attesa dei definitivi giudizi.
Marco Ballestra è un tipo che dà molto fastidio in quel pezzo di terra di confine che è Ventimiglia, forse perché nella maggior parte dei casi scrive la verità e la scrive con coraggio: è una piccola macchia nera nel candore di quella città e le sue valli e allora bisogna scolorirla.
Non c’è niente da fare: a un potente locale [che poi è giusto un potente locale perché se allarghi i confini non lo conosce nessuno] deve andare tutto a fagiuolo. Invece di ignorarti, perché in fondo non sei quel gran pericolo per la democrazia [loro la chiamano così], si innervosiscono, ti querelano e ti fanno chiudere preventivamente il sito.
Vedremo come andrà a finire. Se in una piccola città come Ventimiglia il sito di Marco ha in media 500-600 visite giornaliere in cui si possono leggere cose che altrove è difficile trovare, per chi comanda non va bene perché ovunque, nel piccolo e nel grande, le cose devono filare lisce come l’olio.
Sono certo che Marco non si arrenderà e per quello che possa valere, ha tutta la mia solidarietà.
Dal momento che sul suo sito non si possono lasciare commenti, pregherei i miei visitatori di lasciare nei commenti su questo blog la solidarietà a Alzalatesta.net.
Quello che sta succedendo a lui [Ovest di Imperia] è successo a Servellu.it e a Chetravaju.com [Est di Imperia].
Ne è  rimasto uno in mezzo, se capite cosa intendo.

Scritto da Angelo Amoretti

6 novembre, 2009 alle 9:22

L’opinione di Franco Bonello sulla querela a Marco Ballestra

11 commenti al post

Il consigliere regionale di “Unione a Sinistra”,  Franco Bonello,  interviene sulla querela a Marco Ballestra.

Ventimiglia “zona franca” anche per la democrazia e per la libertà d’opinione?
Franco Bonello, venuto a conoscenza del fatto che sia stato impedito con un intervento delle forze dell’ordine all’associazione “Alzalatesta” di distribuire manifesti e volantini di forte critica all’amministrazione comunale di Ventimiglia, relativamente a questioni di carattere edilizio con particolare riferimento al progettato porto turistico e a presunti abusi urbanistici, ribadisce, al di là del merito e del contenuto dei manifesti in questione, il diritto di tutti i cittadini, in forma singola o organizzata, ad esprimere liberamente le proprie opinioni, senza sottostare a censure preventive di infausta memoria.
Nell’esprimere rammarico per quanto accaduto, ritenendo che ciò rappresenti una forte limitazione dei diritti fondamentali dei cittadini, il Consigliere regionale di “Unione a Sinistra” s’impegna ad approfondire la questione e a presentare idonee iniziative in sede regionale, affinché sia fatta piena luce sul grave episodio, intraprendendo tutte le iniziative volte a garantire il pieno esercizio dei diritti costituzionali, a esprimere, manifestare e diffondere liberamente le proprie opinioni.
“È necessario – dichiara Bonello – rendere trasparente il rapporto tra cittadini e amministratori della cosa pubblica attraverso la garanzia dei diritti democratici e attraverso la promozione di una rinnovata cultura della legalità e di un corretto uso delle risorse pubbliche, anche al fine di evitare il ripetersi di quel pericoloso intreccio politica-affari che troppo spesso ha caratterizzato il modo di operare di diverse amministrazioni del ponente ligure”.

Scritto da Angelo Amoretti

20 ottobre, 2008 alle 21:22

Il Sindaco di Ventimiglia querela Marco Ballestra

14 commenti al post

Apprendo con stupore da Riviera24 e da Sanremonews che il sindaco di Ventimiglia, Gaetano Scullino, ha denunciato per calunnia e diffamazione Marco Ballestra,  presidente del comitato cittadino “Alzalatesta” e tenutario del blog omonimo  www.alzalatesta.net.
Sul suo sito ci sono i pdf dei “manifesti” per cui è stato denunciato: anche se non sta a me giudicare, non mi sembrano particolarmente “diffamatori” e temo che se andremo avanti di questo passo diventerà sempre più rischioso scrivere cose che, essendo scomode, a qualcuno potrebbero sembrare “diffamatorie”.
A Ballestra, in quanto blogger, va tutta la mia solidarietà.

Scritto da Angelo Amoretti

18 ottobre, 2008 alle 23:22