Archivio per tag ‘Marco Scajola’

Regionali 2015: già avvistati gli incrociatori nel mar Ligure

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Claudio Scajola è in panchina: ce lo aveva messo Giovanni Toti quando di lui aveva detto: “E’ stato un buon coordinatore, ma anche i numeri 10 devono andare in pensione“.
In ogni caso, si legge sul Secolo XIX del primo Maggio, anche dalla panchina tenterà di fare eleggere suo nipote Marco, sebbene il “marchio Scajola” non basti più.
Forza Italia in Liguria è al 10% e probabilmente riuscirà a fare eleggere solo tre consiglieri: due a Genova e uno a Savona, per cui lo zio ce la metterà tutta e si prevede un incrocio di voti da far girare la testa: tipo che gli affezionati potrebbero votare un candidato consigliere di un colore (Marco) e un presidente dell’altro (vai a sapere chi).
E’ sembrato abbastanza palese nell’uscita imperiese di Toti: ai bagni Oneglio della Marina c’erano quattro gatti a scodinzolargli intorno e lo spettacolo non era molto incoraggiante.
Toti, nel caso perdesse le elezioni, avrebbe una sola attenuante: impossibile lottare contro la corazzata Paitiomkin. E gli andrà di lusso, sennò in panchina andrebbe mandato lui, su quella del parco.
Ma il capace consigliere di Berlusconi farà come Kaiser Souse: sparirà e non sentiremo più parlare di lui. La poltrona comoda, del resto, ce l’ha a Strasburgo.

Scritto da Angelo Amoretti

3 maggio, 2015 alle 19:43

25 gennaio giornata di Antonello Ranise [Forza Italia]

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Antonello Ranise, il coordinatore provinciale di Forza Italia, ieri si è scatenato.
In una intervista [o comunicato? vai a sapere] al Secolo XIX ha dato inizio alla campagna elettorale per le regionali che “si prevede molto infuocata e senza esclusione di colpi, spesso anche sotto la cintura“.
E’ proprio quello che vorrei io, ma probabilmente qualcuno lo avrà già avvisato che se cominciano a darsi colpi bassi è facile che al tappeto ci vadano sia il suo partito che quello di Burlando.
Bisognerebbe anche ricordare al nostro combattente concittadino che il suo capo e quello del PD, a Roma, stanno andando d’amore e d’accordo e si fanno favori l’un l’altro che non ti dico.
Il nostro parla poi di “PD litigioso” quando non vede quanto sia litigioso il suo, a Roma, ma forse anche a Genova.
Su quasi tutto ha ragione, intendiamoci, ma se evitasse la manfrina del noi siamo meglio di loro farebbe un figurone.
Il suo candidato preferito è, sorprendentemente, Marco Scajola di cui dice: “Abbiamo un candidato imperiese, Marco Scajola, che ha avuto il merito indiscutibile in questi anni difficili, di essere presente tutti i giorni sul territorio, con un’azione politica di opposizione coraggiosa e incisiva e al tempo stesso costruttiva“.
Probabilmente lo stesso territorio dove lo zio Claudio ha inaugurato un sacco di cose insieme al suo omonimo del Partito Democratico.
Di slancio, poi, Ranise è tornato sulla questione del Porto [Sanremonews] e in pratica adesso lui e tutti quelli come lui, cavalcano l’onda dicendo che si è persa un’occasione per lo sviluppo della città ecc.ecc.
Ha ragione anche in questo, solo che saprà meglio di me che ci sono state delle indagini e che una volta chiuse si è passato agli arresti e agli avvisi di garanzia.
Dopodiché ai processi in cui gli imputati sono stati assolti.
E certo che sì: c’è da riflettere molto.
Al consigliere Grosso, che giorni fa si domandava in proposito se siamo o no tutti uguali di fronte alla legge, Ranise risponde che lo siamo.
La legge è uguale per tutti, chi la interpreta, qualche volta no. Ma è umano e infatti Berlusconi se ne lamentava spesso.

Scritto da Angelo Amoretti

26 gennaio, 2015 alle 19:01

Sondaggi all’amatriciana

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Una lettrice mi scrive quanto segue:

Ciao Angelo
ti informo che qualche giorno fa è successa una cosa “strana”. Mia zia ha ricevuto una telefonata da una persona che, dicendo di telefonare “dal Comune di Imperia” o “per conto del Comune di Imperia” (non ricorda chiaramente) le ha chiesto chi, fra alcuni candidati – guarda caso – del centro destra, (mi pare Scaiola, Ranise, etc) avrebbe votato alle prox elezioni politiche. Lei li ha cortesemente mandati a fare in culo, ricordandogli che il voto è segreto, ma credo ci siano gli estremi per denunciare pubblicamente questa cosa come
comportamento scorretto, millantato credito e chissà cos’altro, non credi? a presto.

Non so se ci siano gli estremi di cui parla la lettrice e probabilmente chi ha chiamato non ha nulla a che fare con il Comune, ma sarebbero graditi chiarimenti ed eventuali smentite.
In ogni caso, se qualcuno di voi dovesse ricevere una chiamata del genere, dovrebbe farsi dire chi è all’apparecchio e per conto di chi e farsi lasciare un recapito per poter verificare se è un sondaggista all’amatriciana o uno in vena di scherzi.

Scritto da Angelo Amoretti

30 novembre, 2012 alle 9:39

Virgolettati

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I giornalisti nostrani mettono i virgolettati a casaccio, come viene viene e io, che giornalista non sono, devo stare molto attento a ciò che scrivo sennò mi ritrovo a casa la polizia postale o il postino con una diffida via raccomandata?
Me lo sono chiesto leggendo la replica di Marco Scajola in risposta a questo articolo.
Sul Secolo XIX di oggi, edizione cartacea, leggo anche di Giovanni Barbagallo (PD) già Sindaco e attualmente assessore regionale: “Candidatura a sindaco non improbabile per il PD quella dell’assessore regionale e ex Sindaco Giovanni Barbagallo: di recente è entrato in polemica con Strescino“.
E uno ce lo siamo bruciato.

Scritto da Angelo Amoretti

30 aprile, 2012 alle 17:59

Una telefonata allunga la vita, ma anche no

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Strescino è una testa di cazzo, una merda, un cretino.
[Claudio Scajola al telefono con Carlo Conti il 10-9-2010 ]

C’è Ginetto che mi sembra un po’ fuori di testa, ma comunque…sì, c’è Ginetto che è agitatissimo, l’altro giorno l’ho visto e m’ha detto, ma cosa faccio?
[Rodolfo Leone al telefono con Claudio Scajola - data sconosciuta]

Claudio Scajola, “un povero Cristo“, come lo definisce sua moglie Maria Teresa Verda in una telefonata intercettata con Francesco Bellavista Caltagirone, provvede a rassicurare Ginetto e lo chiama:

Scajola: ti volevo solo salutare

Sappa: Claudio, buongiorno

Scajola: e dirti come stavi, di star sereno

Sappa: grazie

Scajola:comunque sappi che io eh … ti copro le spalle, te le coprirò sempre, sino alla morte eh

Sappa: ti ringrazio eh .. è quello che mi dà forza

Scajola:questo sappilo sempre eh

Sappa: …che mi fa andare avanti

Leone: tu lo sai che io Ambesi non lo vedo bene, perchè non mi sembra all’altezza della situazione.
[Forse non era all'altezza perché diceva che in Provincia di Imperia non ci sono infiltrazioni mafiose: avrebbe dovuto dire nel Nord Italia]

Scajola: eh

Leone: qua ti vorrebbe un bel segretario provinciale…

Scajola: ma vedi, il coordinatore provinciale dev’essere uno che sta tutto il giorno lì, chi abbiamo che sta tutto il giorno lì?

Trovato! Marco Scajola! Uno che è anche psicologo, che, al bisogno, può occuparsi anche di Ginetto e che d’altronde, facendo il consigliere regionale a circa 8.000 euro lordi al mese, può stare tutto il giorno lì.
E che ogni tanto può fare qualche telefonata, tipo quella pubblicata oggi da Sanremonews.

Che dire davanti allo scempio letto oggi sul Secolo XIX, su Repubblica e su il Fatto Quotidiano (non ancora online)?
La prima risposta seria è fornita, gratuitamente e a beneficio di chi, nel partito dell’amore, ha ancora qualche dubbio, da Giuseppe Fossati, il consigliere comunale che “ha preso un’altra strada”.
Io, che sono meno colto e competente di lui posso darvi un consiglio spassionato: se vi chiama uno Scajola, buttate giù subito.

Scritto da Angelo Amoretti

14 aprile, 2012 alle 17:59

Crociera Imperia-Antigua senza ritorno

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Apprendo che per la questione delle colonnine del Porto di Oneglia sarebbero indagati tre amministratori  più il Sindaco (tutti del PDL) della passata Giunta: Luigi Sappa (che era il sindaco della nostra ridente città e ora è presidente della nostra ghignante provincia), Marco Scajola (che era assessore allo sport e ora è consigliere regionale), Gianfranco Gaggero (urge una carica in Parlamento perché era e rimane assessore), Luca Lanteri (che fino a qualche giorno fa era ancora assessore e di cui ho perso il conto degli avvisi di garanzia).
In pratica un bel pezzo di giunta della passata amministrazione è indagata, idem per l’amministrazione attuale.
A questo punto la domanda mi sorge spontanea: in caso di fuga, il Capo è disposto a portarseli tutti dietro? Se sì, cavolo, ci sarà bisogno della Costa Favolosa! Una fermata a Napoli, una a Genova e l’ultima qua, poi via, tutti felici e contenti verso Antigua. Con Apicella che canta stornelli in milanese e qualcuno lo butta a bagno prima dell’arrivo; quell’altro che racconta barzellette sceme per deficienti che applaudono e ridono proprio come dei deficienti quando si racconta loro una barzelletta scema. Il nostro numero uno che cerca di farsi spiegare dagli altri come cavolo abbia fatto a prendere sottocosto un appartamento nella più bella città del mondo; e gli altri glielo spiegano pure!
Uno che si rotola dal ridere e continua a dire che in quel negozio andava sul serio a comprare frutta; l’altro che dice, convinto, che per lui Pellegrino era l’acqua minerale. L’altro che non si schioda dalla sala cinema dove continuano a programmare in loop “The Box” e che quando si alza per sgranchirsi le gambe, gira sul ponte con il lettore mp3 e ascolta “The musical Box”. Quell’altro che tanto per fare un favore ai colleghi, si mette a riempire le buche del campo da tennis e l’altro che minaccia di darsi fuoco se non finisce il lavoro in tempo per fare 3 set prima che venga buio perché pensa di essere ancora sulla terraferma dove al calar del sole non si vede più una mazza.
Manca la materia prima e qualcuno in crisi di astinenza fa delle avances al primo che capita. Viene picchiato senza pietà e gettato in pasto ai cefali.
Lmcp vestita da pirata consegna santini a tutti quelli che incrocia. Li porta sempre con sé, non si sa mai, dovessero esserci delle elezioni a Antigua. Se il Capo la vede è facile che si arrapi: per lui l’astinenza dura si e no 6-7 ore, poi è capace di prenderla anche lì, sul ponte, davanti a tutti. Ma qualcuno che l’ha capito continua a farsi raccontare quella barzelletta scema per deficienti e lei è salva.
Questo sogno non finisce mai anche perché quando arrivano a Antigua uno scaricatore da sette uova sbattute al giorno non li fa attraccare e rivolgendosi al Capo gli chiede: “Avevi detto che portavi della figa e porti ’sti ravatti?!”
Paura che tornino, eh?! Tranquilli, finiscono su un isola abitata da indigeni assatanati e il resto lo lascio immaginare a voi.

Scritto da Angelo Amoretti

4 febbraio, 2011 alle 0:23

Marco Scajola scivola sulla pista ciclabile

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Era già successo a suo zio Claudio e adesso ci scivola anche lui, non si sa se per ignoranza o per voler attribuire meriti, che non ha, al centrodestra.
Fatto è che un chiarimento c’era già stato, e adesso ne arriva un altro. Alla fine capiranno che le bugie hanno le gambe corte?

“La pista ciclabile è una grande infrastruttura turistica – ha detto ieri Marco Scajola – E’ stata realizzata grazie ai finanziamenti richiesti e recuperati dai nostri parlamentari e dal ministro Claudio Scajola. Ora va ulteriormente potenziata e allungata ancora a levante”.
Il Candidato Marco Scajola, in piena campagna elettorale, ascrive meriti esclusivi al governo e a un suo Ministro per la realizzazione della pista ciclabile sul vecchio tracciato ferroviario (cosidetta area 24).
Allora vale la pena ricordare a chi ha la memoria corta le tappe di realizzazione della pista ciclopedonale :
il progetto “PRUSST” su recupero e valorizzazione aree del vecchio sedime ferroviario fu presentato a livello nazionale (governo D’Alema) dalla Giunta Regionale Mori nel 1999 e si classificò tredicesimo su 220 progetti.
Tale qualificante progetto, che ricevette finanziamento iniziale di 4 mld. di Lire, fu l’unico realizzato in Liguria.
Nel Dicembre 2000, con amministrazione Biasotti, l’On. Scajola lanciò il “fantasmagorico” piano del “filobus di cristallo”, rimasto nell’immaginario collettivo più per il Convegno di una giornata (costo 300 milioni di Lire pagati da sponsor e Istituzioni) e le polemiche che ne seguirono, che per qualsivoglia possibile pratica realizzazione.
Nel 2001, fu lanciata l’idea della metropolitana leggera, anche questa di difficile realizzazione per impedimenti infrastrutturali e costi proibitivi.
La Giunta Biasotti, per ovvia continuità amministrativa, portò avanti il progetto iniziale della pista ciclabile, abbandonando idee tanto immaginifiche quanto irrealizzabili.
La Giunta Burlando ha contribuito in maniera decisiva- con ulteriori con finanziamenti ammontanti a 3.750.000 Euro- al completamento delle tratte nel Comune di Sanremo e Riva Ligure-Arma di Taggia.
Voler strumentalizzare a fini di mero consenso elettorale un’opera così importante per i residenti e per uno sviluppo turistico eco-compatibile della nostra Provincia ci sembra un’operazione poco corretta e soprattutto imprecisa e rende evidente come ci sia un forte bisogno di rinnovamento e trasparenza nell’azione politico-amministrativa.
La Segreteria Provinciale PD Imperia

Scritto da Angelo Amoretti

21 marzo, 2010 alle 16:34

Cosa avrà scritto?

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Rivelazione choc dell’Assessore Marco Scajola durante le celebrazioni per il ventennale della caduta del Muro di Berlino.
Nel 1997 fu arrestato a Cuba e passò ben sette ore in carcere: “La nostra colpa era di aver scritto sull’apposito modulo dell’albergo che ci chiedeva come ci eravamo trovati frasi dal contenuto pseudopolitico sul nostro soggiorno nel paese di Fidel Castro” ha dichiarato.
Secondo me aveva scritto: “Sono il nipote di Claudio Scajola”. Come hanno letto la frase sono arrivati i tutori dell’ordine cubani e l’hanno sbattuto dentro.
Dopo circa sette ore ha ribadito: “Sono il nipote di Claudio Scajola” e lo hanno lasciato andare.
E secondo voi cosa c’era scritto su quel modulo di albergo?
Questo per scherzare.
Seriamente: la penso come il giovane segretario provinciale del PD, Alessandro Lanteri:

“La fine del regime della Germania Est è infatti il simbolo della fine della guerra fredda che ha tagliato in due il mondo, ha sostenuto regimi e dittature utili ai due blocchi e ha privato di diritti e libertà centinaia di milioni di persone. Come è doveroso festeggiare l’evento che ha permesso l’unificazione dell’Europa sotto un’unica casa comune, è giusto ricordare che rimangono oggi tante altre mura da tirare giù, quelle del razzismo, dell’intolleranza, dell’indifferenza e dell’egoismo che dividono noi abitanti dell’Occidente democratico da miliardi di uomini che continuano a vivere senza diritti e libertà e che dobbiamo contribuire a tirare giù, con lo stesso spirito che ha animato migliaia di berlinesi a buttare via cinquant’anni di divisioni in una fredda sera di novembre.

Nel frattempo ne è caduto uno vicino a Borgomaro.

Scritto da Angelo Amoretti

9 novembre, 2009 alle 16:24

Pubblicato in Attualità, Personaggi

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Previsioni meteo sbagliate: Marco Scajola contro la RAI

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Il vicesindaco Marco Scajola se la prende con la RAI per via delle previsioni del tempo sbagliate sulla nostra isola felice, perlomeno dal punto di vista climatico.
Ha ragione. Da parte mia avevo già fatto notare questo e questo (non posso prendermela con la RAI: devo pedalare ancora un po’). Solo che Diego David, che ha firmato l’articolo riportato qua sotto, ci mette il carico. E che carico!

Imperia: Marco Scajola attacca la Rai su previsoni meteo

Duro affondo da parte del vicesindaco di Imperia Marco Scajola contro il servizio meteo della Rai stamattina a Palazzo civico a margine di una conferenza stampa. Ha detto Scajola:”Chiederemo alla Rai di escludere Imperia dalle previsioni del tempo. In questo fine settimana sul Ponente ligure nelle tavole dele previsioni c’erano sempre nuvole e pioggia e questo ha danneggiato non poco l’afflusso di turisti al nostro Raduno dei motoryacht”.

“Mettetevi dei panni – ha aggiunto il vicesindaco – di una famiglia lombarda che vede le previsioni del tempo, se minaccia pioggia non si mette certo in viaggio verso Imperia. Non è la prima volta che capita e non capisco perchè la Rai non si metta in contatto con Portosole dove opera un professionista serio come Achille Pennelatore, in fondo basta un fax o una mail… “. Giova ricordare che al Comune di Imperia fa capo uno dei più antichi osservatori esistenti in Liguria, quello di piazza Roma ora diretto dal dirigente del settore ecologia Beppe Enrico.

Infatti, la Giunta Strescino appena insediata nello scorso giugno non aveva rinnovato il contratto allo storico responsabile dell’Osservatorio meteosismico del capoluogo il professor Nicola Podestà, ufficialmente allo scopo di “razionalizzare” le risorse finanziarie, anche se Podestà, per impedire l’ingresso del quale era stata sostituita la serratura dagli addetti comunali, si era reso disponibile a collaborare gratuitamente. L’allontanamento di Nicola Podestà aveva sollevato una ridda di polemiche con la creazionre anche di un gruppo su Faceebook a sostegno del geofisico imperiese. Stamattina la presa di posizone del vicesindaco.
Diego David – Lunedì 14 Settembre 2009 ore 14:12

Scritto da Angelo Amoretti

14 settembre, 2009 alle 15:14

Questa sera il grande concerto di Baccini

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Sembrerebbe (il condizionale è d’obbligo) che al grande concerto di Francesco Baccini di stasera saranno assenti i cessi.
Sì, avete capito bene: i cessi, quei luoghi dove ci si reca a fare i propri bisogni corporali.
Chi ha organizzato l’evento non ha calcolato che probabilmente ci sarà un bel po’ di persone ad assistere e non ha attrezzato il luogo in maniera adeguata.
Deve essersene accorta qualche mente più lucida che si è trovata di fronte a un dilemma non indifferente: se a qualche spettatore scapperà la pipì da qualche parte dovrà pure farla.
Ha escluso subito i pannoloni: con questo caldo sono scomodi; le farmacie e i supermercati sarebbero presi d’assalto dai fan di Baccini (o dai loro emissari) svuotandoli e lasciando in mutande i numerosi anziani che stanno in città.
C’era l’altra possibilità. Dal momento che l’Assessore Marco Scajola aveva parlato di sodalizio tra le canzoni del cantautore e lo scenario di Calata Cuneo, con la città portuale votata al mare, si poteva dire agli spettatori: fatela a bagno!
Ma una cosa del genere si poteva dire fino a un annetto fa, quando ancora non c’erano gli yachts attraccati. Certo, gli occupanti possono farla a bagno, ma non direttamente: prima passa dai sofisticati cessi di bordo e non sarebbe carino che tutti si mettessero a fare pipì tra uno yacht e l’altro.
Allora ecco la soluzione finale, quella che ci fa capire a che livello di organizzazione siamo, quella che: “Gli italiani, quando c’è un’emergenza, sanno sempre tirar fuori il meglio di sé”.
La mente lucida ha pensato di scrivere una lettera agli esercenti di Calata Cuneo e dintorni chiedendo loro di aprire le porte a chi avrà bisogno di fare pipì prima, durante e dopo il grande concerto.
E così sono stati trovati i cessi.
Rimane da verificare se le porte saranno aperte a tutti e a tale proposito darei un consiglio agli spettatori: fatela prima, poi, se vi scappa, decidete voi.
La creatività si vede anche dai piccoli gesti quotidiani.

Scritto da Angelo Amoretti

11 luglio, 2008 alle 15:36