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Il Terzo Polo

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Nel Polo Universitario insegna la moglie dell’ex Ministro Scajola
Quattro nuovi ricercatori a Imperia – l’Ateneo premia il corso con solo 19 iscritti
Il Rettore Deferrari difende la sua scelta: «È opportuna. Anche perché cofinanziata dalla società di promozione».

«Certi doppioni inutili vanno eliminati». Lo dice Giacomo Deferrari, rettore dell’Università di Genova, riecheggiando la riforma del ministro Mariastella Gelmini, ma smentendosi nei fatti. È ancora fresca la firma del rettore sulla convenzione di martedì scorso per tre nuovi posti da ricercatore a Economia e commercio (e uno a Giurisprudenza) nel polo universitario distaccato di Imperia.
Il corso in Economia e commercio di Imperia è un doppione di quello genovese. Fa eccezione il curriculum in Economia del turismo, che dovrebbe essere la punta di diamante dell’offerta formativa imperiese, «il nostrofiore all’occhiello», spiega il preside Pier Maria Ferrando. Ma che ha soltanto 19 iscritti. Un po’ pochi, viste le ambizioni.
Il polo imperiese vanta però alcuni docenti noti. Come Maria Teresa Verda, moglie dell’ex ministro allo Sviluppo economico Claudio Scajola.
«La professoressa Verda ha collaborato all’attività formativa del nostro corso di laurea in Economia – spiega Ferrando – in particolare nella progettazione e organizzazione di un master in Economia del turismo». Ma tra la professoressa Verda e i tre nuovi posti da ricercatore non c’è, chiarisce il preside, «alcun legame».
Il punto però è un altro. Perché investire con tre posti da ricercatore – decisione senza precedenti per l’ateneo genovese – in un corso di laurea fuori sede il cui unico tratto distintivo, a giudicare dai numeri, non brilla? Deferrari difende la sua scelta: «Credo che sia stata una scelta opportuna. Anche perché è stata cofinanziata dalla Spui», che è la Società di promozione per l’Università nell’imperiese, e di cui fanno parte la Provincia e dai Comuni della provincia d’Imperia. «E speriamo che dall’anno prossimo il corso in questione vada meglio».
«Quei tre nuovi ricercatori dovranno servire proprio a valorizzare il curriculum turistico – così Ferrando – che deve consolidarsi e conquistare credibilità. Se il numero di iscritti aumenterà, vorrà dire che abbiamo fatto la scelta giusta. Altrimenti, ne prenderemo atto».
Nato ametà anni ‘90, quando ancora le sedi universitarie si moltiplicavano, il polo imperiese oggi ha cinque corsi di laurea: Economia, Giurisprudenza, Giurista dell’impresa, Professioni sanitarie e Scienza dello spettacolo.
Il Secolo XIX – 14 dicembre 2010

Scritto da Angelo Amoretti

15 dicembre, 2010 alle 12:14

Chapeau!

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Quanti incarichi ha l’affascinante Maria Teresa Verda, la moglie dell’on. Claudio Scajola?

Maria Teresa Verda Scajola

foto: Dagospia

Oltre a quelli indicati da Ferruccio Sansa su l’Antefatto dello scorso 20 maggio, leggo su Dagospia che è anche membro del comitato scientifico del museo di Propaganda Fide.
Stare dietro a tutto deve essere assai impegnativo e obiettivamente bisogna farle i complimenti per la mole di lavoro che svolge.

Scritto da Angelo Amoretti

26 giugno, 2010 alle 19:58

Tra moglie e marito non mettere il dito

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Maria Teresa Verda, moglie dell’ex ministro Claudio Scajola, ha rilasciato un’intervista a Repubblica e dopo qualche ora suo marito l’ha smentita.
Sono cose che capitano.

L'intervista a Maria Teresa Verda
“Mio marito per il momento sta zitto, non vuole creare problemi ai veri colpevoli”
La moglie dell’ex ministro Scajola: lui è un granello di sabbia nella tempesta

IMPERIA – “Se il ministro stamani non viene a messa, allora vuol dire che la situazione è proprio brutta”. Nella chiesa di Sant’Anna di Diano Serreta, minuscola frazione incastonata tra gli ulivi delle colline imperiesi, i 17 parrocchiani presenti guardano con apprensione l’ultima panca. Quella dove solitamente prega l’intera famiglia Scajola: Claudio, la moglie Maria Teresa Verda, i figli Piercarlo e Lucia, la suocera Maria Carolina. Ogni domenica salgono discreti fin quassù, mezz’ora di tornanti e strade strette: l’appuntamento con la messa è il piccolo “segreto” che custodiscono con la comunità locale, asciutta e solidale come solo i liguri della campagne sanno essere. C’erano anche l’altra settimana: il ministro Scajola – perché, dimissioni o no, nella Riviera dei Fiori lui sarà sempre e comunque ministro – ha stretto la mano a tutti, e loro hanno offerto un mazzo di rose rosse alla moglie per ringraziarla di aver finanziato i lavori di restauro dell’edificio.
Questa volta la panca è vuota, e quella che sembra essere la signora più anziana del paese scuote la testa. “Che gran pasticcio”, si preoccupa sincera. Ma sul finire della funzione Maria Teresa Verda e sua madre arrivano trafelate, la moglie dell’onorevole fa in tempo a prendere la comunione e stringere la mano in segno di pace al diciottesimo ospite della chiesa.

Il giornalista che qualche minuto più tardi sul sagrato le chiede che fine abbia fatto il marito.
“Nessun mistero. Voleva venire ma abbiamo fatto un po’ tardi, ha preferito restare a casa. Entrare in chiesa gli avrebbe fatto bene. Ma è comunque tranquillo, sereno. Compatibilmente sereno”.

I parrocchiani temono sia finito in un brutto guaio, a Roma.
“La posizione di mio marito è quella di un granello. Un granello, rispetto ad una tempesta di sabbia. Tutto qui. Ma forse sapete più cose di noi: che possiamo solo leggere i giornali, e restare a bocca aperta. Increduli. Ogni giorno è una sorpresa”.

Per saperne di più suo marito poteva andare a Perugia. E testimoniare.
“Se non parla ancora, è per non creare problemi a persone molto più coinvolte di lui in questa vicenda. Abbiamo bisogno di capire. Con calma. Tutte queste presunte fughe di notizie sui giornali non fanno che aumentare la confusione. Mio marito ha seguito i consigli del suo avvocato”.

Intanto Berlusconi ha preso le distanze. Brutto segno.
“E cos’altro doveva fare? Berlusconi vuole bene a mio marito. Lo ha sempre stimato, e continua a farlo. Capisco le sue parole, perché è giusto in questo momento prendere le distanze dalla vicenda. E lasciare che si faccia chiarezza. Non dimenticate che Claudio si è dimesso proprio per questo”.

“Ogni giorno sono un po’ più tranquillo”, dice l’onorevole. Ma forse è troppo tardi, per recuperare. Questa storia non ci voleva.
“Davvero strano, non trova? Tutte le volte che sale in alto, ma veramente in alto, succede qualcosa. Sembra quasi che qualcuno gli voglia male. Qualcuno che lo invidia. Forse perché è un uomo che ha sempre avuto un solo sponsor: sé stesso. È rimasto orfano a tredici anni, e si è fatto da solo. Lavorando duro. Con grande personalità e intelligenza politica si è costruito una leadership, giorno per giorno. Guadagnandosi il rispetto e l’amicizia soprattutto delle persone semplici. Inevitabile, che qualcuno gli voglia male. Ma, attenzione: perché mio marito è uno capace, uno tosto. Che non molla mai. Lo vedrete anche questa volta”.

Gli amici dicono che l’onorevole non si senta tradito, anzi. Quando parla dei colleghi romani, ne sottolinea l’amicizia. Che fine hanno fatto questi amici?
“Sono ancora lì. Sanno che Claudio era a capo di un ministero importante, che trattava temi molto delicati. E sanno che c’è sempre bisogno di uno come lui. Grazie a Dio, la nostra è una famiglia piuttosto stabile, economicamente. Ma le sembra che avremmo potuto ridurci a fare certe cose? No, la verità è un’altra. E la scopriremo presto”.
fonte: Repubblica.it

La nota di Claudio Scajola
Scajola: “Non è vero che non vado dai pm per non creare problemi ai veri colpevoli”
Nota dell’ex ministro sull’intervista alla moglie pubblicata da Repubblica: “Prego la stampa di non cercare di ottenere dichiarazioni dai miei familiari”

Scajola: “Non è vero che non vado dai pm per non creare problemi ai veri colpevoli”

ROMA – “In relazione all’articolo apparso oggi su La Repubblica 1 e riportante un’intervista asseritamente resa da mia moglie, preciso di non condividerne il contenuto. In particolare, non è assolutamente conforme al vero la circostanza che io abbia deciso di non presentarmi dinanzi ai Pubblici Ministeri di Perugia per non ‘creare problemi ai veri colpevoli’ o a ‘persone molto più coinvolte di me’”. Lo afferma in una nota l’ex ministro Claudio Scajola precisando inoltre che “le uniche persone titolate a rilasciare dichiarazioni in merito alla nota vicenda siamo io e il mio legale, avvocato Giorgio Perroni”. “Prego, pertanto, la stampa – conclude – di non cercare di ottenere dichiarazioni dai miei familiari, i quali stanno vivendo un momento di comprensibile difficoltà di cui si deve avere rispetto”.

Nell’intervista Maria Teresa Verda affermava: “Se mio marito non parla ancora è per non creare problemi a persone più coinvolte di lui in questa vicenda. Abbiamo bisogno di capire. Con calma. Tutte queste presunte fughe di notizie sui giornali non fanno che aumentare la confusione”. “Mio marito ha seguito i consigli del suo avvocato”, aggiungeva la moglie dell’ex ministro che non ha voluto testimoniare davanti ai magistrati di Perugia impegnati nelle indagini sugli appalti per i “grandi eventi”.
fonte: Repubblica.it

Scritto da Angelo Amoretti

17 maggio, 2010 alle 13:01

Verso le elezioni

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Mentre domenica si sono svolte le primarie del PD che hanno visto la netta vittoria di Paolo Verda, a sinistra del Partito Democratico è nato un nuovo schieramento politico che forse “correrà da solo” alle prossime elezioni amministrative.
Per il momento c’è una lettera-appello ai cittadini firmata da CarloTrucco, Costanza Florimonte, GianPiero Garibaldi, Stefano Fantini, Marco Berio, Giovanni Siracusa, Enrico Torelli, Franca Natta, Grazia Natta, Michele Rega, Mauro Servalli, Fausto Odasso, Mariangela Guasco, Luigia Bottero, Mariella Rossi, Elena Annina, Luciano Battaglia, Cinzia Di Grazia, Gianluca Beltrami, Francesco Scoppelliti e Giovanni Vassallo in cui si critica duramente la politica del centrodestra di questi anni, ma anche quella del Partito Democratico, la cui opposizione è ritenuta troppo soft e non del tutto rappresentativa del malumore di una parte della cittadinanza.
Nei mesi a venire ci saranno confronti “a tutti i livelli per arrivare a una proposta unitaria sui programmi, sulla scelta delle persone, sulla gestione, che abbia forti legami con la città e possa affrontare con la forza delle idee e con la credibilità della proposta l’appuntamento delle amministrative” si legge nella lettera pubblicata a stralci da Il Secolo XIX di sabato 29 novembre.
Sulla città, così come è oggi, i firmatari scrivono: “Una doppia città rutilante e aggressiva nella speculazione, dal porto turistico alla Porta del mare passando per il Prino; sempre più povera nella vita economica, culturale e sociale. Non siamo rassegnati a una città che vede una progressiva restrizione delle opportunità di democrazia e partecipazione. La destra in questi anni ha limitato i poteri del consiglio comunale, ha burocratizzato le circoscrizioni, ha ignorato la partecipazione diretta dei cittadini. Il consenso è stato costruito con un pervasivo potere clientelare da una classe politica che si fa vanto di non avere autonomia e di dipendere felicemente dal ministro Scajola.
Vedremo quali saranno gli sviluppi nelle prossime settimane.
Sul fronte del PDL da giorni circolano voci, peraltro non confermate, secondo cui il candidato sindaco sarebbe Maria Teresa Verda, la moglie del Ministro Claudio Scajola. Si dice che in un primo momento dovesse essere candidata alle elezioni europee, ma che poi abbia rinunciato optando per la poltrona di sindaco di Imperia. Ovviamente sono tutte voci non confermate e solo a gennaio si conoscerà il vero candidato del PDL.

Scritto da Angelo Amoretti

2 dicembre, 2008 alle 10:01