Archivio per tag ‘movida Prino’

Ne rimarrà solo uno [II]

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Il Commissario Prefettizio Sabatino Marchione ha appena approvato il PUD (Piano di utilizzo delle aree demaniali) e già si registrano i primi commenti [qui e qui].
Stando a quanto dice Giuseppe Fossati di FLI solo un locale potrà fungere da discoteca al Prino. Secondo l’ex consigliere comunale Angelo Dulbecco, invece, tutto resterà come prima.
Voi cosa ne pensate?

Scritto da Angelo Amoretti

15 giugno, 2012 alle 16:45

Ne rimarrà uno solo

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Dopo il sequestro del mitico Ferrocarril i cui gestori sono rimasti piuttosto sconcertati e si sentono “infinocchiati”, tocca alle Capanne Africane ad alzare bandiera bianca.
La serata d’inaugurazione programmata per venerdì 8 è stata sospesa: lo si apprende da Puntoimperia.it che riporta quanto scritto sul profilo Facebook del noto locale del Prino.
In questo caso è stato il mancato benestare della Commissione Comunale di Imperia che avrebbe dovuto fare un sopralluogo e esprimere il suo parere di idoneità.
Dunque il prossimo week end mancheranno all’appello il Ferrocarril e le Capanne Africane.
Qualche giorno fa un solerte residente ha inviato alcune foto a Sanremonews per lamentarsi del degrado al Prino, causato dai ragazzi che ci vanno principalmente per divertirsi: due bicchieri di plastica lì, una lattina di birra là. Si direbbe che il residente, che abita al Prino e ama il borgo, ha decisamente una concezione bizzarra di degrado. Ora, come ho già scritto in passato, è logico che qualche cretino che spacca un lampione, deturpa una panchina o, peggio, riga qualche auto in sosta, è da prendere e da far dormire al fresco una notte o due, ma considerare degrado questo mi sembra un tantino esagerato.
Andiamo avanti così e al Prino rimarrà solo un locale.

Scritto da Angelo Amoretti

7 giugno, 2012 alle 19:06

Il consigliere Angelo Dulbecco (Pdl) e la movida

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Angelo Dulbecco, il giovane consigliere comunale del Pdl, ha idee geniali e le esprime attraverso le pagine de Il Secolo XIX oggi in edicola.
Questa volta, essendo giovane, si lancia nella movida dopo quanto avvenuto di recente: la sentenza del Tar Liguria ha dato ragione al bar Greenwich di Borgo Marina che secondo l’Arpal faceva troppo rumore. Adesso il Greenwich chiederà i danni al Comune.
A seguito di ciò le genialate di Dulbecco sono le seguenti:”confermo la volontà dell’Amministrazione di ontinuare a lavorare alla stesura di una modifica del regolamento sul rumore“.
Ma quanti anni ci mettono a fare ’sto regolamento? E’ da almeno dieci anni che al Prino i gestori dei locali dove c’è musica e i residenti (con i gestori dei locali dove musica non c’è) sono in lotta e adesso il giovane rampante del Pdl ci viene a raccontare che bisogna rivedere il regolamento?
Ma non è finita. Il regolamento deve andare bene per tutti: perché i locali creano posti di lavoro, perché in questo momento particolare di crisi economica bisogna sfruttare il turismo anche con la movida; e deve andare bene anche per chi ci abita per cui “chiederemo ai gestori di adeguare gli impianti affinché non turbino troppo il sonno di residenti e turisti“.
I quali turisti si dividono in due: chi va alla movida e chi va a dormire. E per il partito dell’amore, sebbene nei sondaggi sia in calo vistoso, votano entrambi le parti in lotta. Quindi bisogna dare un colpo al cerchio e l’altro alla botte.
Il tutto per una ventina di serate all’anno perché sono finiti i bei tempi del Ferrocarril. E il tutto che dura da quasi dieci anni.

Scritto da Angelo Amoretti

27 gennaio, 2012 alle 9:49

La storia infinita della movida del Prino

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Oggi la Signora Mara Remaggi, ha inviato questa mail a Sanremonews, ma leggete cosa diceva Lucio Remaggi nel febbraio del 2008 a la Stampa:

«La migliore gestione del rumore potrà portare a una maggiore diversificazione delle proposte, con l’apertura di pianobar e gelaterie. Nuove attività che attirino chi a poca distanza dal lungomare acquista i nuovi insediamenti, venduti alla cifra di 6 mila euro al metro quadrato. Secondo me è assurdo che un locale sulla spiaggia attiri 2 mila persone: piuttosto, allora, si apra una discoteca nell’entroterra, in locali idonei».

e allora capirete dove si vuole andare a parare, senza tanti giri di parole con “i nostri ragazzi giusti” e “giusto divertimento“.

Noterete altresì che è almeno dal 2008 che ogni anno si ripete più o meno la stessa storia, per quanto riguarda i decibel dei locali in cui si suona e probabilmente arriverete alla conclusione che la giunta Sappa prima e la Strescino poi, almeno in questo e fino a oggi, non ne hanno azzeccata una

Scritto da Angelo Amoretti

5 settembre, 2011 alle 12:42

La movida di Imperia: due pesi e due misure

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A seguito dei recenti fatti avvenuti alla Marina di Imperia, riguardanti le migliaia di giovani che si sono ritrovati nel quartiere lo scorso sabato, il Sindaco Paolo Strescino, pur facendo appello ai più scalmanati affinché la smettano di compiere atti vandalici, si schiera dalla parte dei ragazzi e su Il Secolo XIX di oggi si legge: “Marina, il sindaco fa il tifo per il popolo della movida”.
E vi sembrerà incredibile, ma sono d’accordissimo con lui.
Però mi chiedo: come mai non aveva preso una così netta posizione a favore dei giovani quando la Movida la facevano al Prino, lui era assessore e quelli del comitato si lamentavano di continuo?

Scritto da Angelo Amoretti

28 luglio, 2010 alle 12:38