Archivio per tag ‘Palasalute’

Spunti di riflessione

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Prima pagina del Corriere della Sera del 7 gennaio u.s.: “Il fiscalista dei potenti, scoperto l’archivio di politici, manager e 007
Quando Paolo Oliverio fu arrestato, disse: “Se aprite quegli archivi, viene giù l’Italia“; altri titolavano: “Mezza Italia trema”.
Ad oggi di quella storia non si sa più nulla e qui non trema nessuno. In effetti è perché “tutti sanno tutto”.

Prima pagina de La Repubblica del 9 gennaio u.s.: “Arrestato re dei rifiuti, aveva 114 discariche“. Si tratta di Manlio Cerroni, il proprietario dell’area della discarica di Malagrotta (Roma).

Qui è tutto tranquillo.

Giuseppe Franciosi da anni si batte su svariate tematiche, tipo gli ascensori del Parasio, il Palasalute, Via N. Siccardi ecc. ecc.,, poco appoggiato, se non per nulla, dal partito che anche grazie a lui è al comando della città (il PD, per essere chiari).
Quando ho visto le recenti immagini del sito dove sorgerà il nuovo Palasalute, lì per lì ho pensato: “Buona idea, deve essere una piscina per la riabilitazione. Se ci mettono qualche piranas e poi ci buttano gli anziani, magari gli risvegliano le articolazioni”.
Invece era un allagamento naturale, cosa che tutti, ma proprio tutti (vi ricordo che a Imperia tutti sanno tutto), avevano previsto in caso di forti piogge. Tutti esclusi i creativi che hanno avuto l’idea di farlo lì. E siccome che in questo caso la cricca è trasversale ai partiti, nessuno, all’epoca, ha alzato un dito. E nessuno lo alza adesso: va tutto bene, risucchiamo l’acqua e si ricomincia!
E Franciosi si toglie qualche sassolino dalle scarpe, su La Stampa online e cartacea di ieri.

Scritto da Angelo Amoretti

15 gennaio, 2014 alle 9:47

Scoli e cedimenti

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A seguito dell’articolo pubblicato ieri su La Stampa online, un lettore mi ha inviato alcune considerazioni su cui è bene riflettere:

Ciao Angelo,
ti segnalo questo interessante articolo su La Stampa on line, un passaggio in particolare:

Nella zona dove sarà realizzata l’importante struttura sanitaria esiste anche un altro problema da risolvere. Si tratta di uno scolo di acque bianche in arrivo da monte che vede da tempo a confronto Asl, Comune di Imperia e ditta esecutrice dei lavori

Ora si parla di problemi da risolvere come fossero eventi naturali imprevedibili e per i quali non ci sono responsabilità oggettive. In realtà il problema è sempre lo stesso: le imprese edilizie fanno i palazzi e le autorimesse interrate, e nei progetti e nelle convenzioni ci sono ben elencati i lavori da fare per la collettività, tipo allargamenti stradali, parcheggi pubblici e rete acque bianche.
Nella realtà: questi lavori “pubblici” non sono fatti o sono fatti male, così dopo qualche anno (neanche tanti…) escono fuori le magagne.
Un bel quadretto neh?!

Io ci aggiungo che probabilmente molti cittadini come me si limiteranno a subire il disagio del senso unico alternato perché è il problema percepito, ma in quanti si chiederanno come mai, qualche volta, si verificano cedimenti, frane, franette e via dicendo?

Scritto da Angelo Amoretti

27 maggio, 2013 alle 16:25

Pubblicato in Ambiente

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Minacce e scivolamenti

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Luigi Sappa, presidente della nostra provincia, minaccia di andarsene se le cose non cambieranno. Quali? Un passo indietro del governo, per esempio, che potrebbe rivedere la cancellazione di alcune province, perché in queste condizioni non rimane “a fare il commissario di un ente che chiude“.
Sebbene il PDL fosse contrario alla soppressione di alcune province, ma stia sostenendo il governo Monti che la soppressione ha attuato, non mi risulta che l’on. Claudio Scajola si sia dato da fare per mantenere in vita la nostra. Se non ricordo male alcuni giorni dopo parlava di strani accorpamenti con Cuneo e Nizza, quindi il buon Luigi Sappa dovrebbe cercare di mettersi d’accordo con il suo partito e il suo principale referente in provincia.
Può anche darsi che gli sia stato detto di non preoccuparsi perché un posto in Parlamento lo avrebbe avuto. Ma nel frattempo pare che per i candidati dei partiti tradizionali arrivare a Roma non sia più la passeggiata di una volta.

Lo scivolamento riguarda il Palasalute. Pare che gli inizi dei lavori saranno posticipati perché i tecnici dell’impresa che dovrà costruirlo, si sono accorti quello di cui molti di noi, grazie alle segnalazioni di Giuseppe Franciosi e, su questo blog, di Franco Ramella, sapevano già e cioè: se prima non si interviene nei pressi di quello che molti pensano sarà un’altra cattedrale nel deserto, a scivolare non saranno i lavori, ma direttamente il Palasalute.

Scritto da Angelo Amoretti

14 novembre, 2012 alle 14:19