Archivio per tag ‘Palasanità’

Minacce e scivolamenti

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Luigi Sappa, presidente della nostra provincia, minaccia di andarsene se le cose non cambieranno. Quali? Un passo indietro del governo, per esempio, che potrebbe rivedere la cancellazione di alcune province, perché in queste condizioni non rimane “a fare il commissario di un ente che chiude“.
Sebbene il PDL fosse contrario alla soppressione di alcune province, ma stia sostenendo il governo Monti che la soppressione ha attuato, non mi risulta che l’on. Claudio Scajola si sia dato da fare per mantenere in vita la nostra. Se non ricordo male alcuni giorni dopo parlava di strani accorpamenti con Cuneo e Nizza, quindi il buon Luigi Sappa dovrebbe cercare di mettersi d’accordo con il suo partito e il suo principale referente in provincia.
Può anche darsi che gli sia stato detto di non preoccuparsi perché un posto in Parlamento lo avrebbe avuto. Ma nel frattempo pare che per i candidati dei partiti tradizionali arrivare a Roma non sia più la passeggiata di una volta.

Lo scivolamento riguarda il Palasalute. Pare che gli inizi dei lavori saranno posticipati perché i tecnici dell’impresa che dovrà costruirlo, si sono accorti quello di cui molti di noi, grazie alle segnalazioni di Giuseppe Franciosi e, su questo blog, di Franco Ramella, sapevano già e cioè: se prima non si interviene nei pressi di quello che molti pensano sarà un’altra cattedrale nel deserto, a scivolare non saranno i lavori, ma direttamente il Palasalute.

Scritto da Angelo Amoretti

14 novembre, 2012 alle 14:19

Le mamme di Imperia

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Il destino di Imperia è anche nelle mani delle mamme, ci stavo riflettendo un momentino: le mamme che protestano per la mensa dei loro figli (la guerra del panino) e perché portarli a scuola in via degli Ulivi, con la storia del Palasalute, diventerà complicato per i prossimi due anni.
E il punto è questo: considerato che per la mensa sono state prese di sorpresa anche per via del Commissariamento della città, del Palasalute si direbbe che non ne sapessero niente. Trovo che sia positivo che le mamme s’indignino e magari mi piacerebbe anche che qualche volta si rivoltassero, ma diciamo che invece di farlo all’ultimo minuto, quando la frittata è fatta, sarebbe opportuno che lo facessero prima. Anche quando sono nella cabina elettorale e stanno per mettere, a colpo sicuro, la croce su un simbolo. Perché poi quando si tratta di protestare, giustamente protestano tutte, ma forse tra loro c’è chi del Palasalute non voleva nemmeno sentir parlare perché immaginava già come sarebbe andata a finire e forse, parlando con le amiche, si sentiva isolata, una mosca bianca.
Diciamola tutta: più della metà di loro si beve la storiella che raccontano gli amministratori, molto meno della metà fatica a berla e a digerirla, ma è la minoranza. Quindi alla parte più consistente consiglierei di riflettere prima e non dopo, perché quando i buoi sono scappati, è inutile chiudere le stalle.
Detto questo, la mia solidarietà va indistintamente a tutte le mamme.

Scritto da Angelo Amoretti

22 ottobre, 2012 alle 9:16

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Il problema di Porto Maurizio è il traffico

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Oggi l’Asl entra ufficialmente in possesso del parcheggio di Via Acquarone, dove verrà costruito il famoso Palasalute, in principio detto Palazzo della Sanità) e dove, fino a ieri, c’erano circa 200 posti auto gratuiti.
Parte della città è in fibrillazione perché si chiede dove troveranno posteggio coloro che intendono recarsi al centro di Porto Maurizio. Non a caso, nei giorni scorsi, è nato il comitato per la vivibilità di Porto Maurizio e corre voce, da confermare, che Via Acquarone diventerà senso unico in modo da creare spazio per nuovi posteggi.
Bisognerà verificare, nel caso, e tenere d’occhio le eventuali strisce per vedere se saranno bianche (posteggio gratis) o blu (posteggio a pagamento).
Mi viene da sorridere quando qualche anno fa si parlava del problema del traffico a Imperia e si diceva che le rotonde avrebbero risolto in parte il problema.
Nel frattempo, però, il posteggio di Piazza del Duomo è fermo perché sono state scoperte le antiche mura del Parasio; in Via Cascione si stanno per aprire nuovi cantieri che sottrarranno ulterori parcheggi, quindi direi che il problema è assai grave e oltre a chiedermi dove farne di nuovi, mi domando se non sarebbe il caso di trovare il modo di evitare che la città sia così intasata dalle auto.
Eppure un ex assessore del PDL che comincia per “Broc” e finisce con “coletti”, si preoccupa di come smaltire il traffico in Piazza d’Armi e a Castelvecchio chiedendo di completare al più presto la bretella di via XXV Aprile.
Guarda la pagliuzza e non vede la trave: è lo stesso che viene alla fontana di Clavi a fare rifornimento d’acqua e non si accorge che se non ci fosse qualcuno della frazione a pulirla alla buona, tra qualche mese non potrebbe neanche più arrivare al rubinetto.

Scritto da Angelo Amoretti

17 ottobre, 2012 alle 12:33

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Firme e comitati

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Facciamo un po’ di ordine perché sennò non ci capiamo più niente: il tema è il parcheggio di via Acquarone che sparirà quando verrà costruito il Palasalute.
Titolo de La Stampa del 30 gennaio 2012: “Raccolta di firme contro il Palasalute in via Acquarone“.
Quindi il problema è il Palasalute in sé e già comincio a capirci poco perché di lui si parlava già dai tempi dell’ospedale unico e nessuno, qua nella ridente Imperia, mi pare avesse detto “beh” al riguardo. Si sapeva che sarebbe stato costruito e si conosceva anche il sito, ma andava bene così. Poi ci si è svegliati, o forse si dorme ancora e si sogna che è una meraviglia.
In effetti si continua a non capire bene se, come scrive La Stampa del 30 gennaio, si tratta di un “NO ASL” o di un “LASCIATE UN PARCHEGGIO”, ma tant’è, la raccolta di firme è annunciata.
Infatti il giorno dopo, sempre sullo stesso giornale, il titolo è: “Palasalute, il caso dei parcheggi – Caratto e Aimo: un’alternativa per la sosta durante il periodo dei lavori“.
Loro hanno capito tutto: il Palasalute si farà, ma almeno dateci un’alternativa temporanea!
Loro sono Riccardo Caratto, presidente del CIV di Porto Maurizio, e Luciangela Aimo, presidente del comitato S. Maurizio. Non è ancora pervenuto il parere del presidente del comitato Parasio e neppure quello del Borgo Capuccini (esisterà sicuramente).
I due lungimiranti commercianti forse hanno dimenticato che nei progetti dell’amministrazione c’è la pedonalizzazione di Via Cascione e vorrei capire come pensano di avere clienti nei loro negozi se i parcheggi diminuiranno (quello di Piazza Duomo credo che non basterà).
In ogni caso oggi su La Stampa: “Via Acquarone, firme per il park“.
E già è cambiato qualcosa.
Intanto veniamo a sapere ufficialmente che “partirà presto la raccolta di firme“, il che significa che quando era stato annunciato la prima volta, c’era stato un disguido, un difetto di comunicazione, chiamatelo come volete.
Giuseppe Franciosi è il promotore e siccome è un amico, spero che non si arrabbierà se scrivo qua che non sono riuscito a capirci niente in quello che chiede. Cioè, cazzo, (e mi scuso per la parola cioè) mettetevi meglio d’accordo con il giornalista: non vogliamo il Palasalute; lo vogliamo però la zona è a rischio esondazione per via della tombinatura del Rio Artallo che dovrà essere rifatta. Per cosa le raccogliamo ’ste firme?
Per niente perché a quanto pare non si raccolgono più.
Il Secolo XIX di oggi, 8 febbraio 2012: “Palasalute, il Civ ora frena, niente raccolta di firme“.
Ma era Franciosi che voleva raccogliere le firme o il Civ? Stando a quanto riportato da La Stampa era Franciosi e quindi il Civ può dire ciò che vuole, perché se domattina qualcuno si sveglia e si mette a raccogliere firme, cosa fanno, gli strappano i fogli della raccolta? E io mi baso su quello che leggo perché carta canta e se stona son cavoli di chi l’ha scritta.
In ogni caso una cosa l’ho capita: bisogna fare le cose con ordine.
Uno penserebbe di avere come referente una parte politica, gli viene spontaneo chiedersi: “Perché non ne parliamo con il tale consigliere o assessore, gli presentiamo il problema e insieme studiamo alternative e strategie (anche di comunicazione)?”.
Solo che anche questo è un segnale sintomatico: ai politici non ci si rivolge più, ci è passata la voglia. E questo dovrebbe far riflettere tutti.
Se si vuole ottenere qualcosa, volere o volare, c’è bisogno della politica e la politica non la fa un comitato o una raccolta di firme. Nel contempo la politica non deve assentarsi o defilarsi, sennò poi si cercherà di arrangiarci senza di lei. E andremo tutti poco lontano.

Scritto da Angelo Amoretti

8 febbraio, 2012 alle 18:22

Pubblicato in Ambiente

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Più palazzi, meno parcheggi

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Il prossimo giugno partiranno i lavori per il nuovo Palasanità in via Acquarone. Il via libera è stato dato dalla Regione i giorni scorsi e il problema principale per chi a quella zona ci tiene, è dato dalla probabile sparizione dell’ampio parcheggio, a due passi dal centro.
E’ così iniziata una raccolta di firme affinché si possa trovare un’alternativa, che Giuseppe Franciosi ha spiegato su La Stampa di lunedì scorso:

Con i soldi dell’Imperia Servizi destinati al parcheggio di Piazza Duomo, si potrebbe far costruire due solettoni creando un parcheggio con una capienza di 3 mila vetture e con 80 posti per i bus in modo da favorire il turismo e le realtà economiche. Portando a termine un’operazione del genere si svilupperebbe un giro d’affari per gli esercenti e potrebbero nascere nuovi punti vendita, assicurando ricchezza a tutta la città. Questa idea è condivisa da molti commercianti e proprietari immobiliari.

Infatti su La Stampa di oggi, Riccardo Caratto, presidente del Civ di Porto Maurizio, uno che il campanilismo non sa neppure cosa sia, il provincialismo ancora meno, conferma:

Non siamo noi a poter dire se sia giusta quella collocazione e se il progetto sia tecnicamente possibile. Di certo non possiamo lamentarci per il fatto che si voglia realizzare una struttura del genere, una volta tanto, a Porto Maurizio e non a Oneglia. Come consorzio dobbiamo ancora parlare in Consiglio. L’unico dubbio che ho è quello della perdita di posti auto in quella zona.

C’è da registrare anche la presa di posizione di LMCP che ultimamente, diciamo da quanto ha iniziato a fare la consigliera comunale, è purtroppo un po’ sparita dalle scene. Mi riferisco alle dichiarazioni di Luciangela Aimo: “Se è in corso una raccolta di firme da parte di persone contrarie bisogna avere la sensibilità di ascoltare le moivazioni. E’ vero che a Porto Maurizio abbiamo bisogno di strutture e quindi non è il caso di vederle realizzate a Oneglia“.
Luciangela è un’altra di quelle che ha archiviato tutte le parole che finiscono in “ismo”, compreso il campanilismo e il suo cuore ormai batte in tutta la città. Però la bella consigliera non dice tutta la verità quando afferma che “il parcheggio di Piazza Mameli è attualmente poco utilizzato“.
Lo sa dov’è Piazza Mameli? Perché forse sono io che confondo le piazze, ma direi che a trovare un parcheggio in quella piazza sia impresa alquanto ardua.
In ogni caso avrei piacere di sapere:
1) Dove si raccolgono le firme, così un autografo ce lo metto pure io;
2) Dove stavano i signori sopra citati quando si lottava, anche attraverso il piccolo di queste pagine, contro l’ospedale unico.

Scritto da Angelo Amoretti

1 febbraio, 2012 alle 11:38

Palasalute o Palasanita’: qualcosa non va

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Lo scorso 20 luglio Carlo Alessi ha firmato in fretta e furia un articolo apparso su Sanremonews [forse visibile ancora qua e sicuramente qua] in cui scriveva che l’Amministrazione Comunale è talmente convinta dell’utilità del Palasanità che ha predisposto tutta una serie di opere inerenti al progetto.
Oggi, sempre su Sanremonews, Diego David ci informa che la Lega Nord sta cercando alternative per il sito dove dovrebbe sorgere il Palasalute e che la vecchia sede della Banca d’Italia in via Cascione potrebbe essere ideale.
Se per Palasalute si intende Palasanità, qualcuno sta facendo un po’ di confusione e sul punto non vedo sincronismo tra Lega Nord e Pdl.
Intanto la comunicazione. Chi l’ha scritto quel pezzo firmato da Carlo Alessi? I consiglieri della Lega lo hanno letto oppure no? E se adesso colui [o coloro], che aveva scritto il pezzo del 20 luglio legge che la Lega sta cercando siti alternativi, che fa?
Visto che gli uomini del Carroccio, come li chiama David, fanno parte della maggioranza, ne avranno parlato con gli uomini del Pdl?
Si attendono sviluppi.

Scritto da Angelo Amoretti

24 luglio, 2009 alle 18:09