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Più uacche, meno vitelli!

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Leggo sul Secolo XIX che il Sindaco Capacci ha gentilmente chiuso in faccia la porta del porto all’imprenditore Paolo Vitelli: «Questa amministrazione non rilascerà concessioni a soggetti privati ma solo alla nostra società in house».
Prendiamo nota e conserviamo con cura queste parole, il tempo ci dirà se valevano o no.
Sul blog di Marco Preve leggo che il Vitelli [scrivo come fossi un g.i.p. sulla jeep nda] sarebbe stato contattato [il condizionale è d'obbligo] da Eugenio Minasso e Paolo Strescino, che stanno nel Nuovo Centro Destra di Angelino Alfano senza quid.
E mi rendo conto che quando arriva qualcuno nella nostra ridente città, peraltro molto aperta e accogliente [ti sorridono tutti, anche se non ti conoscono e, ovviamente, tutti sanno tutto di tutti e siamo tutti ricattabili, abbiamo una paura che fa novanta!] c’è sempre qualcuno che lo manda: un mandante.
Ricordate la storia dei commissari mandati da chissà chi ad aiutare la Polizia Postale quando svolgeva l’inchiesta sul porto?
Chi aveva mandato Caltagirone, Colussi, i due superagenti e, di recente, il Vitelli? E lascio perdere, per carità di Dio, altri mandati da chissà chi anni e anni fa.
Non lo sapremo mai.
L’unica consolazione è che spesso i mandati vengono ri-mandati al mittente. E i mandanti rosicano, probabilmente.
Ora non so se dire “bravo” al Sindaco perché purtroppo mi sono accorto che spesso si scrivono cose che poi vengono smentite dai fatti e il sottoscritto, a differenza di altri che sono più “scafati”, si vergogna e non sa più da che parte sbattere. Ma in ogni caso, ripeto: staremo a vedere gli sviluppi della faccenda.
Per quanto riguarda Strescino, ormai sono arrivato alla conclusione che o è sfigato o porta sfiga (ma anche tutte e due).
Il Vitelli è tornato a casa con la coda tra le gambe; il Caltagirone è finito al fresco e il Siena Calcio, che era venuto a fare un triangolare a Imperia, giusto come il porto, è fallito.
Mi bevo una Vittelloise, “l’eau qui chante et qui dance”.

Scritto da Angelo Amoretti

16 luglio, 2014 alle 12:21