Archivio per tag ‘Parco-urbano’

La Giornata nazionale dell’Albero

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Gli Assessori Emilio Broccoletti (Assessorato al verde) e Antonello Ranise (Attività educative) saranno i mattatori della giornata che vedrà come protagonisti i giovanissimi studenti delle scuole materne e elementari del comune che, accompagnati da 35 insegnanti, metteranno a dimora 20 piante di tigli nel Parco Urbano “in sostituzione di altre che purtroppo non hanno attecchito” dichiara l’assessore amico del verde a Sanremonews.
Ora, se si volesse fare una battuta, sarebbe facile: così tra qualche anno si potranno tagliare anche quelle.
Ma i punti sono altri: perché non hanno attecchito? C’è l’esperto agronomo che magari con una piccola consulenza da dieci/venti mila euro sa spiegarcelo? Il Parco Urbano in che stato è?

Scritto da Angelo Amoretti

20 novembre, 2011 alle 18:22

San Leonardo, altalene e cemento

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E’ stata ritrovata l’altalena per bambini data per scomparsa tempo fa dai giardini Dante Novaro, in via Lamboglia, al Prino.
La birichina si è trasferita ai giardini Città di Rosario, in via Nizza.
Sono andato a controllare anche per accertarmi delle sue condizioni: sta benissimo. Infatti nel parco, che è uno dei più belli di Imperia, ben curato e accogliente, non c’è ombra di bambini. Non ho visto neppure cani e manco un maniaco a pagarlo oro, tanto per aggiungerlo alla collezione.
Questa cosa dell’altalena mi ha fatto pensare a quando c’era Lui (quello vero, non il fake dei giorni nostri) per il quale spostavano le vacche da una fattoria all’altra per fargli credere che a vacche ce la passavamo bene. Anche oggi non possiamo lamentarci, ma le vacche del terzo millennio non sono quadrupedi e neppure ruminanti.

In città ho notato un grande manifesto affisso dal Comune con su scritto: “San Leonardo, la tua città ti festeggia”.
In effetti festeggiamenti ce ne sono, ma credo che se il buon Leonardo fosse ancora vivo, lascerebbe di nuovo la sua città natale e invece di scrollarsi la sabbia dai sandali, per non portarsene neppure un granello dietro, oggi come oggi, se passasse dal suo parco urbano, dai sandali scrollerebbe cemento e cacca.

A proposito di cemento. Trovo curioso che il Sindaco, dopo le discussioni via stampa con Valerio Romano della compagnia Maresca che diceva che nel porto di Oneglia è più utile avere un cargo pieno di cemento piuttosto che uno yacht semivuoto, abbia preso la cosa di punta e voglia fare analizzare il suddetto cemento dall’Arpal per accertarsi che non inquini. E ho scoperto di avere un sindaco che è contro il cemento. Ma quello via mare, quello su strada va benissimo. In effetti con tutto quello che sta ancora colando, mi sembrava strano che il primo cittadino ce l’avesse in toto con lui.

Scritto da Angelo Amoretti

22 novembre, 2010 alle 12:46

San Leonardo super partes, Mussolini idem

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Ieri c’è stata la cerimonia ufficiale dell’intitolazione del parco urbano a San Leonardo.
Su Riviera24, dopo aver scritto che “il nuovo parco urbano di Imperia e’ considerato il trait-union tra gli agglomerati urbani di Oneglia e Porto Maurizio, storicamente divisi e oggi uniti da un parco e da un santo considerato ’super partes’ rispetto alle due località” Fabrizio Tenerelli riporta quanto scritto da Wikipedia su la storia, il culto e la vita di San Leonardo da Porto Maurizio dove a un certo punto, alla voce “leggende” si legge:

La prima versione biografica diffusa narra che Leonardo, ad un certo punto della sua vita, per vicende che lo misero in discussione ed in lite con alcuni concittadini, decise di abbandonare Porto Maurizio e che prima di imbarcarsi e lasciare il suolo portorino, si scrollasse i sandali così da non portare con sé “…nemmeno la polvere di quel posto…”

Un pensiero va anche a Sanremonews che in articolo a firma Diego David ci informa dell’idea del Ministro Claudio Scajola suggerita agli amministratori: “Dovreste cercare di vendere qualcosa che non serve per acquistare il Palazzo delle Poste questo sia allo scopo di preservarne il patrimonio architettonico che rappresenta che per accorpare gli uffici comunali“.
Nell’articolo si legge anche:

Scajola ha poi ricordato,come il Palazzo delle Poste e l’attuale Palazzo comunale con la passeggiata sottostante fossero stati progettati dagli architetti di Mussolini per meglio favorire l’unificazione anche fisica della città avvenuta sul piano amministrativo nel 1923 suggerendo nel suo intervento all’amministrazione di esporre i progetti custoditi negli archivi, magari in occasione della ricorrenza del santo patrono.

Un santo e un duce che uniscono. Che bello.
Quando ho letto il resoconto mi sono domandato: “Ma il comune ha ancora qualcosa che non serve, da vendere?” A quanto pare sì e la cosa mi riempie di gioia.
L’altra cosa che mi ha fatto felice è stata la dichiarazione del Sindaco riguardo al depuratore:

Una volta concluso il depuratore, parliamo di fine 2010, inizio 2011, allora potremo ragionare sulla copertura dello stesso, per rendere il parco ancora piu’ grande e aprirlo a famiglie, bambini e anziani, migliorando la vivibilita’ di Imperia.

Scritto da Angelo Amoretti

21 dicembre, 2009 alle 16:55

San Leonardo da Porto Maurizio [II]

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Sulla questione del nome dato al Parco Urbano di Imperia Sanremonews ha fatto una breve inchiesta tra i frequentatori, dalla quale è emerso che la maggior parte degli intervistati sono d’accordo sul nome scelto, quello di San Leonardo.
Dopodiché il Sindaco, visti i risultati, si è dichiarato soddisfatto, ha fatto un po’ di confusione, a mio giudizio, su questioni politiche che forse solo lui ha visto e, secondo Diego David, ha dato una stoccata al consigliere Giorgio Montanari [che su Facebook aveva raccolto 1458 iscritti favorevoli a intitolare il Parco a Fabrizio De André, tanto per dire] dichiarando:

Non vedo, poi, le figure di certi cantautori cosa abbiano a che fare con Imperia”.

E ha ragione. Infatti, come è noto, Dante Alighieri era nato alla Fondura; Giocchino Rossini alla Marina; Teodoro Roosevelt al Prino; Giuseppe Garibaldi al Parasio; Amerigo Vespucci alle Ferriere; Andrea Doria alla Spianata e tutti hanno avuto qualcosa a che fare con Imperia e soprattutto non erano cantautori.

Scritto da Angelo Amoretti

14 novembre, 2009 alle 15:17

San Leonardo da Porto Maurizio

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La commissione toponomastica [che funziona come spiegato da Roberto Moriani qui], su suggerimento della Giunta, ha deciso: il Parco Urbano di Imperia sarà intitolato a San Leonardo da Porto Maurizio.
Con tutto il rispetto, qualcuno mi spiega:

1) Come può un Santo con un nome così, unire una volta per tutte i rioni [avete letto bene: rioni] di Oneglia e Porto Maurizio come è nelle intenzioni di chi l’ha tirato fuori dal cilindro?

2) Perché ostinarsi con un Santo che quando andò via da Porto Maurizio scrollò ben bene i sandali perché della sua città non voleva portarsi dietro neppure un granello di sabbia?

3) E’ successo qualcosa dopo che il Santo di cui sopra è stato scelto come patrono di Imperia?

4) Siamo ancora lì a trifolarcelo con Porto e Oneglia? Durerà ancora tanto?

5) Come mai la Giunta ha così poca fantasia e per una volta, sorprendendoci, non ha scelto di intitolare il Parco a Fabrizio De André su cui peraltro c’era stata una scelta bipartisan tra i consiglieri comunali Giorgio Montanari e Giuseppe Fossati?

Grazie.

Scritto da Angelo Amoretti

11 novembre, 2009 alle 16:39

Bandiera nera: è polemica

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A seguito delle critiche di Legambiente, di recente ci sono stati due interventi su la Stampa: uno di Carlo Conti, direttore generale della Porto di Imperia SpA e l’altro di Giuseppe Zagarella, consigliere comunale del Partito Democratico:

Carlo Conti
Nuovo Porto di Imperia – Critiche da parte di Legambiente che assegna all’opera la “bandiera nera”.
Debito al Demanio, la spa ha pagato.
Il direttore Conti: “Versati 400 mila euro, siamo già pronti a presentare ricorso”.

E’ una nuova nuvola nera quella che si è affacciata sul porto di Imperia: una nuvola che ha preso la forma di 400 mila euro. Ma che non ha portato i temuti temporali, dissolvendosi subito come nebbia al sole. Il mancato pagamento al Demanio da parte della Porto di Imperia spa di un canone per concessioni che sfiora di poco il mezzo miliardo di euro si è tramutato in un pagamento immediato. Il direttore generale della società, Carlo Conti, conferma: «E’ tutto risolto. Ma bisogna subito chiarire che non si tratta di un caso imperiese come a molti piacerebbe pensare, bensì di una diatriba a livello nazionale che riguarda i canoni di concessione e le relative cifre da pagare. E considerato il clima politico che c’è a Imperia, dove anche su fatti di natura squisitamente amministrativa si cercano sempre strumentalizzazioni, la decisione è stata questa: abbiamo immediatamente pagato quanto dovuto al Demanio ma in maniera condizionale, per essere pronti a pretendere il rimborso di parte della cifra che secondo noi non è affatto dovuta».
E se la nuvola si è dissolta in un batter d’occhio, resta lo sventolio di una «bandiera nera». Proprio ieri Legambiente da Roma, nell’ambito del dossier «Mare Monstrum», presentato in occasione della 24ª edizione di Goletta Verde che ha riscontrato purtroppo gravi situazioni di tutta Italia, sul tema «cemento divoratore di litorali» ha citato anche il porto di Imperia, descrivendo l’opera con parole molto dure: «La Porto di Imperia spa ha realizzato uno degli approdi più grandi, con oltre 1000 posti barca, una mega speculazione con un danno pesante al territorio costiero e all’ambiente marino».
E’ così? Di fatto il porto turistico di Imperia, con tutte le opere a terra, cambierà il volto della città, e non è certamente necessario rivolgersi alla Sibilla Cumana per capire che alla fine lo farà sicuramente in meglio. Finora il porto turistico in costruzione ha portato un Parco urbano molto esteso, a ridosso del mare, che lo stesso presidente della Regione Claudio Burlando, il quale non è certo a capo di una giunta di centrodestra, al momento dell’inaugurazione la primavera scorsa, ha definito con parole d’entusiasmo. Inoltre, quando l’opera sarà finita occuperà, si spera in maniera paesaggisticamente accettabile, l’area del Golfo che già dal 1800 veniva indicata come luogo dove ospitare un unico, grande porto. L’idea però era diversa: lo scalo avrebbe dovuto essere commerciale. Erano persino stati stesi binari per i treni che avrebbero dovuto portare la merce a quelle fabbriche ora estinte come dinosauri. E, infatti, cambiando i tempi, con l’avvento dell’era post-industriale, il progetto si è giustamente modificato in nautica da diporto. Lo stesso presidente Burlando aveva evidenziato che paradossalmente l’intero Ponente disponeva di meno posti barca rispetto a un solo porto della Costa Azzurra. E il nuovo scalo di Imperia dovrebbe, da solo, dare una risposta alle esigenze, avendo circa 1300 posti barca. A Imperia, mai accaduto prima, persino nelle bacheche delle agenzie immobiliari ora compaiono avvisi di vendita di imbarcazioni da diporto. Segno di un mercato – crisi permettendo (non bisogna dimenticare che molte famiglie non riescono ad arrivare neanche alla seconda settimana del mese) – in espansione.
La Stampa, 27 giugno 2009

Giuseppe Zagarella
“Il Parco urbano è stato una vittoria della città”
Il Partito democratico, la forza di opposizione più importante in Consiglio comunale, interviene sul parco urbano e sul porto di Imperia, specificando che «il Porto non ha affatto regalato il parco urbano». Dice sarcasticamente Giuseppe Zagarella: «Nella mia totale incapacità di comprendere, non ero riuscito a capire che la Porto di Imperia ci avesse regalato un Parco Urbano. Chissà perchè mi pareva addirittura di ricordare che qualcuno, Porto di Imperia inclusa, volesse fare in tutta la superficie del parco un vero e proprio campo da golf a 9 buche più un campo pratica, e che a causa di “4 scalmanati retrogradi” e di un’intera città illuminata, la Regione avesse imposto il rispetto delle prescrizioni, compresa quella di realizzare un parco aperto a tutti, e non un golf».
Zagarella aggiunge: «Continuo, inoltre, a non comprendere perchè per qualche strano motivo pseudo giuridico e pseudo amministrativo, la Porto di Imperia dopo aver sottoscritto un contratto di concessione demaniale, avrebbe dovuto essere esentata dal pagamento dei canoni. Ma tant’è: in buona linea di continuità con le tecniche di illusionismo portate avanti negli ultimi 10 anni dalla vecchia amministrazione comunale, anche questa si adegua. E non mi stupirà quando, se come io auspico, quell’obbrobrio che rappresenta il capannone oggetto del nostro esposto dovesse essere abbassato, in prima linea ci saranno gli stessi amministratori, nuovo sindaco in testa, a spiegarci come grazie a loro, la città non deve sopportare brutture ambientali o sfregi paesaggistici».
La Stampa, 29 giugno 2009

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A proposito del parco urbano. In una intervista apparsa su la Riviera del 19 giugno scorso, l’ex consigliere Gabriella Badano, alla domanda “Com’è cambiata la politica in questi anni?” risponde: “Si è deteriorata. Molti cittadini hanno chiesto aiuto all’opposizione perché scontenti dell’amministrazione Sappa e poi hanno votato Strescino. Forse non hanno capito che in questo modo perderanno il parco urbano, che diventerà una sorta di recinzione di un campo pratica di golf [...]
Il parco urbano è temporaneo o definitivo?
Mi piacerebbe avere spiegazioni in merito.

Scritto da Angelo Amoretti

30 giugno, 2009 alle 9:56

Pubblicato in Attualità

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I risultati finali del sondaggio

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Si è concluso oggi il sondaggio “Vuoi il campo da golf nel parco urbano?
Come potete vedere i “No” del visitatori sono stati 202 (l’83%) , mentre  40 (il 17%) sono stati i “Sì”.
Per quanto possano valere i sondaggi online, credo che non ci sia bisogno di ulteriori commenti: i visitatori di ImperiaParla preferirebbero che non ci fosse il golf e prendo atto anche delle parole dette in proposito dall’Assessore al Bilancio Rodolfo Leone al Secolo XIX lo scorso martedì 18 novembre: “Certo, se si dovesse arrivare al punto di decidere veramente se costruirlo o meno…non è detto che si faccia un referendum popolare. Ma, per ora, il parco urbano è questo»“.

Vuoi il campo da golf nel parco urbano?

  • No (83%, 202 Votes)
  • (17%, 40 Votes)

Totale votanti: 242

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Scritto da Angelo Amoretti

22 novembre, 2008 alle 23:44

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Il Secolo XIX sul sondaggio di ImperiaParla

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Nel ringraziare GI.BR., che suppongo essere Giorgio Bracco, trascrivo con piacere l’articolo pubblicato oggi da Il Secolo XIX sul sondaggio che vedete nella barra laterale del blog:

IL BLOG ”IMPERIAPARLA”
SONDAGGIO SUL WEB
NOVE SU DIECI CONTRARI AL CAMPO DA GOLF

Campo da golf sì, campo da golf no. L’idea di dotare l’appena inaugurato (e chiuso di sera e di notte) parco urbano di lungomare Vespucci di un impianto sportivo non è una novità. Così come non è una novità la diatriba tra maggioranza e minoranza, l’un contro l’altra schierate (Sappa e compagni sono per il sì, l’opposizione per il no). E mentre l’ipotesi di ricorrere a un referendum popolare, caldeggiata da politici e amministratori locali, sembra lontana dall’essere attuata in tempi brevi, sul web qualcuno ha deciso di anticipare i tempi lanciando un sondaggio vero e proprio su chi è favorevole e chi no al campo pratica per il golf. Il sito ImperiaParla, forse il blog cittadino più frequentato e visitato dai navigatori ponentini, sta proponendo da qualche tempo la domanda “Vuoi il campo da golf nel parco urbano?” A dimostrazione di un certo interesse da parte degli imperiesi, i contatti con il sondaggio web in questione sono quotidiani e piuttosto numerosi. Per la cronaca, a ieri pomeriggio intorno alle 16 e 30, la supremazia dei contrari sui favorevoli era schiacciante: 88%contro 12%.
«Il sondaggio non ha un valore statistico, si tratta di rilevazioni non basate su un campione elaborato scientificamente», scrivono sul sito i titolari del sito ImperiaParla.
Sarà ma, senza dubbio, visto e considerato che l’accesso è libero a tutti e il voto è assolutamente segreto, la tendenza potrebbe anche non essere così distante dalla realtà. Tutto è opinabile, ancora di più se viaggia sul web, mezzo di comunicazione che fonda la sua ragione di esistere proprio sull’”incontrollabilità” delle fonti ma anche sulla totale libertà delle stesse. Resta il fatto che, sino a prova contraria, il sondaggio di ImperiaParla, sino ad oggi, è l’unico riferimento, l’unico termine di paragone, limitato sin che si vuole, per chi vuole confrontarsi sul “problema”, ammesso che lo sia, del campo pratica di golf. D’altro canto, era stata proprio l’associazione Amici del Golf a proporre l’ipotesi di ricorrere, on line, al sondaggio: sì o no a un campo da golf a Imperia. Specificando, tral’altro, che seppur il parco urbano appare oggi la soluzione più idonea per spazio ed economicità di gestione l’impianto potrebbe comunque essere ospitato benissimo in un’altra zona della città. L’opzione di realizzare un campo da golf, in scala ridotta, all’interno del parco urbano, era stata perseguita sin dall’avvio del progetto complessivo del waterfront dall’amministrazione Sappa. Poi, dopo che l’opposizione ne aveva osteggiato la costruzione e la Regione aveva bocciato il disegno, la proposta è tornata prepotentemente alla ribalta nel corso della cerimonia di inaugurazione del sito, un mese fa. Sia il sindaco, sia gli assessori Gaggero e Luca Lanteri avevano infatti ributtato in gioco la palla, riproponendo con forza e rinnovato vigore la proposta golf.
GI.BR. – Il Secolo XIX, 9 novembre 2008

Qui c’è l’articolo nella sua forma originale.

Scritto da Angelo Amoretti

9 novembre, 2008 alle 11:28

Lettera aperta dell’Arci ai cittadini e alle istituzioni

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Nel ricordarvi che nella barra laterale si può votare se si è favorevoli o no al campo da golf, pubblico la lettera che l’Arci provinciale ha scritto ai cittadini e alle istituzioni:

L’ARCI Provinciale di Imperia si associa all’appello che numerosi cittadini e consiglieri comunali della Città hanno rivolto al Signor Sindaco di Imperia, Luigi Sappa, al fine di vedere al più presto completati i lavori al nuovo Parco Urbano.Tutta la città attende con interesse di vedere ultimati i lavori al grande parco cittadino, comprensivo dell’area che sarà recuperata grazie alla copertura del depuratore, oggi pienamente finanziato, e del settore antistante, che dovranno essere arricchite della presenza di viali alberati di boschetti e piazzette immerse nel verde.La Presidenza Provinciale Arci, ritenendo tale intervento necessario e urgente, auspica che il Comune provveda a reperire i fondi necessari. Arci Imperia rileva con soddisfazione la disponibilità ad intervenire della Regione Liguria, assicurata pubblicamente dal suo Presidente, Claudio Burlando, in occasione della cerimonia di inaugurazione.L’Arci Provinciale Imperiese, ritenendo opportuno il coinvolgimento delle realtà sociali e culturali della città, invita a riflettere sulle seguenti ipotesi di lavoro:
- la possibilità di realizzare una gestione partecipata del Parco col coinvolgimento, nelle forme meglio ritenute, di altre istituzioni, di associazioni e di cittadini. Ci rivolgiamo alle istituzioni scolastiche, ai gruppi di protezione civile, alle società sportive (in special modo di sport popolare), alle associazioni ambientaliste e alle associazioni di volontariato culturale e di promozione sociale. In particolare ci rivolgiamo con interesse alle associazioni “Scout” che hanno nel proprio Dna la difesa dell’ambiente e della natura, considerando che anche al nostro mondo Arci appartengono dirigenti e volontari che provengono dall’esperienza “scout”

-Alle scuole potrebbero essere affidati porzioni del parco per la realizzazione di percorsi educativi; si può ragionare intorno al recupero di risorse grazie alla gestione di un paio di campi per il calcetto; mentre associazioni ambientali e culturali qualificate potrebbero garantire la cura e la promozione di aspetti naturalistici e scientifici del sito;
- stabilire a carico della “Porto di Imperia spa” l’assicurazione di risorse per la gestione da parte del Comune del Parco, che non a caso è stato concepito all’interno dell’area verde interportuale e che costituirà risorsa del cui grande valore si gioveranno l’utenza del nuovo porto turistico e l’intero fronte mare.

- il Centro di Educazione Ambientale potrebbe altresì disporre di un proprio infopoint nell’area più interna (per l’appunto, quella che rimane da realizzare) e così garantire un prezioso servizio di informazione e documentazione;

- per le esigenze di vigilanza, senza ricorrere per forza a telecamere, oltre al servizio garantito dalla Polizia Municipale, è possibile chiamare utilmente in causa i ‘nonni vigili’ o i volontari di sodalizi impegnati nell’autogestione dei servizi. Desta, evidentemente, viva preoccupazione nella cittadinanza la questione legata alle esigenze di cura e manutenzione del parco: queste ipotesi di lavoro assicurerebbero alcune possibili soluzioni, nell’obiettivo di conseguire un notevole risparmio economico ed accrescere il senso civico. A questo guarda con convinzione e fiducia l’Arci, alla partecipazione attiva della cittadinanza nelle scelte politiche e amministrative e alla gestione responsabile e condivisa del bene pubblico. L’Arci è a disponibile al confronto e auspica il più ampio coinvolgimento della cittadinanza.

Imperia, 29 Ottobre 2008

Scritto da Angelo Amoretti

30 ottobre, 2008 alle 9:09

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L’Associazione Amici del Golf propone un sondaggio

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L’Associazione “Amici del Golf Imperia” propone di fare un sondaggio sul campo da golf e scrive a Sanremonews che apre così: “Perché non facciamo un sondaggio per sapere cosa ne pensa la gente delle strutture da golf a Imperia?“.
Solo che andando avanti nella lettura si viene a sapere a chi dovrebbe essere posta la domanda:”gli albergatori cosa ne pensano? i commercianti? gli artigiani? le agenzie di viaggio, i costruttori, le agenzie immobiliari. Insomma, il tessuto economico della città di Imperia cosa ne pensa?” perché secondo un ragionamento tutto da verificare “il turista è quello che occupa gli alberghi, che transita con la barca, che magari acquista la seconda casa, che fa shopping in centro: tutto ciò genera reddito e benessere, per tutti. Sono anni (il web ne è il testimone migliore…) che alcuni tour operator si sono specializzati nelle vacanze legate al golf, ad esempio!“.
Sugli occupanti di alberghi e chi fa shopping in centro chiederei prima al Presidente provinciale di Federalberghi, Americo Pilati. Ultimamente non è parso molto contento dei dati sulle presenze turistiche negli alberghi.
Sullo shopping in centro avrei qualche dubbio, ma basta chiedere a Confesercenti e vediamo quanti negozi rimarranno ancora aperti da qui al 2011, per esempio.
Ma a parte ciò, che potrebbe anche essere discutibile, la cosa che mi colpisce di questa fantomatica Associazione, è che farebbe il sondaggio fra “il tessuto economico della città“.
I cittadini, a quanto pare, non sarebbero presi in considerazione. Quelli che nelle bollette dell’acqua continuano a pagare un depuratore che non c’è, quelli che pagano le tasse senza avere quasi nessun servizio in cambio, non esistono.
E’ fisiologico che ognuno cerchi di portare acqua al suo mulino, ma è triste non sentire dire da nessuno, tanto per fare un esempio, che abbiamo un entroterra a pochi chilometri dal mare da valorizzare, da far conoscere, da far entrare parte integrante del tessuto culturale della città.
Gli anonimi Amici del Golf Imperia scrivono che a loro non importa dove sia fatto il campo, ma “la zona del parco urbano, viste le sue dimensioni e anche la sua delicata (e non certo economicissima) gestione, potrebbe essere la migliore per far sorgere tali strutture: ma non è la sola e l’unica.
Bene: allora il campo da golf si faccia alle Quattro Strade e il sondaggio, ovviamente, si commissioni a Hdc-Datamedia.
Nel frattempo chiedo a voi lettori se sapete qualcosa di questa Associazione e dove si possono reperire i nomi dei componenti o perlomeno di un responsabile, così giusto per curiosità.

Update: ho inserito un sondaggio nella barra laterale. Se volete, esprimete il vostro voto.

Il sondaggio non ha un valore statistico, si tratta di rilevazioni non basate su un campione elaborato scientificamente. Ha l’unico scopo di permettere ai lettori di esprimere la propria opinione su un tema di attualità.

Scritto da Angelo Amoretti

29 ottobre, 2008 alle 16:11