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Su “miacatepittu”

16 commenti al post

La storia è nota. Il sito satirico miacatepittu è stato attaccato dai crackers per ben due volte, quindi una cosa è certa: qualcuno ha voluto oscurarlo.
Il motivo, probabilmente, lo sa solo chi ha sferrato l’attacco.
Personalmente non riesco a trovare una ragione dal momento che non avevo letto gli ultimi post e non so se possa essere stato uno di questi a indurre i crackers ad attaccarlo.
E per la verità non mi interessa più di tanto.
A me dispiace che un blog, perdipiù di Imperia, abbia avuto così breve vita.
E provo a mettermi nei panni degli autori, sebbene non conosca neppure uno di loro: proverei amarezza e delusione. Farei un esame di coscienza e mi chiederei cos’è che può aver indotto qualcuno a oscurarmi il blog.
Una volta scrissi una frase che diede fastidio a un autorevole concittadino.
Me lo fece notare, con la preghiera di rimuoverla dal blog perché offensiva, dicendo che se non lo avessi fatto, avrebbe passato la pratica al suo avvocato.
Rilessi la frase e mi resi conto che non potevo fare altro che accontentarlo, ma a posteriori, visto i tempi che corrono, non ho difficoltà ad ammettere che era stato un gran signore perché perlomeno mi aveva avvertito, senza farmi saltare il blog.
Con questo voglio dire che se i tipi di miacatepittu hanno scritto qualcosa di scomodo, beh..lo cancellino e rimettano in linea il blog.
Dai commenti qua ho capito ben poco, ma una cosa, fin da quando mi era successo quel fatto, l’ho capita: se non hai le prove di quello che scrivi, non scriverlo.
Detto questo, passata l’amarezza e dal momento che ho la testa piuttosto dura, avrei scatenato un po’ di rumore nella blogosfera e sui media, scrivendo una mail a Beppe Grillo (per esempio) e ai quotidiani, raccontando l’accaduto.
La blogosfera è ampia e eterogenea, ma quando c’è bisogno di consigli, aiuti e solidarietà, è pronta a darli.
E poi, ovviamente, avrei riaperto il blog magari su un’altra piattaforma gratuita tipo blogger o splinder, giusto per citare i più noti.
Accidenti, allora uno come Alex, tanto per fare un esempio, dovrebbe chiudere il blog e buttare le chiavi a bagno, per non parlare di tanti altri che ogni giorno se la prendono con politici, vescovi e perfino il Papa.
Il cosiglio che posso dare io agli autori di miacatepittu è il seguente: riunitevi, ragionateci su e decidete se andare avanti o no, vedendovela tra di voi che siete al corrente dei fatti.
Il mio augurio, inutile dirlo, è quello di vedere il vostro blog di nuovo online.

Scritto da Angelo Amoretti

7 luglio, 2007 alle 12:41

Pubblicato in Attualità

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Crackers a colazione

30 commenti al post

Qualche giorno fa il nuovo sito imperiese “miacatepittu.com” è stato preso di mira da pirati informatici e digitandone l’url si veniva reindirizzati sul sito di Walt Disney Italia, come mi ha fatto notare per primo ieri Luca, nei commenti al post precedente.
Turbine, nei commenti al post menzionato, scrive che ora è tutto a posto e il nuovo url è il seguente: http://miacatepittu.altervista.org.
Qualche burlone ha pensato bene di zittire un blog nato da poco.
Un blog che ha i commenti aperti a tutti e dove tutti possono esprimere la loro opinione, anche se totalmente opposta a quella di chi scrive i post, significa che è un blog aperto al dibattito, quindi sono dell’idea che al limite si può “entrare” e scrivere nei commenti ciò che si pensa, senza arrivare a estremi rimedi.
Per fortuna la libertà di parola c’è ancora. Cerchiamo di tenerci stretta almeno quella. E se non siamo d’accordo con ciò che è scritto su un blog, contrastiamolo nei commenti, oppure apriamone un altro e divertiamoci a prenderlo di mira. E’ più carino.
Certo è che qua i blog hanno vita dura: Servellu e Chetravaju sono sotto querela, Miacatepittu è nel mirino dei crackers e il webmaster del sito del Comune di Imperia deve essere andato in ferie, proprio adesso che aveva da aggiornare la home page.

Scritto da Angelo Amoretti

30 giugno, 2007 alle 15:33

Pubblicato in Attualità

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