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La Giustizia a Imperia [II]

senza commenti

Visto che lo scorso 22 ottobre 2008 i giornali locali cartacei ed elettronici avevano dato con enfasi la notizia di un consigliere comunale – Paolo Verda – rinviato a giudizio per abuso edilizio (ne avevo accennato qua), mi sembra giusto evidenziare la notizia di oggi apparsa a pagina 26 de Il Secolo XIX, piccolina, in basso a sinistra:

TRIBUNALE
Nessun abuso edilizio alla San Lorenzo: assolti Paolo Verda, Vezza e l’impresa
Erano accusati di abuso edilizio, un caso emerso nel 2004 a Pieve di Teco durante la realizzazione di un capannone. Ma di abuso non si trattava, per cui sono stati tutti assolti per non aver commesso il fatto, incluso anche il candidato sindaco del Pd, Paolo Verda, trascinato in giudizio nella sua veste di progettista. Si è concluso ieri il processo che vedeva davanti al giudice Massimo Vezza, di Alba, titolare della San Lorenzo e, in concorso con lui, all’architetto e consigliere comunale, Paolo Verda, oltre che il legale responsabile dell’impresa edile incaricata di eseguire gli interventi, Giovanni Carlo Borsa. Verda (avvocato Carlo Fossati), come Vezza e Borsa (avvocati Ponzio e Roberto) avevano sostenuto la loro estraneità ai fatti, ora riconosciuta dal tribunale.
Il Secolo XIX – 12 giugno 2009

Giusto per chiudere il cerchio.

Scritto da Angelo Amoretti

12 giugno, 2009 alle 12:20

La Giustizia a Imperia

6 commenti al post

In questi giorni mi ha colpito anche la cronaca giudiziaria di casa nostra, che per quanto riguarda i tempi dei processi, credo rispecchi più o meno l’andazzo nazionale.
Ormai quando i processi avvengono, a meno che non si tratti di delitti cruenti, non ci si ricorda più del fatto in sé.
Ovviamente premetto che non c’entra nulla il “funzionamento” del Tribunale di Imperia: per carità, se le cose vanno così sarà per cause che vengono da più lontano, ma prendiamo per esempio l’evasione di ferragosto dal carcere di Imperia di due anni fa. Chi se la ricorda più?
Eppure oggi sono stati sentiti gli accusati di aver agevolato la fuga avvenuta durante il ferragosto del 2006.
E se ne riparlerà il prossimo 5 marzo 2009.
I vigili che avevano malmenato un automobilista sono stati assolti: il fatto successe nel giugno 2002, la sentenza è di oggi. Sei anni per una sentenza riguardante una colluttazione tra due vigili e un automobilista.
Mi metto anche nei panni di chi la sta aspettando, questa benedetta sentenza: sei anni a chiedermi cosa deciderà il Tribunale per una cavolata del genere.
L’ultimo esempio, quello riguardante il processo per l’area di Pieve di Teco dove, secondo l’accusa, il patron dell’Olio San Lorenzo Massimo Vezza, l’architetto Paolo Verda e il costruttore Giovanni Carlo Borsa sono accusati di aver costruito un muro quattro anni fa.
Se ne riparlerà il prossimo 29 gennaio 2009. Per un muro: manco fosse quello di Berlino.
Non si potrebbero velocizzare un po’ questi benedetti processi? Sarebbe carino per tutti: se uno non viene ritenuto colpevole può andarsene in giro a testa alta in fretta (mi direte: “Ci va lo stesso” e va bene, questo è un altro discorso), se viceversa viene condannato, paga o sconta la sua condanna e tutto finisce lì.

Scritto da Angelo Amoretti

23 ottobre, 2008 alle 21:22