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Dica 33, ma anche 39 e 52

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Pubblico le indennità lorde 2011 degli Assessori Provinciali, del Presidente della Provincia e del Presidente del Consiglio Provinciale:

Presidente – Luigi SAPPA – € 52.058,88

Vice Presidente – Mariano PORRO – € 39.044,16

Assessore – Andrea ARTIOLI – € 33.838,32

Assessore – Giovanni BALLESTRA – € 33.838,32

Assessore – Cristina BARABINO – € 33.838,32

Assessore – Alberto BELLOTTI – € 33.838,32

Assessore – Giuseppe Paolo LEUZZI – € 33.838,32

Assessore – Giacomo RAINERI – € 33.838,32

Presidente del Consiglio provinciale- Alessandro PIANA – € 33.838,32

fonte: Provincia di Imperia

[Via: Trucioli.it]

Scritto da Angelo Amoretti

7 ottobre, 2012 alle 19:15

Pubblicato in Politica

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La Provincia di Imperia sarà soppressa all’alba del 2014

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Lo scorso 20 luglio il governo ha dunque approvato i criteri per stabilire quali saranno le province da sopprimere e quella di Imperia probabilmente sarà accorpata a quella di Savona.
Da qualche anno si parla di abolire le province, ma quando nel luglio dello scorso anno si votò sull’abolizione, il PDL votò contro e il PD si astenne [Qui].
Il Presidente della nostra, Luigi Sappa (PDL), dopo aver detto che non voleva rimanere a fare il liquidatore, si sta dando da fare per cercare di salvarla, mentre il capogruppo del PD, Riccardo Giordano, ha già avuto l’idea del nuovo nome: “Provincia delle Alpi Liguri”.
La mia opinione è che l’idea di colui che ci sta portando alla rovina (Mario Monti) sia assai discutibile e che per rimettere un po’ a posto i conti dell’Italia bisognava fare qualcos’altro anche in questo ambito. Per esempio abolire le province, chissà perché, nate negli ultimi anni e di cui pochi conoscono l’esistenza.
Ma dal momento che potrebbe essere considerato un ragionamento campanilistico, lascio perdere e mi chiedo altro. Tutti i funzionari, gli impiegati, giunte e consigli provinciali, che fine faranno? Ci sarà un travaso completo dalle province di Imperia e Savona in quella delle “Alpi Liguri”? Se così sarà, dove si risparmierà? Non sarebbe stato più utile accorpare qualche dirigenza e dimezzare gli stipendi?
Forse è un discorso inutile perché prima del 2014 ci saranno le elezioni e in Italia siamo speciali per cambiare le cose prima o subito dopo le votazioni.
Onde evitare che qualcuno perda tempo a criticare il PD locale su questo punto, qui c’è la loro proposta di riorganizzazione dell’ente provinciale presentata lo scorso 1 febbraio 2012.

Scritto da Angelo Amoretti

23 luglio, 2012 alle 15:58

Giustizia a orologeria: Giuliano (ex Presidente della Provincia) rinviato a giudizio

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Quando si dice il caso.
Giovedì 19 aprile il Secolo XIX riporta le parole che Gianni Giuliano (ex presidente della Provincia che s’inventò tutta quella schiera di dirigenti assai competenti che, nonostante tutto, chiedevano consulenze qua e là) ha pronunciato, in qualità di Presidente dell’Autostrada dei Fiori SpA (solo 30.000 euro lordi all’anno dalla Provincia), durante un incontro con alcune scolaresche:

«Autostrada dei Fiori ha festeggiato i cinquant’anni di vita lo scorso anno quando è stata creata questa autostrada ha rappresentato una rivoluzione epocale, oggi purtroppo non basta più. Il raddoppio è impossibile, per la salvaguardia dell’ambiente, per la sicurezza e per i costi. Occorre quindi puntare sulle alternative, alleggerire il traffico sull’Autofiori e potenziare i collegamenti sulle statali nord sud dal Piemonte verso il mare.
La nostra è un’autostrada innovativa, il nostro sforzo è che rimanga tale».

Sarà un caso, ripeto, ma due giorni dopo Maria Antonia Di Lazzaro (lo stesso PM che svolge le indagini sul Porto Turistico) ha rinviato a giudizio Gianni Giuliano e altri sei soggetti per reati ambientali e abuso d’ufficio riguardo la questione della discarica Ponticelli.
In sostanza il presidente dell’autostrada più innovativa degli ultimi 150 anni, aveva “di fatto autorizzato il conferimento dei rifiuti alla Ponticelli s.r.l. (la quale ne avrebbe tratto vantaggio patrimoniale), nonostante ci fosse tutta una serie di prescrizioni ambientali in atto“.
L’udienza si terrà il prossimo 26 giugno e Giuliano ha dichiarato: “Me lo aspettavo. Sono convinto che in fase dibattimentale riuscirò a dimostrare la mia innocenza“.
Lo speriamo tutti e speriamo anche che non gli venga voglia di prendere l’autostrada con destinazione ovest perché probabilmente nel lontano 1983, quando fu coinvolto nello scandalo del Casinò di Sanremo (poi prosciolto per decorrenza dei termini), prese proprio quell’autostrada per andare a fare una lunga vacanza in Francia.

Scritto da Angelo Amoretti

24 aprile, 2012 alle 12:03

L’abolizione della Provincia di Imperia [II]

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Ci sono riusciti: invece di farci discutere su come trovare i soldi per fare in modo che entro una ottantina di giorni l’Italia non sia dichiarata fallita, ci stanno distraendo con l’eventuale soppressione delle province con meno di 300.000 abitanti e l’accorpamento dei comuni con meno di 1.000 abitanti.
E tutti sono stati al gioco. Addirittura il Secolo XIX di oggi pubblica i costi dei dirigenti provinciali (cosa peraltro già fatta da la Riviera e ripresa da questo blog).
I politici nostrani programmano riunioni per decidere se accorpare la nostra provincia con quella di Savona e Cuneo oppure no e l’on. Scajola cambia idea nel giro di una settimana.
La vigilia di ferragosto, infatti, in una intervista al Secolo XIX, diceva: “Sa che cosa rispondo? Io sono dell’avviso che non dovrebbero essere cancellate solo 38 Province. Dovrebbero essere abolite tutte. Dico proprio tutte” e nell’intervista rilasciata ieri a la Repubblica:

Il decreto prevede la cancellazione di una trentina di piccole province, un palliativo che crea distonie. Dovremmo sostituirla con l’abolizione di quelle interne alle aree metropolitane che toccherebbero 24 milioni di cittadini anziché 6 con un impatto economico più sostanzioso. Dopo servirebbe una legge costituzionale per abolirle del tutto, ragionare sulla creazione di macroregioni e aree metropolitane.
[Qui l'intera intervista]

E chissà cos’altro succederà prima che il progetto si avveri, o prima del fallimento totale.
Bisogna infatti ricordare che, tanto per cominciare, per un motivo o per l’altro, le province che verrebbero soppresse sono passate da 38 a 22 e che l’eventuale decisione definitiva verrà presa dopo i risultati del censimento 2011 i cui risultati presumibilmente verranno conosciuti nel 2013.
Quindi direi che è ora di finirla con il gioco della Provincia sì/Provincia no e che dovremmo seriamente preoccuparci di come finirà l’Italia il prossimo 11 novembre.

Scritto da Angelo Amoretti

22 agosto, 2011 alle 12:43

Pubblicato in Politica

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L’abolizione della Provincia di Imperia

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Qualcuno dice che i programmi elettorali dei partiti politici siano carta straccia e generalmente viene tacciato di qualunquismo.
Ora, a pagina 20 del programma elettorale del Pdl, quello in cui Berlusconi prometteva che non avrebbe mai messo le mani nelle tasche dei cittadini, per capirci, c’è scritto “Il nostro impegno sarà all’opposto sul lato della spesa pubblica, che ridurremo nella sua parte eccessiva, non di garanzia sociale, e perciò comprimibile. A partire dal costo della politica e dell’apparato burocratico (ad esempio delle Province inutili)” e in quello del Pd, a pagina 8 “Nelle Aree Metropolitane via le Province e unione/fusione dei comuni piccolissimi“.
Quelli che piangono adesso o non hanno letto i programmi dei partiti a cui appartengono o, appunto, loro stessi li consideravano carta straccia.
Luigi Sappa, Presidente della Provincia di Imperia, avrebbe dovuto chiedere cosa s’intende per “province inutili”. Non so se lo ha fatto, ma ne è venuto fuori che Imperia è una di quelle perché, lo sapete: stando a quanto stabilito dalla recente manovra delllo scorso 12 agosto che ha fatto grondare sangue il cuore del Presidente del Consiglio, la nostra provincia, avendo meno di 300.000 abitanti, verrà cancellata.
C’è qualche eccezione e qualche deputato di maggioranza è riuscito a salvarne qualcuna: in principio dovevano essere 37, poi sono diventate 29 perché sono state salvate quelle con meno di 300.000 abitanti, ma con più di 3.000 chilometri quadrati di territorio e tra le graziate, guarda caso, c’è Sondrio, la provincia del Ministro Giulio Stranamore Tremonti.
A caldo Luigi Sappa aveva dichiarato di essere “amareggiato e deluso” e “lo dico contro la maggioranza di cui faccio parte” [Sanremonews, 13 agosto, dodici minuti dopo la mezzanotte].
Senonché, il 14 agosto, l’on. Claudio Scajola rilasciava una intervista a il Secolo XIX in cui diceva, tra l’altro, che le province andrebbero abolite tutte e con la sua nota visione europeista, auspicava una fusione tra Imperia, Cuneo e Nizza. La vecchia Occitania era alla nostra portata, bisognerebbe solo vedere se Cuneo e Nizza sono d’accordo, ovviamente.
Una volta raffreddato, visto anche il meteo non troppo adeguato di ferragosto, Sappa se ne esce, insieme a Angelo Vaccarezza (Presidente della Provincia di Savona che deve aver letto il Secolo in ritardo) e altri sindaci dei comuni di Imperia e Savona, con l’idea di un referendum affinché i cittadini possano decidere di unire la nostra provincia e quella di Savona con quella di Cuneo [Qui].
In questa nuova ottica è possibile anche la valutazione di un ampliamento della nostra regione alla Costa Azzurra poiché è territorio italiano e ligure da sempre ed è con noi contiguo e omogeneo. L’ipotesi sarebbe quella quindi di realizzare una macro struttura, una Provincia delle Alpi marittime, che da sempre è il nostro sogno, e che possa abbracciare, oltre a Cuneo, anche i territori della Costa Azzurra a noi così vicini“.
Da sempre è il loro sogno. Devono averlo fatto dopo aver letto il Secolo XIX di domenica, 14 agosto 2011.
Mancano all’appello i sindaci Leghisti.
Giacomo Chiappori, sindaco di Diano Marina, non ha ancora detto nulla. E’ alle prese con il doppo incarico (infatti, come molti sapranno, è anche parlamentare della Lega Nord e dice di voler chiedere ai cittadini cosa vogliono farne di lui: tenerlo a Diano Marina come Sindaco o mandarlo a Roma come parlamentare. (Si potrebbe mandarlo anche da un’altra parte, ma non lo faccio perché è un amico). Solo che dovrebbe fare un doppio referendum: è stato eletto Sindaco dai cittadini di Diano Marina, ma parlamentare da quelli del collegio 1 della Lombardia.
A parte ciò, la Lega è sempre stata contraria all’abolizione delle Province e l’on. Sonia Viale, la nostra conterranea sottosegretario leghista del Ministero dell’Interno, ha dettato una dichiarazione al Secolo XIX, in cui si dice dispiaciuta, ma che, visti i tempi, c’è la necessità di dare dei segnali.
Sono certo che da qua alle prossime elezioni provinciali o al prossimo censimento, le cose cambieranno ancora e aspetto con ansia.

Scritto da Angelo Amoretti

16 agosto, 2011 alle 16:27

Lo stipendio percepito nel 2010 dai dirigenti provinciali

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La Provincia di Imperia nel 2010 ha speso circa 1 milione e 318 mila euro per pagare i propri dirigenti.
Ecco le retribuzioni lorde di ogni singolo funzionario:

Giorgio Negro (segr. e dir. generale):
137.322,21

Alessandro Barla (assunto con un contratto a tempo determinato):
75.976,16

Benedetto Adolfo (vice segretario generale e dirigente del settore Affari Generali Urp Sistema Autonomie Locali):
86.266,57

Cinzia Barillà (dirigente settore amministrazione finanziaria Patrimonio):
84.715,02

Lucia Baudo (dirigente del settore segretariato Generale):
84.715,02

Giuseppe Carrega (dirigente settore Vigilanza sul Territorio):
85.434,70

Manolo Crocetta (dirigente del settore Avvocatura Affari Legali):
84.715,02

Adele De Felice (dirigente del settore politiche attive per il lavoro, formazione professionale, servizi sociali, centro per l’impiego):
84.715,02

Tommaso La Mendola (dirigente del settore programmazione, progetti comunitari e sistema informativo provinciale):
84.715,02

Francesca Mangiapan (dirigente Settore attività di sviluppo, sistema dei controlli partecipazioni societarie):
84.715,02

Luigi Mattioli (dirigente settore personale e sistema organizzativo):
84.715,02

Patrizia Migliorini (dirigente settore gestione tecnica del patrimonio immobiliare, pubblica istruzione, antisismica):
84.715,02

Claudio Perato (dirigente settore promozione turistica servizi turistici, cultura, Sport):
84.715,02

Nicla Pericle (dirigente settore appalti e contratti):
86.509,93

Michele Russo (dirigente settore viabilità, trasporti, lavori pubblici, grandi infrastrutture):
84.715,02

Ai regolari stipendi vanno ad aggiungersi anche i premi di produzione relativi al 2009, ma percepiti nel 2010 (in totale circa 188.997 euro)
A seguire ecco tutte le cifre:

Giorgio Negro: 10.972,48

Alessandro Mazzoni: 11.454,71

Anna Rossi: 11.454,71

Danilo Sfamurri
: 11.454,71

Enzo Viani: 6.204,64

Benedetto Adolfo: 11,454,71

Cinzia Barillà: 11.454,71

Giuseppe Carrega: 11.454,71

Manolo Crovetta: 11.454,71

Adele De Felice, Tommaso La Mendola: 11.454,71

Francesca Mangiapan: 11.454,71

Patrizia Migliorini: 11.454,71

Claudio Perato: 11.454,71

Nicla Pericle: 11.454,71

Michele Russo: 11.454,71

fonte: la Riviera [ci sono anche le foto, così se vi dovesse capitare di incontrarli, potrete al limite anche congratularvi]

Scritto da Angelo Amoretti

2 agosto, 2011 alle 11:41

La Provincia di Imperia dice no al nucleare [II]

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In questo post, dopo le dovute premesse, avevo scritto che anche Andrea Artioli del PDL, aveva votato contro il nucleare nell nostra provincia.
Alessandro Lanteri, in un commento, aveva fatto notare che essendo assessore, Artioli non può partecipare alle votazioni e oggi mi arriva la seguente precisazione proprio dal diretto interessato, che ringrazio per l’attenzione:

Vs. articolo “anche la provincia di Imperia dice no al nucleare”.

Ho letto il Vostro articolo relativo all’approvazione di un ordine del giorno da parte del consiglio provinciale sul tema, assai dibattuto anche per l’avvicinarsi della tornata elettorale referendaria, del nucleare.
In tale articolo, che riferisce come il consiglio provinciale si sia espresso contro il nucleare, vengo citato per evidenziare un mio cambiamento di opinione rispetto ad un ordine del giorno da me presentato, quando ero consigliere provinciale, che era invece favorevole al nucleare.
In realtà io ero e sono ancora oggi favorevole all’utilizzo pacifico per la produzione di energia dalla fissione dell’atomo controllata che si attua nelle centrali nucleari, e non faccio mistero delle mie idee.
Semplicemente, quale membro della giunta provinciale non faccio parte del consiglio e, quindi, non voto all’interno dello stesso.
Se ne avessi fatto ancora parte avrei quindi votato contro l’ordine del giorno che è stato invece approvato.
Ordine del giorno che, ci tengo a precisare, esprime legittimamante l’orientamento del Consiglio Provinciale e cui quindi darò fedele attuazione, per quanto di mia competenza, nello svolgimento delle mie funzioni di ammistratore pubblico.
Nel ringraziare per l’attenzione che vorrà dare a questa mia odierna, e nel complimentarmi per l’importante spazio di dibattito democratico che il Vostro blog rappresenta, Vi prego di gradire i miei migliori saluti.

Avv. Andrea Artioli

Pazienza, mi ero illuso.

Scritto da Angelo Amoretti

9 giugno, 2011 alle 15:13

La Provincia di Imperia dice no al nucleare

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Un ordine del giorno presentato dal Partito Democratico in Provincia, riguardo al nucleare, è stato votato compatto anche dal PDL.
Se la vista non m’inganna, a meno che non si tratti di omonimia e considerato che alla votazione fosse presente, nel PDL c’è anche un certo Andrea Artioli, colui che nel 2008 fece un ordine del giorno a favore del nucleare e che sarebbe stato disposto a mettersi una centrale nel suo giardino.
Nel frattempo deve averci ripensato e dopo tre anni ha detto no anche lui.
I miei più sentiti ringraziamenti.

Attenzione: per dire no al nucleare al referendum del 12 e 13 giugno, bisogna fare la croce sul SI. E già che ci siete, scegliete SI anche per gli altri tre, ma soprattutto, andate a votare!

Scritto da Angelo Amoretti

1 giugno, 2011 alle 16:18

Babbo Natale esiste e la Provincia ne è la prova

senza commenti

C’è la crisi? Fino a qualche mese fa si parlava di ridurre i dirigenti provinciali e di accorpare svariati settori?
Amerigo Pilati di Federalberghi dice che fino a giugno non si vedrà ombra di turista negli hotel della provincia?
Babbo Natale non sta a guardare queste cose ed è passato in Provincia per lasciare un regalo ai dirigenti: un premio, che nelle fabbriche si diceva “di produzione” di circa 11.000 euro lordi  in media a capoccia.
E se Babbo Natale glieli ha lasciati, un motivo ce l’avrà.
Tutti indistintamente lo avranno meritato, ma leggendo l’elenco su la Riviera di venerdì 31, mi sono saltati agli occhi due nomi: la bella Francesca Mangiapan [che dovrebbe farsi correggere la sua mail, nda] e lo stranoto Tommaso La Mendola.
La prima avrà sicuramente fatto qualcosa per l’entroterra, il secondo probabilmente avrà migliorato la sua conoscenza delle lingue staniere.

Scritto da Angelo Amoretti

4 gennaio, 2011 alle 9:36

Pubblicato in Attualità

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Provincia di Imperia: stop agli aiuti alle societa’ partecipate in deficit

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Sappa chiude i rubinetti.
Siamo fuori dalla crisi, o perlomeno così ci era stato detto dai governanti, ma il neo presidente della nostra Provincia, Luigi Sappa (PDL), si trova a dover fare i conti proprio con la crisi. E saranno conti veri e propri, nel senso che andrà a controllare meglio i bilanci delle cosiddette società partecipate e chi avrà il bilancio in rosso non sarà più aiutato dalla Provincia, cioè da noi, e qualcuna di queste partecipate è a forte rischio estinzione.
Le Società partecipate sono visibili sul sito ufficiale e sono dieci. Tre sono già in liquidazione: Alpi Liguri Sviluppo e Turismo Srl; Società per la promozione dello sviluppo economico dell’imperiese Srl (SPEI Srl) e Sviluppo delle Valli del Ponente (GAL Srl). Di quest’ultima era presidente Pierluigi Leone, finito in galera nel maggio del 2008 per aver rubato soldi alla Comunità montana dell’olivo di Imperia, di cui era presidente.
Osservando la pagina del sito della Provincia, viene da chiedersi a cosa possa realmente servire la “Società per la promozione dell’università nell’imperiese”, la SPUI SpA, di cui è Presidente Massimiliano Ambesi che tra l’altro ci guadagna 22.310,94 euro lordi all’anno.
E salta agli occhi il nome di Enzo Teodoro Amabile che sulle sette partecipate sopravvissute, appare ben in tre: il ragioniere è Amministratore Unico nella C.P.F.P. “G. Pastore” Srl (assai discussa in questi giorni) per cui prende 18.600 euro lordi all’anno; consigliere nell’Aeroporto di Villanova d’Albenga SpA (4.000 euro lordi) e consigliere nella Riviera Trasporti SpA (22.800 euro lordi).
Ora non c’è dubbio che il rag. Enzo Amabile abbia ottime qualità e nessuno le discute, ma il PDL non è riuscito a trovarne altri due da mettere uno qua e l’altro là, in modo anche da alleggerire un po’ di lavoro al ragionier Enzo?
Qui non si tratta di sprechi perché i soldi sarebbero andati ad altri due, ma perlomeno ci sarebbe stata un po’ di equa distribuzione.
L’altra cosa che salta agli occhi, ma anche che fa saltare gli occhi a chi ancora non sa che esiste, è l’Autostrada Albenga-Garessio-Ceva Srl.
In questo caso paranormale, forse per pudore, visto che la suddetta, pur essendo stata costituita nel 1967, ancora deve iniziare a costruire l’autostrada vera e propria, il consigliere Giuseppe Galatà becca giusto 200 euro lordi a ogni presenza e immagino che abbia poco da fare. Tra l’altro la Provincia la indica come Srl, il Comune di Torino come SpA, ma sono quisquilie. E in fondo la Provincia detiene solo il 7,5% delle quote, uno potrebbe anche chiudere un occhio e lasciare che il povero Galatà prenda ’sti gettoni. Solo che nel 2065 finirà la pacchia, a questo punto credo prima dell’autostrada, a meno che qualcuno poi non avrà l’accortezza di correggere lo statuto dal notaio.
Adesso è partita la missione “Partecipata Sicura” e vedremo quante ne resteranno.
Purtroppo non ho più sentito parlare di sprechi nelle dirigenze e Sappa farebbe meglio a prendere qualche provvedimento anche lì, giusto per risparmiare due soldi. E nel caso se lo dimenticasse, si spera che l’opposizione glielo ricordi, visto che in campagna elettorale quello degli sprechi era stato un suo cavallo di battaglia. No, perché tra l’altro vedo che alla “Programmazione e Progetti Comunitari” c’è un dirigente che conosce l’inglese e il francese a livello elementare: cioè poco più di zero.

Scritto da Angelo Amoretti

24 agosto, 2010 alle 16:41