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Un centro di gravità permanente

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«Il Pd deve trovare il modo di parlare in modo più semplice e diretto ai cittadini, dire tre-quattro cose chiare. E in provincia di Imperia non può non fare alleanze con il centro alle prossime elezioni amministrative, altrimenti non si va da nessuna parte: siamo al 18,8 per cento, a Sanremo ancora meno. Ora dobbiamo andare a un congresso provinciale vero, applicando una nuova logica di apertura e rinnovamento, che non è possibile riproponendo sempre gli stessi uomini. Serve un segnale di discontinuità, è meglio scontrarsi e prendere una strada nuova e chiara che finire sempre con i soliti accordi interni tra i vari gruppi».
Riccardo Giordano (PD) – Il Secolo XIX, 28-2-2013

Diciamole:
Cosa sarebbe, di preciso, “il centro”?
Se non ricordo male Giordano, poco tempo fa, aveva detto che l’alleanza con Sel era “naturale”: pensa che siano disposti, quelli di Sel, ad andare al “centro”?
Dipende dal candidato?
Giovanni Rainisio?

Scritto da Angelo Amoretti

28 febbraio, 2013 alle 17:08

Uno di questi vince sempre

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Premessa: con tre di questi personaggi ci diamo del tu, con uno siamo parenti, con l’altro ci conosciamo di vista e in questo post non c’è niente di personale.
Metto le mani avanti perché non mi piace farmi nemici e di solito ho rispetto per tutti, o quasi.
Se vi siete persi l’articolo di Diego David sul Secolo XIX di oggi non disperate: il suo pezzo è anche online e potete leggerlo qua.

foto: Il Secolo XIX

Dunque pare assodato e riporto il pezzo di David: “[...]Non è un segreto, infatti, che sia nella tornata del 2005 che alle scorse elezioni regionali, un grande elettore imperiese come Ivo De Michelis, potente costruttore portorino e membro del Cda di Banca Carige, lo abbia apertamente sostenuto” (Bonello nda).
Non è la prima volta che Diego David scrive degli assi nella manica del Caltagirone de noartri.
Sul Secolo dello scorso 18 aprile si legge: “[...] Vicino alla potente corrente ex democristiana di Ivo De Michelis e Giovanni De Cicco, si disse che avesse usufruito del loro aiuto elettorale [...] , con la differenza che si parlava di Gianfranco Gaggero, l’ex assessore all’urbanistica del PDL.
Immagino che abbiate già capito dove voglio arrivare e molti di voi penseranno che ho scoperto l’acqua calda.
Solo che molti elettori, soprattutto giovani, ignorano queste cosette e sarà meglio che le sappiano, se si vuole tentare di scardinare questi sistemi e cambiar pagina.
Forse Riccardo Giordano la pensa come me: infatti, a quanto leggo nell’articolo, è in una posizione minoritaria.
Allora il mio auspicio è il seguente: alle primarie, alle comunali, votate chi volete, ma evitate di votare per i soliti noti, per chi sta da una parte e fa consulenze dall’altra; per chi sta di qua, ma fa progetti per quelli di là e via dicendo.
Questa volta, se qualcosa non mi farà passare la voglia del tutto, spulcerò le liste nome per nome e cercherò di informarvi su tutti, in modo che possiate regolarvi.

Scritto da Angelo Amoretti

19 giugno, 2012 alle 17:00

Scendiamo tra la gente!

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«Riprogettiamo l’offerta politica per la crescita della città. Imperia, purtroppo, oggi è una città seduta, sporca e non più in grado di rispondere  alla sua vocazione naturale che è il turismo. Le tristi vicende del porto hanno catalizzato l’attenzione mediatica, ma sotto gli occhi di tutti ci sono 13 anni di fallimenti amministrativi ancora più gravi».
Ad esprimersi in questi termini è Riccardo Giordano, capogruppo Pd in Provincia. Il partito di Bersani, infatti, all’indomani della bufera politica che ha travolto l’amministrazione e mandato a casa il sindaco Paolo Strescino, grazie alle firme di dimissioni depositate congiuntamente dai consiglieri dell’ex Forza Italia e della sinistra (compresi Sel e Rifondazione comunista), sta cominciando a riorganizzare le fila in vista delle prossime elezioni che si terranno fra un anno dopo la parentesi commissariale.
«Oggi – ha aggiunto Giordano – è necessario che l’apparato faccia un passo indietro mentre gli uomini del Pd ne facciano due in avanti scendendo in mezzo alla gente, ascoltando le esigenze dei diversi settori dell’economia, dei commercianti, del mondo dell’associazionismo». Tradotto in altri termini, Giordano, che ha affrontato (perdendo) l’ultima campagna elettorale contro Luigi Sappa, con molto pragmatismo si pone il problema della leadership.
L’identikit, pare di capire, del candidato sindaco del centrosinistra non è un uomo di partito (l’ex capogruppo in consiglio comunale Giuseppe Zagarella rischia di entrare in conclave Papa eduscirne cardinale) ma esterno alle logiche interne del Pd squassato dalle correnti. L’idea potrebbe essere quella di Giuseppe Fossati, che preso atto del fallimento del Terzo Polo, ha già lanciato l’idea di uno schieramento civico non condizionato dai partiti. Ma non si esclude che il candidato della sinistra possa passare attraverso le primarie.

E’ uno stralcio dell’articolo a firma Diego David apparso su Il Secolo XIX di ieri dal titolo “Imperia è una città seduta e sporca, il PD deve tornare in mezzo alla gente” e non ho ancora letto chiarimenti da parte di Riccardo Giordano, né di Giuseppe Fossati.
Li aspetto con ansia.
Abbiamo però una bella letterina inviata a La Stampa e pubblicata oggi, di una figura storica della sinistra imperiese, il Senatore Nedo Canetti, che contribuisce a far fischiare le orecchie. Perché lì per lì uno, dopo aver letto l’articolo del Secolo, potrebbe pensare a quanto son birichini i giornalisti, che magari s’inventano scenari da fantapolitica.
La lettera, è ovviamente un caso, sta accanto a quella che Gabriella Badano ha inviato ai media i giorni scorsi e vi si legge, tra l’altro:

[...] Intanto, le forze progressiste, che sono state determinanti per l’avvio di questa nuova fase, dovranno presentare al commissario prefettizio e alla cittadinanza, un dossier, un sorta di programma per le cose da fare e i problemi da risolvere, impegnandosi a collaborare, nei limiti, certo, delle loro competenze. Nel mentre, progressisti e moderati non collusi per le note vicende portuali -urbanistiche, dovranno trovare, da subito, ma già in vista delle prossime elezioni comunali, un sentire comune per presentare alla città, nelle forme da decidere assieme, un percorso , un piano di sviluppo che, partendo da un vero , innovativo Piano regolatore generale, disegni il futuro del capoluogo. Un’alleanza programmatica che segni un vero cambio di rotta contro padrinaggi e tutele. Imperia non manca di queste forze vive in grado di operare in questo senso. E’ il momento del coraggio, di buttare a mare vecchi tabù. Se non ora quando?

Olé! De Cicco e De Michelis si stanno già strofinando le mani.
So benissimo di aver scritto che la sinistra da sola difficilmente vincerà le elezioni, ma l’ho scritto io e da un ex comunista mi sarei aspettato, che so, “la sinistra unita potrebbe anche farcela, stavolta“. Invece niente, sarà per la prossima, pazienza.
Tornando alla traduzione di Diego David, mi viene spontaneo pensare che è inutile che il futuro sindaco non sia un uomo di partito, se è contornato da uomini (e donne) di partito. Non va bene.
Bisognerà stare attenti a questi trucchetti: li facciano pure, ma in molti non ci cascheranno più. Qui si desidera anche sapere chi saranno gli eventuali assessori e consiglieri comunali, sennò siamo daccapo.
Sull’altro fronte, Paolo Strescino sulla libera tivù locale ha svolto una specie di Telethon, una non stop di non so quante ore, durante la quale ha lanciato il suo Laboratorio per Imperia. Sarà un movimento orizzontale, ma volendo si potranno fare delle verticali e delle parallele. Praticamente mi pare di capire che voglia fare il Grillo dei poveri. Solo che Grillo a volte fa ridere, non si è candidato da nessuna parte e non fa il politico da vent’anni come lui.
La cosa che mi ha colpito è l’idea di pubblicare ogni giorno i nomi dei 28 consiglieri che lo hanno mandato a casa.
Così lo immagino girare tra la gente, tipo uomo sandwich: davanti i nomi dei consiglieri del centrosinistra, dietro quelli di Lega e Pdl.
Però dovrà mettersi d’accordo con quelli del PD. Per non intasare il traffico (che, ricordo, è il problema principale della città) si potrebbe scendere tra la gente a giorni alterni: nei pari scendono quelli del PD, nei dispari quelli del Laboratorio. Nei giorni pari la gente lancerà uova, in quelli dispari anche.
Già che ci siamo, Ginetto Sappa potrebbe infilarsi di straforo in un qualsiasi giorno a sua scelta: forse lascerà la provincia, ma prima vuole cambiarla.

Scritto da Angelo Amoretti

16 maggio, 2012 alle 17:20

“Battitore libero” il romanzo di Riccardo Giordano

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Battitore Libero

E’ uscito da pochi giorni il romanzo di Riccardo Giordano dal titolo “Battitore libero” edito da Philobiblon e per me è stata una gran bella sorpresa.
Prima di tutto perché non sapevo che Riccardo fosse portato anche a scrivere romanzi e poi perché, diciamo così, nell’ambiente non ne avevo sentito parlare.
Forse è stato meglio così, perché la sorpresa è stata doppiamente piacevole.
Dunque: non starò qui né a fare un marchettone per Riccardo (non ne ha bisogno), né tanto meno a recensire il suo romanzo (non ne sarei capace).
Quando leggo qualcosa che mi fa sentire in certi posti che conosco abbastanza bene, il mio giudizio è automaticamente parziale. E stavolta, a differenza dei romanzi di Marino Magliani, Elio Lanteri o Francesco Biamonti, non c’è stato bisogno di immaginare i luoghi dove la storia si svolge:

Quell’ammasso di minerali abbruniti e scagliati contro il cielo, dalle guglie recise alla sommità, era ora coperto di ciappe e di tegole rosse. Erano i tetti di Pietrabruna, umidi di rugiada e rilucenti dell’ultima luna, in un’impressione di ordinata e pulita povertà.

Pietrabruna, chiara e netta. Lassù dove qualche volta a San Matteo ero salito dai parenti con i miei genitori in corriera a mangiare le lepri e le pernici.
Lassù dove sarei ritornato anni dopo, in Vespa, a trovare mia cugina e ad ascoltare musica insieme. E poi di nuovo con mio padre per vedere la finale del torneo di pallone elastico che generalmente era dominato da Riccardo.
Ci sono legato a quel paese e credo di conoscere e di continuare ad amare certi personaggi di cui Riccardo scrive nel suo romanzo: in fondo parte del mio sangue proviene da lassù.
A parte i ricordi personali, di cui potrebbe anche importarvi pochissimo, fatemi dire due parole sul romanzo e su Riccardo, per chi non lo conoscesse.
Riccardo Giordano è nato a Imperia nel 1964, ha trascorso la sua infanzia e la sua gioventù a Pietrabruna, dove è stato sindaco dal 2000 al 2010. E’ sposato e ha due figlie. Ora è il capogruppo del Partito Democratico in provincia di Imperia. Nel PD anche Gianrico Carofiglio e Dario Franceschini, per dire i primi due che mi vengono in mente, hanno scritto ottimi romanzi, ma “Battitore libero” è diverso perché fa conoscere due o tre cose che altrove non avevo ancora letto: il rito della caccia al cinghiale e quello della lavorazione della lavanda, da quando cresce nei campi fino a quando finisce, sotto forma di essenza, nelle damigiane. E così come senti il profumo del basilico nei romanzi di Jean Claude Izzo, in quello di Riccardo senti la fragranza della lavanda che ti inebria proprio come ti inebriava a fine agosto passando nei caruggi di Pietrabruna.
La croce e la delizia di uno scrittore della Liguria di Ponente è quella di essere paragonati al grande Francesco Biamonti.
Da una parte può essere un vantaggio, dall’altra un’ossessione. Perché non è che se uno scrive di fasce e di muretti a secco, debba per forza di cose essere paragonato al Maestro, specialmente se poi ne scrive così:

Per centinaia e centinaia di chilometri in lunghezza e per centinaia e centinaia di metri in altezza, muri di pietra, nei boschi, nei prati, per le strade, nei rii, muri di pietra ovunque.
Furono davvero gli uomini a realizzare tutto questo? Se lo chiedeva e si rispondeva: no, non furono gli uomini, è impossibile.
Furono i ciclopi, furono creature gigantesche, dalla forza sovrumana, che dimoravano sui monti e per raggiungere più comodamente le loro case, al ritorno dal lavoro, avevano costruito delle gradinate alla portata dei loro passi e dei loro piedi.
Furono i ciclopi, non poteva essere che così. Ancora oggi se si passeggia per la rena che porta dalla chiesetta di San Salvatore al monte Follia si scorgono le ossa dei loro giganteschi femori, delle loro tibie, che fuoriescono dal terreno.
Loro, i ciclopi, presero tutta la poca terra disponibile per riempire i gradini e gliene rimase pochissima per seppellire i corpi enormi dei loro morti. Le ossa sono lassù, sono fatte di pietra e calcare e possono essere scambiate per rocce affioranti, ma sono i loro resti, le vestigia della loro mitica esistenza.

E’ una storia di uomini e donne, di traditi e di traditori, di ferite da curare (o perlomeno, in un modo o nell’altro, provarci) come ce ne sono tante, ma Riccardo ha saputo inventarsela e soprattutto scriverla bene.
Il romanzo è in tutte le librerie della città e costa 12 euro.

Scritto da Angelo Amoretti

2 maggio, 2011 alle 22:11

Pubblicato in Libri

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C’è bisogno di gente così

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Trovatemi un esponente del PD locale – diciamo pure da Andora a Ventimiglia – che abbia detto cose così e stasera vi offro lo stoccafisso a Oneglia.

L’ho incorniciato perché lì per lì non credevo ai miei occhi, ma potete trovare l’intervento direttamente su Sanremonews.
Aggiungo che se nel PD ci fossero più persone così, forse le cose sarebbero un po’ diverse, anche a livello nazionale.

PS: grazie per averla spedita anche a me, Riccardo.

Scritto da Angelo Amoretti

25 giugno, 2010 alle 17:15

Pubblicato in Politica

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Le strade provinciali dell’entroterra di Imperia

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Riccardo Giordano, capogruppo del PD in consiglio provinciale, smorza l’entusiasmo del Presidente Luigi Sappa e dell’Assessore Giacomo Raineri, che ieri esprimevano soddisfazione, dalle pagine de La Stampa, per il finanziamento regionale riguardo il rifacimento delle strade dell’entroterra.

Riccardo Giordano - PD

Campeggia sulle locandine dei quotidiani locali la notizia dell’arrivo in Provincia di un milione e mezzo di euro destinati alla manutenzione delle strade provinciali dell’entroterra e negli articoli interni si leggono le dichiarazioni piene di enfasi del Presidente Sappa e dell’assessore Raineri.
Ancora una volta, la solita politica degli annunci, che non è quella “del fare”, ma quella del “far credere” e rappresenta la principale caratteristica delle amministrazioni del centro-destra nella nostra Provincia.
La giunta Sappa non viene meno a questa impostazione e vuol “far credere” che adesso ci saranno più soldi e si potranno finanziare tutti gli interventi sulle strade dell’entroterra sbandierando come grande risultato quello che grande risultato proprio non è.
Il milione e mezzo di euro si riferisce infatti alla dotazione ordinaria assegnata alla nostra Provincia dalla Regione a seguito della restituzione all’ANAS della gestione e manutenzione delle strade statali esistenti sul nostro territorio.
In pratica, mentre sino all’anno scorso la Provincia si occupava, poco e male, anche dell’Aurelia e delle altre strade statali ricevendo dallo Stato i soldi per la loro manutenzione, ora si dovrà occupare “solo” delle strade provinciali con una dotazione di un milione e mezzo di euro che è frutto del riparto ordinario delle risorse regionali tra le quattro province.
Come è del tutto evidente non c’è proprio niente di straordinario e non si tratta di soldi aggiuntivi ma di scarse ed inadeguate risorse da destinare alla manutenzione di quasi 900 chilometri di strade.
Risorse che saranno peraltro decurtate degli oneri necessari alla manutenzione degli autovelox e che sono assolutamente inadeguate a risolvere anche solo una piccolissima parte degli interventi indicati sui giornali.
Questo perché la Provincia, amministrata da quindici anni dal centro-destra, non ha un solo euro di risorse del bilancio da aggiungere alla dotazione ordinaria destinata alla manutenzione, perché si è dimostrata negli anni molto più interessata a spendere i soldi dei cittadini in assunzioni e prebende piuttosto che in interventi utili alla collettività e al territorio.
La testimonianza eloquente dello stato di degrado in cui si trovano le nostre strade è sotto gli occhi di tutti e basta fare un giro in auto nel nostro entroterra per rendersi conto quanto le parole, purtroppo, non corrispondano ai fatti.
Riccardo Giordano, Capogruppo Consiliare PD in Provincia – Riviera24.it

Luigi Sappa e Giacomo Raineri - PDL

VIABILITÀSODDISFAZIONE DEL PRESIDENTE SAPPA E DELL’ASSESSORE RAINERI
In arrivo un milione e mezzo per le strade dell’entroterra
Dalla Regione boccata d’ossigeno per la Provincia

In questi tempi di vacche magre per gli enti pubblici (anche se la Provincia in realtà è un po’ meno penalizzata dei Comuni sul fronte del rispetto del Patto di stabilità, vera spada di Damocle sui bilanci), l’arrivo di un milione e 564 mila euro di finanziamenti dalla Regione per il rifacimento delle strade del Ponente è già un avvenimento. È anche vero che 3 miliardi e 200 mila delle vecchie lire sono pur sempre una goccia per i circa 900 chilometri di collegamenti sotto la gestione dell’amministrazione provinciale, però i fondi decisi nei giorni scorsi in un incontro all’Unione regionale delle Provincie liguri permetteranno di affrontare i casi più urgenti, in particolare nell’entroterra, dove i problemi di dissesto idrogeologico causano i maggiori danni alla rete.
Ad annunciare la buona notizia sono il presidente Luigi Sappa e l’assessore alla Viabilità Giacomo Raineri. Commentano con orgoglio: «Si tratta di una somma davvero importante, che accoglie in pieno le nostre richieste, e che ci consente di intervenire in maniera efficace sulla rete viaria di nostra competenza, soprattutto nell’entroterra. Sono molto soddisfatto, perché il finanziamento – il cui impiego è già all’esame degli uffici competenti – ci permette di svolgere sempre meglio una delle attività principali dell’ente. La soddisfazione è ancora maggiore considerando che, anche grazie al nostro apporto, il calcolo del fondo complessivo destinato alle quattro province è stato riformulato prevedendo una somma superiore rispetto a quanto previsto inizialmente. Anche la nostra provincia ne ha beneficiato, ottenendo circa 250 mila euro in più rispetto alla prima ripartizione».
Aggiunge Raineri: «Il traguardo raggiunto nella riunione di venerdì scorso parte da lontano e al presidente Sappa è riuscito a ottenere un risultato lusinghiero nella ripartizione dei fondi diretti alle quattro province. Abbiamo naturalmente un elenco di priorità che verrà esaminato dall’ufficio tecnico: la decisione sull’elenco di opere verrà poi presa dalla Giunta a livello esecutivo. Di sicuro verranno privilegiate le zone interne, che presentano maggiori problemi da risolvere. Quello che si può dire in questa fase è che si tratta di un ottimo avvio per il settore, soprattutto considerando il periodo difficile in cui ci troviamo, anche a livello nazionale».
Di sicuro, nell’ultimo scorcio di legislatura il predecessore di Raineri non era stato altrettanto fortunato e ha dovuto fare i conti con la scarsità di finanziamenti, di fronte a una lunga lista di necessità. Ora c’è la possibilità di riequilibrare la situazione, non appena i fondi saranno materialmente a disposizione, fra un paio di mesi.
La Stampa, 11 maggio 2010

Scritto da Angelo Amoretti

12 maggio, 2010 alle 18:17

Un giro per la provincia di Imperia

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Clicca sull’immagine per guardare il video di Riccardo Giordano.

Scritto da Angelo Amoretti

5 marzo, 2010 alle 21:44

Sinistra, Ecologia e Libertà di Imperia sulla rinuncia di Podesta’

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Ricevo e pubblico:

Il comunicato con cui Nicola Podestà ritira la sua candidatura dà il senso più compiuto del dibattito che si è tenuto nel centrosinistra.
Ritardi e incertezze attribuibili soprattutto al PD e alla farraginosità dei suoi pesi e contrappesi interni, ci costringono a compiere una scelta in un tempo ristretto, tale da non permettere consultazioni e valutazioni approfondite tra due candidature entrambe degnissime, sia sotto il profilo dell’integrità personale, sia sotto il profilo politico e professionale.
Podestà fa un passo indietro perché ritiene che non ci sia più tempo per svolgere democraticamente questa consultazione e perché ritiene che adesso il primo obiettivo sia quello di far partire la campagna elettorale del centrosinistra unito contro una destra arrogante, piena di soldi e di prosopopea.
Riteniamo che il suo gesto e le sue parole rivelino un alto disinteresse e un’alta moralità in coerenza con il suo percorso di tutti questi anni.
E dalle sue parole trovano un’ ulteriore conferma le ragioni per cui in queste settimane abbiamo sostenuto la sua candidatura, ampiamente apprezzata dai cittadini.
Vogliamo sottolineare inoltre che la figura di Podestà ha una propria caratura specifica che si può sintetizzare, come da lui stesso ricordato, nella critica propositiva al tradizionale approccio politico, nella non omologazione a una logica clientelare, nella novità programmatica sui temi ambientali e della partecipazione democratica . Caratteristiche importantissime che non possono andare perdute e devono costituire la base della proposta politica della nostra alleanza.
E’ proprio a partire da questi punti che chiediamo in primo luogo al PD e poi a Riccardo Giordano di cogliere l’importanza politica e umana della offerta di collaborazione di Podestà e di valorizzarla al meglio.
In questo modo possono trovare una prima sintesi i diversi punti di vista che si sono confrontati in queste settimane nel centrosinistra , arricchendo la base politica e programmatica della candidatura a presidente della Provincia di Riccardo Giordano, una figura politica che stimiamo, che ha salde radici nelle principali categorie economiche della nostra provincia ed ha inoltre al proprio attivo una notevole e positiva esperienza di amministratore.
Il coordinamento provinciale di Sinistra, Ecologia e Libertà

Scritto da Angelo Amoretti

11 febbraio, 2010 alle 17:32

La Federazione della Sinistra provinciale sulla rinuncia di Podesta’

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Ricevo e pubblico:

Apprendiamo la notizia dell’odierna rinuncia del Professor Podestà alla possibilità di candidarsi come Presidente della Provincia.
Una possibilità che aveva suscitato grande considerazione e forti speranze in tutta la provincia.
Con Nicola Podestà, da noi stimato per la propria integrità e per le competenze messe a servizio della comunità, e pubblicamente sostenuto nella sua disponibilità a rappresentare una innovativa proposta per la Provincia, abbiamo in questo ultimo periodo abbiamo potuto approfondire temi e questioni riguardanti l’etica pubblica e la vita amministrativa del territorio, producendo motivi di riflessione e spunti di interesse programmatico che riteniamo di grande significato. Una progettualità secondo noi necessaria a ridare ragioni forti e nuova spinta, dalle giovani generazioni e da diversi settori sociali, ad una alternativa al sistema di potere dominante e all’intero campo democratico/progressista. Una progettualità che trova una forte ispirazione nel lascito prezioso del compianto Oscar Marchisio, con cui avevamo condiviso un precedente ed entusiasmante percorso politico/culturale.
La nostra volontà, che siamo sicuri sia anche nel pensiero e nel sentire di Nicola, è di continuare a sviluppare questo lavoro nel corso della
competizione elettorale, frutto di una relazione di amicizia e collaborazione nata all’insegna della franchezza e del reciproco interesse ad ascoltarsi, che potrà contribuire ad arricchire in misura considerevole il confronto con i dominanti avversari di Destra, che con grande arroganza e volgarità si propongono di “asfaltare” la Sinistra, presumendo, forti anche degli enormi mezzi di cui dispongono, di perpetuare il proprio potere nel territorio.
Un confronto da portarsi con la dovuta risolutezza sul piano dell’approfondimento esigente e della concreta soluzione dei problemi del territorio provinciale e delle persone che lo vivono.
Manteniamo l’impegno che avevamo preso solennemente ieri con i Partiti del Centrosinistra, di far conoscere il nostro avviso sulle scelte per le elezioni Provinciali entro la giornata di oggi, ben consapevoli del pochissimo tempo che rimane per partire: dopo aver valutato le proposte avanzate al tavolo di confronto e gli orientamenti espressi dalle diverse forze politiche, a fronte degli ultimi sviluppi, diamo la nostra disponibilità ad aderire ad una “coalizione unitaria e progressista per una alternativa alle Destre”, ci confermiamo nelle “priorità programmatiche” cha abbiamo avuto modo di indicare nell’interlocuzione con gli altri Partiti – salvaguardia ambientale e qualità dello sviluppo, difesa, nell’interesse delle comunità locali e di tutti i cittadini, dei beni comuni come l’acqua, promozione dei diritti di cittadinanza (alla salute, allo studio, alla protezione sociale delle face sociali più deboli, ad una mobilità efficiente ed eco/sostenibile), tutela della legalità democratica – e chiediamo a Riccardo Giordano, anch’egli proposto quale candidato unitario, confidando sulla disponibilità, sulle capacità e sulle competenze che pensiamo gli appartengano, di voler approfondire insieme dette priorità e verificare le convergenze programmatiche, che a nostro avviso chiamano la Provincia ad una forte azione di impulso anche al di là delle sue strette
competenze amministrative.

Pasquale Indulgenza a nome del COORDINAMENTO PROVINCIALE *FEDERAZIONE DELLA SINISTRA*

Scritto da Angelo Amoretti

11 febbraio, 2010 alle 15:56

Nicola Podesta’ rinuncia alla candidatura in Provincia

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Ricevo e pubblico:

Il ritardo accumulato dalla dirigenza del Partito Democratico nel formulare una sua proposta per il candidato alla presidenza del consiglio provinciale mi spinge a ritirare la mia disponibilità a concorrere a quella candidatura in rappresentanza dello schieramento progressista.
Sarebbe auspicabile che la proposta del PD fosse messa a confronto con quella sostenuta delle altre forze di coalizione attraverso una rapida consultazione della base. Lo so bene, e molti effettivamente spingono in questa direzione, ma sono altrettanto consapevole di quanto sia inopportuno procrastinare ulteriormente l’inizio di una campagna elettorale di per sé estremamente difficile e che proprio per questo avrebbe richiesto, a mio avviso, una mobilitazione assai più tempestiva ed organizzata.
E’ pertanto nell’ottica di favorire l’avvio della campagna elettorale del centrosinistra che deve essere interpretata la mia scelta. Scelta resa più agevole dall’alto livello qualitativo del candidato che potrà scendere in campo, Riccardo Giordano, di cui apprezzo sia l’integrità personale sia le capacità manageriali ed amministrative ed al quale mi è facile annunciare il mio fattivo sostegno. Sono infatti convinto che egli potrà fare suoi i punti programmatici elaborati in questi giorni durante gli incontri tenuti con i rappresentanti della Federazione della Sinistra e dell’Italia dei Valori, che intendono fornire un credibile e coerente quadro di riferimento politico-culturale per tutti i cittadini che vorrebbero veder crescere in provincia nuove opportunità di sviluppo, di benessere e di partecipazione democratica al di fuori di qualsiasi logica clientelare o di feudale sudditanza.
Nicola Podestà

Onore al Professor Nicola Podestà che esce a testa alta da questa non poca intrigata vicenda delle candidature del centrosinistra.
Leggo sul Secolo XIX di oggi che Rifondazione Comunista e PDCI avrebbero dei dubbi sulla candidatura di Riccardo Giordano e mi dispiace.
C’è già stata in precedenza, alle scorse comunali, la mossa arguta del PDCI, e c’è la possibilità che se correranno da soli, o con Rifondazione, i risultati stavolta saranno su percentuali che potrebbero aggirarsi sul 97-98%: un risultato che potrebbe essere addirittura planetario – altro che bulgaro! – e che rilancerebbe la sinistra in tutta la provincia.

Scritto da Angelo Amoretti

11 febbraio, 2010 alle 11:51