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ISAH e FICA: tutti accontentati

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Preso dalla vicenda primarie, mi ero fatto sfuggire la questione delle nomine nei consigli di amministrazione dell’ISAH [Centro di riabilitazione polivalente] e della FICA [Fondazione Istituto Cristoforo Anselmi] che gestisce l’asilo di Caramagna. Ed è stato un peccato perché, purtroppo, con il massimo rispetto dei nominati e del nominante, la faccenda dimostra che il vento non è poi così tanto cambiato.
La distribuzione dei “posti” – meno male che sono a titolo gratuito, altrimenti ci sarebbe poco da ridere – è la classica dimostrazione che il famoso manuale Cencelli di democratica e cristiana memoria, è ancora nei cassetti di qualcuno.
Voglio pensare che non sia in quelli di Capacci, ma, al limite, in quelli di qualcuno che magari non trovi neppure in Comune, ma tant’è: presidente dell’Isah è stato nominato Stefano Pugi che per Strescino andrebbe a perdersi.
Non dubito che Pugi, avendo fatto il bagnino in un hotel prima e in una spiaggia privata poi, pulendo, tra una cosa e l’altra, qualche cabina, abbia l’esperienza adatta per fare il presidente di qualcosa, ma insomma, forse si poteva trovare qualcuno con qualche competenza in più.
Certo che, comunque, farà il suo lavoro come Dio (o Strescino) comanda, lo saluto cordialmente e gli auguro buona presidenza. Ciao, Pugi ti vedevo meglio alla FICA, comunque!
Il contentino è stato dato anche alla mitica Tiziana Martini, del Partito Democratico.
E’ mitica perché è renziana della prima ora (qualcuno però le dica che il fenomeno fiorentino ha vinto le primarie perché ancora ieri, sottolineo ieri, mi è arrivato l’invito a cliccare “mi piace” sulla pagina Facebook “Imperia per Matteo Renzi” che ha raggiunto la ragguardevole cifra di 75 likes) e alle comunali correva in coppia con Beppe Franciosi (ai tempi un socialdemocratico “usa e getta”, ora pare che abbia capito come funziona): solo che lei ha avuto 136 preferenze, Beppe (che peraltro fu uno dei primi, se non il primo, a scaldarsi per Renzi) 75. Qualcosa non ha funzionato e Beppe lo ha capito.
Dal momento che per legge anche l’opposizione ha diritto a una cadrega o due, con Pugi e Martini è stato nominato Vincenzo Garibbo di Fratelli d’Italia, che era nella lista La Svolta di Casano.
A completare il quadretto mancano il nominato della Regione e quello del Comune di Dolcedo.
Non conosco i nominati alla FICA (Antonio Pellitteri di “Imperia di tutti, Imperia per tutti” basta che se magna e Antonio Ereddia) quindi non ho altro da aggiungere se non gli auguri a tutti i menzionati.

Scritto da Angelo Amoretti

14 gennaio, 2015 alle 18:22

Fai girare il pacchetto!

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Stefano Pugi è un eroe.
Alle scorse amministrative è stato eletto nelle liste del PDL con 189 voti e se non sbaglio arrivava da AN. Nel suo profilo pubblico di Facebook, tra le info, trovo che l’orientamento politico è “La Destra”.
Ebbene, alla faccia di chi dice che la coalizione di centrosinistra è di centrosinistra, il nostro eroe si è sacrificato e nonostante solo un mese fa dicesse che “L’accordo con il PD mi sembra una boiata, se è così mi chiamo fuori. Ce lo vedete il consigliere più a destra dello scorso consiglio comunale sedersi allo stesso tavolo di Zagarella? “, ha saltato il fosso: con Strescino e un manipolo di gente di destra, cercherà proprio di sedersi allo stesso tavolo di Zagarella.
Ce lo vediamo, Pugi, ce lo vediamo. E credo che ultimamente la vendita di amari in città sia aumentata vertiginosamente perché penso sia dura per molti digerirlo.
C’è da chiedersi: è Zagarella che è diventato nero o è Pugi che è diventato rosso?
E’ probabile che siano diventati rossi entrambi, ma per la vergogna.
Il molo nuovo può tornare utile: potreste mettervi tutti in cima e fare il ruttino all’unisono. Probabilmente, se vi rivolgete a est, riuscite a spostare l’isola della Gallinara.
Poi, a elezioni fatte, a seconda di come sarà andata, vi mettete una pietra al collo e vi buttate giù uno ad uno, senza che qualcuno scandisca i vostri nomi al megafono. Fatelo, nel caso, in religioso silenzio, senza clamore. Le correnti vi porteranno verso la Francia e nessuno saprà più niente di voi.

Scritto da Angelo Amoretti

14 aprile, 2013 alle 18:10

Provaci ancora, Ste’!

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Appena il consigliere comunale del Pdl Stefano Pugi si era appellato ai cittadini di Imperia per dire a “quelli di sinistra” di smetterla di parlare del porto, sono partiti a raffica il comunicato di Carla Nattero e Dario Dal Mut (Sinistra per Imperia) e una puntualizzazione di Giuseppe Zagarella (Pd).
Si vede che nessuno li aveva ancora fermati.
Dal canto suo, anche Giuseppe Fossati che di sinistra non è, ma di FLI, ha inviato ai media una interessante dichiarazione.

Ogni giorno sul fronte del porto e del demanio ce n’è una nuova. E in genere sempre negativa. Ormai la situazione è come un tessuto liso. Si fa un rammendo da una parte, si apre un nuovo squarcio dall’altra. Non crediamo che sia più rappezzabile.
Amministratori e consiglieri non hanno nessuna consapevolezza della gravità della situazione, veramente ballano sul Titanic.
Come si fa per esempio oggi a dichiarare che il dott. Roggero “è stato preso dal panico” nel momento che ha ritirato le licenze delle attività commerciali degli impianti sportivi? Il funzionario ha il diritto e il dovere di ripristinare la legalità. Le conseguenze negative sulla funzionalità dei servizi non discendono da quest’atto che è dovuto, ma dalle scelte superficiali fatte a suo tempo.
Alla luce di quel che sta accadendo forse molti cittadini capiranno meglio i motivi della determinazione a cui è arrivato l’ing. Lunghi, dopo molti tentativi di chiarificazione, di revocare la concessione demaniale del porto turistico.
Ritornando al dibattito sul porto, ogni giorno che passa fa emergere con nettezza che una cosa sono le dichiarazioni di facciata della Porto di Imperia,un’altra i comportamenti concreti. La Presidente non aveva ancora finito di rassicurare tutti i capigruppo che la questione capannone si sarebbe conclusa presto con la demolizione ricostruzione dell’immobile secondo le cubature legali che apprendiamo del ricorso al TAR,presentato dall’Acquamare, contro l’ordinanza di demolizione. Perché è stato fatto il ricorso? Per prendere tempo? Per evitare la demolizione? Per provare a circoscrivere la gravità dell’abuso? Non lo sappiamo. Ci chiediamo se il Comune di Imperia intenda accettare passivamente questa ennesima tegola o voglia almeno costituirsi in giudizio per difendere il proprio provvedimento davanti al TAR.
Certo è che se mettiamo in fila tutto quello che è successo da marzo a oggi vediamo che la linea della collaborazione senza condizioni con la Porto di Imperia avviata dall’Amministrazione Comunale dopo la sentenza del TAR non ha dato nessun esito positivo. Tutti i problemi sono rimasti aperti. Le ricognizioni di Lunghi e Calzia di fine dicembre sono ancora attualissime perché praticamente nulla è stato risolto.
Siamo di fronte all’evidente fallimento della linea dell’accordo a tutti i costi. L’amministrazione a questo punto non è in grado di tracciare un’altra linea di comportamento capace di difendere l’interesse pubblico. E la validità di questo giudizio risulta tanto più evidente se si osserva lo scollamento sempre più marcato tra Amministrazione e dirigenti. La situazione è incartata, l’Amministrazione naviga a vista e imbarca acqua.
Carla Nattero e Dario Dal Mut – Sinistra per Imperia

Update: Anche Pasquale Indulgenza (Rifondazione Comunista), al riguardo, aveva inviato un comunicato ai media.

Scritto da Angelo Amoretti

17 giugno, 2011 alle 12:16

Pugi (Pdl), il porto e i cittadini

20 commenti al post

Stefano Pugi (Pdl)
fonte: Sanremonews

Ho la sensazione che invece del porto si parlerà ancora e forse anche sui giornali nazionali, ma Pugi è sicuramente molto meglio informato di me e in ogni caso ci penserà lui a chiedere di smetterla.

Scritto da Angelo Amoretti

15 giugno, 2011 alle 15:27