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Il film non è ancora finito

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Finito il film“, “Il vento è cambiato“, ricordate gli slogan elettorali del candidato Carlo Capacci, poi diventato Sindaco?
Beh, lo dico con un po’ di amarezza: finora è cambiato poco.
Una prova che ai più potrebbe sembrare insignificante, per me è invece sintomatica.
Fate un esperimento: parcheggiate in piazza F.lli Serra, fuori dalle strisce e in men che non si dica arriverà il vigile a multarvi.
Ma attenzione: se siete conosciuti e gestite un locale nei paraggi, è probabile che il vigile, o la vigilessa, vengano a cercarvi per chiedervi di spostare l’auto, prima di scrivere.
E’ il segno che certe cose a certe persone “non si fanno”; è il segno che verso certi personaggi c’è ancora troppo timore reverenziale, per così dire, e un rigore contro è difficile fischiarlo.
Il vento, a mio parere, dovrebbe invece cambiare anche in queste piccole cose: siamo tutti contribuenti e in quanto a cittadini abbiamo tutti gli stessi diritti/doveri.
Le multe fioccavano anche domenica mattina, in piazza del Duomo, durante la Messa, ma i personaggi di cui sopra possono stare tranquilli, c’è la non troppo fantomatica possibilità che il prete, durante la Comunione, invece di dire “Il corpo di Cristo“, dica: “C’è da spostare la macchina” a chi di dovere.
L’altra prova, non me ne vogliano i commentatori assidui del blog, è che nello scorso post invece di scrivere che è sorprendente che un Notaio con ampio studio, presidente della Camera di Commercio di Imperia, eviti di rendere pubblici i suoi redditi, si perdano in paradisi fiscali e parafiscali, girando intorno al problemino e, consciamente o inconsciamente, portando il discorso fuori dai binari.
L’altra prova, poi basta perché sono un po’ stanchino: come mai si parla di astici, aragoste, Boston e Borgo d’Oneglia, per fare due esempi, e non di Piano Regolatore?

Scritto da Angelo Amoretti

29 ottobre, 2013 alle 15:18

Pubblicato in Attualità

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I nostri concittadini devono sapere

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E’ il refrain che il Sindaco Paolo Strescino ha ripetuto a Imperia TV, riguardo al caso dei vigili “puniti” in maniera bizzarra, per usare un eufemismo.
La cosa curiosa, tra le altre, è che il primo cittadino ha continuato a dire che non farà interventi al riguardo, ma intanto, sulla suddetta televisione, ne ha fatti due.
A parte questo, ha perfettamente ragione: i nostri concittadini devono sapere. E allora cerco di fare un riepilogo della situazione.
Il 17 maggio scorso, nel pomeriggio, viene notato un vigile che dirige il traffico sulle strisce pedonali, davanti a Palazzo Civico. Il giorno dopo la foto è in giro per il web e qualcuno comincia a chiedersi come mai sia stato messo proprio lì.
Sul Secolo XIX del 21 maggio, Diego David scrive che si tratterebbe di una punizione “per non aver salutato (mentre si trovava a riposo autorizzato) il segretario generale Andrea Matarazzo“. Stando a ciò, la singolare punizione sarebbe da attribuire al comandante dei vigili, Aldo Bergaminelli. Nel frattempo il vigile, dopo tre giorni di “lavoro”, viene colto da malore.
Lo stesso giorno, su Imperia TV, il Sindaco, dopo il refrain, non svela il mistero. Parla di diritti e doveri dei dipendenti comunali, ma senza far riferimento al caso in questione. E il giorno 24 in una nota pubblicata da Sanremonews, dice che le punizioni sono frutto di provvedimenti disciplinari e che “non si è trattato assolutamente di un mancato saluto al segretario generale, ma di ben altro” e aggiunge che dirà cosa è realmente accaduto.
I sindacati non gradiscono e rispondono con una dura presa di posizione. I dipendenti comunali sono in rivolta, scrive il Secolo XIX del 26 maggio.
Il 28 maggio, in una intervista al Secolo, il Sindaco ribadisce che non è vero che “i vigili al centro della discussione si sarebbero resi rei di un mancato saluto militare nei confronti del segretario generale“. Il fatto grave, sempre secondo il primo cittadino, è che i due sono stati al bar per più di venti minuti nel periodo di riposo – che consiste in dieci minuti – dove “si intrattenevano amabilmente” [Imperia TV].
Come avevo già scritto nel post precedente, non sono ancora riuscito a capire chi sia il secondo vigile “punito” perché a tutt’oggi si sa solo di quello piazzato a dirigere il traffico in viale Matteotti.
Ma in questa cronologia c’è qualcosa che non quadra.
Radio Bonfante, che spesso è più potente delle televisioni private, racconta infatti che i due vigili non possono essere stati per così tanto tempo in un bar del centro in un’ora di punta. E pare che i vigili, alle 17.50, abbiano fatto un verbale di identificazione di un “portoghese” su un autobus della RT e alle 18.20 abbiano contestato un verbale nella vicina Via De Sonnaz. Quei venti minuti passati al bar sembrano un po’ troppi.
Nel frattempo, non si sa bene perché, un altro vigile è stato messo a controllare il traffico in Caramagna, sul bivio della famosa bretella, e quello che è stato visto al bar, davanti alla Piscina Comunale.
Quello che mi stupisce è che finora hanno parlato un po’ tutti (Sindaco, Assessore e sindacalisti), ma i diretti interessati (il comandante dei vigili, il segretario generale e chi era con lui al bar) e soprattutto i vigili puniti, non hanno ancora fiatato. Questi ultimi forse è perché non possono.
Ecco: i nostri concittadini devono sapere come sono andate effettivamente le cose perché da quanto è stato detto finora credo che, come il sottoscritto, ci abbiano capito poco.

Scritto da Angelo Amoretti

31 maggio, 2011 alle 16:23

Singolare punizione per un vigile urbano di Imperia

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Il vigile che vedete nella foto che ho preso da Facebook pare sia stato messo a dirigere il traffico davanti al Comune di Imperia per tre giorni. Poi ha ceduto e ha avuto un malore.
E le cose pare che siano andate così.
Durante la pausa caffè nel bar vicino al Comune, due vigili urbani non hanno fatto il saluto al segretario comunale Andrea Matarazzo. Lui deve averlo preso come un affronto e si è lamentato del fatto scrivendo una nota al loro comandante, Aldo Bergaminelli. Il quale, anziché fare come probabilmente avrebbero fatto tutti i comandanti dell’universo e cioè, richiamare i due e dire loro: “Ragazzi, salutatemelo la prossima volta ché è un tipo sensibile e si offende facilmente”, ne ha preso uno e lo ha schiaffato sulle strisce pedonali davanti alla sede del Comune. Il motivo ufficiale del posizionamento sarebbe stato quello di “valorizzare il Comune” e chi ha chiesto all’assessore alla viabilità, il leghista Antonio Gagliano, come mai non sono stati organizzati dei turni con altri vigili, si è sentito rispondere: “Perché lui è il migliore”.
Dell’altro, sui media locali, non c’è traccia: forse sarà finito in Siberia in qualche gulag o in Transnistria.
Non mi risulta ci siano state reazioni nei confronti di chi ha preso quel provvedimento da dittatura del sud Europa (una volta si sarebbe detto “del Sud America”, ma sono finiti i bei tempi) e non ho ancora letto nessuna dichiarazione dei politici che ogni tanto vanno in Comune a fare un programma per Imperia TV.
Nel frattempo porgo la massima solidarietà al vigile “migliore” e anche all’altro (o all’altra?) che forse al momento si è già unito/a agli Urca.

Scritto da Angelo Amoretti

21 maggio, 2011 alle 9:12