I furbetti del caruggio

senza commenti

Vuoi vedere che la faccenda dell’Istituto d’Arte è strettamente legata a quella del Porto di Oneglia?!
La storia è nota: i circa 400 studenti dell’Istituto rischiano di non avere più una sede a Imperia perché verranno sfrattati da quella attuale.
Quello che non si è riuscito a fare in sei anni (sistemarli definitivamente in una sede adeguata), con un colpo di bacchetta magica si fa in una mattinata, col Presidente della Provincia Gianni Giuliano e il Comune.
Viene trovata la nuova sede che sarebbe nell’ex Deposito Franco di Oneglia.
Finalmente i ragazzi hanno il futuro più sicuro. Ovviamente, leggendo i titoli dei giornali (”La Scuola d’Arte trova la sua Sede“), si ha l’impressione che tutto sia finito per il meglio. Poi si scopre che andrebbero là a partire dall’anno scolastico 2008/2009, ma tant’è, nelle redazioni dei giornali usano i verbi in maniera del tutto particolare: a seconda della notizia si usa il presente (vedi i punti luce in città) oppure il futuro (vedi il Nuovo Porto).
Antonio De Bonis, capogruppo dei DS al Comune, non se la beve e fa notare che se l’Istituto D’Arte fosse trasferito nell’edificio indicato, si bloccherebbero i lavori per il Nuovo Porto commerciale e naturalmente il rilancio delle attività.
In poche parole succederebbe quello che molti temono: porto commerciale e porto turistico non andrebbero avanti affatto di pari passo, con evidente vantaggio per quello turistico.
Chissà cosa ne pensano il Ministro Scajola e l’imprenditore Caltagirone?
Perché non trovano loro una soluzione per l’Istituto, se vogliono che anche il progetto del Porto di Oneglia vada avanti?
Con tutto quello che si sono inventati, non riescono a trovare (o a farla di sana pianta) una palazzina dove sistemare permanentemente i 400 e più studenti?

Scritto da Angelo Amoretti

12 febbraio, 2006 alle 9:44

Pubblicato in Politica



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