Archivio per la categoria ‘Carta canta’

Dai quotidiani di oggi

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Ho scelto due articoli dai principali quotidiani locali.
Uno è di Antonello Ranise, coordinatore di Forza Italia, che prova a stemperare il clima di tensione che si è venuto a creare dopo gli ultimi due consigli comunali.
L’altro è di Maurizio Vezzaro che, a quanto mi risulta, è l’unico giornalista che finora abbia scritto due righe sulle pagine locali del libro di Ferruccio Sansa e Marco Preve “Il partito del Cemento”.
Buona domenica.

Il Secolo XIX
Consigli comunali con nuove regole e dibattiti più sereni
Molto si è parlato in quest iultimi giorni dei lavori del consiglio comunale, di presenze e assenze, di atteggiamenti politici. Ebbene vorrei intanto precisare che l’episodio del consiglio di giovedì scorso (saltato per la mancanza del numero legale,ndr), è inquadrabile in un semplice incidente di percorso, causato anche dal superlavoro dei consiglieri. E’ chiaro che si cercherà di evitare in ogni modo il ripetersi di episodi del genere. Ma faccio anche notare che molte assenza erano giustificate e si era partiti in 22, quindi con numeri molto risicati.
E’ vero che il numero legale lo deve garantire la maggioranza, ma in una pratica di interesse sociale come quella in discussione (gestione delle mense scolastiche), il comportamento della minoranza, che ha preferito far mancare il numero legale, attaccando la maggioranza anche con offese personali, è apparso a mio avviso davvero sconcertante e di basso profilo.
Nella seduta dell’altra sera, a riprova che si è trattato di un semplice incidente, i consiglieri del Pdl erano tutti presenti, alcuni rientrati appositamente dai luoghi di vacanza. La minoranza invece ha tenuto un atteggiamento pretestuoso e a mio avviso poco responsabile: ricordo, se ce ne fosse
bisogno, che il servizio della gestione mense manterrà lo stesso standard qualiquantitativo, che la società Seris è gestita interamente dal Comune di Imperia, socio al 100%, e che l’impegno assoluto di tutta l’amministrazione è garantire il servizio erogato e in primis i posti di lavoro di tutti gli operatori del settore.
Un’altra considerazione che ritengo quanto mai opportuna è la necessità di “spalmare” i consigli comunali nel corso dell’anno, per evitare che le sedute siano eccessivamente ravvicinate e in periodi, come appunto il mese di agosto, in cui vi sono assenze per ferie. E’ chiaro che non si parla di
pratiche urgenti, dove deve essere sempre garantita la massima disponibilità, ma della normale attività ammnistrativa che si giova di un calendario più regolare nel corso dell’anno, permettendo oltretutto un approfondimento maggiore delle pratiche discusse. La modifica del regolamento del consiglio, recentemente approvata e tanto vituperata dalla minoranza, servirà proprio a rendere più agili le sedute, assicurando nel contempo un dibattito ampio e circostanziato delle pratiche in esame, stabilendo inoltre di tenere almeno due consigli comunali al mese.
Sotto l’aspetto più politico, registro invece con grande soddisfazione il successo della campagna di tesseramento a FIPDL, che su Imperia ha raggiunto dati rilevanti, in continuo aumento (oltre 550 iscritti a tuttoggi ), quasi la metà di tutta la provincia. Andremo avanti con la campagna di adesione con iniziative volte ad un coinvolgimento più ampio possibile e aperto alla società civile.
Antonello Ranise – coordinatore comunale Forza Italia Imperia –

La Stampa

Allarme lanciato da Camminamare: «Troppa erosione»
Se si confrontano le foto scattate 23 anni fa o nel ‘70 da Italo Zannier con quelle degli stessi scorci come sono oggi, il degrado del territorio è evidente. Negli Anni Sessanta e Settanta il disastro è stato portato dalla cementificazione, oggi lo scempio si sposta sulla costa, con la proliferazione dei porti turistici: migliaia di yacht, status symbol fermi 11 mesi l’anno che chissà quale ricchezza turistica possono mai attirare. Nuove edificazioni che cambieranno il giro delle correnti provocando l’erosione delle spiagge. Ci sono esempi clamorosi a Marina degli Aregai, S.Lorenzo e presto a Imperia, dove sta sorgendo un megaporto». A parlare è Riccardo Carnovalini, fotografo e scrittore ambientalista: sua l’idea dell’iniziativa Camminamare, con cui si è rifatto un percorso sulle orme di quello compiuto 23 anni fa, per testimoniare, con le foto e il video girato dalla regista Elisa Nicoli che diventerà un documentario, i cambiamenti avvenuti nel paesaggio ligure. A piedi, un gruppo di «angeli» della natura, difensori del territorio, ha macinato 390 chilometri in 19 giorni, organizzando incontri con la popolazione e toccando le mete turistiche per eccellenza, da Sarzana a Ventimiglia. Un viaggio che ha dimostrato la fondatezza dell’analisi Istat, secondo cui la Liguria, e la provincia di Imperia in particolare, è il territorio italiano che perde più terra in favore del cemento. Il Prino, a Porto Maurizio, dove si stanno creando centinaia di nuovi appartamenti, è additato come punto estremamente negativo in questa mappa degli orrori urbanistici. E gli imperiesi che dicono? Emergono commenti contrastanti: nel capoluogo c’è chi fa la faccia storta per l’invasione dei «foresti» ma poi si lascia sedurre dall’idea di una vita che viene propagandata come simile a quella del Billionaire.
L’indagine sul campo condotta da quelli di Camminamare, i cui risultati è possibile consultare sul sito www.camminamare.eu, trova riscontro anche in una recente opera giornalistica firmata dai cronisti Ferruccio Sansa e Marco Preve, un libro dal titolo «Il partito del cemento», che sta diventando una sorta di convitato di pietra in terra ligure. In cui si racconta la convergenza di interessi ai più alti livelli e gli amorosi sensi tra chi governa la Regione da Genova e chi da Roma. I nomi sono arcinoti. Anche il pittore romano Paolo Matteucci, ormai trapiantato a Sarola, ha provocatoriamente fatto una performance, l’estate scorsa, piazzando una statua nel bel mezzo della banchina di Oneglia, statua che simboleggiava il progettista-tecnico-amministratore impegnato a costruire e costruire.
Le passeggiate attraverso le principali località imperiesi di Riccardo Carnovalini e i suoi compagni di pellegrinaggio (c’era Franco Scarpino che ha curato il sito web) hanno messo in evidenza la contrapposizione tra un presente fatto di piani regolatori adattati nello spazio temporale di una cena e l’incanto delle terre del Ponente quale risultava dalle istantanee scattate vent’anni fa, con gli scorci cari a Francesco Biamonti o Italo Calvino.
«Emblematiche – spiega Carnovalini – le parole di un operaio che lavora sul porto agli Aregai. Mi ha confidato che sono più di vent’anni praticamente che il cantiere risulta aperto. E chissà per quanto lo resterà ancora».
Maurizio Vezzaro

Scritto da Angelo Amoretti

10 agosto, 2008 alle 10:45

L’Assessore antifurto

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Viviamo in un paradiso e non ce ne vogliamo rendere conto.
Pensate: la notizia più allucinante della giornata è che l’Assessore Provinciale Luigino Dellerba ha sventato un furto nel suo palazzo da parte di due ladre che non sono riuscite a portare a termine l’azione criminosa.

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Scritto da Angelo Amoretti

18 luglio, 2008 alle 12:23

Carta canta

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Due articoli di oggi dai maggiori quotidiani locali:

La Stampa
Renata Canini, dopo l’addio all’Asl, tira le somme della sua esperienza ai vertici della sanità imperiese.
In tre anni non si poteva fare di più
Il dialogo più difficile? Con il Comune di Sanremo

Sembra quasi un copione scritto volutamente. Nel suo ultimo giorno alla guida dell’Asl imperiese Renata Canini, direttore generale uscente, lunedì ha partecipato alla conferenza dei sindaci. Per discutere il bilancio dell’ente, passato senza problemi. E’ stato il passo d’addio. Con parecchie soddisfazioni. “I membri della Conferenza mi hanno salutato affettuosamente e ringraziato delle cose fatte – spiega Renata Canini in partenza per l’Asl 3 genovese – E’ stato un riconoscimento per il lavoro svolto, per il rinnovamento del patrimonio edilizio e tecnologico dell’Asl. E’ sotto gli occhi di tutti. Basta vedere i cantieri che sono aperti ed i progetti pronti per Bordighera, Imperia e Sanremo. Proprio lunedì, nell’ultimo giorno a Bussana, ho firmato la delibera per il bando per l’assegnazione dei lavori del reparto di urologia a Sanremo. E anche sul territorio abbiamo lavorato moltissimo, con risultati importanti come dimostrano la sede del distretto di Sanremo in via Escoffier o quella, appena inaugurata, a Taggia. Penso che in tre anni non si potesse fare di più. I sindaci me ne hanno dato atto, come me ne ha dato atto il presidente dell’Ordine dei medici, con il quale i rapporti non sono sempre idilliaci, ma mi ha ringraziato per le nuove professionalità che abbiamo introdotto nella sanità imperiese”.
Tutto bene. Ma ci sarà pur qualche rimpianto? “Sul piano personale – dice l’ex direttore generale – mi sarebbe piaciuto poter appaltare la progettazione del nuovo ospedale unico. Ma i tempi tecnici sono lunghi e, comunque, l’opera è ormai avviata. Il rimpianto vero, se devo dirlo, è il Palasalute di Sanremo che avrei voluto vedere partire. E’ un po’ il mio cruccio. L’accordo con il comune di Sanremo deve essere ancora firmato”. Perchè? “Sanremo, il cuore dell’Asl, è il Comune con cui avrei dovuto lavorare meglio, invece è quello con cui ho avuto le maggiori difficoltà. Io, dichiaratamente di sinistra, ho avuto difficoltà a rapportarmi con l’unico sindaco di centro sinistra. E’ un paradosso”.
Il trasferimento a Genova sarà una sfida importante alla guida di un’Asl decisamente importante. “E’ tre volte più grande di quella imperiese – aggiunge la Canini – Se, come sembra certo, anche l’ospedale di Villa Scassi entrerà a farne parte, diventerà l’Asl maggiore d’Italia. Sono preoccupata perchè sarà un impegno grosso, ma anche molto stimolante. Dall’Asl 3 mi hanno già telefonato dicendo che mi stanno aspettando”. Confermato anche il passaggio all’Asl 3 del direttore amministrativo dott. Prioli e del coordinatore dell’attività dei distretti sanitari dott. Bruno. “Lo confermo al cento per cento e da subito – conclude l’ex direttore generale – Arriverò all’Asl 3 con una piccola squadra. Ci sarà molto da lavorare e da fare. Ho bisogno dell’aiuto di collaboratori di cui mi fido ciecamente”.
Bruno Monticone

Il Secolo XIX

REGIONE NEL MIRINO
Bilancio Asl sì con riserva dei sindaci
La Conferenza ha dato l’ok alle previsioni 2008 a patto che vengano colmate le lacune e garantiti tutti i servizi.

Approvata con riserva la bozza del bilancio programmatico 2008 dell’Asl numero 1 imperiese. La Conferenza dei sindaci, riunita l’altra mattina a Sanremo, ha infatti ha detto un sì, ma condizionato, aldocumento illustrato dal direttore generale Renata Canini
che con l’occasione ha dato il commiato agli amministratori degli enti locali della provincia di Imperia.
“Mancano all’appello due milioni e cinquecentomila euro – ha commentato il bilancio dell’Asl l’assessore alla Sanità del Comune di Imperia, Nicola Falciola delegato dal sindaco a rappresentarlo nella Conferenza – per cui abbiamo dato l’assenso al documento programmatico, ma a condizione che la Regione colmi la lacuna. Diversamente avvieremo un’azione politica per fare in modo che gli abitanti della nostra provincia abbiamo gli stessi diritti degli altri cittadini liguri”.
Dei due milioni emezzo di euro mancanti un milione dovrebbe essere impiegato per ridurre le liste d’attesa, croce degli assistiti ponentini, il resto della cifra dovrebbe essere destinato ad aumentare i posti letto convenzionati nelle case di riposo, quelli per la riabilitazione e quelli per i malati psichiatrici.
“Votando il bilancio – ha aggiunto Falciola – la Conferenza dei sindaci anche in ragione dell’impegno della dottoressa Canini ha nel periodo in cui ha amministrato l’Asl ha fatto interventi strutturali, ha voluto dare un segnale positivo, ma se la Regione non si impegnerà a concedere i fondi necessari per garantire un’assistenza adeguata noi ci troveremo in grande difficoltà”.
L’Asl 1 imperiese, da sempre, è l’azienda sanitaria che percepisce la quota capitaria (ovvero la cifra necessaria per assicurare la copertura dei livelli essenziali di assistenza sanitaria ai suoi residenti), decisamente inferiore a quella delle altre province liguri. Un problema per il quale in passato si
sono spesi fiumi di parole e sul quale hanno dato battaglia anche le organizzazioni sindacali della Sanità ma che sino ad ora non ha trovato adeguata risposta.
Malgrado la quota del fondo sanitario nazionale debba essere ripartita in base a precisi parametri, proprio per evitare diseguaglianze all’Asl 1 da Genova arrivano meno quattrini. “Dobbiamo fare in modo di ridurre i tempi di attesa delle prestazioni e per questo ci vogliono più soldi e i due milioni e mezzo di euro ci consentirebbero di non essere penalizzati ulteriormente”, ha concluso l’assessore alla Sanità del Comune capoluogo.
Loredana Grita

Scritto da Angelo Amoretti

2 luglio, 2008 alle 11:33