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25 gennaio giornata di Antonello Ranise [Forza Italia]

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Antonello Ranise, il coordinatore provinciale di Forza Italia, ieri si è scatenato.
In una intervista [o comunicato? vai a sapere] al Secolo XIX ha dato inizio alla campagna elettorale per le regionali che “si prevede molto infuocata e senza esclusione di colpi, spesso anche sotto la cintura“.
E’ proprio quello che vorrei io, ma probabilmente qualcuno lo avrà già avvisato che se cominciano a darsi colpi bassi è facile che al tappeto ci vadano sia il suo partito che quello di Burlando.
Bisognerebbe anche ricordare al nostro combattente concittadino che il suo capo e quello del PD, a Roma, stanno andando d’amore e d’accordo e si fanno favori l’un l’altro che non ti dico.
Il nostro parla poi di “PD litigioso” quando non vede quanto sia litigioso il suo, a Roma, ma forse anche a Genova.
Su quasi tutto ha ragione, intendiamoci, ma se evitasse la manfrina del noi siamo meglio di loro farebbe un figurone.
Il suo candidato preferito è, sorprendentemente, Marco Scajola di cui dice: “Abbiamo un candidato imperiese, Marco Scajola, che ha avuto il merito indiscutibile in questi anni difficili, di essere presente tutti i giorni sul territorio, con un’azione politica di opposizione coraggiosa e incisiva e al tempo stesso costruttiva“.
Probabilmente lo stesso territorio dove lo zio Claudio ha inaugurato un sacco di cose insieme al suo omonimo del Partito Democratico.
Di slancio, poi, Ranise è tornato sulla questione del Porto [Sanremonews] e in pratica adesso lui e tutti quelli come lui, cavalcano l’onda dicendo che si è persa un’occasione per lo sviluppo della città ecc.ecc.
Ha ragione anche in questo, solo che saprà meglio di me che ci sono state delle indagini e che una volta chiuse si è passato agli arresti e agli avvisi di garanzia.
Dopodiché ai processi in cui gli imputati sono stati assolti.
E certo che sì: c’è da riflettere molto.
Al consigliere Grosso, che giorni fa si domandava in proposito se siamo o no tutti uguali di fronte alla legge, Ranise risponde che lo siamo.
La legge è uguale per tutti, chi la interpreta, qualche volta no. Ma è umano e infatti Berlusconi se ne lamentava spesso.

Scritto da Angelo Amoretti

26 gennaio, 2015 alle 19:01

Dove sono finiti gli amici di Claudio?

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Qualche volta, riordinando libri e documenti, mi capita di trovare cose che voi umani non potete neppure immaginare: i lecca lecca della Lega Nord, per esempio, rigorosamente verdi (immagino, dunque, al sapore di menta) e le bustine di zucchero con in bella mostra Alberto da Giussano.
Oppure un opuscolo, scritto nel 2001 da Andrea Orsini e Luigi Giglio, dal titolo “Claudio Scajola, la politica del fare”, a cura degli “amici di Claudio”.
Il documento, di sole 70 pagine, ma ricco di immagini e ritagli di giornali (ce n’è uno in cui si legge che l’Iva sul basilico era scesa dal 20 al 4 per cento grazie al nostro statista)  e da ritenere quindi di fondamentale importanza , inizia così:

Cos’è la politica? Per alcuni è semplicemente un mestiere, un modo come un altro per mantenere la famiglia, per tentare la scalata al successo e, qualche volta, per arricchire.
Per altri è poco più che un hobbyal quale dedicare un po’ di tempo libero, sottraendolo al lavoro, alla famiglia, al riposo.
Per fortuna non ci sono soltanto queste due alternative, altrimenti saremmo nelle mani soltanto di mestieranti senza ideali, pronti a vendersi a qualsiasi causa, oppure di dilettanti senza esperienza, senza per questo esserne schiavi; uomini per i quali la politica è un lavoro quotidiano, serissimo, che non ammette debolezze o distrazioni, proprio perché sono in gioco questioni importanti per la collettività, e per i quali la coerenza con i propri ideali, con la propria cultura, con i valori professati è una regola che non ammette eccezioni.
Per troppi anni, nel nostro paese, l’impegno politico è stato considerato dai moderati quantomeno con scarsa attenzione.
Questa è una delle cause – e non la meno importante – della debolezza strutturale che ha sempre caratterizzato nella nostra storia i partiti di centro, che pure hanno a lungo rappresentato la maggioranza degli elettori. In Italia gli uomini politici di grande professionalità, senza essere professionisti della politica, non sono dunque molti.
Claudio Scajola è uno di loro. Per questo vale la pena di conoscerlo meglio. E per questo crediamo che meriti la nostra fiducia e quella degli elettori.

Qualcosa, in seguito, deve essere andato storto, ma oggi mi preme porre la vostra attenzione, o affezionati lettori, sul seguente quesito: “Che fine hanno fatto gli amici di Claudio?”.
Lo spunto mi viene dato dall’intervista a La Stampa di oggi di Antonello Ranise, coordinatore cittadino di Forza Italia, al quale occorre riconoscere perlomeno la coerenza con cui si è sempre battuto in difesa di Scajola.
In sostanza dice che o Forza Italia cambia oppure se ne va. Basta leggere il suo comunicato di domenica scorsa per capire che il .C.C. è profondamente deluso. Solo che in quel comunicato sembrava deluso dal fatto che nessuno degli “amici di Claudio” si era fatto sentire in difesa dell’ex ministro. Oggi lo pare anche dal funzionamento del partito e addirittura si chiede se esiste un coordinamento regionale.
Aggiunge che “In questo primo anno di opposizione, pur tra mille difficoltà, il nostro gruppo consiliare ha saputo fare quadrato“. In verità ci ho visto più un triangolo che un quadrato e ricordo quando qualcuno del centrodestra aveva detto che era venuta l’ora di prendere in mano la situazione.
Temo che abbia preso qualcos’altro e, come Ranise, per Forza Italia locale la vedo grigia.

Scritto da Angelo Amoretti

17 agosto, 2014 alle 12:37

Il fedelissimo Antonello Ranise

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Perdindirindina, nell’intervista che Antonello Ranise ha rilasciato a Imperiapost , ho dovuto leggere ben circa trecento parole prima di vedere quella fatidica [confesso che l'ansia iniziava a salire paurosamente], ma alla fine è arrivata: Claudio Scajola!
Il fedele Ranise ripete già le mezze verità dette in passato, ma evidentemente ama i dischi rotti. Qualcuno dovrebbe fargli notare che al limite ne esistono di nuovi o che, in mancanza di quelli, si può evitare di far girare sempre gli stessi.
Ma niente,  secondo lui tutto ciò che è stato fatto di buono nel Ponente Ligure è grazie a un uomo solo: Claudio Scajola.
E stila un elenco delle opere:
Tribunale nuovo (ci piove ancora, dentro?)
Pista ciclabile (ha mai sentito parlare di Burlando?)
Museo Navale (ci riusciamo a farci stare una barca di otto metri in dono?)
Palazzetto dello sport (regolari le altezze?)
Ha dimenticato il campo di atletica del Prino dove però se un fenomeno corre i 100 metri piani in 8 secondi netti, non gli omologano il record mondiale e in ogni caso il salvatore del Pontente e forse della Patria, secondo il fedele Ranise, può essere solo uno: Claudio Scajola.
Con lui il turismo avrebbe impennate da capogiro, le fabbriche riaprirebbero tutte e i treni arriverebbero in orario.

Scritto da Angelo Amoretti

15 febbraio, 2014 alle 12:42

Pubblicato in Politica

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Esercizi di memoria [IV]

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A seguito delle dichiarazioni rilasciate a Sanremonews dal candidato del PDL Antonello Ranise [in questo articolo], mi sono preso la briga di fare una piccola ricerca, giusto per esercitare la memoria e a onor del vero, con tutto il rispetto per lui e l’On. Scajola, occorre precisare che:

1) il Sen. Roberto Lucifredi, originario di Gazzo d’Arroscia, è stato più volte sottosegretario e Ministro per la riforma della pubblica aministrazione nel primo governo Leone.

2) L’Autostrada dei Fiori è stata inaugurata nel marzo del 1967 dal Ministro Taviani;

3) La prima variante della Strada Statale 28 fu aperta nel 1980 (tre gallerie e il viadotto Uveghi);

4) L’Aurelia Bis è stata finanziata e aperta negli anni ‘90;

5) La Strada Statale n. 20 della Val Roja è stata iniziata e terminata quando Antonello Ranise portava ancora i calzoni corti.

Scritto da Angelo Amoretti

24 maggio, 2013 alle 15:25

Esercizi di memoria [III]

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Leggo un intervento di Antonello Ranise, ex consigliere di maggioranza del PDL, che mi lascia un po’ interdetto e, tra l’altro, sarei curioso di sapere cosa ne pensa la signora Luisella Ferro, (la candidata del partito dell’amore che vorrebbe fare l’esame del capello ai candidati sindaci e consiglieri comunali, per capirci) che si meraviglia quando Carlo Capacci “torna” a parlare di un argomento.
In pratica Ranise “torna” sul problema della viabilità affrontato qualche giorno fa dal candidato sindaco della sua coalizione, Erminio Annoni (no, non è uno scherzo: lo trovate qua) e dice che non è di facile soluzione.
Anche in questo caso viene spontaneo chedersi dove sia stato Ranise negli anni scorsi, dal momento che i precedenti sindaci (Sappa e Strescino) erano espressione del centrodestra e in dodici anni non sono riusciti a risolvere il problema.

Scritto da Angelo Amoretti

13 maggio, 2013 alle 9:02

Sondaggi all’amatriciana

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Una lettrice mi scrive quanto segue:

Ciao Angelo
ti informo che qualche giorno fa è successa una cosa “strana”. Mia zia ha ricevuto una telefonata da una persona che, dicendo di telefonare “dal Comune di Imperia” o “per conto del Comune di Imperia” (non ricorda chiaramente) le ha chiesto chi, fra alcuni candidati – guarda caso – del centro destra, (mi pare Scaiola, Ranise, etc) avrebbe votato alle prox elezioni politiche. Lei li ha cortesemente mandati a fare in culo, ricordandogli che il voto è segreto, ma credo ci siano gli estremi per denunciare pubblicamente questa cosa come
comportamento scorretto, millantato credito e chissà cos’altro, non credi? a presto.

Non so se ci siano gli estremi di cui parla la lettrice e probabilmente chi ha chiamato non ha nulla a che fare con il Comune, ma sarebbero graditi chiarimenti ed eventuali smentite.
In ogni caso, se qualcuno di voi dovesse ricevere una chiamata del genere, dovrebbe farsi dire chi è all’apparecchio e per conto di chi e farsi lasciare un recapito per poter verificare se è un sondaggista all’amatriciana o uno in vena di scherzi.

Scritto da Angelo Amoretti

30 novembre, 2012 alle 9:39

Ci stiamo bruciando l’Ospedale

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In principio fu Chirurgia. Si parlò del Dott. Alessandro Casano, noto chirurgo di Imperia, come possibile candidato di una lista civica alle prossime elezioni comunali. Ventiquattr’ore dopo, come era stato previsto dal sottoscritto, il dottore ha smentito la notizia.
Poi venne Ginecologia, a mia insaputa, ma leggo su Riviera24 che “il primario di ginecologia dell’ospedale Franco Gorlero, sembra aver chiuso ogni porta alle sirene.
Ora è la volta di Cardiologia: Antonello Ranise, già assessore, sarebbe un possibile candidato del centrodestra. Siccome non ci facciamo mancare niente, ci sarebbe anche Gabriella Manfredi, candidata per il centrosinistra, che opera al Day Surgery e che è figlia dell’on. Manfredo Manfredi.
Su Facebook le ho chiesto che ne pensa della notizia apparsa stamane su Il Secolo XIX, convinto che fosse una mezza boutade tipo quella di Capacci e Casano, per capirci, e lei mi ha risposto dicendo che “non è importante quello che ne penso io…..ma quello che ne pensano gli Imperiesi“.
Non è una conferma e neppure una smentita, perciò un reparto è ancora salvo, per il momento.

Scritto da Angelo Amoretti

30 agosto, 2012 alle 16:22

Indulgenza (PRC) chiede le dimissioni dell’Assessore Ranise

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Ricevo e pubblico:

Ieri sera, durante la discussione sul destino della refezione scolastica e di altri importanti servizi comunali, l’assessore alle Politiche Sociali Ranise e l’esponente della Lega Nord intervenuta hanno affermato che il problema in discussione non è la preferenza tra pubblico e privato.
Il dott. Ranise, medico ospedaliero in servizio presso l’Ospedale Civile di Imperia, dipendente dello Stato, che per nomina pubblica è stato anche chiamato a presidere il Distretto socio-sanitario, afferma in Aula e in televisione che non devono esserci pregiudiziali “ideologiche” rispetto alle due condizioni!!!
Il dovere dei rappresentanti del popolo in Consiglio Comunale e degli amministratori comunali è quello di sostenere il primato del pubblico e le iniziative per salvaguardarne e favorirne le prerogative, in ogni caso. Il Comune è infatti l’Ente pubblico per eccellenza, ente di prossimità con i bisogni e i diritti dei cittadini.
Posto quanto sopra, il Gruppo del P.R.C. chiede le dimissioni dell’assessore Ranise, che, nell’esercizio del ruolo di membro di una Giunta Municipale, fa intendere di considerare indifferente se privatizzare o meno fondamentali servizi del Comune che rappresenta istituzionalmente, quasi fosse possibile una sorta di equidistanza neutrale per chi è stato chiamato ad amministrare la cosa pubblica.
La rappresentante della Lega Nord ha tenuto affermazioni che ben corrispondono ai deliranti disegni ‘padani’ di secessione dall’Italia e all’opportunismo e alla subalternità palesi dela locale compagine di quel Partito.
I cittadini Imperiesi hanno ieri sera assistito al disinvolto ‘annuncio, da parte della Destra al governo della Città, di una privatizzazione che peserà sui loro diritti e bisogni e che, se non fermata, sarà solo l’inizio di un’opera sistematica di smantellamento del welfare locale pubblico.
Ciò, malgrado in Italia si stia manifestando una generale volontà popolare di ritorno al pubblico, come dimostrano l’esito ultramaggioritario del recente referendum sui servizi pubblici locali e sull’acqua e l’operato di non poche amministrazioni locali che, rispettando quell’espressione di democrazia, stanno procedendo con la ripubblicizzazione dei servizi, resi sempre più costosi e scadenti proprio dallo spazio concesso al potere e agli interessi dei privati grazie all’ideologia liberista e mercatista dominante negli ultini decenni.

Pasquale Indulgenza
capo gruppo P.R.C. al Comune di Imperia

Scritto da Angelo Amoretti

7 dicembre, 2011 alle 18:00

I quotidiani e il candidato Sindaco del Pdl

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A quanto pare anche i giornalisti nostrani hanno le idee un po’ confuse per quanto riguarda il prossimo candidato Sindaco di Imperia.
O scrivono solo parte di quello “che si dice” o hanno talpe che oltre a essere cieche sono pure sorde.
Sul Secolo XIX di oggi si legge:

Per quanto riguarda il capoluogo, sembra essere tornata prepotentemente alla ribalta la candidatura di Antonello Ranise,coordinatore cittadino di Forza Italia e consigliere comunale uscente. Il cardiologo, dopo che per qualche settimana avev avolutamente scelto il basso profilo, appare nuovamente molto attivo nell’organizzazione dei gazebo e degli incontri pubblici tra il partito e gli elettori.

Mentre La Stampa scrive:

Il coordinatore cittadino Antonello Ranise, medico cardiologo e consigliere comunale che qualche mese fa sembrava uno tra i più accreditati, è ruzzolato all’indietro nella graduatoria delle preferenze, nonostante gli sforzi per comparire alla ribalta con esternazioni pubbliche.

Ma quel che conta, alla fine, è ciò che scrive Stefano Delfino in apertura del suo articolo su La Stampa:

E se, nel «tormentone» pre-elettorale, fosse un esterno il candidato del Pdl alla carica di sindaco? Nessuno lo conferma ufficialmente, ma dall’entourage del partito filtra l’indiscrezione secondo cui il ministro Claudio Scajola, al quale, in definitiva, spetterà l’ultima parola, avrebbe accarezzato l’idea.

Delfino scrive candidamente una cosa ormai risaputa: sarà Claudio Scajola “in definitiva” a decidere chi sarà il prossimo Sindaco del Pdl.
Già che c’è, Delfino potrebbe chiedersi anche il perché. E la sua affermazione non è neanche del tutto precisa, se vogliamo: dipende da chi sarà il potenziale candidato. Potrebbe accadere che “in definitiva” l’ultima parola spetti a gente ancora un po’ più in alto di Scajola.

Scritto da Angelo Amoretti

7 gennaio, 2009 alle 10:31

(S)confessioni

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Su la Riviera in edicola dallo scorso venerdì c’è una bella serie di quelli che si potrebbero definire, volgarmente parlando, “sputtanamenti”.
Il primo riguarda la vicenda Gelli ai Martedì Letterari del Casinò di Sanremo.
Mi ero chiesto come mai nessuno dei Gran Maestri delle tre logge massoniche regolari avesse preso le distanze dal capo della P2 già quando era venuta fuori la notizia che il venerabile sarebbe apparso a Odeon TV. Il loro comportamento mi era sembrato ambiguo, e tuttora me lo sembra, vista la loro dissociazione ai tempi della P2. Qualcosa avrebbero dovuto dire, a mio parere. Invece non mi risulta che abbiano detto una parola in proposito.
A Sanremo anche il massone Gustavo Ottolenghi ha contestato Gelli, prendendosela con il “fratello” Benito Ruscigni per averlo invitato.

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Scritto da Angelo Amoretti

15 dicembre, 2008 alle 10:13