Confusione a Prino

senza commenti

Anche quest’anno al Prino, il quartiere più movimentato della nostra città nei mesi estivi, sta succedendo quello che già succedeva gli anni scorsi: gli abitanti si lamentano per il disagio causato dai gestori dei locali e dai loro avventori.
In via Littardi, via dei Giardini, a Garbella e naturalmente al Prino, di notte non si dorme e quest’anno si è costituito una specie di comitato di difesa dei diritti dei cittadini che ha raccolto circa duecento firme e intende ora procedere per vie legali.
Ma a cosa sono serviti gli incontri dei residenti con il Sindaco, i mesi scorsi?
A niente, così pare.
La musica proveniente dai locali continua a disturbare, molti ragazzi che si ammassano nel quartiere si comportano da animali e a rimetterci sono i residenti.
Si dice che nel parcheggio di via Littardi, alcuni ragazzi facciano tranquillamente i loro bisogni a cielo aperto e che le auto vengono posteggiate in maniera selvaggia ovunque.
C’è una gran confusione, in sostanza.
Dal deserto di pochi anni fa, si è passati al caos totale di oggi. Possibile che non ci sia una via di mezzo? Possibile che il Comune non si attrezzi affinché tutto si svolga regolarmente?
E’ inutile mettere agenti all’entrata di via Colombo che controllino se c’è qualche ragazzo con della droga in tasca, quando poi “dentro” il quartiere c’è l’anarchia totale, il menefreghismo di tutti.
Qui le responsabilità sono un po’ di tutti a partire dai gestori dei locali, fino ai loro avventori.
Se ci fosse più senso civico e meno egoismo, i gestori potrebbero continuare a fare milioni, i ragazzi a diverstirsi e i residenti a dormire tranquillamente.
Finché non si arriverà a un compromesso vero e duraturo, il Prino rimarrà terra di nessuno.

Scritto da Angelo Amoretti

19 luglio, 2006 alle 9:03

Pubblicato in Ambiente, Cronaca



    Articoli correlati:

    • Nessuno