Guardie padane

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Quando c’è da mettere un po’ d’ordine e fare il botto, i leghisti si affidano a Mario Borghezio: un nome, una garanzia.
Ora, siccome a Torrazza c’è stata la lite tra extracomunitari con accoltellamento e in città con bastonate, Antonio Gagliano, capogruppo consigliare della Lega, dice che “[...] se le istituzioni non si attiveranno, la Lega Nord scenderà in prima linea coinvolgendo l’europarlamentare Borghezio e predisponendo un servizio di guardie padane al fine di sorvegliare il territorio 24 ore su 24 [...]“.
Personalmente preferirei che Borghezio rimanesse lontano da Imperia perché potrebbero scoppiare incendi qua e là da un momento all’altro. Già mi ero preoccupato quando qualcuno l’aveva proposto per il Consiglio comunale di Sanremo, figuriamoci adesso che lo vogliono le camice verdi nostrane.
Mario Borghezio, per chi ancora non lo sapesse, è l’europarlamentare leghista condannato anche in terzo grado di Giudizio in quanto ritenuto colpevole per l’incendio scoppiato il primo luglio del 2000 in un accampamento di extracomunitari a Torino.
E’ colui che insieme ad altri autorevoli colleghi (pare una cinquina di ministri: Bossi, Calderoli, Castelli, Maroni e Tremonti), in Svizzera cantava: “Siamo padani, abbiamo un sogno nel cuore bruciare il tricolore”.
Se volete farvi un’idea del personaggio in questione cliccate qui.
All’ordine pubblico ci pensano già i carabinieri e i poliziotti, i leghisti pensino ad altro, se ci riescono.
Update: A tal proposito, su Mentelocale.it, ho trovato un breve racconto di Marco Vallarino che vi consiglio di leggere cliccando qui.

Scritto da Angelo Amoretti

29 dicembre, 2006 alle 10:00

Pubblicato in Attualità



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