I cosiddetti “attacchi” di ImperiaParla

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Di recente, ma anche nel non lontano passato, mi è capitato spesso di incontrare persone che si sono lamentate dei miei presunti “attacchi” nei loro confronti.
C’è chi lo ha fatto scherzando, chi un po’ più seriamente.
A queste persone vorrei consigliare di andare a leggere un articolo a caso de Il Fatto Quotidiano o de il Giornale, per citare le prime due testate giornalistiche che mi vengono in mente, giusto per capire cosa significa “attaccare” qualcuno.
Se una sottile ironia o qualche battutina possono sembrare “attacchi”, mi dispiace: il problema non è mio, ma di chi non riesce a cogliere la differenza.
Io non ho i mezzi né le competenze per poter “attaccare” qualcuno: mi limito a scrivere ciò che penso senza diffamare alcuno e fino a prova contraria direi che sono dalla parte della legge e dei principi democratici. Ognuno è libero di esprimere la propria opinione e io lo faccio, allegramente, perché non devo niente a nessuno: non sono una persona libera, ma sono molto più libero di certi altri e continuerò a divertirmi con il mio blog, senza guardare in faccia a nessuno, a seconda di come mi sveglio al mattino.
Il fatto di essere in buoni rapporti con tanti di coloro che mi leggono, qualcosa vorrà pur significare, ma nello stesso tempo non mi impedisce di criticarli, se lo ritengo opportuno.
Criticare qualcuno per una dichiarazione che ha fatto, non è un “attacco” alla persona: è un modo di fare politica, tanto per capirci.
Non mi sono mai permesso di scendere nel personale, mi sono limitato a segnalare e, se del caso, a criticare l’operato o il pensiero di questo o quest’altro.
Se questi vi sembrano “attacchi”, ditelo voi.
Grazie.

Scritto da Angelo Amoretti

31 maggio, 2013 alle 12:27

Pubblicato in Attualità



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