Prostitute a Imperia

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Chi è di stomaco debole non vada avanti a leggere. Mi scuso, ma mi è venuto così.

Squillo si confessa e Imperia trema

Stanotte in effetti tremava tutto: per fortuna non era il terremoto, ma una forte tramontana che deve aver fatto anche qualche danno.
Ma Imperia trema per un altro motivo: non per l’anteprima politica pubblicata ieri dal Secolone, ma per l’inchiesta di due pagine che pubblica oggi il quotidiano più amato da ImperiaParla.
A Imperia ci sono le prostitute e, porca puttana, ce ne sono almeno una ventina! Non svolgono il loro mestiere sui marciapiedi, ormai sono prostitute 2.0: annunci su internet, risposte via sms e appuntamenti in almeno cinque o sei case sparse in Piazza Doria, via Bonfante, via Schiva, via Cascione e alla Marina. C’è da non dormirci la notte.
E’ successo che una di loro si è confessata al Secolo XIX e ha raccontato cose che voi umani non potete neppure immaginare: commercialisti trattati in casa da merdacce che passano una mezz’ora da lei anche solo per parlare. “Sai quanti uomini che conosco, che vengono da me e mi dicono di voler parlare. Sono quelli che in casa vengono trattati da “merdacce”, insultati o semplicemente derisi dalle mogli.” dice Angela (il nome è di fantasia, potrebbe chiamarsi Giovanna ndr) alla bella Milena Arnaldi che definisce la faccenda “psicologia spicciola sotto le lenzuola“.
E poi commercianti, liberi professionisti, uomini sposati e altri puttanieri. E, udite udite, “forse” gira anche droga!
Angela (il nome è di fantasia, potrebbe chiamarsi Carla ndr) si domanda come mai molti commercialisti si rivolgono a lei.
Forse con tutti ’sti conti che hanno da tenere, ICI e IRPEF da calcolare, mogli stronze che li prendono per merdacce appena arrivano in casa, sono quelli che più sentono il bisogno di sfogarsi, non tanto fisicamente (forse perché non hanno neanche più l’erezione), ma piuttosto moralmente.
Adesso si attendono reazioni dalle femministe: da che parte state, ragazze, da quella delle mogli di cui sopra o da quella delle ragazze sfruttate che prendono il dieci per cento su 80 euro per venti minuti di sesso?
Si attendono pure reazioni dall’Associazione dei commercialisti o dal loro sindacato: non credo che Angela (il nome è di fantasia, potrebbe chiamarsi Vittoria Michela ndr) abbia messo in buona luce la loro categoria, ma d’altronde se lo dice lei.

Scritto da Angelo Amoretti

31 ottobre, 2007 alle 10:37

Pubblicato in Attualità

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