Archivio per il mese di gennaio, 2006

Modellini

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Il Secolo XIX, la Pravda dell’Ovest, come viene simpaticamente chiamato in alcuni ambienti, continua a pubblicare fotografie di plastici, modellini e amenità varie su come sarà Imperia nel futuro.
L’iniziativa è ammirevole e consiglio ai lettori di ritagliare le foto e conservarle, a futura memoria.
Oggi c’è quella del nuovo Campo di atletica al Prino, con tanto di villette residenziali al suo fianco.
Ovviamente il Secolo XIX non avrà nessuna colpa se poi le opere realizzate non corrisponderanno alle fotografie che vediamo stampate oggi.
La colpa semmai sarà da attribuire a chi le opere le avrà realizzate materialmente.
Anche gli architetti e coloro che hanno realizzato i plastici, o i modellini, potranno sempre dire, a ragione: «Noi non c’entriamo.»
Viene da sorridere leggendo la frase dell’amministratore più amato dagli imperiesi, Sergio Lanteri che a proposito dell’Aurelia Bis afferma: «La pratica è all’esame del Cipe, la sta seguendo molto da vicino il Ministro Scajola…»
In città ci sono molti che affermano con sicurezza che l’Amministrazione non pone neppure una fioriera se non ha il benestare del Ministro, quindi è inutile continuare a dichiarare frasi del tipo “Grazie all’intervento del Ministro Scajola” oppure “Se ne sta interessando il Ministro Scajola”.
Non si capisce se è leccaculismo allo stato puro (tipo: “Se non ti rieleggeranno, ricordati che ti ho sempre voluto bene”) o se è campagna elettorale in pieno svolgimento.
O tutte e due.

Scritto da Angelo Amoretti

8 gennaio, 2006 alle 10:42

Pubblicato in Ambiente

Furbetti di quartiere in trasferta

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E così i vari Ricucci, Fiorani, Gnutti e compagnia bella stavano per mettere le mani sulla nostra città, sulla ex Italcementi, per essere precisi.
Se non fosse per la mini inchiesta che la pagina locale de La Stampa sta pubblicando a puntate, gli imperiesi forse non lo saprebbero neppure.
Il giornalista che si firma Mau.Vez. pone due quesiti che necessiterebbero di risposte rapide:
1) Possibile che nessuno avesse intuito quale potenziale bomba a orologeria stava per essere piazzata nel capoluogo?
2) A chi spetta il “patronage” dell’intera operazione?
Sono le stesse domande che si pone ImperiaParla a cui piacciono gli articoli col taglio dell’inchiesta, come fa il quotidiano di Torino.
Prima o poi la verità verrà a galla. Fiorani sta svuotando il sacco all’Hotel San Vittore di Milano e presto ne sapremo di più.
Non si vive solo di Befane e Harry Potter e La Stampa perlomeno cerca di informare i lettori e di farli riflettere anche su problematiche ben più importanti.

Scritto da Angelo Amoretti

7 gennaio, 2006 alle 10:41

Pubblicato in Cronaca

Ecosistema Bambino 2006

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Come ogni anno Legambiente ha stilato la classifica riguardo le strutture e i servizi dedicati ai bambini dei 103 capoluoghi di provincia e da quanto risulta, Imperia non va bene neppure per i bambini.
Legambiente assegna un punteggio a 88 capoluoghi di Provincia (i dati di 15 capoluoghi sono incompleti o non disponibili) dividendoli per fasce: ‘ottimo’, ‘buono’, ‘discreto’, ’sufficiente’ e ‘insufficiente’.
Imperia è nella fascia ‘sufficiente‘ al 74° posto con 55 punti.
A quanto pare c’è da fare molto anche per i bambini, nel futuro della nostra città.
La classifica completa la trovate sul sito di Legambiente.

Scritto da Angelo Amoretti

6 gennaio, 2006 alle 8:40

Pubblicato in Ambiente

Anno Nuovo, Direttrice nuova

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La bella Eleonora Pirozzi sarà la nuova Direttirce delle Poste di Imperia.
Donna di grande esperienza, è stata in passato Responsabile del Personale.
Le Poste ultimamente sono cambiate, non certo in meglio, e la Pirozzi non avrà compito facile a dirigere quelle che adesso sembrano essere diventate un minimarket da autogrill.
Purtroppo, con la privatizzazione, invece di migliorare i servizi, alcuni uffici postali della nostra città sono diventati un labirinto, in cui per poter arrivare allo sportello per fare un versamento o una raccomandata, prima bisogna fare una specie di percorso obbligato tra libri, CD, quaderni e quant’altro.
A Eleonora Pirozzi vanno comunque gli auguri di buon lavoro da parte di ImperiaParla.

Scritto da Angelo Amoretti

5 gennaio, 2006 alle 9:38

Pubblicato in Attualità

Falliti

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A fine anno si tirano anche le somme degli andamenti delle aziende che operano nella nostra città. In poche parole: si fanno i bilanci, quelli veri che compilano i commercialisti. Anche quest’anno, purtroppo, una dozzina di società, soprattutto quelle a responsabilità limitata, sono fallite.
Dispiace che La Stampa tratti l’argomento con un certo cinismo, quando scrive:”La mannaia è calata su ditte di piccolo cabotaggio dove spesso il fallimento viene vissuto come fatto traumatico in ambito familiare”.
Va bene che l’economia imperiese non ha da rimetterci molto, ma insomma: mettiamo il caso che il trauma a livello familiare raggiunga livelli imprevedibili, tipo che il capo famiglia dia fuoco alla casa mentre tutti i familiari dormono o che so, la moglie, in seguito a una crisi isterica, faccia a fette il marito e i figli per poi fare esplodere l’appartamento col gas. Non sono cose simpatiche, da trattare con sufficienza.
Il commercialista Achille Fontana dice che “è fallito ciò che doveva fallire, ovvero, s’è attuata una sorta di selezione naturale per cui a soccombere sono stati i meno attrezzati.”
Che significa? Che da qualche parte era già scritto il destino di certe aziende? Che chi non è attrezzato fallisce e chi lo è no?
Mah, i commercialisti sono abituati coi numeri e qualche volta puo’ capitare che li diano, vai a capirli.
La notizia triste è che tra le società fallite compare la Nuova Edilset di Giuseppe Scotti.
Purtroppo credo si tratti del Geometra Scotti, un imprenditore che si è fatto da solo e che nel 1975 ha scritto un libro oggi più attuale che mai: I tredici giorni più lunghi della mia vita, essenziale per comprendere il mondo arabo. Ovvio, non è paragonabile ai libri della Fallaci, ma merita un’attenta lettura.

In questo romanzo, se così si puo’ chiamare, (perché in fondo è una sorta di diario personale) Scotti racconta “le sue esperienze e le sue speranze vissute con i padroni del mondo, gli Emiri Arabi”. Scotti aveva intuito quali sarebbero stati i problemi con il mondo arabo già trent’anni fa e questo libro mi ha segnato per sempre.
A tutti i falliti del 2005 (e anche al commercialista Fontana) ImperiaParla augura un sereno 2006 e una rapida ripresa.
Nel frattempo Scotti potrebbe approfittare di questo momento di riflessione per scrivere un altro libro che sarebbe vera manna dal cielo.

Scritto da Angelo Amoretti

4 gennaio, 2006 alle 12:37

Pubblicato in Cronaca

Incubi

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Nel futuro della nostra città, tra le altre opere in progetto, spiccano le rotonde.
Ormai stanno diventando un incubo vero e proprio e pare che ne nascerà un’altra, in via della Repubblica, all’incrocio con via Schiva e via Parini, per snellire il traffico di Piazza Dante.
Sergio Lanteri, l’assessore più amato dagli imperiesi secondo un sondaggio effettuato tra alcuni consumatori di carne bovina, sicuramente passerà alla storia per le sue rotonde. Ormai è ossessionato e la sua missione è quella di farle erigere qua e là per la città.
Bisogna farsene una ragione: da qua alla fine del suo mandato ce ne saranno ovunque.
Domanda: sono stati fatti rilievi del traffico nelle ore di punta, presso la rotonda di via Nizza?
A occhio si direbbe che è cambiato ben poco rispetto a quando non c’era: nelle ore ‘calde’ la coda arrivava a Garbella, ora arriva davanti all’ex Centro Commerciale Imperia 2, metro più, metro meno.
Suggerimento: invece di spendere tanti soldi inutilmente, vediamo di individuare meglio i problemi da risolvere.
Il fondo stradale di alcune vie è a dir poco pietoso e forse bisognerebbe cominciare da lì.
Se l’assessore vuol fare qualcosa di utile per snellire il traffico e rendere meno pericolosa la viabilità, faccia qualcosa all’incrocio dove via Littardi s’immette sull’Aurelia.
Prenda un taxi e vada a fare un giro anche a ponente della città e se poi gli avanza qualche euro, si avventuri nelle valli di Caramagna e del Prino.
I tassisti hanno un ruolo fondamentale nell’attuazione del PUT (Piano Urbano del Traffico): siano gentili e facciano lo sconto all’assessore.

Scritto da Angelo Amoretti

4 gennaio, 2006 alle 11:45

Pubblicato in Ambiente

CGIL – UNIONE INDUSTRIALI: 2-2

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Sì, è entrata la riserva, ma per ora il risultato della piacevole partita che la CGIL sta giocando con l’Unione Industriali sulle pagine de La Stampa è fermo sul pareggio.
Era andata in vantaggio l’Unione Industriali con un goal di rapina del suo Presidente Alberti, poi aveva pareggiato Porchia con un goal in contropiede, ma Alberti aveva di nuovo segnato portando in vantaggio la sua squadra.
Nel secondo tempo il colpo di scena: entra De Bonis, in prestito dai DS, e segna alla Totti: “je ho fatto er cucchiaio!” ha esclamato tornando a centrocampo.
Lo sapevo che il ragazzo si sarebbe comportato bene da centravanti di sfondamento.
Ora bisogna vedere se ci saranno i supplementari o se decideranno di finirla pari e patta, come si faceva all’oratorio.
Una cosa è certa: con un centravanti così non si può perdere!

Scritto da Angelo Amoretti

3 gennaio, 2006 alle 11:44

Pubblicato in Politica

Cattedrali nel deserto

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Il Sindaco Sappa, prima del cenone di San Silvestro (chissà se anche lui lo ha fatto con i suoi ex compagni di scuola come il Ministro Scajola) e della sua partecipazione all’evento in Piazza Dante insieme al nipotino del Ministro, Marco, ha scritto un intervento sul Secolo XIX in cui ancora una volta, per quel che riguarda la nostra città, ha parlato di “momento storico”.
Pare che ormai questa frase sia diventata la parola d’ordine, insieme a “futuro“. Invece di dire quello che è stato fatto, il Sindaco dice quello che è stato progettato e che quindi si farà e esorta i cittadini, di qualunque ideologia, a rendersi conto del momento cruciale che sta affrontando la città per il futuro.
Con tutta la buona volontà, non ci riesco, forse perché di natura non sono mai stato troppo ottimista e piuttosto ho sempre cercato di essere realista.
E francamente certe opere che sono in progetto mi fanno pensare a quelle cattedrali nel deserto, costruite, inaugurate e poi abbandonate al loro destino. Basta fare un giro da Roma in giù e se ne trovano a iosa.
Il nuovo campo di atletica, per esempio, a cosa servirà? Era stato detto che bisognava ristrutturarlo perché la pista era obsoleta e pericolosa, ed è stato deciso di rifarlo di sana pianta. Bene, ma a beneficio di chi? Porterà turismo? Ci sarà una gara all’anno perlomeno a livello nazionale? Gli atleti e gli spettatori che verranno a Imperia andranno a dormire a Diano Marina e a Sanremo?
Già le gare internazionali nella piscina F.Cascione hanno dimostrato, nel caso ce ne fosse stato bisogno, che la nostra città non è attrezzata per ospitare non solo chi viene in vacanza, ma anche chi viene solo per una gara sportiva, seppur di altissimo livello. Infatti gli atleti e il loro seguito arrivano in pullman da Diano Marina e Imperia la vedono appena di sfuggita.
Il Palazzetto dello Sport a cosa servirà? Forse porterà turismo? Ridarà vita alla città?
Curioso che si facciano queste opere così costose per lo sport quando si sa benissimo che Imperia non eccelle in questo campo, purtroppo.
Ovviamente lo sport è sano e bisogna praticarlo, a cominciare dalle scuole, ma è il caso di investirci così tanto? Forse si potrebbero costruire le strutture adeguate, invece di fare opere più esose del necessario.
Il Ministro Scajola oggi parte per una vacanza nel deserto della Libia. Sarà un caso?
Felice 2006 a chi è passato e passerà da qui.

Scritto da Angelo Amoretti

2 gennaio, 2006 alle 12:33

Pubblicato in Politica