Emilio Varaldo: rilanciare il verde

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E’ il “Piano del verde” quello che ha in mente il consigliere comunale del PDL Emilio Varaldo. La sua iniziativa è ancora in fase di studio, ma in linea di massima prevede di obbligare a chi sradica piante per costruire a rimetterne di nuove, come avviene da anni nella vicina Costa Azzurra dove “le case in collina si vedono solo dall’alto” mentre dalle nostre parti “se si va sul molo lungo di Oneglia e di Porto si vede tutta una serie di ferite aperte“.
Varaldo ha in mente così di indire un concorso fra giovani architetti (o per tesi di laurea) affinché si individui dove piantare gli alberi e quale tipo di pianta mettere a dimora; la ricerca di contributi regionali e europei; la concessione di un maggiore indice di edificabilità solo a chi si impegna a piantare alberi e, infine, le convenzioni con i vivai. Varaldo porterà la sua proposta nelle commissioni competenti e chiede maggiori controlli nei confronti di chi sradica piante per costruire senza sostituirle con nuove.
A tal proposito, racconta che lo scorso inverno “durante una notte di pioggia, è caduto un grosso albero, che faceva da cornice al complesso della galleria Isnardi, sul lato di via De Sonnaz. Per fortuna non ha provocato danni e per questo la sua morte non ha colpito più di tanto i passanti. Sarebbe stato così anche per me se non l’avesse fatto piantare un secolo fa mio bisnonno con altre varietà di piante costituenti una delle zone verdi, se non l’unica, in pieno centro cittadino. Ovunque si costruisca eliminando piante è raro che ne vengano messe a dimora altrettante e anche quando la legge lo impone mancano i controlli“.
Si spera che l’idea possa andare a buon fine perché basta guardarsi intorno, appena fuori città e nell’immediato entroterra, per rendersi conto che presto i fabbricati supereranno le piante in quantità.
fonte: La Stampa

Scritto da Angelo Amoretti

12 aprile, 2010 alle 9:16