Pasti e rimpasti

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I genitori degli alunni di quattro scuole materne (Caramagna, Prino, Piazza Mameli e via Argine Destro) sabato mattina si mobiliteranno e una delegazione sarà ricevuta dal Sindaco. Motivo del contendere: in nome dell’austerity le suddette scuole sono state private delle rispettive mense, peraltro rinnovate non più di 4 anni fa, e i bambini mangeranno cibo cucinato altrove. I genitori indignati, al contrario di quanto dichiarato dall’Assessore Antonello Ranise, dicono che un pasto del genere “fa schifo” e “chiederanno che la delibera di giunta sia revocata e che i tagli non si facciano gravare sui più deboli” [Il Secolo XIX, 15-9-2011].
Come se non bastassero i pasti dei bambini, il Sindaco ha anche per le mani la faccenda del rimpasto di Giunta (sempre di pappa si tratta).
Inutile star lì a fare il toto assessore, tanto “rimane, comunque, scontato che l’imprimatur definitivo sul nuovo assetto della giunta municipale verrà dato in ultima analisi dall’ex ministro Claudio Scajola plenipotenziario del Pdl nella nostra regione e “nume tutelare” dell’amministrazione di centrodestra.“. [Il Secolo XIX, 15-9-2011]
Sulle dimissioni di Rodolfo Leone bisognerebbe tornare un attimo a riflettere.
Hanno preso di sorpresa tutti, ma se non ricordo male al momento dell’insediamento si sapeva che era stato messo lì giusto per sistemare due conti e che finito il suo lavoro, se ne sarebbe andato. Già che c’era gli hanno mandato un paio di avvisi di garanzia, ma questa è un’altra storia.
Naturalmente, visto che Claudio Scajola, presidente della fondazione Cristoforo Colombo (preferisco questa a “ex ministro”, scusate) è il plenipotenziario del Pdl in Liguria, avrà dato il suo ok. Anzi, a questo punto mi viene da pensare che quando Leone ha detto di essere stato chiamato al compito da “altri” forse e sottolineo forse, trattavasi giusto del presidente.
Il quale, riuniti quasi tutti i protagonisti dei rimpasti prossimi venturi, aveva detto: “Ne riparliamo a settembre” [Il Secolo XIX, 7-8-2011]. Settembre, andiamo, è ora di rimpastare, per capirci.
E Leone, quando le acque avevano iniziato a essere un po’ troppo agitate e Scajola lo aveva convocato con gli altri assessori insieme al sindaco Strescino, aveva detto di non essere stato lui a “bregare per fare il vicesindaco” [Il Secolo XIX, 6-8-2011].
In certi ambienti (il bar che frequentiamo Lillo ed io, per esempio) ci si chiede come mai Scajola abbia scelto Leone e poi abbia permesso che si dimettesse con quel colpo da teatro. Forse pensava che potesse esserci più armonia tra la nuova e la vecchia guardia, ma evidentemente così non è stato e allora si potrebbe dire che l’abbia avuta vinta il giovane Sindaco che in giunta vuole gente giovane, come, per esempio, Nicola Falciola e Emilio Broccoletti.

Scritto da Angelo Amoretti

15 settembre, 2011 alle 9:44