Le mezze verita’ del Sindaco Strescino

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Siamo tutti presi da due avvenimenti: il licenziamento in tronco degli Assessori da parte del Sindaco e il parto del famoso documento “Salva Imperia” che dovrebbe essere presentato in consiglio comunale il prossimo 12 aprile. In mezzo l’altro evento: la manifestazione di protesta contro le amministrazioni di centrodestra che si sono avvicendate in questi ultimi dodici anni.
E mentre si cerca di capire cosa diavolo ci sarà mai scritto in quella “Salva Imperia”, si apprende che domani sarà presentata la nuova giunta della quale farebbero parte i seguenti “tecnici”: Tiziana Berlinguer, Sara Serafini, Federico Sossi e Carlo Capacci.
Tiziana Berlinguer – avvocato – è arrivata in Comune accompagnata dal consigliere comunale di FLI, Giuseppe Fossati, e se non ricordo male, è colei che capitanava la protesta delle mamme contro la privatizzazione della SERIS e che Strescino aveva additato come “amici di FLI”. Sara Serafini – insegnante – è amica d’infanzia del Sindaco. Carlo Capacci è conosciutissimo nell’entourage del Palazzo e non solo; Federico Sossi è dirigente dell’ASL. Forse potrebbe trattarsi della giunta più breve degli ultimi 150 anni dal momento che già 19 consiglieri del PDL hanno firmato la lettera di dimissioni per far saltare il baraccone e, tra l’altro, impedire che vengano richiesti i danni agli industiali nostrani della Porto di Imperia SpA: Gianfranco Carli e Pietro Isnardi, fedeli amici di Claudio Scajola.
Dicevo che siamo concentrati su queste cose e ce ne lasciamo passare addosso altre piuttosto inquietanti.
Per esempio, nell’intervista rilasciata ieri al Secolo XIX, Strescino a un certo punto dichiarava:

E’ evidente che qualcuno non ha la consapevolezza dei problemi. La revoca mi è costata moltissimo in termini umani.
Allo stesso tempo credo che chi è arrabbiato con me oggi, domani capirà le mie motivazioni e alla fine mi ringrazierà pure».

E nell’intervista si legge:

«Il quadro in città – prosegue Paolo Strescino – è profondamente mutato. Questo periodo estremamente stressante l’ho vissuto da solo, quindi credo che sia trattato di una decisione giusta».
Ma alla domanda “visto che è stressato perché è rimasto attaccato alla poltrona” la risposta è «Perché io faccio il sindaco e loro no. Il disastro in città lo ha fatto qualcun altro, se non se ne sono accorti erano distratti». Inutile chiedere a Strescino i nomi degli autori del “misfatto”perché la risposta è un «me li tengo per me»

Penso invece che tenerselo per sé sia alquanto scorretto nei confronti dei cittadini tutti e che forse, e sottolineo forse, se ancora non lo ha fatto, dovrebbe perlomeno rendere edotta la magistratura.
Poi c’è l’altra quisquilia, tutta da verificare, che ha pubblicato ieri Marco Ballestra riguardante il depuratore.
Per quanto tempo ancora dobbiamo continuare a farci prendere per fessi?

Scritto da Angelo Amoretti

30 marzo, 2012 alle 22:26