Intrigo internazionale

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Sulla recente vicenda di Claudio Scajola ormai avete letto tutto quello che c’era da leggere, immagino, e non voglio aggiungere altro, se non qualche brevissima considerazione che intanto so già avrà pochi commenti.
Sono d’accordo con chi dice che bisogna essere garantisti e che fino al terzo giudizio non si può stabilire se un cittadino italiano sia colpevole o innocente.
Sono altresì d’accordo con chi dice che non bisogna fare “processi mediatici” anche perché in effetti nessuno sta facendo processi, ma indagini e servizi giornalistici.
La cosa grave, dal punto di vista politico, consiste nel fatto che l’ex Ministro sia di nuovo in mezzo alla bufera, su tutti i giornali e su tutte le televisioni. E questa volta la questione è internazionale.
Quindi, considerato anche l’altro fatto da molti sottovalutato, e cioè la cena mancata in un noto ristorante di Recco che doveva essere fatta per lui con una trentina di sindaci del Levante ligure e che Galan ha dichiarato a La Zanzara che nel nuovo PDL non ci vorrebbe persone come Scajola, direi che la carriera politica del nostro concittadino sta traballando un po’.
E siccome a fine carriera il sogno di ogni politico è fare il sindaco, c’è chi scommette che lotterà con chissà chi per aggiudicarsi l’ultima poltrona disponibile: quella nel Comune di Imperia.
E quasi quasi ci sarebbe da augurarselo: potremmo assistere alla campagna elettorale più calda degli ultimi 150 anni e contare quanti ancora gli daranno fiducia.