Questione Tares

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Possono girarsela e rigirarsela come preferiscono, ma secondo me, in partenza,  hanno perso TUTTI, chi più, chi meno, e per ora hanno vinto i commercianti e sono contento per loro perché una città turistica con bar, ristoranti, campeggi e altro “chiusi per Tares” non sarebbe un buon richiamo.
Ha perso il Sindaco perché ha rigirato la frittata al punto da farsela bruciare. Non so cosa ci faccia negli USA, ma a meno che non si tratti di motivi seri, avrebbe dovuto fare l’atto di prendere subito un aereo per essere più vicino, fisicamente, “al grido di dolore degli esercenti” così avrebbe sentito meglio l’urlo di chi ha ricevuto le cartelle da infarto.
Ha perso la Giunta perché nonostante i “salti mortali“, l’Assessore Abbo, prima di spedire le suddette cartelle, avrebbe dovuto riunire tutti e cercare di metterci rimedio prima.
Hanno perso le associazioni di categoria perché avrebbero dovuto sapere e informare chi rappresentano e poi chiedere un incontro per vedere di metterci una pezza.
Stando alla cronologia dei fatti spiegata da Giuseppe Fossati, si evince che tutti dovevano sapere. Invece, stavolta, per incanto, nessuno ha parlato prima.
Tanto meno in campagna elettorale.
Si ha l’impressione che la Tares sia stata considerata come una sorta di bomba a orologeria in modo da attaccare, fatte le elezioni, chi ce l’avrebbe avuta in mano.
Ora non si può avere la controprova ed è esercizio facile chiedere: “Se fosse stato eletto sindaco Annoni, Grosso, Casano o Russo, le cose sarebbero andate diversamente?”. Col senno di poi è facile rispondere positivamente.
Ha perso l’opposizione per le ragioni di cui sopra. Non ho sentito parlare, in campagna elettorale, di questa maledetta tassa, né da chi è ora in maggioranza, né da chi è all’opposizione. Al limite si parlava e si scriveva, di città sporca da ripulire. Ovviamente tutto pro Tradeco.
Ha perso Grosso perché ha difeso la maggioranza, spostando il problema a Roma, anziché criticarla di brutto.
Abbiamo perso noi (mi ci metto pure io) che non abbiamo informato per tempo, anche se ho una scusante non da poco: non faccio informazione, quindi non sono tenuto, neppure deontologicamente a farlo.
Ha straperso il PD che si è preso tutta la pupù in faccia al posto di chi era oltre oceano. Ah, no, non ha perso del tutto: Fulvio Vassallo è stato nominato revisore dei conti della Fondazione Carige.

Scritto da Angelo Amoretti

5 dicembre, 2013 alle 18:44

Pubblicato in Politica

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