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Il Partigiano di Piazza dei Martiri

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Sabato 18 ottobre 2014, alle ore 17, presso la Sala Convegni dell’ex Palazzo Comunale, in Piazza Dante,4, Imperia, sarà presentato il libro di Enzo Barnabà “Il Partigiano di Piazza dei Martiri”.
Sarà presente l’autore.
Introduzione di Giovanni Rainisio, Presidente dell’Istituto Storico della Resistenza e dell’età contemporanea di Imperia.

Al centro della vicenda c’è il partigiano Salvatore Cacciatore, detto “Ciro”, giovane siciliano che lasciò il seminario poco prima di prendere i voti per andare a combattere in Africa, poi a Pordenone. Soggiornò per un periodo in Carnia ad Ampezzo ospite di Elio Martinis (Furore). Tra il 1943 e il 1945 combatte nelle file partigiane e viene impiccato con tre compagni di lotta ai lampioni della piazza centrale di Belluno. È il 17 marzo 1945; da allora quel luogo si chiama Piazza dei Martiri. In questo libro c’è la sua storia, quella del movimento di liberazione nel Nord Italia e le vicende di un figlio alla ricerca del padre.

Enzo Barnabà, è nato a Valguarnera (Enna) nel 1944. Ha insegnato lingua e letteratura francese in Veneto e Liguria. Col ministero degli Esteri ha insegnato presso le Università di Aix-en-Provence, Abidjan, Scutari e Nikšic´. Vive in Liguria. Ha pubblicato 15 libri in italiano e francese, tra i quali Sortilegi (con Serge Latouche), Bollati Boringhieri, 2008 e Morte agli Italiani!, Infinito edizioni, 2010 con Prefazione di Gian Antonio Stella e Introduzione di Alessandro Natta.

Scritto da Angelo Amoretti

15 ottobre, 2014 alle 18:00

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Enzo Barnaba’ e il suo romanzo “Il ventre del pitone”

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Venerdì 5 ottobre, alle 18,30, all’Antica Compagnia Portuale – Circolo Arci Camalli – in via Bastioni di mezzo a Imperia Oneglia, lo scritore Enzo Barnabà presenterà il suo romanzo “Il ventre del pitone” insieme al prof. Giorgio Bertone.

Il ventre del pitone - Enzo Barnabà

Il mercato colonizza lo stato molto più di quanto lo stato non colonizzi il mercato. In Africa, l’invasione dei media internazionali attraverso radio, televisione, internet e telefoni cellulari ha effetti corrosivi sui legami sociali: mediante la colonizzazione dell’immaginario, trasforma la povertà modernizzata in miseria e lancia migliaia di migranti verso un drammatico fuggifuggi. Basti pensare alla voglia dei giovani – tra cui Cunégonde – di lasciare quello che finiscono per considerare come un inferno per i paradisi artificiali del nord, contro le cui porte andranno a frantumarsi.
E anche se, come succede a Cunégonde, avviene il miracolo e – non senza traumi – essi riescono a oltrepassare quelle porte, la cosa lascia ferite che difficilmente guariscono. Anche questa è la lezione del bel libro di Enzo Barnabà. [dalla prefazione di Serge Latouche]

Scritto da Angelo Amoretti

23 settembre, 2012 alle 17:08

Pubblicato in Eventi, Libri

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