Archivio per tag ‘Ronde-Padane’

A volte ritornano

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Stanno per tornare le ronde anche da noi.
Quello che ha fatto infuriare i giustizieri fai da te è un episodio avvenuto l’altra notte al Borgo Fondura: i vandali si sono accaniti sugli scooter parcheggiati, rigandoli con punteruoli e strappando il rivestimento delle selle.
Dico subito che questi comportamenti danno molto fastidio anche a me, ma quello che mi meraviglia è che in una mail inviata a Sanremonews e nell’articolo su Il Secolo XIX di oggi non si parli affatto di polizia e carabinieri.
Invece di invocare controlli più severi da parte delle forze dell’ordine si preferisce puntare direttamente sui “privati”. E secondo me è sbagliato. I cittadini dovrebbero essere tutelati dallo Stato e non dai privati.
Ovviamente bisogna mettere in condizione i carabinieri e la polizia di fare più controlli e di essere più presenti sul territorio perché se non hanno più benzina da mettere nelle auto vanno poco lontano, nel vero senso della parola.
L’altro problema è che, se andiamo avanti di questo passo, ci saranno ronde di tutti i colori che finiranno per controllarsi l’una con l’altra.
E’ notizia di pochi giorni fa che a Ostia, con il beneplacito di Storace, la Destra metterà in campo le proprie ronde perché quelle volute dal governo non vanno bene. E Caruso, di Rifondazione, vuole mettere insieme delle ronde che controllino l’operato di quelle parafasciste.
Il futuro, possibile scenario lo lascio immaginare a voi.
Sul Secolone c’è un sondaggio dal quale si evince, per il momento, che i cittadini preferirebbero essere tutelati dallo Stato.

Scritto da Angelo Amoretti

26 febbraio, 2009 alle 10:44

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Ronde sì, ronde no

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E’ anche il dilemma dei nostri autorevoli quotidiani locali.
Uno, riguardo all’arresto di due malviventi avvenuto ieri, riporta quanto segue:

«Ho visto che armeggiavano con un portafogli: i soldi sono passati di mano. Chiaramente erano tipi sospetti e ho chiamato le forze dell’ordine». Racconta con soddisfazione il suo intervento, il consigliere comunale Antonio Gagliano, quello delle ronde padane («Questa sera verrà con noi di pattuglia anche il sindaco di Villa Faraldi Giacomo Chiappori»), che, dal suo osservatorio privilegiato di via Cascione, il bar Niki, ha aiutato la polizia a mettere le mani su due ladri con precedenti penali di un certo spessore.
Filippo Scozzari, 29 anni, residente in Emilia, e Andrea Assunto, 26, di Napoli, sono stati arrestati da una pattuglia della Digos dopo che avevano portato via il borsello e il cellulare a un corriere di prodotti alimentari che aveva per qualche minuto lasciato posteggiato il camion in centro, mentre faceva le consegne [...]

L’altro, invece, sempre a proposito dello stesso fatto, scrive:

Proprio ieri le celle del carcere di Imperia si sono riempite di altri due ladri “mordi e fuggi”: Filippo Scozzari, 29 anni, siciliano e Andrea Assunto, 26 anni, napoletano, avevano tutt’altro che l’aria dei turisti intenzionati a fare shopping a Porto Maurizio. Anche loro, come i “principi del furto” piemontesi hanno approfittato di una ghiotta occasione. Hanno visto sul cruscotto di un furgone parcheggiato in via Cascione un marsupio bello gonfio che il proprietario, un autista di una ditta di alimentari, aveva lasciato incustodito durante una consegna. E’ bastato un secondo perché infilassero la mano nel finestrino del mezzo e assicurarsi il bottino: documenti, denaro e un telefono cellulare. Il proprietario, al suo ritorno, ha subito dato l’allarme al 113.

Curioso, vero?
Penso che si stia facendo troppo can can intorno a questa faccenda delle Ronde Padane e penso pure che si riempiano le pagine dei quotidiani con delle notizie che in altri momenti meriterebbero sì e no un trafiletto di qualche riga.
Chiedere poi, in conclusione di un fondo: “La reazione delle forze dell’ordine c’è stata. Il sindaco ha disposto controlli accurati della polizia municipale. Ci voleva la Lega?” mi sembra francamente esagerato.
Cerchiamo di tornare con i piedi per terra e di essere un po’ meno provinciali: le cose che succedono da noi, in altre città d’Italia (e del mondo) sono all’ordine del giorno. Ovviamente non è bello, ma sprecare tanto inchiostro per il furto di un cellulare e qualche euro, mi sembra eccessivo.
Approfitto per inviare , per quel che possa valere, la mia solidarietà a Antonio Gagliano che ha ricevuto minacce da ignoti. Gli darei un consiglio, però: questa mania di “santo protettore dei cittadini” la impieghi diversamente.
Due tubi della fogna che rompendosi a luglio e ad agosto inquinano le acque del mare allontanando i bagnanti dalle nostre spiagge, non sono di destra, né di centro, né di sinistra, ma gli assessori competenti da qualche parte stanno.

Scritto da Angelo Amoretti

29 agosto, 2007 alle 11:25

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Le Ronde della Lega

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In estate tornano di moda le Ronde Padane della Lega Nord.
Due anni fa si erano autoincaricate di controllare che la rumenta nei cassonetti fosse gettata in modo buono e giusto, adesso pattugliano le frazioni di notte con i rottweiler per dissuadere i ladri.
Insomma: pare proprio che ogni scusa sia buona per erigersi a paladini dell’ordine e della legalità, ma che sotto sotto pare che l’obiettivo sia sempre lo stesso: l’extracomunitario.
«In merito alle osservazioni di De Bonis, propongo di andare a riguardare i verbali dove la Lega Nord ha fatto presente il malcontento cittadino riguardo eventi quali i clandestini, la delinquenza, le problematiche legate alla presenza del night club in via Cascione o alla moschea» ha detto a La Stampa il consigliere comunale della Lega Nord Antonio Gagliano.
Il quale, peraltro, sempre stando a ciò che scrive il quotidiano di Torino nelle pagine locali, si è beccato una indiretta lavata di capo dalla Prefettura. In un comunicato infatti si legge: “Se è sempre auspicabile che ogni buon cittadino offra sostegno e collaborazione alle forze di polizia nettamente diversa è, invece, la valutazione relativa a iniziative di privati per finalità di prevenzione del crimine. Nessuna attività privata può sovrapporsi alle funzioni di forze di polizia e di altre autorità; in secondo luogo non sarebbero consentite attività private preordinate alla ricerca o all’accertamento dei reati ed eventualmente a esercitare il ricorso alla forza che la legge riserva, in caso di necessità, esclusivamente agli organi dello Stato.
Come se non bastasse, non c’è alcun riscontro in merito agli aumenti di microcriminalità nelle frazioni, come confermato sempre nel comunicato della Prefettura.
L’Arma dei Carabinieri, per bocca del Capitano Antonio Angiulli, conferma addirittura che i dati in suo possesso, insieme a quelli della Polizia di Stato “indicano un’ulteriore contrazione del fenomeno dei furti in appartamento dopo i già positivi risultati dell’estate 2006 rispetto al 2005.
«Otto, in tre mesi. E solo quattro tra questi degni di chiamarsi tali perchè non si può annoverare tra i colpi di un certo peso la sparizione di un cellulare o la denuncia di una signora di 87 anni incapace di ricordare se le cose che le mancano le siano state rubate oppure se non abbia lei stessa cambiato loro di posto» afferma il Capitano.
Ci sono anche i Philip Marlowe di casa nostra a complicare le cose.
Alcuni giorni fa un ex della sicurezza privata, dopo un furto a Poggi, ha visti tre individui e ha chiesto loro i documenti.
Uno avrebbe risposto: “Vieni a prenderli, se hai coraggio”. Poi si sono dileguati. Dal momento che uno era biondo, per il detective nostrano non ci sono dubbi: “Erano sicuramente Slavi”

Scritto da Angelo Amoretti

23 agosto, 2007 alle 11:46

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