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L’importante è inaugurare

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Se la lettura di prima mattina de La Stampa mi aveva tirato un po’ su di morale, il Fatto Quotidiano me lo ha buttato sotto terra. Tutto per colpa del cane di Vincenzo che prima mi porta i quotidiani locali e poi il giornale di Gomez e Travaglio. Ma queste sono cose che a voi possono anche non interessare.
Il fatto è che ieri mi sono incantato per mezz’ora a guardare le foto dei politici nostrani che erano all’inaugurazione della variante della Statale 28. C’erano tanti: l’on. Claudio Scajola, l’on. Manfredo Manfredi, l’on. Eugenio Minasso (che ogni volta cambia look come fosse Diabolik), l’on. Giacomo Chiappori (che quando suonava l’inno aveva la mano su qualcos’altro, anziché sul cuore come tutti quanti gli altri, sennò che leghista è?), l’on. Claudio Burlando (che pare sia arrivato da Nava in contromano, ma sicuramente è stato qualche maligno a dirlo), il Sindaco Paolo Strescino, il Presidente Luigi Sappa e tanti altri. Mi scuso con eventuali indagati che non ho elencato. Il prete c’era e i carabinieri pure, ma avevano lasciato le manette in caserma, nel caso gli fosse venuta la tentazione di metterle ai polsi di qualcuno.
Insomma: una bella festa, un’opera importante di 2.300 metri che è costata 50 milioni di euro per via del fatto che c’erano da costruire il viadotto sull’Arroscia e un tunnel sotto la collina. Una bretella che ci permetterà di andare a Torino in meno tempo e ai torinesi (ammesso che abbiano sempre voglia di venire qua) idem.
Stamattina leggo i quotidiani locali e ci trovo la stessa euforia che ho provato ieri nel guardare le foto. Poi, come dicevo, mi arriva il Fatto Quotidiano e me la fa calare di brutto.
Perché i fatti, che difficilmente leggerete altrove, sono i seguenti.
Giovedì 31 marzo si sono presentati sul cantiere tre tecnici per il collaudo di routine: Daniele Musso dell’Anas di Genova, Giuseppe La Rosa del compartimento di Torino e Angelo Adamo, ex ispettore Anas in pensione, i quali, per farvela breve, dopo aver fotografato e visionato il percorso, hanno negato la certificazione di agibilità al tratto perché la bretella è pericolosa e presenta numerose irregolarità e probabilmente verrà chiusa subito. Ma l’inaugurazione era da fare e si è fatta.
Se si vuole vedere il bicchiere mezzo pieno si può pensare che, beh, vorrà dire che ne faranno un’altra, con un sacco di nuove fotografie. In fondo ci siamo abituati: un nastro tricolore, un paio di forbici e qualche indagato si trovano sempre.

Scritto da Angelo Amoretti

5 aprile, 2011 alle 12:22