Questa sera il grande concerto di Baccini

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Sembrerebbe (il condizionale è d’obbligo) che al grande concerto di Francesco Baccini di stasera saranno assenti i cessi.
Sì, avete capito bene: i cessi, quei luoghi dove ci si reca a fare i propri bisogni corporali.
Chi ha organizzato l’evento non ha calcolato che probabilmente ci sarà un bel po’ di persone ad assistere e non ha attrezzato il luogo in maniera adeguata.
Deve essersene accorta qualche mente più lucida che si è trovata di fronte a un dilemma non indifferente: se a qualche spettatore scapperà la pipì da qualche parte dovrà pure farla.
Ha escluso subito i pannoloni: con questo caldo sono scomodi; le farmacie e i supermercati sarebbero presi d’assalto dai fan di Baccini (o dai loro emissari) svuotandoli e lasciando in mutande i numerosi anziani che stanno in città.
C’era l’altra possibilità. Dal momento che l’Assessore Marco Scajola aveva parlato di sodalizio tra le canzoni del cantautore e lo scenario di Calata Cuneo, con la città portuale votata al mare, si poteva dire agli spettatori: fatela a bagno!
Ma una cosa del genere si poteva dire fino a un annetto fa, quando ancora non c’erano gli yachts attraccati. Certo, gli occupanti possono farla a bagno, ma non direttamente: prima passa dai sofisticati cessi di bordo e non sarebbe carino che tutti si mettessero a fare pipì tra uno yacht e l’altro.
Allora ecco la soluzione finale, quella che ci fa capire a che livello di organizzazione siamo, quella che: “Gli italiani, quando c’è un’emergenza, sanno sempre tirar fuori il meglio di sé”.
La mente lucida ha pensato di scrivere una lettera agli esercenti di Calata Cuneo e dintorni chiedendo loro di aprire le porte a chi avrà bisogno di fare pipì prima, durante e dopo il grande concerto.
E così sono stati trovati i cessi.
Rimane da verificare se le porte saranno aperte a tutti e a tale proposito darei un consiglio agli spettatori: fatela prima, poi, se vi scappa, decidete voi.
La creatività si vede anche dai piccoli gesti quotidiani.