Regionali 2015: già avvistati gli incrociatori nel mar Ligure

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Claudio Scajola è in panchina: ce lo aveva messo Giovanni Toti quando di lui aveva detto: “E’ stato un buon coordinatore, ma anche i numeri 10 devono andare in pensione“.
In ogni caso, si legge sul Secolo XIX del primo Maggio, anche dalla panchina tenterà di fare eleggere suo nipote Marco, sebbene il “marchio Scajola” non basti più.
Forza Italia in Liguria è al 10% e probabilmente riuscirà a fare eleggere solo tre consiglieri: due a Genova e uno a Savona, per cui lo zio ce la metterà tutta e si prevede un incrocio di voti da far girare la testa: tipo che gli affezionati potrebbero votare un candidato consigliere di un colore (Marco) e un presidente dell’altro (vai a sapere chi).
E’ sembrato abbastanza palese nell’uscita imperiese di Toti: ai bagni Oneglio della Marina c’erano quattro gatti a scodinzolargli intorno e lo spettacolo non era molto incoraggiante.
Toti, nel caso perdesse le elezioni, avrebbe una sola attenuante: impossibile lottare contro la corazzata Paitiomkin. E gli andrà di lusso, sennò in panchina andrebbe mandato lui, su quella del parco.
Ma il capace consigliere di Berlusconi farà come Kaiser Souse: sparirà e non sentiremo più parlare di lui. La poltrona comoda, del resto, ce l’ha a Strasburgo.