Sfoghi estivi

14 commenti al post

Ricevo e pubblico volentieri questa mail di Alberto Carli, presidente dell’Associazione culturale Olivonero:

Marino Magliani è uno scrittore Ligure, di Dolcedo, che, all’età di quarantasette anni, pensa in dialetto. In lui è impossibile e impensabile ravvisare la benché minima ipotesi di vanità.
Pensa, e non a torto, di fare cultura e desidera promuovere il suo ultimo libro “Il Collezionista di Tempo” pubblicato da Sironi.
Fa quello che si deve fare. Si rivolge all’assessore competente e al Sindaco. Negativo. Marino vive in Olanda, oltre che autore affermato, traduce poeti e scrittori dallo spagnolo. Non è informato su quello che (non) succede culturalmente a Imperia.
Non sa che ove manchi la domanda, la richiesta, l’offerta è sempre buona. Nessuno osa rivendicare un buco nero di dimensioni gigantesche. Solo rarissime eccezioni.
Ma torniamo a Marino Magliani, con il quale ci conosciamo da molti anni. Qualcuno gli suggerisce il mio nome e mi telefona.
Accetto di presentare, con infinito piacere, lui e il suo eccellente libro sotto forma di reading, come altre volte ho fatto: una voce narrante e un bassista.
I volantini, peraltro molto piacevoli, vengono abbozzati dal sottoscritto e resi godibili, per creativà e raffinatezza, da Giulia Zadro. Vengono distributi. “Passo” la notizia alle redazione dei giornali locali, parlando con i giornalisti. Invio a Sanremonews e Imperiaparla. Il Secolo pubblica un trafiletto introvabile, lo stesso fa la Stampa. Non pubblica nulla La Riviera, così L’Eco della Riviera e, al momento in cui scrivo, non compare alcunché su Sanremonews.
Indignazione! Sì, riesco ancora a indignarmi. Sono Ligure, e non me ne vanto, sarei potuto nascere dovunque. Ma obiettivamente credo che la Liguria abbia dato, e tuttora sia così, un altissimo contributo alla cultura, non solo a questo Paese. Luciano, Berio, Giuseppe Conte, Francesco Biamonti, Edoardo Sanguineti. E mi fermo qui.
“Il Festival della Mente” a Sarzana, quello della Filosofia, tra Carpi, Modena e Sassola, quello della Poesia a Cettona, nei pressi di Siena. E’ tutto un pullulare di iniziative che decollano, prendono piede e si affermano sempre di più. Per non parlare di Mantova letteratura, fenomeno iniziatico di valenza internazionale.
Due parole, non di più, su quello che è riuscito a creare Rosario Bonaccorso a Laigueglia in memoria di Naco, suo fratello. Rosario è di Imperia.
Per questo sono incazzato. Non con chi amministra: lo fanno per professione, non per passione. Ma lo sono con quelli che Pier Paolo Pasolini non definiva con tenerezza. Quelli che dovrebbero informare. E’ forse il loro criterio quello delle priorità? Allora devono cambiare, o, prima poi, dovranno trovarsi un’altra professione.
Ho un libro tra le mani “Mea Culpa”, la casa editrice, per la quale presumibilmente Magliani pubblicherà la sua prossima fatica letteraria: Guanda editore.
Siccome penso che la lettura sia un gusto, un piacere comparabile a un buon vino e al buon cibo, concludo con alcune parole di Louis-Ferdinand Céline. “…Più si comprime e si moltiplica, più l’Uomo soffre, è evidente. Non può andare che di male in peggio per quest’aspetto. L’aspetto del sistema nervoso…il progresso non cambierà un bel niente, anzi, molte più sofferenze che gioie da spartirsi…”
Alberto Carli