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Amore, ritorna, le colline sono in fiore

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Torna Francesco Bellavista Caltagirone, preparatevi a offrirgli il caffè!
L’incontro con il sindaco è stato fortemente voluto dal suo avvocato Stefano Vinti, neopresidente della Porto di Imperia SpA e dalla sua compagna Beatrice Parodi.
Lo apprendo dal Secolo XIX  e, dopo la commozione, mi viene il mal di testa perché con tutta ’sta gente che va e che viene, che entra e che esce, non ci capisco più nulla.
Non sono riuscito a immaginare la scena pur avendo fantasia  da vendere, e, se vogliamo, anche una buona dose di romanticismo.

«Cicci, dai, torna! Hanno cambiato arredamento negli studi di Imperia TV e non c’è più quel cane fastidioso!»
«Fragolina…e se poi non mi offrono il caffè?»

Beatrice Parodi con Francesco Bellavista Caltagirone
foto: la Riviera

Non so, non può essere così. Lui era andato via quasi sbattendo la porta, lei e il suo gruppo, dicono le malelingue, stanno per fare il botto (a Castellaro ci sono appena state le prove tecniche di caduta baraccone) e ora finalmente li ritroviamo insieme, all’ombra dell’ultimo sole, con un pescatore che offre loro un branzino e un bimbo delle elementari che gli insegna a fare un nodo alla marinara (lo ha appena imparato nel nuovo point di Imperia Levante che è chiuso, ma inaugurato).
Sono cose che riscaldano il cuore, ma confondono sempre più le idee degli imperiesi.

Scritto da Angelo Amoretti

5 marzo, 2012 alle 9:50

C’eravamo tanto amati

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Sono passate 24 ore da quando è stato reso noto che Caltagirone ha fatto “un passo indietro” o “lascia i lavori del porto turistico”, come si legge sulle locandina dei quotidiani locali e su Riviera24 e ancora non si hanno reazioni politiche di peso.
Quella del Sindaco Strescino è leggerissima: sulla Stampa si dice dispiaciuto e comprende l’amarezza di Caltagirone. Poi mette il disco che ormai, più che rotto, è fuso: “Se fosse per l’opposizione saremmo ancora ai gozzi a remi”.
Paolo Verda (Pd) si limita a dire che il porto “sta perdendo i pezzi”, ma nessuno ha ancora spiegato come mai Caltagirone è amareggiato e perché ha mollato tutto.
Capire gli intrighi della storia è difficile, ma sembra evidente che adesso la sua fidanzata, Beatrice Cozzi Parodi, abbia in mano molto di più rispetto a quello che aveva prima.
Caltagirone ha mollato perché è indagato per associazione a delinquere (insieme a Claudio Scajola, Carlo Conti, Domenico Gandolfo e Paolo Calzia) come si legge su un quotidiano locale, o perché la Carige gli ha chiesto di cacciare i 60 milioni che ha di esposizione e diversi debitucci con altre banche?
Chi sarebbe questa fantomatica azienda che sta tra il Canale della Manica e il Mar Baltico che subentrerebbe a Acquamare? (come sono simpatici certi cronisti che sanno le cose, ma le dicono a metà, forse per non scontentare qualcuno)
Si attendono chiarimenti e credo che la cittadinanza abbia il diritto di sapere, visto che, se la ragioniamo alla Strescino, il 60 e passa per cento voleva il porto e lo voleva finito entro il 2013 (ultima data pervenuta) e visto che almeno 7000 posti di lavoro (ultimi numeri dati) erano stati garantiti da Caltagirone. A cui, peraltro, credo che molti imperiesi pagheranno ancora il caffè quando lo incontreranno in città.
I link delle fonti:
Il Secolo XIX
Riviera24
Sanremonews
Ansa
Repubblica.it

Scritto da Angelo Amoretti

7 luglio, 2011 alle 16:42

Tasca mia fatti capanna

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Noi siamo sempre stati attenti nei confronti dei sub-appaltatori, -ha detto Beatrice Cozzi Parodi- e siamo stati attenti nei confronti della nostra ditta appaltante acquamare. L’Acquamare pagava ma non sempre i sub-appaltatori venivano pagati con puntualità, cosa che sta succedendo anche adesso. Acquamare ha pagato Sielt, la quale sta aspettando di pagare la Save Group in quanto quest’ultima non sta dando la liberatoria dei pagamenti sui piccoli operatori locali. Sielt, dunque, sta tutelando i piccoli imprenditori locali da Save. Le trattative sono in corso, entro oggi o al massimo domani la situazione dovrebbe risolversi.
Sanremonews – 7 giugno 2011

Pare che la situazione si sia risolta. Io tra Sielt, Save, Euroappalti, Impregeco e Q5 non ci capisco più molto, ma per fortuna adesso pare ci sia di mezzo la Tasca. Un nome che dice tutto.

Scritto da Angelo Amoretti

8 giugno, 2011 alle 12:29