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A Imperia nasce un nuovo comitato

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A Porto Maurizio numerose opere pubbliche sono state avviate e altre prenderanno presto il via. Questo proliferare di cantieri porterà, in un prossimo futuro, innegabili vantaggi alla comunità, ma allo stato attuale si teme possa avere ripercussioni negative sulla qualità della vita nel rione.
Per questo motivo è nato il Comitato per la Vivibilità di Porto Maurizio il cui obiettivo è divenire portavoce dei cittadini su problemi riguardanti la qualità della vita del quartiere. Il Comitato per far da tramite tra cittadini e amministrazione, userà la petizione, strumento sempre efficace e diretto.
Il Comitato non vuole in alcun modo interferire alla realizzazione dei progetti o contestarne il merito, ma intende sensibilizzare chi amministra e chi amministrerà il Comune di Imperia, a gestire e programmare gli interventi di lavori pubblici con razionalità e criterio.
Esemplare una delle istanze che illustriamo nella lettera aperta che i cittadini potranno sottoscrivere già dai prossimi giorni in alcuni esercizi commerciali di Porto Maurizio: il caso del parcheggio interrato di Via Benza. Ottanta posti auto cancellati per tempo indeterminato a causa dell’imperizia di chi avrebbe dovuto verificare la reale fattibilità dell’opera. Questa “leggerezza” rischia di avere ripercussioni negative sul già bistrattato centro storico portorino, che saranno ancor più gravi appena sarà aperto anche il cantiere per il “Palasalute” di Via Acquarone. A quel punto i posti auto cancellati saranno quasi quattrocento, senza che sia ancora stato realizzato nulla di quanto sostenuto e sbandierato in questi ultimi anni come rimedio salva-Porto Maurizio.
In questa sua prima uscita pubblica il Comitato chiede, in definitiva, che le opere vengano programmate in modo razionale, senza che si verifichino aperture simultanee di cantieri in aree limitrofe o troppo vicine, temendo che questo possa causare pesanti disagi a chi vive e lavora a Porto Maurizio. Quel che si chiede è di rispettare le legittime aspirazioni di chi desidera la piena vivibilità del proprio quartiere.

Le firme sono raccolte presso i seguenti esercizi commerciali:
Benedusi e Falciola – via Cascione, 32;
Calzature Massabò – via Cascione, 44
Cartolibreria Mietto – via Cascione, 87;
I Fori di Lisetta – via San Maurizio, 13

I promotori del Comitato per la vivibilità di Porto Maurizio
Andrea Falciola, Giuseppe Franciosi, Nicola Podestà

Scritto da Angelo Amoretti

28 settembre, 2012 alle 22:11

Pubblicato in Attualità

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La notte bianca di Imperia

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Per la notte bianca delle bollicine di Imperia si parla di 15.000 visitatori. Senza nulla togliere agli organizzatori (che comunque, a mio parere, avrebbero bisogno di qualche lezione di direzione artistica, perlomeno), qualcuno si è divertito a fare dei calcoli un po’ come quelli che fa la Questura quando ci sono le manifestazioni, calcolando un certo numero di persone in un tot. di metri quadrati e ne è venuto fuori che forse dire 4.000 è già troppo.
In ogni caso, supponiamo che una buona parte sia andata a piedi, un’altra in scooter, ma su 15.000 presenti almeno 3.000 saranno andati in macchina. Dove le hanno parcheggiate, visto che a Imperia c’è posto si e no per 1.000?
Anche alcuni gestori di bar sono rimasti insoddisfatti perché praticamente i loro locali sono stati usati come toilettes e nient’altro.
Si può fare meglio, insomma.

Scritto da Angelo Amoretti

20 agosto, 2012 alle 9:27

Pubblicato in Eventi

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Sosta selvaggia in via Cascione

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Un lettore mi ha inviato una mail corredata di foto scattate ieri mattina in Via Cascione:

Sosta selvaggia
Il fuoristrada è rimasto posteggiato in questo modo per circa tre ore ostacolando le manovre degli autobus costretti a salire sul marciapiede opposto, causando pericolo e intralcio.
Nonostante la presenza nel bar dell’Assessore alla viabilità di alcuni poliziotti e di un vigile urbano, è stata apposta la multa solamente a seguito della segnalazione di un privato cittadino che si è rivolto al vigile in procinto di andare via.

Scritto da Angelo Amoretti

24 marzo, 2010 alle 8:40

Flops

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Dopo la bocciatura dell’idea dell’assessore Antonio Gagliano di far svoltare a destra le auto che da via Cascione vanno a Oneglia, è arrivata anche la bocciatura dell’idea della mia candidata preferita: Luciangela Aimo, che d’ora in avanti chiamerò Lmcp (la mia consigliera preferita: bisogna dare a Cesare quello che è di Cesare).
Cosa si era inventata la neo consigliera? Un evento chiamato “Sulle vie del Natale”.
In cosa consisteva questo evento? Stando alle dichiarazioni rilasciate a la Stampa lo scorso 26 novembre, in questo:

«In collaborazione con l’assessorato alle Manifestazioni del Comune proporremo un evento che aprirà le porte della città a molti espositori del Nord Italia, che popoleranno il centro con le loro creazioni artistiche e con oggettistica d’altri tempi. Fra le bancarelle, non mancheranno inoltre caldarroste, dolci e divertimento per grandi e piccoli. Il nostro scopo è ancora un volta quello di creare un percorso di shopping, chiudendo al traffico per quattro giorni via Cascione e via San Maurizio, con il coinvolgimento anche di via XX Settembre».

E’ andata male, anche per colpa del maltempo. E oggi la Stampa riporta alcuni commenti dei commercianti, evidentemente non allineati con l’Aimo-pensiero e che non fanno parte del Consorzio Porto Maurizio di cui è presidente Lmcp.
Mi ha colpito quello di Rosy Garibbo del bar Pepito:

«Non siamo contro gli appuntamenti, ma chiediamo qualcosa di più qualificato. Questa manifestazione non ha proiettato Porto Maurizio in un percorso di valorizzazione, visto che ha paralizzato per più giorni la via principale del rione per offrire a residenti e visitatori uno spettacolo che non richiama sicuramente i mercatini di Natale, anche se è stato spacciato per tale. In realtà era un’accozzaglia di gazebo molto leggeri, che per il maltempo si sono rovesciati tutti. Alcuni di loro erano isolati. Pochi, se non quasi inesistenti, gli addobbi natalizi che avrebbero dovuto richiamare l’atmosfera festiva. per dare una migliore immagine della città bisognerebbe organizzare gli eventi in modo più curato. Mancavano anche animazioni. Abbiamo raccolto lamentele anche tra i visitatori, che si aspettavano tutt’altro»

E Patrizia Valdiserra, titolare del Fantasia Fiori, rincara la dose facendo notare che “La casetta di Babbo Natale in piazza Ricci, circondata da piante rachitiche, aveva proprio un aspetto misero“.
Eppure io sono dell’idea che il futuro del commercio in via Cascione sia proprio quello di farne un’isola pedonale permanente: dall’angolo di Viale Matteotti fino alla Galleria Gastaldi: basterebbe un tappeto rosso in mezzo alla via, un po’ di piante nei vasi e i giochi sarebbero fatti.
Solo che noi imperiesi di Porto Maurizio, e mi ci metto anch’io, se andiamo al bar a prendere il caffè, vogliamo posteggiare a pochi metri di distanza. Lo stesso dicasi se vogliamo fare qualsiasi altro acquisto.
Ce l’abbiamo grassa, diciamocelo: nelle altre città si posteggia tranquillamente molto distante dal centro e poi, a piedi, si va a fare shopping o a guardare le vetrine. Un po’ come si fa in quell’altro rione vicino…Come si chiama? Ah sì, Oneglia.

Scritto da Angelo Amoretti

9 dicembre, 2009 alle 17:56