Martedì 22 aprile 2008, alle ore 21, al Cinema Centrale, sarà proiettato il film-documentario di Remo Schellino e Erika Peirano “U Megu” dedicato al Comandante Partigiano Felice Cascione, ucciso dai nazifascisti il 27 gennaio 1944 a seguito di uno scontro a fuoco in località Case Fontane, nei pressi di Alto.

A rievocare la figura dell’eroe partigiano saranno presenti il Presidente dell’Istituto Storico della Resistenza, On. Manfredo Manfredi, il Presidente del Comitato unitario antifascista del Comune di Albenga, Vio Mariangelo, l’Assessore Provinciale Giacomo Raineri, membro esecutivo dell’Istituto Storico della Resistenza e Franco Carli.
Seguirà l’esibizione del gruppo folk rock “Gitanes“.

Il prossimo martedì 22 aprile 2008  prenderà il via il Videofestival Città di Imperia che si protrarrà fino a sabato 26 aprile.
Questa terza edizione vanta 275 opere in concorso e oltre 60 film selezionati e proiettati per il pubblico al Centro Culturale Polivalente di Piazza Duomo e alla Sala Eutropia del Polo Universitario di via Nizza 8.
Il Videofestival presenterà anche numerosi eventi collaterali.
Per maggiori informazioni consultare il sito videofestivalimperia.org.

CENTRALE
Via Cascione 52
L’AMORE NON BASTA (Drammatico, 84′)
Italia – 2007
Regia: Stefano Chiantini
Con: Giovanna Mezzogiorno, Alessandro Tiberi, Rocco Papaleo, Alessandro Haber
Orario: 20,15 – 22,40.

IMPERIA
Piazza Unione 2
ORTONE E IL MONDO DEI CHI (Dr. Seuss’Horton Hears aWho! animazione, 88’)
Usa – 2008
Regia: Steve Martino, Jimmmy Hayward.
Orario: 15,30 – 17,45 – 20,15

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NEXT (Thriller, 96’)
Usa – 2007
Regia: Lee Tamahori
Con: Nicolas Cage, Thomas Kretschmann, Julianne Moore, Jessica Biel.
Orario: 22,40.

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«[...] L’ex parlamentare imperiese ed ex leader dell’Udc, Vittorio Adolfo ribadisce il suo sostegno al Popolo delle Libertà e pone in evidenza quelli che lui definisce «i risultati di una scelta sbagliata di Pierferdinando Casini».
Afferma Adolfo, replicando agli ex compagni di partitpo: «La scelta di Casini di correre da solo, lasciando l’area di centro destra, ha provocato la perdita di ben 21 parlamentari a livello nazionale e ha disintegrato partito ed elettori anche a livello locale. In Regione l’Udc è scesa dal 6% al 3,7%, perdendo oltre trentamila voti. In provincia è scesa dal 6,46% al 3,9%, perdendo quattromila voti. Nella città capoluogo, l’Udc è passata dal 6,72% al 3,25%, perdendo mille voti. Con questo risultato non si otterrebbe neanche un consigliere comunale». Adolfo ribadisce anche la coerenza delle sue scelte personali e prosegue: «Non appena ho avuto riscontro sulla volontà di Casini di chiudere il discorso politico con Berlusconi e abbandonare l’alleanza iniziata 14 anni fa, ho di fatto ritirato la mia candidatura alla Camera. Non senza un acceso confronto con lo stesso Casini. La risposta politica è stata ovviamente quella di aver dato indicazione a coloro che mi hanno sostenuto in questi anni di votare per il Popolo delle Libertà, con i risultati che ho appena descritto».
Conclude: «Iniziamo, con l’entusiasmo di sempre, un nuovo percorso politico insieme con il Popolo delle Libertà, restando nell’area nella quale siamo sempre stati impegnati»
La Stampa, 19 aprile 2008

In questi giorni sembra di essere tornati alla prima Repubblica: la Democrazia Cristiana vinceva sempre le elezioni, ma il giorno dopo a Tribuna Politica e quelli seguenti sui quotidiani, a sentire gli esponenti politici degli altri partiti, avevano vinto tutti.
Il PLI, per fare un esempio, aveva preso lo zero virgola qualcosa in più rispetto alle amministrative; il partito repubblicano l’aveva preso (ma sempre di zero virgola qualcosa si parla) rispetto alle politiche precedenti perciò “avevano vinto”. Ecc. ecc.
Che spettacolo triste.
Oggi mi tocca leggere le considerazioni di Giuseppe Zagarella che, come (quasi) tutti gli altri del suo partito,  non ha capito che il PD ha preso i voti a sinistra mentre nelle intenzioni di Veltroni c’era sì la volontà di annientare gli arcobaleni, le falci e i martelli (magari non così seccamente perché in certe occasioni potevano anche tornare utili), ma anche quella di sottrarre voti al centro.
Missione fallita, compagni.
E fallita doppiamente perché molti voti che erano andati all’Ulivo sono andati alla Lega.
Nel frattempo mi meraviglio che nessuno faccia parola sul calo dei votanti, sulle schede bianche e nulle:
a Imperia città ha votato circa il 5% in meno degli elettori e le schede bianche e nulle sono state il 2,95% al Senato e il 3,04% alla Camera: in totale un bell’11% che farebbe un partito non male.
Su questo dovrebbero riflettere tutti quanti.

Il ponte sull’Impero: diversi punti di vista.

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Domani al ridotto del teatro Cavour si terrà un convegno nell’ambito delle celebrazioni deamicisiane sul tema “De Amicis, scrittore d’Italia”.
L’evento è organizzato dall’Assessorato ai Beni ed Attività Culturali, con la direzione scientifica di Franco Contorbia, ordinario di letteratura italiana moderna e contemporanea all’Università di Genova.
Verrà discussa la figura di Edmondo De Amicis non solo come l’autore del celeberrimo “Cuore”, ma come socialista impegnato nell’Italia dei suoi tempi.
Il coordinamento dell’evento è affidato a Maria Teresa Anfossi e Franco Contorbia, la segreteria a Silvia Bonjean, l’organizzazione è di Fatima Castiglioni.
Domani, 18 aprile 2008, a partire dalle 9,30 ci saranno i seguenti interventi:
Folco Portinari : “Testo e contesto”;
Giorgio Bertone: “Un educatore per l’Italia. DeAmicis e le questioni sociali della nazione”;
Bianca Danna: “I lavoratori diDe Amicis” ;
Franco Contorbia: “Un socialista italiano tra Torino e l’Europa”.
Presiede Vittorio Coletti.

Nel pomeriggio, dalle ore 15.30:
Francesco Surdich: “Ritratti di esploratori: Carlo Piaggia e Giacomo Bove”;
Luciano Tamburini: “De Amicis e il caso Franti”;
Enrico Ghidetti: “Cuore e Testa nell’età umbertina” ;
Flavio Costantini: “Cuore illustrato” ;
Claudio Bertieri: “Un Cuore in fotogrammi per tutte le stagioni”;
Matilde Dillon Wanke: “Fra scuola e casa: parodia, dramma ed esercizi di stile del dopo Cuore”;
Elio Gioanola: “Su Amore e ginnastica”.
Presiede Franco Contorbia.

Sabato dalle ore 9.30:
Luigi Surdich: “Prigioni deamicisiane” ;
Alberto Cadioli: “De Amicis e i suoi editori”;
Laura Nay: “Es unmecanismo de nada: la scienza e l’ abisso”;
Giuseppe Zaccaria: “DeAmicis e gli scapigliati piemontesi”;
Alberto Brambilla: “De Amicis soldato per la pace”.
Presiede Folco Portinari.

«[...]La Lega? Benissimo.Ha raccolto consensi nel suo elettorato, ma ha pescato tanto anche altrove. Dovrei averne paura? Assolutamente no. Per me è un aspetto positivo e poi gli uomini di Bossi sono sempre stati, sia a livello nazionale, sia locale, alleati assolutamente fedeli».
Claudio Scajola – Il Secolo XIX, 16 aprile 2008

Amnesia o memoria corta?
Il 21 luglio 1998 Umberto Bossi dichiarava, a proposito di Berlusconi: “[...] La caduta del suo governo? Berlusconi venga da me, che gliela spiego io…! Sono stato io a metter giù il partito del mafioso. Lui comprava i nostri parlamentari e io l’ho abbattuto.”

Scajola a Primocanale: “Sarò ministro, lo sapevo da sei mesi”
“Sapevo già che se avesse vinto Berlusconi avrei fatto parte della squadra di Governo”. Lo ha detto Claudio Scajola, presidente del Copasir, in diretta a Primocanale durante la maratona elettorale. “E’ da sei mesi che con Berlusconi parliamo del mio ruolo – ha detto Scajola – ora deve decidere solo lui in quale dicastero posso essere più utile. Io non ho mai sgomitato – ha concluso Scajola – ma ho sempre saputo che sarei stato della squadra”.
Claudio Scajola – Primocanale.it, 15 aprile 2008

Chissà perché sul Secolo XIX di oggi dichiara: “Queste sono questioni che competono soltanto a Berlusconi”?
Auguri!

«Sono più triste per com’è andata a livello nazionale, con la vittoria di Berlusconi e del PdL, che non per il fatto di non essere stata eletta».
Brunella Ricci -Il Secolo XIX, 15 aprile 2008

«Non c’è dubbio, apriremo un confronto serio al nostro interno, tra tutte le componenti che hanno dato vita a questa coalizione.
Avevamo ben chiaro che per noi sarebbero state elezioni gravide di rischi,ma il dato èmolto più grave di quanto potessimo immaginare.
D’accordo, c’è stato l’effettopolarizzazione verso il Pd, ma questo non basta a spiegare una sconfitta che ha dimensioni storiche».
Gabriella Badano – Il Secolo XIX, 15 aprile 2008

Riporto anche quello che ha dichiarato Pasquale Indulgenza della Sinistra Arcobaleno perché mi sembra un giudizio intelligente:
«La sconfitta è sotto gli occhi di tutti, pesantissima, senza appello. Abbiamo totalizzato un numero di voti decisamente inferiore alle aspettative che, per altro, erano piuttosto caute. Eravamo coscienti che la Sinistra Arcobaleno sarebbe uscita penalizzata dalle urne, ma non con queste proporzioni. Soprattutto alla Camera, pensavamo di ottenere un risultato meno drammatico. Ora, è chiaro, dopo aver preso atto della sconfitta, bisognerà aprire una fase di riflessione, che non potrà non essere lunga e approfondita».
Pasquale Indulgenza – Il Secolo XIX, 15 aprile 2008

«I libri di storia, ancora oggi condizionati dalla retorica della Resistenza, saranno revisionati se dovessimo vincere le elezioni. Questo è un tema del quale ci occuperemo con particolare attenzione».
La Stampa – 9 aprile 2008

«Il fattore Vittorio Mangano, condannato in primo grado all’ergastolo è morto per causa mia. Era malato di cancro quando è entrato in carcere ed è stato ripetutamente invitato a fare dichiarazioni contro di me e il presidente Berlusconi. Se lo avesse fatto, lo avrebbero scarcerato con lauti premi e si sarebbe salvato. A modo suo è un eroe».
La Repubblica – 8 aprile 2008

Da così:

a così:

Per la riasfaltatura rivolgersi al parrucchiere di Berlusconi.