Alessio Saso (AN) si schiera con la Talpa e l’Orologio

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Dopo il presidio del 20 settembre scorso in Piazza San Govanni e in vista di quello del 28 ottobre prossimo, i ragazzi del centro sociale la Talpa e l’Orologio che da un momento all’altro potrebbero essere “sfrattati” da viale Matteotti 43, trovano un nuovo “alleato”: niente di meno che Alessio Saso, consigliere regionale di Alleanza Nazionale che su Il Secolo XIX di oggi, dichiara:

“Dai primi di settembre si è tenuta una serie di riunioni tra i rappresentanti del Centro Sociale La Talpa e L’Orologio con il coinvolgimento di tutte le istituzioni interessate volte ad individuare una possibile sede alternativa a quella attualmente occupata abusivamente ed in evidente stato di degrado. I locali, infatti, fatiscenti ed in palese violazione delle norme igienico sanitarie e di sicurezza, costituiscono un chiaro ed intollerabile rischio sia per l’incolumità dei frequentatori del centro sociale che per gli esercizi adiacenti. Le parti, nel corso di queste riunioni, hanno esaminato la disponibilità di una nuova sede in un Mulino in località Caramagna. Detta soluzione favorirebbe da parte del centro sociale un percorso di legalità, mediante la trasformazione da realtà autogestita in Fondazione o altro soggetto giuridico. [...] Ma credo che sia l’ultima occasione per una risoluzione definitiva di una problematica che dura da anni, che riguarda uno dei pochi centri di aggregazione e punto di riferimento per i giovani della nostra provincia. Sono a lcontempo convinto che ci sia la necessità di sgomberare i locali degradati e di risolvere il contenzioso tra il Comune di Imperia e l’attuale proprietà.
Ho pertanto presentato una interpellanza per conoscere innanzitutto se c’è un reale ed effettivo impegno dell’Amministrazione regionale a partecipare all’operazione con un adeguato sostegno economico e se la nuova sede, una volta ristrutturata anche con pubblico denaro, sarà utilizzabile esclusivamente dalla neonata Fondazione, o se invece, come ritengo giusto che sia, anche da altre riconosciute associazioni interessate a fruirne.”

Pertanto stavolta a “sparigliare” le carte è un consigliere regionale di Alleanza Nazionale, partito che “non è tenero con i centri sociali“, e sarà interessante sentire cosa ne pensano gli altri locali esponenti politici appartenenti al suo partito, anche per quel che riguarda le recenti dichiarazioni del Presidente della Camera, Gianfranco Fini:”Chi è democratico cioè si riconosce nei valori della libertà, dell’uguaglianza e della giustizia sociale è antifascista.”
Non mi risulta che finora qualcuno con blocchetto e matita sia andato a sentire quel che hanno da dire in proposito, se ce l’hanno, Eugenio Minasso e Paolo Strescino, per esempio.