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Serate antifasciste a La Talpa e l’Orologio

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Il Centro Sociale La Talpa e l’Orologio, in Via Argine Destro 625, presenta un breve cineforum antifascista da non perdere.
Si comincia domani, mercoledì 17 novembre, alle 20.30 con il documentario sulla nuova destra italiana “Nazirock” di Claudio Lazzari che sarà presente alla proiezione.

Mercoledì 24 novembre, sempre alle 20.30, verrà proiettato “Camicie verdi” altro documentario di Claudio Lazzari sul fenomeno Lega.

Martedì 7 dicembre, alle 21, “Fascisti su Marte” di Corrado Guzzanti.
A seguire Sound System a cura del collettivo studentesco Anteo Zamboni.

Scritto da Angelo Amoretti

16 novembre, 2010 alle 18:45

Presidio antifascista sabato 18 settembre

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Il C.S.A. La Talpa e l’Orologio ringrazia tutti coloro che in questi giorni hanno dimostrato la loro solidarietà e la loro vicinanza.
Ad una settimana dai fatti denunciati è emerso un quadro di violenza preoccupante che va decisamente oltre l’ostilità politica nei nostri confronti. Decine di ragazzi hanno trovato il coraggio di venire a raccontarci le loro vicende: hanno descritto aggressioni e pestaggi immotivati che, nel corso di anni, hanno generato un inespresso clima di paura e omertà solo ora manifesto.
Aggressioni vigliacche avvenute a danno di persone non conformi a certi canoni, colpevoli di aver cambiato il colore dei propri capelli o di aver indossato gli indumenti sbagliati. E’ una cultura di sopraffazione a cui ogni persona civile deve opporsi, a prescindere dalle idee politiche.
Noi lo faremo fermamente e attivamente e chiediamo ancora una volta a tutta la città di farlo con noi, con ogni mezzo politico e istituzionale a disposizione e sopratutto con la prassi, nel vivere quotidiano.
Questi episodi vanno denunciati e fermati per sempre.
E’ una questione di civiltà.
E’ una questione di libertà.
Per questo ci ritroveremo sabato 18 settembre alle ore 16,30 in Via San Giovanni ad Imperia – Oneglia per un Presidio Antifascista in cui ribadire che nella nostra città, medaglia d’oro della Resistenza, non c’è spazio per la violenza di ideologie becere e retrive: Imperia deve essere una città in cui ognuno è libero di esprimere se stesso.
C.S.A. La Talpa e l’Orologio

Scritto da Angelo Amoretti

14 settembre, 2010 alle 20:34

Aggressione fascista: la solidarieta’ dei Giovani Democratici e del PD

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La Federazione Provinciale dei Giovani Democratici esprime tutta la sua solidarietà al giovane attivista della ‘Talpa’ vittima di un orrendo episodio di squadrismo dal sapore tristemente reazionario. Chiediamo a tutte le forze politiche democratiche e liberali di condannare pubblicamente quest’episodio e di impegnarsi insieme per impedire che episodi simili si ripetano in futuro -
GD Provincia di Imperia

Prendiamo atto con rammarico del silenzio dei partiti di maggioranza dell’amministrazione comunale che hanno fatto, a volte anche strumentalmente, del tema della sicurezza loro cavallo di battaglia. Sollecitiamo una condanna unanime affinchè simili episodi non si ripetano e ringraziamo le forze dell’ordine e la magistratura che nonostante i recenti tagli di risorse garantiscono comunque la sicurezza dei cittadini imperiesi.
PD Imperia

Scritto da Angelo Amoretti

10 settembre, 2010 alle 15:23

Aggressione fascista: la solidarieta’ di Rifondazione Comunista

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UN ALLARME DEMOCRATICO

Sosteniamo l’appello contro la violenza e le aggressioni, tra lo squadristico e l’attacco ‘in banda’, mosso dagli aderenti a ‘La Talpa e l’Orologio’ , esprimendo solidarietà e vicinanza alle vittime degli episodi denunciati. Le testimonianze riportate, che parlano addirittura di aggressori armati in alcune circostanze di coltelli, sono molto gravi e non devono essere sottovalutate nè dalle istituzioni, nè dalle forze politiche e sociali.
Negli ultimi anni anche nella nostra città, che pure non è una metropoli, si è andata sviluppando, soprattutto, ’sotto traccia’ , una cultura accentuatamente intollerante, razzista e xenofoba che di per sè è in grado di stimolare e suggestionare fortemente gli ambienti giovanili e adolescenziali maggiormente esposti e tormentati dal crescente disagio sociale, dalla mancanza di prospettive di lavoro e di realizzazione sociale e dai guasti dell’incultura, prestando loro alibi facili per atteggiarsi e agire violentemente contro chi è visto come diverso o straniero e, perciò, come una minaccia e un bersaglio. La ricerca di una identità ‘forte’ nel mare di anonimato indotto dall’attuale modello sociale, intrinsecamente violento nella sua feroce, spietata competitività, dentro un contesto di così grave incertezza come quello presente, fanno il resto. Si tratta putroppo di una spinta favorita non poco dalle condizioni di marginalità provocate dalla mancanza di spazi di socialità e da opportunità di aggregazione ed espressione che non siano quelle della massificazione e dei ruoli imposti dal consumismo ‘da vetrina’ con i suoi falsi bisogni e le sue ciniche rappresentazioni del successo sociale.
Negli ultimi casi, le aggressioni denunciate, in qualche modo ‘annunciate’ dalle numerose scritte di inequivocabile significato fatte trovare sui muri cittadini, sono state portate all’insegna della voluta offesa dei valori antifascisti, mostrando quindi una riemergente connotazione politico/ideologica che non può sfuggire alle forze autenticamente democratiche, in primo luogo a quelle presenti nel Consiglio Comunale cittadino, tenute a riflettere proprio sulle matrici e i moventi di certe manifestazioni, sapendo rilanciare in modo non retorico o meramente formale – con azioni concrete e tempestive – i valori di libertà e le istanze sociali della nostra Costituzione Repubblicana e antifascista.
Impegno che va posto alla base anche dell’azione amministrativa, che non deve e non può trascurare la priorità degli interventi nel campo della promozione sociale, dell ‘educazione civica e dell’integrazione.
Ai cittadini, a tuttii i cittadini, va levato l’appello che non ci si rassegni alla passivizzazione crescente che un certo potere vorrebbe imporre ai più e che, riacquisendo coscienza dei veri, profondi problemi della nostra società (disuguaglianze sempre più marcate tra gli individui e le classi sociali, sfruttamento della persona umana, distruzione dell’ambiente e delle risorse naturali a fini di profittto, negazione di diritti), si sappia riprendere da protagonisti consapevoli la strada per un progresso comune che ci sottragga ai rischi di barbarie che, in generale, nel piccolo come nel grande, emergono quotidianamente dal mondo in cui viviamo.

Partito della Rifondazione Comunista – Federazione Provinciale di Imperia

Scritto da Angelo Amoretti

10 settembre, 2010 alle 0:46

Aggressione fascista: la solidarieta’ di Sinistra Ecologia e Liberta’

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Sinistra Ecologia e Libertà dichiara la sua ferma condanna ai gravissimi episodi di violenza squadrista denunciati dai ragazzi del centro sociale la Talpa e l’Orologio e esprime la sua solidarietà ai ragazzi vittima di aggressioni.
Il pesante clima che emerge in questi giorni ci allarma profondamente. Episodi del genere sono frutto di una cultura basata sull’intolleranza, sulla xenofobia e sul razzismo, che disprezza i valori della nostra Costituzione repubblicana, democratica e antifascista.
Per questo ci uniamo all’appello della Talpa e l’Orologio e rilanciamo l’invito a tutti i partiti, alle forze democratiche e a tutti i cittadini affinché la condanna sia unanime. E’ necessario che l’attenzione intorno a questi fatti resti alta e che tutti vigilino e si adoperino per isolare politicamente e culturalmente queste frange.
Auspichiamo, infine, un’attenzione particolare da parte delle forze dell’ordine di monitoraggio del territorio per non correre il rischio di un’escalation di violenza intollerabile.
Sinistra Ecologia e Libertà – Imperia

Scritto da Angelo Amoretti

9 settembre, 2010 alle 18:47

Aggressione fascista: la solidarieta’ dell’IdV

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L’Italia dei Valori si unisce allo sdegno espresso dalle altre forze politiche in seguito alla vile aggressione subita da un ragazzo del centro Sociale “La Talpa e l’Orologio” da parte di un manipolo di aggressori neofascisti.
Ci chiediamo se questo inqualificabile episodio sia un caso isolato o il preoccupante campanello d’allarme di una montante ondata di intolleranza politica e razziale. Auspichiamo un intervento celere e significativo delle forze di Polizia e della Magistratura affinché gli aggressori vengano identificati ed i reati puniti e che, le forze politiche tutte, diano un segnale forte ed inequivocabile di dissociazione verso questi vili episodi di violenza, assolutamente inaccettabili, in un consesso civile e democratico, dove il dibattito politico, anche se aspro, deve essere avulso da qualsiasi forma di violenza fisica.
Dario Dal Mut – C.Gruppo Italia dei Valori Imperia

Scritto da Angelo Amoretti

9 settembre, 2010 alle 17:11

Aggredito e picchiato dai fascisti un ragazzo de la Talpa e l’Orologio

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Avevamo sottovalutato il clima, le voci, forse troppo impegnati nel nostro intenso lavoro politico. Domenica cinque settembre la cruda realtà ci si è presentata davanti senza mezzi termini. Un attivista storico de La talpa e l’orologio ha subito un’aggressione in pieno giorno, alla Spianata Borgo Peri. La prassi, abbiamo scoperto in seguito, essere tristemente usuale. Alcune domande: “sei della talpa? Sei antifascista?” E poi le botte. Pugni in pieno volto che non meritano giustificazione e mostrano un clima senza precedenti. A seguito di nessuna provocazione, di una innocua passeggiata con il cane, identificato e raggiunto addirittura dalla parte opposta della strada. Dopo alcune indagini tra di noi sono emersi particolari anche peggiori, si tratta di fatti che vanno avanti da mesi. Tramite giri di conoscenze abbiamo raccolto in poche ore testimonianze di ragazzi e genitori. Basta appunto una maglia, un taglio di capelli non conforme ai loro canoni per far scattare l’azione squadrista. Svariate testimonianze raccolte parlano di intimidazioni a scapito addirittura di minorenni: minacce, pestaggi a mani nude e non solo, più volte l’ausilio di coltelli e oggetti contundenti.
Ci chiediamo a questo punto se sia possibile che Imperia sia diventata una città dove non si possa avere le proprie idee, indossare la maglietta che più piace. Ci chiediamo se non si abbia più la libertà di camminare in strada senza guardarsi le spalle. Se essere antifascista sia diventato un motivo valido per essere picchiati.
Non è nostra intenzione lasciarci andare alle guerriglie di strada, cadere nel gioco malsano della guerra di bande! Francamente noi, e sottolineiamo NOI, abbiamo altro da fare.
La nostra risposta a questo sarà politica, sarà sociale, senza la paura di dire pubblicamente quello che siamo e quali sono le nostre idee.
Non permetteremo che tali azioni passino inosservate cadendo in un cono d’ombra.
Ci auguriamo che chi ha subito in questi mesi minacce o qualcosa di più grave trovi la forza di renderlo pubblico.
CHIAMIAMO A RACCOLTA TUTTE LE FORZE SOCIALI E POLITICHE LIBERE E DEMOCRATICHE. CI APPELLIAMO AD OGNI SINGOLO CITTADINO, A CHIUNQUE NON INTENDA TOLLERARE QUESTO CLIMA DI CRESCENTE VIOLENZA. INTENZIONATI A DARE CON LORO UNA RISPOSTA CAPACE DI SENSIBILIZZARE LA CITTA’.
C.S.A. LA TALPA E L’OROLOGIO

Piena e incondizionata solidarietà al ragazzo e al Centro Sociale la Talpa e l’Orologio!

Scritto da Angelo Amoretti

8 settembre, 2010 alle 12:26

Les Anarchistes a la Talpa e l’Orologio

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Sabato 10 alle 22 proseguono gli appuntamenti nella nuova sede del Csa la Talpa e l’Orologio con il concerto de “Les Anarchistes”. Più che un concerto un vero evento culturale, un gruppo che si contraddistingue per la sua raffinata ricerca musicale e la geniale  riproposizione in chiave contemporanea di brani della tradizione anarchica  e popolare. La loro collaborazione con grandi artisti come Raiz e Moni  Ovadia e insieme con realtà sociali come gli attori detenuti della  Compagnia della Fortezza di Volterra fa degli Anarchistes una delle più interessanti band del panorama della musica colta italiana. Vederli sul grande palco della Talpa è un piacere a cui sarebbe folle rinunciare.
Ad aprire il concerto saranno i Madrigales, giovane gruppo imperiese con un interessante repertorio Lyric metal. L’appuntamento è per sabato 10 alle 22 nella nuova sede di via Argine Destro 625.

Scritto da Angelo Amoretti

9 aprile, 2010 alle 21:53

Pubblicato in Eventi

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Il trasloco de la Talpa e l’Orologio

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E’ avvenuto in sordina, leggo su la Stampa di oggi, il trasloco del centro sociale a Barcheto e si prevedono scenari apocalittici del tipo G8 di Genova, ma anche le manifestazioni di Atene e quelle della banlieue parigina vanno bene come paragone.
Tanto per cominciare: se è avvenuto in sordina come mai lo sappiamo tutti e sta già scoppiando un bel caos?
Giovanni Bonifazio, un amico che tutto sommato potrei anche stimare ma che in certi frangenti mi riesce difficile capire, minaccia addirittura un sit in sotto l’abitazione del Ministro Scajola che sta giocando a poker con Zoccarato, Scullino, Bosio, Alessandri e Strescino in vista delle elezioni regionali.
Broccoletti è pronto a darsi fuoco in appoggio alle proteste dei residenti, alcuni dei quali [o chi per loro] hanno scritto un manifestino in cui si può constatare la materializzazione dell’ignoranza.
Di fatto hanno scritto, tra l’altro: “Ora che li avete nel quartiere aspettatevi scene del tipo viste al G8 ed altre manifestazioni di protesta come le recenti minacce al paese di Triora da parte dei no –global che non volevano che si tenesse una conferenza
Forse gli autori del manifestino non hanno capito bene cosa è successo a Triora. Io non ho seguito bene la faccenda, ma pare che nel ridente paese delle streghe dovesse apparire l’eurodeputato della Lega Mario Borghezio per una riunione che in principio si pensava dovesse essere privata.
Non so se sia vero che i no global abbiano minacciato di mettere a fuoco il paese [qualcuno di voi ha qualche fonte da indicare nei commenti che non sia campate in aria?], fatto è che lì per lì pure io, come battuta di primo acchito, avrei detto agli abitanti di stare attenti al fuoco. Mica per altro: come tutti saprete, l’eurodeputato Borghezio è stato condannato a 2 mesi e venti giorni di reclusione per aver dato fuoco, insieme a sette leghisti, a un campo nomadi sotto un ponte di Torino.
A parte ciò, e a parte questo video che circola da mesi su YouTube, tanto per capire il tipo di personaggio:

Immagine anteprima YouTube

c’è la presa di posizione della direzione del ristorante La Colomba d’Oro diramato da Sanremonews, a dimostrare, tra l’altro, che chi ha scritto quel manifestino dovrebbe, come minimo, informarsi meglio:

Inviamo queste poche righe a seguito di quanto apparso oggi su Sanremo News. Lo facciamo per esprimere la nostra testimonianza riguardo a quanto accaduto nei giorni e nelle settimane passate che ci hanno indotto a declinare la richiesta di ospitare il convegno ‘La montagna e la tradizione, simboli, riti… e streghe’, a cui avrebbe dovuto prendere parte l’On. Borghezio. Qualche settimana fa l’Hotel ha ricevuto prima una telefonata e quindi una mail in cui una organizzazione che si definiva ‘dondazione popoli d’Europa’ (letteralmente, possediamo ovviamente copia della mail, inviata tra l’altro da un soggetto privato con estensione @libero.it) ci chiedeva di poter organizzare un evento (poi denominato in seguito ‘conferenza’) privato, con argomento la montagna ligure, presso la nostra struttura il 4 ottobre e contestualmente se era anche possibile cenare la sera del 3, pernottare e pranzare il 4 ottobre. Siamo evidentemente un albergo di montagna, di montagna ligure, e come tale eravamo ben felici di poter ospitare un evento privato che avesse come materia il nostro territorio. Non abbiamo tuttavia avuto nel corso di questi due colloqui altra indicazione né su un’altra natura della riunione né su argomenti o finalità differenti della riunione. E qui purtroppo sta il motivo del nostro diniego, non altrove in vaghe minacce di presunte minacce no-global agitate dall’Onorevole Borghezio, come abbiamo avuto modo di apprendere oggi. Per la seconda volta senza essere stati in alcun modo avvertiti e vedendo il nostro nome (poca cosa, certo, ma per noi di un certo valore) associato a strumentalizzazioni politiche. Ma torniamo alla richiesta di ospitalità. Dopo aver risposto in maniera affermativa, abbiamo inviato come nostro solito le proposte per i menu della cena e del pranzo e le relative quotazioni, nonché quelle delle camere richieste per il pernottamento. Era la seconda metà di settembre. Da quel momento non abbiamo più avuto risposta dal nostro interlocutore per due settimane. Fino a venerdì, data in cui ci viene comunicato da alcune persone nostre conoscenti di essere sulla prima pagina come la struttura che avrebbe ospitato il convegno ‘La montagna e la tradizione, simboli, riti… e streghe’, organizzato dalla Fondazione Federalista per l’Europa dei popoli che ha come presidente proprio l’On. Borghezio. Il che ha associato inevitabilmente la nostra struttura a una precisa fazione politica di cui non importa in questa sede se trova in noi condivisione di idee o meno. La domanda che è sorta spontanea evidentemente è: se si trattava di una riunione privata e se come tale ci era stata presentata, che ragione c’era di diffondere un comunicato stampa per renderla pubblica? Ci siamo sentiti quantomeno raggirati. E anche preoccupati perché temevamo, non tanto l’assalto dei no-global, quanto il dover gestire un afflusso di persone non assolutamente messo in preventivo, considerando anche che in quel weekend l’albergo avrebbe ospitato altri clienti che nulla c’entravano con suddetta manifestazione e che forse non sarebbero stati felici di finirci nel mezzo, non essendo a loro volta stati avvertiti per tempo. Poi, è vero, sono uscite le contestazioni contro la presenza dell’On. Borghezio a Triora che non ci hanno fatto piacere per nulla, nonché abbiamo ricevuto qualche telefonata in albergo che ci chiedeva se davvero avessimo aderito a questo evento. Quindi è arrivata la telefonata di una organizzatrice del convegno domenica nel pomeriggio, che ci chiedeva a che punto fossimo con i preparativi. In quel momento abbiamo espresso la nostra perplessità a ospitare questa cosa, visto il comportamento poco trasparente dell’organizzazione. Ci è stato replicato che l’evento non aveva natura né pubblica né politica (ma allora perché annunciarlo ai quattro venti? se un onorevole si reca in un ristorante con amici mica fa un comunicato stampa…) e che addirittura era stato invitato a partecipare il Sindaco di Triora proprio per testimoniare la non appartenenza politica della manifestazione. Ancora una volta purtroppo la cosa si è rivelata quantomeno imprecisa: il Sindaco non ha confermato i contatti con gli organizzatori. Questi, e non altri, i motivi del nostro diniego. Non ci è piaciuto come è stata gestita la cosa, non ci è piaciuto vedere organizzare e comunicare un evento che si svolge tra le nostre mura a nostra insaputa. E neppure, a questo punto, sentir parlare di attentati no-global e di fiamme a Triora. Il borgo ha già abbastanza storia sulle sue spalle, con molti episodi dolorosi. Non merita di essere strumentalizzato in questo modo da chi, crediamo, lo comprenda ben poco.
Ristorante la Colomba d’Oro – 29 settembre 2009

PS: nei commenti, se possibile, evitate di scrivere il già detto nei post passati perché non porterebbe nulla di nuovo alla discussione e alla fine sarebbero stucchevoli. Grazie

Scritto da Angelo Amoretti

1 ottobre, 2009 alle 12:57

Il rumore de la Talpa e l’Orologio

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Sull’ultima vicenda che ha visto coinvolto, anche se indirettamente, il centro sociale la Talpa e l’Orologio, riporto l’articolo apparso su La Stampa del 25 maggio scorso e la nota di Giovanni Bonifazio, (consigliere di circoscrizione e candidato alle comunali come indipendente nelle liste della Lega Nord) pubblicata su Riviera24:

La Stampa

IMPERIA PER UNA SERATA DEL COLLETTIVO STUDENTESCO. LA REPLICA: «ALLE 23.30 ERA TUTTO SPENTO»

Musica alta, accorre la Digos.

Telefonate di residenti che chiamavano per protestare dai caseggiati di piazza Roma. Diverse chiamate fatte ai centralini dei carabinieri e della polizia, finchè è stata mandata una pattuglia a chiedere che il volume venisse abbassato. E’ successo l’altra notte dove al Centro sociale La talpa e l’orologio, in viale Matteotti a Imperia, si stava ascoltando musica. Una serata di festa, quella dii fine anno, organizzata dal collettivo studentesco che si chiama «Il Bombarolo» (dal titolo di una canzone di Fabrizio De Andrè). Il livello dei decibel era forse eccessivo?
A protestare sono stati i residenti di piazza Roma, quelli cioè che abitano sopra la sede del Centro sociale. «Fateli smettere, non riusciamo a dormire», si sono lamentati gli abitanti del quartiere.
Un agente della Digos è andato a verificare, chiedendo agli organizzatori della festa di adoperare volumi più bassi. Proteste eccessive? «Alle 23,30 abbiamo spento l’impianto sonoro: ci scusiamo con tutti i vicini ma non credo che il volume fosse così alto», spiega uno studente. «Non vedo proprio come si possa aver arrecato disturbo. Il problema credo stia tutto nella mentalità di questa città. Per parafrase il titolo del film dei fratelli Cohen: alla fine questo è proprio un paese per vecchi». La sede del Centro sociale, dove si sono tenuti concerti live ma anche serate di dibattito e di incontri culturali di buon livello, è da tempo al centro di polemiche (niente a che vedere con la serata del collettivo studentesco). Avrebbe dovuto già essere chiusa. In base agli accordi presi a suo tempo con le parti politiche, le attività del Csoa avrebbero dovuto essere trasferite in un capannone a Barcheto. Una sede alternativa a quella storica di viale Matteotti, dove i ragazzi hanno ricevuto lo sfratto dai proprietari dell’immobile, situato tra l’albergo Italia e il semaforo all’incrocio con via Cascione. Ma a Barcheto, quando si è trattato di fare il trasloco, gli abitanti si sono ribellati temendo ulteriori disagi per un quartiere già pieno di problemi.
Problemi legati ai rumori e alla viabilità.
La Stampa, 25 maggio 2009

Riviera24

Oggi, a riconferma dei timori degli abitanti di Barcheto sul trasferimento nel quartiere del centro sociale “La Talpa & l’Orologio”, vorrei citarne un articolo apparso sulla cronaca locale di un quotidiano:
“Per permettere agli abitanti di Piazza Roma e dintorni di poter riposare durante la notte a causa dei forti rumori causati da una delle tante feste del centro sociale è dovuta intervenire la Digos”.
A ragione dei fatti accaduti e ampiamente descritti su un quotidiano locale, considerato che i nostri timori sono oggettivamente fondati riteniamo di ribadire un secco “No” al centro sociale a Barcheto.

Per il comitato Giovanni Bonifazio

di Riviera24 – 25/05/2009

Scritto da Angelo Amoretti

27 maggio, 2009 alle 15:34