Scajola non si presentera’ ai giudici

34 commenti al post

L’appartamento del ministro valeva meno della metà di quello che ora si legge sui giornali perché era in stato deperimento. È una casa al primo piano senza balconi, apparteneva alle persone più povere del palazzo che non hanno mai voluto ristrutturarlo.
Lory del Santo al Messaggero, 3 maggio 2010

Scajola e consorte nella loro casa di Roma. Foto tratta da Oggi

In effetti il mezzanino deve essere stato ristrutturato. Resta da sapere da chi.
Ma la vicenda dell’appartamento in via del Fagutale 2 a Roma e soprattutto del suo proprietario, è destinata a non avere ancora fine.
Con l’aiuto de Il Fatto Quotidiano, ricostruisco in breve le puntate precedenti.
28 aprile 2010. Durante una conferenza stampa, inseguito da una domanda di un giornalista de Il Fatto Quotidiano, si dichiara sdegnato: “Che cosa ha da replicare allea testimonianza dell’architezzo Zampolini?
Non ho nulla da dichiarare perché non voglio partecipare a questa bruttissima abitudine dei processi mediatici. Sono assolutamente amareggiato e disgustato che il segreto istruttorio finisca sui giornali“.

29 aprile 2010. Scajola dichiara: “Sono addolorato perché si sta cercando di mettere in mezzo mia figlia“.

1 maggio 2010. Il Ministro dichiara a il Giornale: “In questa occasione non faccio come nel caso Biagi, non me ne vado. Altrimenti sembra che mi hanno beccato con il sorcio in bocca“. Nella stessa intervista Scajola afferma: “Sì, non sono indagato. Il pm ha chiesto di sentirmi come persona informata dei fatti, e ho proposto al giudice un incontro a breve compatibilmente con i miei impegni di governo“.

4 maggio 2010. Scajola si dimette dichiarando, tra l’altro:”Mi devo difendere e per difendermi non posso continuare a fare il ministro“.

L’incontro con i giudici di Perugia è fissato per venerdì 14 maggio, ma ieri i suoi legali hanno fatto sapere che non si presenterà perché non ci sono garanzie difensive.
In molti ipotizzano che preferirebbe eventualmente essere sentito dal Tribunale dei Ministri e i maligni dicono che Angelino Alfano stia preparando un Lodo Scajola.
Il fatto è che ormai le capriole dell’ex ministro a questo punto non si contano più e come ho già scritto in precedenza, credo che la maggior parte dei cittadini voglia conoscere la verità. Non si tratta di fare processi mediatici, non importa se una persona sia indagata o informata sui fatti, importa sapere come si è comportato un Ministro della Repubblica e mi pare che in democrazia non sia pretendere troppo.