Tra moglie e marito non mettere il dito

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Maria Teresa Verda, moglie dell’ex ministro Claudio Scajola, ha rilasciato un’intervista a Repubblica e dopo qualche ora suo marito l’ha smentita.
Sono cose che capitano.

L'intervista a Maria Teresa Verda
“Mio marito per il momento sta zitto, non vuole creare problemi ai veri colpevoli”
La moglie dell’ex ministro Scajola: lui è un granello di sabbia nella tempesta

IMPERIA – “Se il ministro stamani non viene a messa, allora vuol dire che la situazione è proprio brutta”. Nella chiesa di Sant’Anna di Diano Serreta, minuscola frazione incastonata tra gli ulivi delle colline imperiesi, i 17 parrocchiani presenti guardano con apprensione l’ultima panca. Quella dove solitamente prega l’intera famiglia Scajola: Claudio, la moglie Maria Teresa Verda, i figli Piercarlo e Lucia, la suocera Maria Carolina. Ogni domenica salgono discreti fin quassù, mezz’ora di tornanti e strade strette: l’appuntamento con la messa è il piccolo “segreto” che custodiscono con la comunità locale, asciutta e solidale come solo i liguri della campagne sanno essere. C’erano anche l’altra settimana: il ministro Scajola – perché, dimissioni o no, nella Riviera dei Fiori lui sarà sempre e comunque ministro – ha stretto la mano a tutti, e loro hanno offerto un mazzo di rose rosse alla moglie per ringraziarla di aver finanziato i lavori di restauro dell’edificio.
Questa volta la panca è vuota, e quella che sembra essere la signora più anziana del paese scuote la testa. “Che gran pasticcio”, si preoccupa sincera. Ma sul finire della funzione Maria Teresa Verda e sua madre arrivano trafelate, la moglie dell’onorevole fa in tempo a prendere la comunione e stringere la mano in segno di pace al diciottesimo ospite della chiesa.

Il giornalista che qualche minuto più tardi sul sagrato le chiede che fine abbia fatto il marito.
“Nessun mistero. Voleva venire ma abbiamo fatto un po’ tardi, ha preferito restare a casa. Entrare in chiesa gli avrebbe fatto bene. Ma è comunque tranquillo, sereno. Compatibilmente sereno”.

I parrocchiani temono sia finito in un brutto guaio, a Roma.
“La posizione di mio marito è quella di un granello. Un granello, rispetto ad una tempesta di sabbia. Tutto qui. Ma forse sapete più cose di noi: che possiamo solo leggere i giornali, e restare a bocca aperta. Increduli. Ogni giorno è una sorpresa”.

Per saperne di più suo marito poteva andare a Perugia. E testimoniare.
“Se non parla ancora, è per non creare problemi a persone molto più coinvolte di lui in questa vicenda. Abbiamo bisogno di capire. Con calma. Tutte queste presunte fughe di notizie sui giornali non fanno che aumentare la confusione. Mio marito ha seguito i consigli del suo avvocato”.

Intanto Berlusconi ha preso le distanze. Brutto segno.
“E cos’altro doveva fare? Berlusconi vuole bene a mio marito. Lo ha sempre stimato, e continua a farlo. Capisco le sue parole, perché è giusto in questo momento prendere le distanze dalla vicenda. E lasciare che si faccia chiarezza. Non dimenticate che Claudio si è dimesso proprio per questo”.

“Ogni giorno sono un po’ più tranquillo”, dice l’onorevole. Ma forse è troppo tardi, per recuperare. Questa storia non ci voleva.
“Davvero strano, non trova? Tutte le volte che sale in alto, ma veramente in alto, succede qualcosa. Sembra quasi che qualcuno gli voglia male. Qualcuno che lo invidia. Forse perché è un uomo che ha sempre avuto un solo sponsor: sé stesso. È rimasto orfano a tredici anni, e si è fatto da solo. Lavorando duro. Con grande personalità e intelligenza politica si è costruito una leadership, giorno per giorno. Guadagnandosi il rispetto e l’amicizia soprattutto delle persone semplici. Inevitabile, che qualcuno gli voglia male. Ma, attenzione: perché mio marito è uno capace, uno tosto. Che non molla mai. Lo vedrete anche questa volta”.

Gli amici dicono che l’onorevole non si senta tradito, anzi. Quando parla dei colleghi romani, ne sottolinea l’amicizia. Che fine hanno fatto questi amici?
“Sono ancora lì. Sanno che Claudio era a capo di un ministero importante, che trattava temi molto delicati. E sanno che c’è sempre bisogno di uno come lui. Grazie a Dio, la nostra è una famiglia piuttosto stabile, economicamente. Ma le sembra che avremmo potuto ridurci a fare certe cose? No, la verità è un’altra. E la scopriremo presto”.
fonte: Repubblica.it

La nota di Claudio Scajola
Scajola: “Non è vero che non vado dai pm per non creare problemi ai veri colpevoli”
Nota dell’ex ministro sull’intervista alla moglie pubblicata da Repubblica: “Prego la stampa di non cercare di ottenere dichiarazioni dai miei familiari”

Scajola: “Non è vero che non vado dai pm per non creare problemi ai veri colpevoli”

ROMA – “In relazione all’articolo apparso oggi su La Repubblica 1 e riportante un’intervista asseritamente resa da mia moglie, preciso di non condividerne il contenuto. In particolare, non è assolutamente conforme al vero la circostanza che io abbia deciso di non presentarmi dinanzi ai Pubblici Ministeri di Perugia per non ‘creare problemi ai veri colpevoli’ o a ‘persone molto più coinvolte di me’”. Lo afferma in una nota l’ex ministro Claudio Scajola precisando inoltre che “le uniche persone titolate a rilasciare dichiarazioni in merito alla nota vicenda siamo io e il mio legale, avvocato Giorgio Perroni”. “Prego, pertanto, la stampa – conclude – di non cercare di ottenere dichiarazioni dai miei familiari, i quali stanno vivendo un momento di comprensibile difficoltà di cui si deve avere rispetto”.

Nell’intervista Maria Teresa Verda affermava: “Se mio marito non parla ancora è per non creare problemi a persone più coinvolte di lui in questa vicenda. Abbiamo bisogno di capire. Con calma. Tutte queste presunte fughe di notizie sui giornali non fanno che aumentare la confusione”. “Mio marito ha seguito i consigli del suo avvocato”, aggiungeva la moglie dell’ex ministro che non ha voluto testimoniare davanti ai magistrati di Perugia impegnati nelle indagini sugli appalti per i “grandi eventi”.
fonte: Repubblica.it